Chiesa di San Lorenzo
La piccola Chiesa di San Lorenzo, fondata dai Frati Cappuccini e ricostruita completamente negli anni ’60, è stata fortemente danneggiata dall’ultimo violento terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009.
A seguito di un globale intervento di ristrutturazione, la Chiesa appare oggi completamente recuperata e notevolmente modificata rispetto alla situazione pre-terremoto.
All’esterno la rigorosa facciata principale perde le numerose decorazioni ed il rivestimento in mattoni che prima ne caratterizzavano l’estetica, a favore di pochi e ben delineati elementi – il portone d’ingresso, il rosone centrale e due particolari “tagli” vetrati – mentre i prospetti laterali sono movimentati da un gioco di pieni e vuoti, dovuto principalmente all’inserimento di alcuni volumi aggettanti e di aperture quadrate realizzate a “cannocchiale”. L’interno è impreziosito da alcune scelte progettuali innovative, perfettamente inserite nello spazio esistente: le due pareti curve poste dietro l’altare sono pensate per “abbracciare” idealmente i fedeli, le nicchie laterali dilatano lo spazio e rimandano alla tradizione architettonica cristiana, i suggestivi controsoffitti che corrono lungo i lati dell’unica navata correggono magistralmente l’acustica dell’ambiente e diventano l’elemento visivo più importante e significativo del complesso.
Committente: Parrocchia di San Lorenzo
Progetto e Direzione Lavori: Dott. Arch. Marina Aquilio – Dott. Ing. Federico D’Ascanio
Impresa esecutrice: Co.l.D. srl, L’Aquila
Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Italia: R.P. Controsoffitti di Profico Roberto, Cologna Paese (TE)
In particolare la zona dell’altare è circoscritta ed esaltata da due scenografiche quinte curve costruite a secco con lastre Gyproc Wallboard 13, mentre le nicchie situate lungo il perimetro della Chiesa sono realizzate con strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR, due lastre in cemento alleggerito Gyproc Aquaroc verso l’esterno e due lastre standard Gyproc Wallboard 13 sul lato interno.
Con uno spessore di soli 6,5 cm, le lastre Gyproc Gyptone Big Curve Activ’Air® Quattro 41 sono studiate proprio per realizzare soluzioni curve di diversa forma ed i quattro bordi assottigliati consentono all’applicatore di ottenere un’accurata finitura dei giunti, che a lavoro ultimato risultano invisibili e perfettamente integrati nel controsoffitto.
L’esclusiva tecnologia Activ’Air® consente di assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide (uno dei principali composti organici volatili) contenuta nell’aria degli ambienti.
roberto.profico@alice.it
VilleLux
“VilleLux” è il nome di un suggestivo progetto di rigenerazione urbana che ha trasformato un vecchio deposito abbandonato in un complesso dalle linee morbide ed organiche, completamente green ed ecologico. Il progetto comprende otto ampi appartamenti, distribuiti in un due corpi di fabbrica tra loro collegati.
Oglio 21
Un edificio degli anni ’80, situato nel quartiere Corvetto di Milano e caratterizzato da un volume ordinato e severo, è stato completamente riqualificato grazie a un innovativo progetto architettonico, che si distingue in particolare per il totale rinnovamento degli involucri edilizi e della configurazione planimetrica interna.
Opera Omnia
Nuovi ambienti per il cinema, la formazione, il food e gli eventi. E’ questo Opera Omnia, lo spazio polifunzionale per la cultura: un contenitore culturale nato dall’ampliamento di un cinema esistente, con l’obiettivo di promuovere la cultura cinematografica e teatrale, oltre a valorizzare la formazione e il rilevante settore enogastronomico del territorio.
Via Niobe 63/E
L’azienda EdilPlanet S.r.l. ha promosso un intervento complessivo di recupero e ristrutturazione del condominio sito in Via Niobe 63/E, nella zona sud-est di Roma, con l’obiettivo di riqualificare architettonicamente il fabbricato, rinnovare integralmente il sistema di copertura e migliorare sensibilmente le prestazioni termo-acustiche dell’involucro edilizio esistente.





