recupero del patrimonio edilizio

Museo del Novecento

Milano (MI)

La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento scaturisce dall’intento di restituire un’immagine forte e attraente all’edificio storico milanese e di organizzare al suo interno un sistema museale semplice e lineare in grado di esaltare le centinaia di opere esposte, espressione delle grandi stagioni artistiche del XX secolo: dal futurismo all’arte informale e concettuale, dall’astrattismo all’arte povera, con capolavori come Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo o il Neon di Lucio Fontana, visibile da piazza del Duomo attraverso le vetrate della torre dell’Arengario.
‘La mission del museo – si legge sul sito ufficiale – è diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni e capacità critica. Conservare, studiare e promuovere il patrimonio pubblico e la cultura artistica del XX secolo tramite ricerca e attività didattica. Lavorare su più piani per favorire un approccio interculturale e coinvolgere un pubblico che spazia dagli addetti ai lavori, ai bambini, al visitatore di passaggio’.

Dell’edificio originale è stata conservata la sobria struttura esterna che, al momento della costruzione, rappresentava una soluzione innovativa e di grande impatto monumentale: quasi un manifesto della modernità contrapposto alla Galleria Vittorio Emanuele sull’altro lato di Piazza del Duomo.
Gli spazi interni sono stati invece rivoluzionati, con soluzioni funzionali e di grande resa estetica, come la grande rampa elicoidale che collega i diversi piani della torre – dal livello della metropolitana alla suggestiva terrazza sul Duomo – e che diventa l’elemento caratterizzante e riconoscibile del Palazzo dell’Arengario.
Il progetto ha previsto anche un importante intervento su di un’ala dell’adiacente Palazzo Reale, direttamente collegato all’edificio dell’Arengario tramite una passerella sospesa dalla quale si può osservare la stratificazione storica dei palazzi dell’area compresa tra via Rastrelli e piazza Diaz.
‘Il mio lavoro è stato facile – spiega l’architetto Italo Rota che insieme a Fabio Fornasari ha firmato il progetto – perché l’edificio non è mai stato terminato. La mia è un’installazione naturale, uno spazio che esiste solo quando lo visitiamo con il nostro corpo. E che permette di osservare, semplicemente guardando dalle finestre, architetture meravigliose: dello studio BBPR, di Figini e Pollini, o San Satiro del Bramante’.
Sui nuovi tramezzi e su tutte le murature esistenti in mattoni – spesso notevolmente degradate – è stato applicato Gyproc Into Alfa, un premiscelato della linea EcoVic con caratteristiche certificate di ecocompatibilità.
Ideale negli interventi di ristrutturazione, Gyproc Into Alfa è un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Nella parte espositiva del palazzo dell’Arengario l’ampia gamma di soluzioni a secco Saint-Gobain Italia ha contribuito alla realizzazione del nuovo progetto museale, permettendo di raggiungere sempre elevate prestazioni tecniche e notevole resa estetica.
Le lastre speciali Gyproc Fireline 13 e Gyproc Lisaflam 15 assicurano la corretta protezione antincendio di pareti e controsoffitti a membrana nei locali filtri; alcune contropareti tecniche, applicate in aderenza a vecchie aperture non più necessarie, oscurano la luce naturale e aumentano così le superfici espositive.
Nelle zone di collegamento tra il piano della metropolitana e il museo, la combinazione di lastre in gesso fibrato Gyproc Rigidur e di lastre con barriera al vapore permette di aumentare la solidità e la resistenza all’umidità delle pareti, mentre all’ingresso della rampa elicoidale alcuni controsoffitti in lastre Saint-Gobain Italia dall’andamento curvilineo riprendono il disegno originario a ‘cassettoni’ dell’edificio preesistente.

Committente: Comune di Milano – Assessorato alle Infrastrutture Lavori Pubblici area tecnica – Settore tecnico Cultura e Beni Comunali diversi
Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Enrico Boccardo
Progetto esecutivo: Associazione di professionisti – Arch. Italo Rota (capogruppo), arch. Emmanuele Auxilia, arch. Fabio Fornasari, arch. Paolo Montanari
Direzione Lavori: Ing. Antonio Acerbo
Direzione artistica: Arch. Italo Rota, arch. Fabio Fornasari
Imprese esecutrici: Arengario Società Consortile a r.l. – Società Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini, Montecatini Terme (PT) – Marcora Costruzioni S.p.A., Milano
Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Italia: FIS S.p.A., Oppeano (VR)
Applicatore intonaci Saint-Gobain Italia: Rasoges Carnovale srl, Baranzate (MI)

Giugno 2025
residenziale

Gate Central

Milano

Gate Central è il nome di un importante intervento di rigenerazione urbana che restituisce alla città meneghina un’area strategica, situata nel quartiere di Porta Ticinese, proprio di fronte all’elegante colonnato corinzio che delimita la piazza della Basilica di San Lorenzo Maggiore.

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Vetreria Busnelli S.r.l.
Lissone (MB)
architettura contemporanea

eVISO – Center of Collective Intelligence

Saluzzo (CN)

Raccogliere, raggruppare e analizzare i “Big Data” ed elaborare previsioni e strategie per il trading di elettricità e altre commodities: questa in sintesi la mission di eVISO, una società tecnologica nata nel 2012 che impiega la propria piattaforma di Intelligenza Artificiale per generare valore per gli utenti abituali di materie prime in molteplici settori.

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Millone Serramenti S.r.l.
Moretta (CN)
Vitrum & Glass S.r.l.
Cairo Montenotte (SV)

Il rinnovamento dell’edilizia residenziale nelle città italiane: l’esempio di Treviso

Treviso

Treviso è una città d’arte, una città storica, ma anche una città d’acqua, definita “la piccola Venezia della terraferma”. Contraddistinta da suggestivi ponti e caratteristici mulini, eleganti portici, ampie aree verdi, scenografiche torri e splendidi paesaggi fluviali.

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Palladio Servizi S.r.l.,
Villorba (TV)
recupero del patrimonio edilizio

Condominio “Ex P.I.M.E.” – Viale Colli Aminei 36

Napoli

Circondato dal verde e situato all’interno del Parco Saia, nell’elegante zona dei Colli Aminei, il fabbricato denominato “Ex P.I.M.E.” è stato oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione finalizzato ad ottenere un edificio all’avanguardia sotto il profilo dell’efficientamento energetico.

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Costruzioni Green S.r.l.
Acerra (NA)
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