Showroom Guerra illuminazione

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Showroom Guerra illuminazione,Marcon (VE)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Adiacente allo storico negozio di Marcon – cittadina situata a pochi chilometri da Venezia – sta nascendo il nuovo showroom della famiglia Guerra, da quarant’anni esempio di perfetta gestione familiare e punto di riferimento nella zona per la vendita dei migliori marchi di illuminazione, dai famosi lampadari in vetro di Murano richiesti in tutto il mondo, ai più moderni e sofisticati sistemi a risparmio energetico, che sfruttano soprattutto la tecnologia dei led. “Lo spazio del negozio storico non bastava più – ci dice l’architetto Silvia Guerra, uno dei proprietari – anche in virtù dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel nostro settore che hanno notevolmente aumentato e differenziato l’offerta di prodotti, rendendo tra l’altro quasi sempre indispensabile un’attenta fase di studio e di progettazione. Con il nuovo showroom avremo a disposizione ben 1.700 metri quadrati di esposizione e 1.000 di magazzino, oltre ad uno splendido appartamento privato con grande terrazzo all’ultimo piano.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]I due piani destinati allo spazio espositivo sono collegati da una spettacolare scala elicoidale che costituisce senza dubbio l’elemento più caratteristico e suggestivo di tutto il progetto.
La struttura portante in ferro è completamente foderata da lastre speciali Gyproc Flex 6 che, grazie al loro ridottissimo spessore, sono in grado di essere plasmate e lavorate per ottenere forme irregolari e curve, diventando lo strumento ideale per ottenere soluzioni di alto profilo estetico ed architettonico.
In corrispondenza della scala, nel plafone del piano superiore, alcune scenografiche file di led “incastonate” tra una serie di controsoffitti in lastre Gyproc – basati tutti sulla forma del parallelepipedo e posizionati su vari livelli – illuminano la scala dall’alto e diventano un altro fattore di arredo e design, soprattutto per il dinamismo che si percepisce sempre di più man mano che si salgono i gradini della scala.

Luca Favaro, uno dei titolari della società Edilsiap che ha applicato i sistemi a secco Gyproc, ci racconta le particolarità che contraddistinguono il progetto e la realizzazione dello showroom: “L’intervento si distingue sicuramente per gli aspetti estetici e decorativi presenti in tutti gli ambienti della nuova struttura; ciò ha richiesto un minuzioso studio dei disegni esecutivi, il supporto di maestranze altamente qualificate per la posa in opera e l’uso di materiali di prim’ordine, particolarmente resistenti e performanti.
Tutto è stato studiato nei minimi particolari e sempre con soluzioni ad hoc come, per esempio, i controsoffitti continui in lastre del piano terra, adeguatamente rinforzati con barre di acciaio per ancorare le guide elettrificate che a loro volta sostengono i vari corpi illuminanti in esposizione.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Famiglia Guerra, Marcon
Progetto:
Ferruccio Girotto, Paese (TV)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Edilsiap srl, Roncade

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482224464568-8eb38758-556d-1″ include=”1550,1551,1552,1553,1554″ css=”.vc_custom_1482225344964{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Alpina Dolomites

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Alpina Dolomites,Alpe di Siusi (BZ)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo Alpina Dolomites Gardena Health Lodge & Spa è un magnifico complesso alberghiero situato in un’esclusiva posizione panoramica sull’Alpe di Siusi, il più vasto altopiano d’Europa. L’hotel – ad un’altitudine di 1860 metri – si trova a Compatsch, al di sopra delle note località di Siusi allo Sciliar e Castelrotto, ed è circondato da uno scenario naturale unico nel suo genere e dallo spettacolare panorama delle Dolomiti, dal 26 giugno 2009 dichiarate dall’UNESCO Patrimonio mondiale della Natura. La struttura dispone di 56 camere e suite – tutte con vista sull’arco alpino – ed offre un’ospitalità di charme e altissima competenza nel campo della salute, del relax e della forma psicofisica, grazie alle numerose proposte di attività sportive e alla grande Spa con piscina panoramica, area saune, centro fitness e beauty farm.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Inaugurato nel dicembre 2010, il nuovo complesso è un gioiello di architettura e design: è costituito da più edifici collegati tra loro e progettato con materiali naturali, in prevalenza pietra e legno, che consentono il perfetto inserimento delle costruzioni nell’ambiente circostante, nel pieno rispetto di criteri ecologici, per il minimo impatto ambientale e un basso consumo energetico.
I sistemi costruttivi adottati sono basati su di una progettualità studiata nei minimi particolari che prevede la compenetrazione di due strutture tra loro indipendenti: un box esterno solido e più tradizionale – pensato con materiali locali e ampie vetrate – ed un altro interno, altamente tecnologico, realizzato con le più avanzate tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain in grado di creare il perfetto isolamento acustico e termico; fattore particolarmente importante considerando la destinazione d’uso e le particolari condizioni atmosferiche del luogo in cui sorge il complesso alberghiero.
La costruzione del “guscio interno” avviene con l’inserimento di pareti interne prestazionali, divisori altamente isolanti tra le varie camere, contropareti tecniche accostate ai muri perimetrali e controsoffitti in lastre con diversi disegni e forme architettoniche a seconda delle esigenze funzionali ed estetiche dei vari ambienti.
Il tutto utilizzando la varietà di soluzioni tecnico-progettuali del sistema habito, l’evoluzione della tecnologia a secco Gyproc che offre altissimi standard qualitativi, modularità e versatilità d’impiego, riduzione dei consumi energetici, razionalità nel passaggio degli impianti e ancora più elevate prestazioni acustiche.
“Le caratteristiche specifiche di habito – sottolinea Sergio Rossetto, titolare della società Edilgips srl che ha posato i sistemi a secco Gyproc – permettono di ottenere grandi vantaggi in termini di comfort abitativo, oltre ai noti benefici legati alla facilità di esecuzione e alla pulizia all’interno del cantiere. Le qualità dei materiali impiegati, la cura nell’assemblaggio dei diversi componenti e la perfetta organizzazione delle varie fasi progettuali ed esecutive fanno del sistema habito una nuova ed innovativa tecnica costruttiva specifica per soddisfare le esigenze dell’edilizia contemporanea”.
Nell’area che ospita la grande piscina a piano terra, le lastre RIGITONE conferiscono ai soffitti un aspetto particolarmente suggestivo dal punto di vista architettonico. I controsoffitti RIGITONE sono estremamente resistenti agli urti e all’umidità e la presenza di perforazioni garantisce inoltre elevati livelli di assorbimento acustico senza compromettere il risultato estetico.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Schweigkofler Alois & Co KG, Renon (BZ)
Progetto:
Arch. Gerhard Tauber – Arch. Marcello De Biasi
Direzione Lavori:
Arch. Gerhard Tauber – Arch. Marcello De Biasi
Impresa esecutrice:
Schweigkofler srl costruzioni edili & immobili, Colma-Barbiano (BZ)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Edilgips srl

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482141253958-0ecc7429-318b-2″ include=”1400,1401,1402,1403,1404,1405,1406″ css=”.vc_custom_1482141515521{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Hotel Lido Palace

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Hotel Lido Palace,Riva del Garda (TN)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Atmosfere liberty e design contemporaneo caratterizzano lo spettacolare Lido Palace di Riva del Garda, tornato agli antichi splendori dopo un magistrale intervento di ristrutturazione.
L’edificio storico – che dal 1899, anno della sua costruzione, ha ospitato la famiglia reale dell’Impero Asburgico e i più importanti rappresentanti dell’alta borghesia e della cultura – è stato ampliato con segni di architettura contemporanea che, diversi per forma e stile, sottolineano il contrasto tra “vecchio” e “nuovo”. Alberto Cecchetto, autore del progetto, ha infatti aggiunto ai 18 mila metri cubi dell’antico complesso liberty un nuovo ingresso in cristallo verso nord ed un piano attico completamente vetrato, che segue l’andamento planimetrico esistente ed offre alle suite un panorama mozzafiato.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Nell’intervento di recupero dell’edificio storico e negli ampliamenti previsti dal progetto tutti i tramezzi interni, i rivestimenti delle strutture portanti, le diverse tipologie di contropareti tecniche ed i controsoffitti dei vari ambienti sono realizzati con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di semplificare notevolmente il passaggio dei numerosi impianti e di dare le giuste risposte alle richieste di isolamento termo-acustico e di compartimentazione al fuoco, requisiti tipici di una struttura alberghiera.
Le murature perimetrali in pietra ed i solai in legno esistenti sono completamente foderati con una doppia “pelle” a secco, estremamente tecnologica e prestazionale dal punto di vista della solidità e della protezione antincendio; anche tutte le nuove strutture in ferro della sopraelevazione e dei corpi aggiunti presentano rivestimenti tecnici con lastre FIRELINE per assicurare l’idonea protezione dal fuoco.
Le stratigrafie che caratterizzano le pareti divisorie e le partizioni interne dei vari ambienti sono diverse per spessore e proprietà tecniche, a seconda delle esigenze e dei requisiti richiesti, ma sono sempre il risultato di studi e soluzioni Gyproc di ultima generazione.
In particolare le lastre in gesso fibrato RIGIDUR – in classe A1 come reazione al fuoco – consentono di raggiungere un eccezionale isolamento acustico, di abbattere le dispersioni termiche e di trasmettere una grande solidità e resistenza agli urti. Inoltre il loro utilizzo diminuisce notevolmente i tempi nella posa in opera poiché, a differenza di prodotti similari presenti sul mercato, prima della tinteggiatura finale vanno solo stuccate senza bisogno di uno strato preventivo di rasatura.
Negli scenografici e suggestivi spazi dedicati al centro benessere le pareti sono infine realizzate con il sistema PLACOCEM AQUA Plus, studiato per tutte quelle applicazioni dove è richiesta una particolare resistenza all’acqua e all’umidità e che sfrutta lastre speciali in gesso alleggerito con perle di polistirene espanso, rinforzate su entrambe le facce con una rete in fibra di vetro[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Hotel Lido Palace SpA
Progetto architettonico:
Dott. Arch. Alberto Cecchetto
Direzione Lavori:
Dott. Ing. Massimo Festi
Impresa esecutrice:
Rossaro Costruzioni srl, Tione di Trento (TN)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
GIPS Consorzio costruzioni a secco, Trento

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140973562-2bcf3251-2df1-9″ include=”1390,1391,1392,1393,1394,1395,1396,1397″ css=”.vc_custom_1482141218837{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Polo scolastico “Junior Campus”

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo scolastico "Junior Campus",Fontanellato (PR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo polo scolastico di Fontanellato è un progetto ambizioso e all’avanguardia per scelte architettoniche e contestualizzazione nel “sistema paese”, nato per integrare in un unico spazio le funzioni educative e sportive dei più piccoli, vista la vicinanza al palasport e allo stadio cittadino. I 3000 metri quadrati occupati dalla struttura muraria – rivestita in mattoni faccia a vista e caratterizzata da ampie vetrate che si affacciano direttamente sul verde – ospitano un nido d’infanzia, una scuola materna ed una grande mensa scolastica in grado di preparare 50 mila pasti all’anno per tutte le scuole. “L’asilo è sempre più considerato dai pedagogisti” — ha detto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Trivelloni – il momento formativo per eccellenza. Con Junior Campus abbiamo puntato sulla qualità: qualità del progetto pedagogico, qualità degli ambienti funzionali, qualità dei materiali con cui è stato costruito il complesso, il tutto nell’ottica del massimo benessere per i bambini”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’ambiente scolastico è magistralmente studiato per ottenere spazi “a misura di bambino”, accoglienti, funzionali e in grado di stimolare l’autonomia, la crescita personale, la ricerca e l’esplorazione.
Estrema attenzione è stata posta nello studio della luce naturale nelle aule – in cui le grandi aperture verticali sono sempre integrate da una scenografica illuminazione zenitale che filtra da un lucernario in copertura – all’efficienza energetica dell’edificio e all’isolamento termo-acustico dei vari ambienti.
Gyproc Saint-Gobain ha messo a disposizione innovative soluzioni a secco per le pareti tecniche interne, abbinando lastre di ultima generazione con pannelli arrotolati isolanti Isover Par 45 e 70, così da assicurare numerosi vantaggi: il raggiungimento di un eccezionale isolamento acustico, un’adeguata protezione dal fuoco (minimo REI 90), l’abbattimento delle dispersioni termiche, la semplificazione del passaggio dei numerosi impianti, una grande solidità e resistenza all’impatto e, non per ultima anche in relazione alla funzione del complesso, un’ampia rispondenza alle norme antisismiche vigenti.
L’utilizzo di diverse tipologie di controsoffitti garantisce prestazioni tecniche ed elevata resa estetica: nei bagni e nei corridoi si è optato per i pannelli in gesso alleggerito DECOGIPS CORAL, nelle cucine per il CASOROC, nelle aule e nell’atrio d’ingresso per il GYPTONE BIG QUATTRO 41.
“Tutti sistemi di grande affidabilità – ci dice Giuliano Coppellotti della IsolService Fidenza srl – che, uniti alla cura nella posa in opera, possono cambiare completamente il comfort interno di un complesso scolastico, sia dal punto di vista delle prestazioni acustiche che da quello prettamente estetico ed architettonico”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Fontanellato – Consorzio Zenit, Parma
Progetto definitivo/esecutivo:
Arch. Claudio Bernardi – Ing. Stefano Boschi – Ing. Giampaolo Vecchi
Migliorie al progetto definitivo/esecutivo:
Arch. Gianluca Di Bella – Ing. Alessandro Di Stasi – P.I. Paolo Franzoni
Direzione Lavori:
Dott. Ing. Stefano Boschi
Coordinatore dei lavori:
Arch. Andrea Illari, Parma
Impresa mandataria:
Cooperativa Buozzi, Roccabianca (PR)
Impresa esecutrice:
Fratelli Manghi SpA, Fontanellato
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
ISOLSERVICE FIDENZA srl, Fidenza

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140732264-873ccc3a-fdcc-5″ include=”1381,1382,1383,1384,1385,1386,1387″ css=”.vc_custom_1482140947658{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Museo dell’Automobile

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo dell'Automobile,Torino (TO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Il Museo Nazionale dell’Automobile riapre finalmente al pubblico dopo quattro anni di lavori finalizzati ad una radicale e grandiosa trasformazione dell’edificio e del percorso espositivo. La struttura cambia radicalmente volto, ma soprattutto modifica la sua natura e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica, ma un intervento che mira a posizionare in modo dinamico e sensazionale la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano.
Il Museo, contemporaneo ed avveniristico, è stato progettato dall’Architetto Cino Zucchi, mentre l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Corvino, che a Torino ha già allestito gli spazi del Museo del Cinema. L’esposizione permanente vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 vetture originali di 80 diverse marche e racconta nei suoi 19.000 mq di spazio espositivo la storia dell’automobile – ma anche quella più generale di una cultura e di una società – attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e patrimonio.
‘Il nostro obiettivo – spiega Rodolfo Gaffino Rossi, direttore del Museo – è stato fin dall’inizio quello di non fare una struttura per soli specialisti, ma di rivolgersi ad un pubblico più ampio possibile. Volevamo togliere al Museo l’etichetta di garage polveroso e trasmettere ai visitatori le conoscenze che possediamo attraverso un allestimento specifico, capace di dare un nuovo senso alla splendida collezione che possediamo, moltiplicandone i significati e inserendola all’interno dei vari contesti della storia del Novecento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto architettonico di Cino Zucchi costituisce una perfetta sintesi tra la valorizzazione dell’edificio preesistente di Amedeo Albertini e le necessità spaziali e comunicative di un museo contemporaneo, vivo ed aperto alla città a tutte le ore del giorno.
L’intervento di François Corvino rivoluziona i percorsi e lo spazio di allestimento con l’obiettivo di superare la semplice esposizione di automobili, raccontando la sua ‘leggenda’ legata ai vari periodi storici: una storia nella quale avvenimenti reali si mescolano a personaggi e situazioni nate dall’immaginazione dello scenografo.
La realizzazione delle particolari soluzioni tecniche e architettoniche volute dai progettisti è stata possibile anche grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc appositamente studiati per gli interventi museali, alla capacità e all’esperienza pluriennale nella posa in opera delle ditte applicatrici – Vinilux srl per la parte legata alla ristrutturazione dell’edificio e Ampa snc per la parte prettamente di allestimento – e al costante supporto commerciale e di promozione dei tecnici Gyproc che operano nell’area del capoluogo piemontese.
In particolare nel rinnovato Museo dell’Automobile la versatilità delle soluzioni a secco Gyproc si sposa perfettamente con il dinamismo e la tecnologia delle scenografie e degli apparati allestitivi, incentrati su effetti speciali, postazioni interattive e moderni sistemi di illuminazione.
Tutte le pareti espositive – autoportanti e ancorate solo a pavimento – sono realizzate con doppia struttura metallica e lastre in gesso fibrato RIGIDUR H 13, in grado di assicurare minimi ingombri e massima resistenza meccanica, anche in presenza di carichi pesanti. All’interno di questi setti un’ampia intercapedine, oltre a consentire l’alloggiamento dei vari apparati elettronici ed impiantistici, diventa un vero e proprio corridoio d’ispezione per effettuare comodamente l’ordinaria manutenzione.
Gyproc ha inoltre fornito le idonee risposte alle esigenze di compartimentazione al fuoco dei diversi ambienti: le lastre LISAFLAM sono usate per speciali controsoffitti a membrana, mentre le lastre FIRELINE costituiscono i tramezzi antincendio che assicurano la protezione REI 120 richiesta dalle vigenti normative.
Una delle opere più significative dell’intervento è stata la chiusura della corte esistente e la sua trasformazione in un luogo per eventi e manifestazioni temporanee, ‘abbracciato’ da un’organica e sinuosa pelle in alluminio forato.
La copertura trasparente del nuovo spazio è ritmata da una serie di lamelle frangisole triangolari costituite da un reticolo portante in acciaio; su quest’ultimo sono state ancorate le strutture metalliche che fanno da supporto alle spettacolari lastre RIGITONE 8/18 in grado di garantire elevati livelli di assorbimento acustico e grande resa architettonica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico:
Cino Zucchi Architetti, Milano
Progetto dell’allestimento:
François Corvino
Impresa esecutrice delle opere edili:
Arcas SpA, Torino
Impresa esecutrice dell’allestimento:
Bodino SpA, Torino
Applicatori dei sistemi a secco Gyproc:
Vinilux srl, Torino – Ampa snc di F.lli Petta, Torino

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140488980-353fa605-1005-2″ include=”1370,1371,1372,1373,1374,1375,1376,1377,1378″ css=”.vc_custom_1482140711406{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Museo del Novecento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo del Novecento,Milano (MI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento scaturisce dall’intento di restituire un’immagine forte e attraente all’edificio storico milanese e di organizzare al suo interno un sistema museale semplice e lineare in grado di esaltare le centinaia di opere esposte, espressione delle grandi stagioni artistiche del XX secolo: dal futurismo all’arte informale e concettuale, dall’astrattismo all’arte povera, con capolavori come Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo o il Neon di Lucio Fontana, visibile da piazza del Duomo attraverso le vetrate della torre dell’Arengario.
‘La mission del museo – si legge sul sito ufficiale – è diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni e capacità critica. Conservare, studiare e promuovere il patrimonio pubblico e la cultura artistica del XX secolo tramite ricerca e attività didattica. Lavorare su più piani per favorire un approccio interculturale e coinvolgere un pubblico che spazia dagli addetti ai lavori, ai bambini, al visitatore di passaggio’.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Dell’edificio originale è stata conservata la sobria struttura esterna che, al momento della costruzione, rappresentava una soluzione innovativa e di grande impatto monumentale: quasi un manifesto della modernità contrapposto alla Galleria Vittorio Emanuele sull’altro lato di Piazza del Duomo.
Gli spazi interni sono stati invece rivoluzionati, con soluzioni funzionali e di grande resa estetica, come la grande rampa elicoidale che collega i diversi piani della torre – dal livello della metropolitana alla suggestiva terrazza sul Duomo – e che diventa l’elemento caratterizzante e riconoscibile del Palazzo dell’Arengario.
Il progetto ha previsto anche un importante intervento su di un’ala dell’adiacente Palazzo Reale, direttamente collegato all’edificio dell’Arengario tramite una passerella sospesa dalla quale si può osservare la stratificazione storica dei palazzi dell’area compresa tra via Rastrelli e piazza Diaz.
‘Il mio lavoro è stato facile – spiega l’architetto Italo Rota che insieme a Fabio Fornasari ha firmato il progetto – perché l’edificio non è mai stato terminato. La mia è un’installazione naturale, uno spazio che esiste solo quando lo visitiamo con il nostro corpo. E che permette di osservare, semplicemente guardando dalle finestre, architetture meravigliose: dello studio BBPR, di Figini e Pollini, o San Satiro del Bramante’.
Sui nuovi tramezzi e su tutte le murature esistenti in mattoni – spesso notevolmente degradate – è stato applicato l’INTO ALFA, un premiscelato della linea EcoVic con caratteristiche certificate di ecocompatibilità.
Ideale negli interventi di ristrutturazione, INTO ALFA è un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Nella parte espositiva del palazzo dell’Arengario l’ampia gamma di soluzioni a secco Gyproc ha contribuito alla realizzazione del nuovo progetto museale, permettendo di raggiungere sempre elevate prestazioni tecniche e notevole resa estetica.
Le lastre speciali FIRELINE 13 e LISAFLAM 15 assicurano la corretta protezione antincendio di pareti e controsoffitti a membrana nei locali filtri; alcune contropareti tecniche, applicate in aderenza a vecchie aperture non più necessarie, oscurano la luce naturale e aumentano così le superfici espositive.
Nelle zone di collegamento tra il piano della metropolitana e il museo, la combinazione di lastre in gesso fibratoRIGIDUR e di lastre con barriera al vapore permette di aumentare la solidità e la resistenza all’umidità delle pareti, mentre all’ingresso della rampa elicoidale alcuni controsoffitti in lastre Gyproc dall’andamento curvilineo riprendono il disegno originario a ‘cassettoni’ dell’edificio preesistente.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Milano – Assessorato alle Infrastrutture Lavori Pubblici area tecnica – Settore tecnico Cultura e Beni Comunali diversi
Responsabile Unico del Procedimento:
Ing. Enrico Boccardo
Progetto esecutivo:
Associazione di professionisti – Arch. Italo Rota (capogruppo), arch. Emmanuele Auxilia, arch. Fabio Fornasari, arch. Paolo Montanari
Direzione Lavori:
Ing. Antonio Acerbo
Direzione artistica:
Arch. Italo Rota, arch. Fabio Fornasari
Imprese esecutrici:
Arengario Società Consortile a r.l. – Società Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini, Montecatini Terme (PT) – Marcora Costruzioni S.p.A., Milano
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS S.p.A., Oppeano (VR)
Applicatore intonaci Gyproc:
Rasoges Carnovale srl, Baranzate (MI)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482139327062-8a0464cf-0fd1-6″ include=”1360,1361,1362,1363,1364,1365,1366,1367″ css=”.vc_custom_1482139501234{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Uffici Telecom

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Uffici Telecom,Roma (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Una globale ristrutturazione degli spazi interni ha completamente cambiato il volto dell’edificio situato in Via Assisi a Roma e destinato ad uffici e call-center di Telecom Italia. La realizzazione di particolari soluzioni tecniche e architettoniche è stata possibile grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc specifici per il terziario, all’esperienza pluriennale nel settore delle costruzioni dell’impresa Giorgio Lanzetta e all’affidabilità nella posa in opera della PR Controsoffitti, ditta applicatrice delle tecnologie Gyproc Saint-Gobain. Gli speciali controsoffitti e le esclusive stratigrafie delle partizioni in lastre di gesso rivestito rappresentano – più che mai in questo intervento — una soluzione di estrema funzionalità nell’integrazione con un’impiantistica complessa come quella tipica dei luoghi di lavoro contemporanei; le pareti a doppia lastra offrono peraltro valori di abbattimento acustico che non si sarebbero mai raggiunti con una muratura tradizionale di quello stesso spessore, riducendo notevolmente i tempi di esecuzione e alleggerendo i carichi sulle strutture portanti esistenti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gran parte dei controsoffitti degli uffici sono realizzati con il sistema GYPTONE BIG LINE 6, appositamente studiato da Gyproc per offrire una perfetta combinazione di design e proprietà tecniche, in grado di ottenere risultati ineguagliabili in termini di resa estetica e prestazioni acustiche.
Tale sistema — caratterizzato dall’accostamento di speciali lastre di gesso rivestito con perforazioni lineari e quattro bordi assottigliati — consente di creare controsoffitti continui di diverse forme e dimensioni e dunque particolarmente indicati per locali di grandi dimensioni.
Tecnica ed estetica rappresentano da sempre un binomio inscindibile nella gamma GYPTONE: la richiesta di affidabilità e di creatività progettuale trova risposta in una serie sempre più completa di prodotti per specifiche aree di applicazione. Questo grazie all’utilizzo di lastre ideate per valorizzare gli ambienti interni e garantire l’idoneo assorbimento acustico a tutte le frequenze.
“In questo tipo di intervento” — ci dice Vincenzo Pirrone, titolare della PR Controsoffitti — “era indispensabile trovare un sistema che garantisse grandi performance vista l’ampiezza dei locali e l’elevato numero di persone che vi lavorerà. Ho trovato nel Gyptone Big Line 6 la soluzione ottimale per ottenere controsoffitti scenografici, eleganti e con risultati efficaci dal punto di vista tecnico e funzionale.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Telecom Italia SpA
Progetto:
Studio tecnico Arbolino Ingegneri associati
Direzione Lavori:
Ing. Alfonso Arbolino
Impresa esecutrice:
Alessandro Lanzetta, Roma
Direzione cantiere:
Alessandro Lanzetta, Roma
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
PR Controsoffitti srl, Roma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497273202662-215d126d-0ef1-4″ include=”1353,1354,1355,1356,2862″ css=”.vc_custom_1497273345806{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Nuova sede Unipol

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Nuova sede Unipol,Bologna (BO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il complesso edilizio che ospita i nuovi uffici Unipol di Bologna nasce con l’intento di riqualificare un’intera fascia di prima periferia — fino ad oggi caratterizzata da degrado e da problemi di congestione viaria — e assume un’importanza strategica dovuta alla sua posizione baricentrica, a due passi dalla zona fieristica della città. Si tratta di un intervento radicale, progettato da Ettore Masi, che comprende il completo rifacimento di tutte le reti di servizio, la realizzazione di ampie zone di verde pubblico, di parcheggi e di percorsi ciclo-pedonali; questi ultimi, in particolare, scavalcano tutte le principali arterie stradali e collegano con continuità i quartieri Bolognina e San Donato. La scelta da parte del gruppo Unipol di collocare importanti funzioni direzionali in tale contesto porta un contributo essenziale alla creazione della sempre auspicata città policentrica, che può realizzarsi solo con l’attento impegno di tutti gli operatori.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo insediamento è costituito da due livelli altimetrici nettamente distinti per caratteristiche e funzioni: al piano terra si trovano tutti gli accessi carrabili, le strade e i parcheggi per le autovetture, mentre ad una quota superiore ogni percorso pedonale porta alla grande piazza rialzata, delimitata sui quattro lati dalle costruzioni del complesso.
L’elemento più rappresentativo dell’intervento è l’edificio a ponte che sovrasta l’asse principale di Via Stalingrado, progettato con un linguaggio architettonico estremamente simbolico e pensato per diventare una nuova porta di accesso alla città, chiamata “Porta Europa” per la sua localizzazione a nord.
Lo studio accurato dei materiali e delle tecnologie edilizie contemporanee, la cura nella realizzazione di ogni dettaglio e la ricerca della qualità ambientale, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio energetico, sono stati elementi determinanti per le scelte costruttive degli involucri e delle partizioni interne degli edifici.
La maggior parte dei tramezzi interni, dei rivestimenti delle strutture portanti, delle diverse tipologie di contropareti e dei controsoffitti dei vari ambienti sono stati realizzati, dopo attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
In base alle diverse esigenze dei locali si sono create pareti tecniche con lastre RIGIDUR in gesso fibrato per aumentare la resistenza meccanica e l’isolamento termo-acustico, lastre PLACOCEM AQUA Plus in cemento alleggerito per contrastare l’umidità ed aumentare le performance del tramezzo e lastre ANTINCENDIO per garantire l’idonea protezione di luoghi sicuri e vie di fuga.
“Abbiamo ottenuto risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che prestazionale — ci racconta Andrea Raggi, uno dei titolari della ISO 3 Tecnologie Edili — come dimostrano gli interventi fatti sia sull’atrio d’ingresso, con la foderatura a secco della scala elicoidale e lo scenografico controsoffitto in lastre appositamente fugate per richiamare i vecchi soffitti a cassettoni, sia negli uffici della presidenza, in cui le partizioni a secco diventano il supporto per eleganti rivestimenti in pietra e legno.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
MIDI srl, Bologna (UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO)
Progetto architettonico:
Arch. Ettore Masi (capogruppo) – Arch. Andrea Vanzini – Ing. Andrea Guidotti – Ing. Bianca Irene Vicini – Ing. Federico Zamboni
Impresa appaltatrice:
Consorzio Cooperative Costruzioni
Impresa esecutrice:
Il PORTALE società consortile a R.L., Carpi (MO)
Direttore di cantiere:
Geom. Arnaldo Tamburini
Capo cantiere:
Nicola Boccardi
Applicatori sistemi a secco Gyproc:
ISO 3 Tecnologie Edili srl, Santarcangelo di Romagna (RN) – STEEL POOL CANTIERI srl, Forlì (FC)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138861108-78e4bc60-c3c2-5″ include=”1343,1344,1345,1346,1347,1348,1349″ css=”.vc_custom_1482139062232{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento,Verona (VR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo polo chirurgico dell’Ospedale Borgo Trento costituisce un’opera unica nel suo genere, destinata a diventare un punto di riferimento di altissimo profilo tecnologico e di assoluta eccellenza per il Veneto e per tutto il Paese: la struttura, infatti, accorpa in un unico monoblocco 24 specialità di area chirurgica – compresi i trapianti – con una potenzialità operativa di 120 interventi al giorno. Dal punto di vista architettonico sono stati utilizzati diversi elementi tipologici tradizionali – l’edificio a pianta centrale, il parco, il portico, la piazza – in linea con la precisa idea progettuale di organizzare l’ospedale secondo forme urbane, nella ricerca di un forte rapporto della struttura con il tessuto storico e i monumenti della città. L’involucro esterno è schermato da una serie di lamelle frangisole fisse e da un sistema di tende regolabili che garantiscono la perfetta modulazione della luce esterna, un risparmio nella gestione termica dell’edificio e una notevole ‘protezione’ acustica delle degenze e degli spazi di lavoro.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il filo conduttore dell’intera progettazione è ‘l’umanizzazione’ della nuova struttura ospedaliera, in grado di coniugare la massima efficienza e le migliori tecnologie con l’attenzione al comfort e al benessere sia dei pazienti sia del personale di servizio, per i quali viene garantita un’elevata qualità degli ambienti e delle condizioni di degenza e di lavoro.
L’architettura diventa il mezzo per trasmettere sensazioni positive al paziente: così la totale trasparenza dell’edificio consente la piena visione delle parti che lo costituiscono e nello stesso tempo mantiene vivo il legame tra le camere di degenza e lo spazio esterno. All’interno il complesso è accogliente e progettato a misura d’uomo; l’ampio ingresso e l’atrio sono aperti alla luce naturale, la galleria ed i negozi sono elementi non prettamente ospedalieri e rendono il luogo meno specialistico e maggiormente familiare.
Un’impiantistica complessa come quella ospedaliera richiedeva soluzioni di estrema funzionalità e razionalità che solo la tecnologia delle partizioni in lastre di gesso rivestito poteva assicurare: così tutti i tramezzi interni, le diverse tipologie di contropareti, i vari controsoffitti e i rivestimenti di strutture portanti sono stati realizzati, dopo puntuali ed attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
Nelle partizioni verticali, in particolare, si è standardizzato l’intervento creando una parete composta sempre da una struttura metallica da 75 mm, materassino isolante e quattro lastre di gesso rivestito, scelte a seconda dell’utilizzo e delle esigenze dei vari ambienti.
Nei vani di collegamento verticale le due rampe di scale sono divise da una spettacolare parete a tutta altezza costruita completamente a secco, con una lastra di tipo standard ed una in classe 0 e con profili da 100 mm ancorati ad una maglia in acciaio completamente indipendente dal punto di vista strutturale.
‘I sistemi a secco Gyproc di ultima generazione sono vantaggiosi sotto tutti i punti di vista – ci spiega Damiano Trivulzi della FIS SpA – perché garantiscono maggiori prestazioni, elevati standard qualitativi ed una migliore organizzazione del cantiere, potendo definire in modo più semplice la tempistica e la programmazione delle varie lavorazioni. Tutti fattori di estrema importanza quando si lavora ad un’opera complessa e articolata come quella dell’Ospedale di Borgo Trento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Azienda Ospedaliera ‘Istituti Ospedalieri di Verona’
Progetto:
Studio Altieri SpA – Studio Von Gerkan, Marg und Partner, Land Srl, Tifs ingegneria Fellin-Siper – Studio S.T.E.P.
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS SpA, Oppeano (VR) – Edilcontract srl, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138564516-714c5065-b9f9-7″ include=”1327,1328,1329,1330,1331,1332,1333,1334,1335,1336,1337,1338,1339,1340″ css=”.vc_custom_1482138838205{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Polo scientifico e tecnologico “Fabio Ferrari”

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo scientifico e tecnologico "Fabio Ferrari",Trento (TN)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il primo blocco funzionale del polo scientifico e tecnologico dell’Università degli Studi di Trento è destinato a soddisfare le richieste di nuovi spazi dei neonati corsi di laurea in Ingegneria e Scienze matematiche, fisiche e naturali. Dedicato alla memoria dell’insigne fisico Fabio Ferrari – figura centrale nella storia dello sviluppo dell’Ateneo trentino – il nuovo complesso universitario occupa una superficie di 20.000 mq, con 30 aule per complessivi 2.400 posti ed alcuni servizi generali quali una grande mensa-ristorante e la biblioteca. Gli edifici della nuova struttura, costruiti in poco più di due anni, si integrano perfettamente nello scenario naturale in cui sorgono e sono realizzati sulla base di un progetto estremamente razionale e funzionale; le grandi vetrate che caratterizzano l’architettura delle facciate ‘aprono’ le aule verso l’esterno, consentendo di instaurare uno stretto rapporto visivo e funzionale tra spazi interni ed aree all’aperto.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]

L’edificio originario, unico nel suo genere e completamente recuperato grazie ad un attento e lungo intervento di restauro, risale al XIII secolo; fin dall’antichità si trovava in una posizione geograficamente privilegiata, sull’arteria più importante degli antichi romani, l’Appia Traiana, all’epoca unica via di collegamento tra Roma e il Sud Italia.
Per i nuovi intonaci esterni di questa costruzione è stato scelto il PRONTOCEM, premiscelato Gyproc a base cemento con ottime proprietà meccaniche, finito con il FINICEM 2 GRIGIO per ottenere un aspetto simile al “civile fine”.
Michele Calabrese, applicatore degli intonaci Gyproc, ci spiega i motivi che lo hanno spinto ad utilizzare ilPRONTOCEM: “Questo prodotto resiste benissimo ai numerosi cambiamenti climatici di queste zone e si può applicare senza problemi anche in forti spessori. Inoltre, a differenza di altri premiscelati cementizi, non è soggetto a ritiri e screpolature, è estremamente elastico e facile da applicare.”
Su tutti i muri interni dell’albergo è stato applicato l’ INTO ALFA rasato con il RASOCOTE 5 plus: si tratta di prodotti Gyproc naturali ed ecocompatibili, di grande affidabilità perché assicurano un risultato a regola d’arte su qualsiasi sottofondo (cemento armato, murature vecchie e nuove, sassi, pietre, ecc.). INTO ALFA, infatti, è l’intonaco ideale per sopperire alle difficoltà generate dal diverso grado di assorbimento dell’acqua dei vari elementi e dal notevole spessore generalmente richiesto.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Università degli Studi di Trento
Progetto:
Ishimoto Architectural & Engineering Firm. Inc
Impresa appaltatrice mandataria:
CODELFA SpA, Tortona (AL)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS SpA, Oppeano (VR) – Edilcontract srl, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138367133-71c3c0b1-9ae5-8″ include=”1319,1320,1321,1322,1323,1324″ css=”.vc_custom_1482138550391{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Copyright © by Saint-Gobain Italia S.P.A. P.IVA 08312170155 - informazioni societarie - informazioni legali e privacy  |  Politica cookie
SG-Gallerylive è un periodico registrato presso il Tribunale di Milano al N. 194 in data 03-04-1995