[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Un elegante e funzionale edificio di tre piani – contraddistinto da ampie vetrate e da un suggestivo rivestimento in pannelli di colore grigio scuro – ospita i nuovi uffici amministrativi della Idroterm, un’importante azienda di Cuneo specializzata nella commercializzazione di materiale idrotermosanitario.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]
Lo studio accurato dei materiali e delle tecnologie costruttive adottate, l’attenzione nella scelta di ogni dettaglio e nella ricerca della qualità ambientale – nell’ottica della sostenibilità e del risparmio energetico – sono stati elementi determinanti per l’ideazione degli involucri e delle partizioni interne dell’edificio.
Gyproc Saint-Gobain ha messo a disposizione della nuova struttura l’efficacia e l’innovazione del proprio sistema Habito Activ’Air, che offre soluzioni di grande valore estetico ed
estremamente performanti dal punto di vista del comfort e dell’isolamento termo-acustico.
Le esclusive stratigrafie appositamente studiate per i divisori interni, le contropareti e gli speciali controsoffitti radianti rappresentano – più che mai in questo intervento — una soluzione di estrema funzionalità nell’integrazione con un’impiantistica complessa come quella tipica dei luoghi di lavoro contemporanei.
Pareti, contropareti e controsoffitti in grado di garantire contemporaneamente prestazioni termo-acustiche, velocità di esecuzione e salubrità dell’aria.
Sistema a secco Gyproc Habito Activ’Air costituito da lastre in gesso rivestito, strutture metalliche ecologiche Gyproc Gyprofile e pannelli isolanti Habito Sound. Il sistema offre altissime prestazioni in termini di resistenza meccanica ed isolamento acustico con grande velocità di esecuzione e pulizia di cantiere. La tecnologia Activ’Air, brevetto internazionale di Saint-Gobain Italia, neutralizza la formaldeide presente negli ambienti chiusi, assicurando comfort e salubrità dell’aria.
Il sistema Gyproc Habito Activ’Air permette di ottenere le più particolari soluzioni estetiche ed architettoniche, grazie alla plasmabilità e alla flessibilità tipiche delle tecniche a secco. La speciale carta di cui sono composte le lastre Gyproc Habito Activ’Air - dalla colorazione particolarmente bianca ed uniforme – agevola notevolmente le operazioni di finitura e di tinteggiatura.
Le caratteristiche proprie del sistema a secco Gyproc Habito Activ’Air consentono di ottenere soluzioni di estrema funzionalità anche in presenza di complessi apparati impiantistici.
I pannelli radianti sono rivestiti da una lastra Gyproc Habito Activ’Air e sono avvitati sui profili metallici Gyproc Gyprofile, ecologici ed anticorrosivi. La lastra Gyproc Habito Activ’Air è avvitata ed incollata sui pannelli radianti così da aumentarne la resistenza agli sbalzi termici.
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[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Questo nuovo complesso industriale è composto da una serie di spettacolari capannoni che sorgono in posizione strategica, alle porte della Capitale ed in prossimità dell’Autostrada del Sole.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gli edifici sono contraddistinti da tipiche coperture a “shed” che filtrano la luce naturale e presentano superfici interne di grandi dimensioni, facilmente frazionabili e personalizzabili a seconda dell’utilizzo.
La ditta I.G.C srl di Monterotondo – in collaborazione con Orsolini Amedeo spa e con gli uffici tecnici e commerciali
Gyproc Saint-Gobain – ha proposto e realizzato innovative e particolari soluzioni antincendio sia per le pareti di compartimentazione a tutta altezza che dividono i diversi ambienti del complesso, sia per la protezione al fuoco delle strutture portanti, sia infine per la costruzione di uno speciale “tunnel” che funge da via di fuga in caso di incendio.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Proprietà/impresa esecutrice:
Fer Carpenteria Metallica srl, Riano Applicatore sistemi a secco Gyproc:
I.G.C. srl, Monterotondo (Roma) – in collaborazione con Orsolini Amedeo spa, Vignanello (VT)
Pareti divisorie Gyproc SADH 250/100 F, costituite da quattro lastre antincendio Gyproc Fireline 13 in Euroclasse A2-s1-d0 ed in classe di fumo F1 e da una doppia struttura metallica Gyproc Gyprofile con rivestimento organico privo di cromo, ecologico ed anticorrosivo e con montanti verticali a C da 100mm, montati dorso-dorso, posti ad interasse massimo di 400 mm ed uniti tramite strisce di lastra Gyproc Fireline 13. Le pareti sono state trattate con opportuni giunti di dilatazione orizzontali e verticali.
Rivestimento a membrana delle strutture tramite l’applicazione di due lastre Gyproc Glasroc F avvitate tra loro. Le Gyproc Glasroc F sono lastre speciali in gesso rinforzato con rete in fibra di vetro sulla superficie e con incrementata coesione del nucleo ad alta temperatura. Prodotto qualificato come protettivo antincendio secondo la norma europea EN 13381-4 per la protezione di elementi strutturali in acciaio.
Costruzione di uno spettacolare “tunnel” antincendio realizzato con una prestazionale soluzione a secco Saint-Gobain Italia, costituita da una struttura metallica Gyproc Gyprofile da 100 mm e da due lastre Gyproc Glasroc F da 25 mm. Il pacchetto isolante così concepito garantisce solidità ed un comportamento al fuoco superiore: in caso di incendio la lastra, in classe di reazione al fuoco A1, mantiene infatti per lungo tempo le sue proprietà meccaniche senza sviluppare fumi e/o gas tossici. La superficie bianca e particolarmente liscia delle lastre Gyproc Glasroc F permette di ottenere ottimi risultati anche dal punto di vista estetico.
Centro commerciale "Il Cuore Adriatico",Civitanova Marche (MC)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]“Il Cuore Adriatico” è il nome del nuovo Shopping Center di Civitanova Marche, attrezzato con un ipermercato ed una galleria di 70 negozi disposti su due livelli commerciali, per una superficie complessiva di 27.000 metri quadrati.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Destinata ad intercettare i consumi di un bacino di circa 350.000 abitanti, la struttura gode di una posizione invidiabile, adiacente al casello dell’Autostrada A14 ed accessibile direttamente dalle due Strade Statali che collegano l’entroterra con la costa. La funzionalità e la qualità costruttiva del complesso, la varietà dell’offerta commerciale, l’elevato bacino d’utenza, l’ubicazione
geografica particolarmente strategica, la vicinanza con altre strutture ricettive – in particolare il Palazzetto dello Sport e la nuova Fiera di Civitanova Marche – la grande ed immediata capacità di integrarsi con il territorio, fanno del nuovo centro commerciale un vero e proprio punto di riferimento per tutta la comunità.
Pareti divisorie Gyproc SA 150/100 F, dello spessore totale di 150 mm, in grado di assicurare una resistenza al fuoco EI 120 e costituite dai seguenti elementi: struttura metallica Gyproc Gyprofile da 100 mm - con rivestimento organico privo di cromo, ecologico ed anticorrosivo - pannello in lana di vetro Isover PAR 4+ e quattro lastre antincendio, due per lato, del tipo Gyproc Fireline 13.
Pareti divisorie Saint-Gobain Italia dello spessore totale di 150 mm composte da una struttura metallica Gyproc Gyprofile da 100 mm, un pannello in lana di vetro Isover Par e due lastre in gesso rivestito per lato, una Gyproc Wallboard 13 ed una Gyproc Lisaflam 13.
La Gyproc Wallboard 13 è una lastra Saint-Gobain Italia di tipo tradizionale mentre la Gyproc Lisaflam 13 è una lastra di tipo F rivestita con carta a bassissimo potere calorifico superiore ed il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite, al fine di aumentarne la capacità di resistenza al fuoco.
Applicazione in aderenza di una lastra in gesso rivestito Gyproc Wallboard 13 così da mascherare le irregolarità ed i giunti esistenti dei tamponamenti prefabbricati e contemporaneamente facilitare al massimo le operazioni di finitura, con massima pulizia di cantiere e grande velocità di esecuzione.
Controsoffitti tecnici ed estetici per nascondere gli impianti, garantire la protezione antincendio e personalizzare i diversi spazi interni del complesso.
Controsoffitti continui realizzati con doppia struttura metallica ed una lastra Gyproc Lisaflam 13 per garantire l’adeguata protezione al fuoco richiesta delle vigenti normative antincendio. La flessibilità tipica delle lastre Saint-Gobain Italia ha permesso di realizzare speciali sagomature, disegni ed elementi architettonici di grande impatto visivo, come ad esempio le particolari strutture frangisole – realizzate completamente a secco - che filtrano la luce naturale proveniente dai lucernari della galleria centrale del complesso.
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Inserita in un paesaggio naturale di straordinaria bellezza, la tenuta Fonzone Caccese beneficia di un’ottima esposizione e si estende su di un colle di circa trenta ettari, in cui i vigneti – di cui è simbolo l’Aglianico, famosa uva rossa che è alla base dell’economia agraria del territorio – coesistono con alberi da frutta, ulivi, querce ed erbe aromatiche, a soli 4 chilometri dal sito termale di Villamaina, nel cuore dell’Irpinia.
La nuova cantina si sviluppa su di una superficie di circa 2.000 metri quadrati ed è quasi totalmente interrata in modo da integrarsi perfettamente nell’ambiente circostante e garantire, nello stesso tempo, il controllo di fattori fondamentali per la produzione e l’invecchiamento del vino, quali la temperatura, l’umidità, la ventilazione e l’irraggiamento solare ridotto. L’edificio è inoltre pensato per diventare il vero e proprio centro operativo di una precisa strategia produttiva, legata strettamente all’antica arte enologica, oggi tecnologicamente evoluta ma che non può prescindere dalle leggi e dai dettami del tradizionale ambiente agricolo e naturale della zona.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La struttura della nuova cantina è contraddistinta da una serie di padiglioni a pianta irregolare in cui sono posizionati sia speciali bottiglierie e barrique in legno per la stagionatura e l’invecchiamento del vino, sia alcuni moderni serbatoi controllati termicamente destinati alla fermentazione e alla lavorazione delle uve.
Tutto il progetto è incentrato sull’idea di far dialogare il nuovo impianto produttivo con la morfologia collinare circostante ma anche di rendere visibile ogni parte della produzione: proprio per questo la copertura è interamente rivestita a verde e il prospetto verso la valle è caratterizzato da una facciata continua in vetro che si apre come un “taglio” verso lo splendido panorama, permettendo di intravedere tutti i reparti della cantina e delle relative lavorazioni.
I controsoffitti interni del complesso sono realizzati con lastre Hydro 13 caratterizzate da un basso assorbimento d’acqua mentre tutte le pareti perimetrali sono assemblate con l’innovativo sistema a secco Gyproc Aquaroc, che utilizza speciali lastre a base di cemento di grande resistenza ed elasticità e con una tolleranza eccezionale all’acqua ed agli agenti atmosferici. Quest’ultima qualità, in particolare, rende il sistema perfetto per applicazioni in esterni e in ambienti interni con un’elevata presenza di condensa e umidità.
Grazie ad una nuova tecnologia di produzione sviluppata da Gyproc Saint-Gobain, le lastre Aquaroc sono contraddistinte da un peso inferiore rispetto alla gran parte di prodotti similari presenti sul mercato, con significativi vantaggi in termini di posa, di trasporto e di movimentazione in cantiere.
Le pareti Aquaroc – alte fino a sei metri e studiate con opportuni giunti di dilatazione che diventano un vero e proprio motivo estetico ed architettonico – sono costituite da una struttura metallica da 150 mm, da un pannello in isolante minerale Isover PAR 70 o 95 G3 touch e da una doppia lastra verso l’esterno; nell’area dedicata alla lavorazione delle uve, sono presenti due lastre Aquaroc anche sul paramento interno, mentre nella zona in cui sono posizionate le botti per la stagionatura del vino, sul lato interno sono presenti due lastre in gesso rivestito DuraGyp 13, anch’esse caratterizzate da un elevato grado di resistenza meccanica e da un ridottissimo livello di assorbimento d’acqua.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Azienda agricola Fonzone Caccese, Paternopoli Progetto architettonico:
Sifola & Sposato architetti, Napoli Direzione Lavori, progetto strutture e impianti:
Ing. Domenico Corvino, Sant’Angelo dei Lombardi (AV) Impresa esecutrice:
Napolillo srl, Nusco (AV) Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Special Cieling srl, Roma in collaborazione con BETON CAMPANIA srl, Morra De Sanctis (AV)
The Hub Bari è un innovativo spazio di coworking situato in un capannone completamente ristrutturato all’interno della Fiera del Levante, in un luogo con un forte valore simbolico per la città di Bari e facilmente raggiungibile sia in automobile che con i mezzi di trasporto pubblico.
Nato per facilitare le relazioni tra imprenditori, liberi professionisti e creativi, The Hub Bari fa parte di una rete internazionale di spazi fisici – circa 40 in tutto il mondo, da Londra a San Paolo, da Milano a Mumbai – il cui scopo è far decollare nuovi progetti ad elevato impatto sociale ed
individuare opportunità di mercato, attraverso l’unione di diverse competenze professionali e la condivisione di ambienti stimolanti e contemporanei dove lavorare, incontrarsi ed organizzare i propri eventi.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]The Hub Bari si estende su di una superficie di circa 1.600 mq ed è composto da un grande open space che comprende l’area di coworking, una sala relax, la cucina con relativa zona pranzo, un giardino pensile, la biblioteca ed un’area dedicata all’organizzazione di piccoli eventi culturali.
Lo spazio dispone inoltre di quattro uffici semi-chiusi – ricavati dal riutilizzo di vecchi container – di due sale riunioni attrezzate e di una grande sala eventi che può ospitare fino a 400 persone, perfettamente insonorizzata grazie ad uno scenografico controsoffitto Gyproc Saint-Gobain, costituito da particolari “lenti” acustiche realizzate con il sistema Rigitone 8/18.
Tale sistema sfrutta speciali lastre forate che consentono di ridurre notevolmente il tempo di riverbero dei rumori nell’ambiente e, nello stesso tempo, di ottenere risultati architettonici di grande impatto visivo.
La varietà e la versatilità delle tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain hanno permesso di individuare le giuste soluzioni alle esigenze di funzionalità, comfort acustico, protezione dal fuoco ed estetica richieste dal progetto, sperimentando l’utilizzo delle lastre anche per la creazione e la costruzione di librerie e di particolari complementi di arredo.
La grande parete rossa – che separa lo spazio open-space dalla sala eventi – è realizzata con doppia orditura metallica Gyprofile e lastre antincendio Fireline 13 mentre le due sale riunioni sono perfettamente isolate grazie alle innovative pareti Habito Pratica activ’air, composte da due lastre per lato del tipo Habito 13 activ’air, struttura metallica Gyprofile ed isolante minerale ad alte prestazioni Habito Sound.
Per il tramezzo che divide cucina e zona pranzo è stato invece scelto il sistema SA 125/75 LR con struttura Gyprofile, pannello Habito Sound, una lastra Habito Hydro 13 activ’air avvitata ad una lastra Rigidur H 13 sul lato cucina e due lastre accoppiate Habito 13 activ’air verso la zona pranzo: il risultato è una parete che contribuisce a purificare l’aria e che garantisce contemporaneamente isolamento acustico, solidità e resistenza all’umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Promotori dell’iniziativa:
Francesco Antonacci – Diego Antonacci – Giusy Ottonelli – Monica Del Vecchio – Angela Amoruso Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Giusy Ottonelli, Bari
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Adiacente allo storico negozio di Marcon – cittadina situata a pochi chilometri da Venezia – sta nascendo il nuovo showroom della famiglia Guerra, da quarant’anni esempio di perfetta gestione familiare e punto di riferimento nella zona per la vendita dei migliori marchi di illuminazione, dai famosi lampadari in vetro di Murano richiesti in tutto il mondo, ai più moderni e sofisticati sistemi a risparmio energetico, che sfruttano soprattutto la tecnologia dei led. “Lo spazio del negozio storico non bastava più – ci dice l’architetto Silvia Guerra, uno dei proprietari – anche in virtù dei cambiamenti avvenuti negli ultimi anni nel nostro settore che hanno notevolmente aumentato e differenziato l’offerta di prodotti, rendendo tra l’altro quasi sempre indispensabile un’attenta fase di studio e di progettazione. Con il nuovo showroom avremo a disposizione ben 1.700 metri quadrati di esposizione e 1.000 di magazzino, oltre ad uno splendido appartamento privato con grande terrazzo all’ultimo piano.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]I due piani destinati allo spazio espositivo sono collegati da una spettacolare scala elicoidale che costituisce senza dubbio l’elemento più caratteristico e suggestivo di tutto il progetto.
La struttura portante in ferro è completamente foderata da lastre speciali Gyproc Flex 6 che, grazie al loro ridottissimo spessore, sono in grado di essere plasmate e lavorate per ottenere forme irregolari e curve, diventando lo strumento ideale per ottenere soluzioni di alto profilo estetico ed architettonico.
In corrispondenza della scala, nel plafone del piano superiore, alcune scenografiche file di led “incastonate” tra una serie di controsoffitti in lastre Gyproc – basati tutti sulla forma del parallelepipedo e posizionati su vari livelli – illuminano la scala dall’alto e diventano un altro fattore di arredo e design, soprattutto per il dinamismo che si percepisce sempre di più man mano che si salgono i gradini della scala.
Luca Favaro, uno dei titolari della società Edilsiap che ha applicato i sistemi a secco Gyproc, ci racconta le particolarità che contraddistinguono il progetto e la realizzazione dello showroom: “L’intervento si distingue sicuramente per gli aspetti estetici e decorativi presenti in tutti gli ambienti della nuova struttura; ciò ha richiesto un minuzioso studio dei disegni esecutivi, il supporto di maestranze altamente qualificate per la posa in opera e l’uso di materiali di prim’ordine, particolarmente resistenti e performanti.
Tutto è stato studiato nei minimi particolari e sempre con soluzioni ad hoc come, per esempio, i controsoffitti continui in lastre del piano terra, adeguatamente rinforzati con barre di acciaio per ancorare le guide elettrificate che a loro volta sostengono i vari corpi illuminanti in esposizione.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Famiglia Guerra, Marcon Progetto:
Ferruccio Girotto, Paese (TV) Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Edilsiap srl, Roncade
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La nuova parrocchia di S. Andrea Apostolo è stata edificata su di un terreno donato dall’Amministrazione Comunale alla Diocesi con l’obiettivo di completare e rivitalizzare un quartiere di Bisceglie fino ad allora deserto e abbandonato. La scenografica aula liturgica dalla particolare forma a “pancia di pesce” – leggermente rialzata rispetto al piano stradale e preceduta da una classica scalinata d’ingresso – caratterizza le principali linee architettoniche del complesso, costituito anche da un campanile rivestito in pannelli metallici e alto 33 metri (a ricordare gli anni di Cristo), da una Casa Canonica con due appartamenti separati per il parroco ed il viceparroco e, al piano interrato, da un ampio salone polivalente e da sedici aule per il catechismo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]“La copertura a forma di carena dell’aula liturgica” – ci spiega il parroco fondatore Don Francesco Di Liddo – “ricorda la stiva di una barca capovolta che naviga nel mare del cielo ed è un esplicito riferimento all’imbarcazione su cui lavoravano Andrea e Pietro, chiamati da Gesù ad essere pescatori di uomini.” Tale copertura all’esterno è completamente rivestita in rame mentre all’interno la sua struttura in legno autoportante lasciata a vista diventa un elemento architettonico di grande impatto visivo.
La suggestiva striscia di pavimento in marmo che dall’ambone attraversa longitudinalmente lo spazio interno – decorata con una rete da pescatore e sette pesci che ricordano i sette sacramenti ed i sette doni dello Spirito Santo – e le finestre circolari poste lungo il perimetro della chiesa, che filtrano sapientemente la luce naturale, rendono l’atmosfera della chiesa estremamente simbolica e spirituale.
Le strutture portanti in cemento armato sono intonacate con l’ ISOPRONTO FIX della linea TecnoVic, un adesivo e rasante in polvere grigia in grado di assicurare – con l’ausilio di un’idonea rete in fibra di vetro — la perfetta adesione al supporto e di compensare magistralmente le numerose dilatazioni termiche.
Per l’esterno si è scelta l’applicazione dell’intonaco a “cappotto” ISOPRONTO RHODIPOR, una malta secca a base di polistirolo che garantisce il perfetto isolamento termico di tutte le superfici verticali ed orizzontali. Tale intonaco diventa la base per la stesura del PRONTOCEM TOP, un premiscelato a base cemento fibrorinforzato e a basso assorbimento d’acqua.
L’abbinamento dei due prodotti TecnoVic costituisce una soluzione di grande efficacia ed affidabilità perché unisce all’isolamento termico dell’ ISOPRONTO RHODIPOR la resistenza meccanica e agli agenti atmosferici del PRONTOCEM TOP.
Tutte le superfici interne sono invece intonacate con il MONOCOTE light — un premiscelato a base di anidrene e perlite espansa – e rasate con il RASOCOTE 5 plus per ottenere una finitura liscia e bianchissima.
Sia il MONOCOTE light che il RASOCOTE 5 plus sono prodotti della linea EcoVic, ecologici e biocompatibili, che sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più idoneo per malta da interno.
Anche in questo caso si tratta di un perfetto abbinamento che garantisce prestazioni tecniche, comfort indoor e velocità di esecuzione. MONOCOTE light è un intonaco facile da plasmare e da applicare, asciuga rapidamente e consente di abbattere i tempi di lavorazione. RASOCOTE 5 Plus è una finitura di grande funzionalità che rende estremamente semplici e veloci le successive operazioni di tinteggiatura.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Arcidiocesi Trani – Barletta – Bisceglie – Nazareth Progetto architettonico:
Arch. Sergio Bombini, Bisceglie Direzione Lavori:
Arch. Sergio Bombini – Ing. Giuseppe Ventura, Bisceglie Impresa esecutrice:
Impresa Edile Caruolo Carlo e Luigi snc, Bisceglie Responsabile di cantiere:
Geom. Carlo Caruolo, Bisceglie Applicatore intonaci Gyproc:
Exe srl, Molfetta (BA)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo stabilimento per la raffinazione della canna da zucchero si estende su di un’area di circa 20 ettari alle porte di Brindisi ed è stato realizzato per lavorare la materia prima proveniente soprattutto dall’America Latina. Una volta arrivato nel porto cittadino, lo zucchero viene posizionato su un nastro trasportatore e introdotto all’interno dell’opificio in un primo deposito di stoccaggio, dal quale successivamente passa nelle diverse strutture del complesso per le operazioni di raffinazione.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]All’interno dello stabilimento Sfir un edificio è completamente dedicato a minicentrale per la produzione di energia elettrica, composta da diversi motori – innovativi ed ecologici – che bruciano olio di palma. L’architettura del fabbricato è semplice ed estremamente lineare: all’esterno si presenta come un cubo tinteggiato di bianco e “tagliato” solo da qualche apertura e dai grossi tubi di aerazione dei macchinari. Un’orditura portante di pilastri, travi e controventature sorregge la copertura in lamiera, mentre un muro in cemento armato corre lungo tutto il perimetro dell’edificio. Su tale muro sono ancorate le pareti perimetrali, alte circa 12 metri, costituite da una stratigrafia a secco Gyproc studiata ad hoc, estremamente prestazionale soprattutto dal punto di vista acustico. Su due strutture metalliche a C accoppiate – che contengono un doppio materassino isolante in lana di vetro – sono ancorate quattro lastre di gesso rivestito, due di tipo standard sul lato interno, una lastra RIGIDUR H e una PLACOCEM AQUA Plus verso l’esterno, quest’ultima applicata con opportuni giunti di dilatazione. Alcune staffe collegano la doppia orditura metallica Gyproc con i tubolari portanti in acciaio, per aumentare la resistenza meccanica delle pareti e per rendere tutti gli elementi tra loro solidarizzati. “Dopo attenti studi in fase di progettazione e grazie alle innovative soluzioni proposte dall’applicatore dei sistemi Gyproc” – ci racconta Emilio Nero, direttore di cantiere – “abbiamo raggiunto contemporaneamente diversi obiettivi: l’abbattimento totale dei rumori provenienti dai grossi motori della centrale, la drastica riduzione dei pesi sulle strutture portanti, un enorme risparmio in termini di tempo nella posa in opera e, non ultimo, un ottimo risultato dal punto di vista estetico.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3”][vc_column_text]
Committente:
Sfir SpA, Cesena Direzione Lavori:
Ing. Angelo Rizziello, Brindisi Impresa esecutrice:
Costruzioni Pugliesi srl, Oria (BR) Capocommessa:
Cosimo Aprile, Oria Direttore tecnico:
Ing. Mario Memmola, Oria Direzione Cantiere:
Geom. Emilio Nero, Bari Applicatore dei sistemi a secco Gyproc:
Eurosoffit Engineering srl, Trepuzzi (LE)