Centro PIME – Recupero e rifunzionalizzazione dei vecchi magazzini della “Casa Madre”
I vecchi magazzini dell’edificio storico che ospita il nuovo Centro PIME – un polo di cultura, esposizioni, incontri, informazione e intrattenimento del Pontificio Istituto Missioni Estere – sono stati completamente ristrutturati ed oggi accolgono una molteplicità di funzioni e servizi al pubblico, spazi commerciali e la nuova sede del “Museo Popoli e Culture”, interamente ripensato e riallestito.
Il piano seminterrato della “Casa Madre”, 1.400 metri quadrati di superficie un tempo destinata a cantine e magazzini, è attualmente articolato in tre diverse ali: la parte centrale ospita il settore di ingresso, con l’accoglienza, le informazioni generali sull’opera del PIME, un’area per esposizioni temporanee ed una caffetteria “letteraria”; l’ala destra è destinata a spazi commerciali, con un’ampia libreria ed un negozio per la vendita di prodotti del commercio equo e solidale; l’ala sinistra è destinata agli spazi del “Museo Popoli e Culture”, interamente dedicato alla conoscenza delle culture extraeuropee ed oggi completamente rinnovato. Vi è infine una sala polivalente pensata per attività socio-culturali e laboratori didattici.
“Il progetto dei nuovi spazi” – ci spiegano i progettisti di Alterstudio Partners, società di architettura che ha firmato il progetto architettonico e l’allestimento degli interni – “ha inteso separare chiaramente il contenitore dal contenuto. L’edificio esistente è come una sorta di palinsesto su cui, raschiata la scrittura precedente, vengono scritti un nuovo testo e dei nuovi contenuti, conservando però tutti i segni del tempo. Lo spazio originario, lineare e immediatamente leggibile nella sua geometrica assialità, si anima e si arricchisce di imprevisti, sorprese, opportunità, con l’attenzione di non schiacciare l’evidenza materiale degli oggetti ma, al contrario, di farne scaturire molteplici interpretazioni.”
La precisa volontà di evidenziare le differenze tra la matrice architettonica dell’edificio storico ed i nuovi interventi, è immediatamente percepibile dal contrasto tra le murature esistenti, semplicemente imbiancate e lasciate nello stato originario, ed alcuni elementi che contraddistinguono il progetto: dalle superfici levigate della pavimentazione in cemento lisciato al quarzo ai grandi specchi obliqui che amplificano la spazialità interna, dalle ampie vetrate delle pareti espositive illuminate ai controsoffitti acustici Saint-Gobain Italia punteggiati da “campane” sospese posizionate in corrispondenza degli apparati multimediali ed interattivi.
Edificio per uffici Schneider Electric
Il progetto di efficientamento energetico di un edificio esistente ad uso uffici rappresenta il primo passo dell’ambizioso processo di decarbonizzazione in corso presso il grande headquarter italiano dell’azienda Schneider Electric S.p.A..
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