Hilton Lake Como
Arricchire l’offerta ricettiva della città di Como con una nuova struttura elegante e raffinata – che non miri a confondersi con la tradizionale architettura del lago ma che rivendichi la propria identità cittadina – rappresenta lo spirito che ha segnato il concept progettuale del nuovo Hilton Lake Como, un albergo di richiamo internazionale con una vista panoramica esclusiva verso il primo bacino del lago.
Ubicato in un’area residenziale tra il centro cittadino ed il confine svizzero, Hilton Lake Como si affaccia sulla famosa passeggiata che conduce a Villa Olmo ed è il risultato di una magistrale trasformazione di due edifici storici esistenti, messi in collegamento da un nuovo e suggestivo padiglione vetrato.
“L’edificio a stecca prospicente la piazza” – ci raccontano gli architetti Dario Pietro Cazzaniga e Monica Limonta, progettisti dell’opera – “conserva un carattere spiccatamente produttivo ed industriale, rispettando la vocazione storica di questa parte della città, mentre l’edificio di nuova costruzione, a corte, non visibile dalla piazza di accesso, è un volume stereometrico e pulito, scandito da un ritmo ordinato di aperture che creano un’armoniosa alternanza tra pieni e vuoti. I due corpi sono messi in connessione da un moderno volume vetrato, la cui struttura si intreccia dagli alzati fino in copertura andando a creare un disegno tessile, un tartan che definisce lo spazio, andando a reinterpretare la tradizione delle serre e dei giardini d’inverno presenti sul lago”.
Oltre a 170 splendide camere, ristoranti, bar e spazi comuni, l’albergo offre ai propri ospiti l’Eforea SPA & Health Club – la concept SPA della catena Hilton diffusa a livello mondiale – e la “Terrazza 241”, un rooftop bar che fa da contorno alla piscina posta all’ultimo piano, con straordinaria vista sul lago.
Proprietà: VICO S.p.A. (Limonta), Como
Conferimento di incarico per la progettazione architettonica: Arch. Dario Pietro Cazzaniga, Como
Direzione artistica e progettazione degli interni e degli arredi: Arch. Dario Pietro Cazzaniga – Arch. Monica Limonta, Como
Collaboratori: Arch. Giulia Cazzaniga – Ing. Erica Bellesini – Ing. Simone Di Muro
Impresa esecutrice: Nessi & Majocchi S.p.A., Como
Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Italia: Vanoncini S.p.A., Mapello (BG)
All’esterno, sulla lastra Gyproc Aquaroc 13, è stato infine applicato un isolamento a cappotto dello spessore di 60 mm per aumentare le prestazioni termiche ed acustiche della parete.
L’esclusiva tecnologia Activ’Air® assicura un miglioramento della qualità dell’aria grazie all’assorbimento e alla neutralizzazione della formaldeide presente negli ambienti interni.
In alcuni ambienti dell’albergo si è invece optato per l’applicazione di lastre Gyproc Gyptone Big Quattro 41 Activ’Air®, progettate per assicurare maggiori vantaggi dal punto di vista estetico ed acustico, grazie agli eleganti decori con forature quadrate regolari.
The Village
The Village è un nuovo centro sportivo e natatorio che nasce dalla totale riqualificazione dell’ex piscina “Carmen Longo” con l’obiettivo di restituire alla comunità una struttura che, per molti anni, ha rappresentato un punto di riferimento per Sesto San Giovanni e per i numerosi Comuni limitrofi.
Nuovo edificio scolastico
Il nuovo edificio realizzato in Via Aspromonte a Udine è un complesso scolastico “Jolly” pensato per accogliere, a rotazione, gli alunni degli istituti superiori della città recentemente interessati da lavori di ristrutturazione e adeguamento normativo.
Corte Castello
Un grande fienile inserito all’interno di una splendida corte agricola arricchita da un edificio del XV secolo attribuito all’architetto Toscano Luca Fancelli, è stato oggetto di un suggestivo intervento di recupero finalizzato al restauro del complesso storico ed alla trasformazione degli spazi in centro culturale polifunzionale a servizio del Comune di Casalmoro.
M Space
M Space è un nuovo centro polifunzionale nato dalla ristrutturazione di un complesso architettonico risalente ai primi del Novecento, in origine adibito a stabilimento chimico e successivamente convertito in opificio e falegnameria.