Teatro Comunale nell’ex Mattatoio
Un vero e proprio contenitore culturale che ospita un teatro ma anche laboratori, una scuola per la musica ed una “collinetta degli spettacoli” all’aperto: è questa la nuova destinazione scelta dall’amministrazione comunale per l’ex Mattatoio di Andria, recuperato dopo decenni di abbandono grazie ad un attento intervento di restauro e di risanamento conservativo.
L’edificio storico presenta una classica forma a ferro di cavallo, con ambienti interni di grandi altezze contraddistinti da coperture a volta, murature portanti ed ampie finestrature che affacciano sia verso la città sia verso la corte interna.
Le opere realizzate, oltre a prevedere alcune modifiche distributive degli spazi interni, sono principalmente mirate al recupero dei principali elementi costruttivi e decorativi, all’adeguamento delle parti impiantistiche e al rifacimento delle finiture con l’utilizzo di tecniche e materiali locali e naturali.
Il progetto di ridefinizione funzionale della struttura prevede la creazione di una sala/auditorium che possa ospitare fino a 150 persone, una biglietteria, spazi collettivi e di ristoro, sale prove per artisti e laboratori.
Un’ampia area esterna, situata sul retro dell’edificio e contraddistinta da suggestive gradinate realizzate “a raso”, è invece dedicata ad attività ricreative e alla rappresentazione di spettacoli all’aperto, musica, cabaret e lettura di testi.
Committente: Comune di Andria (BT)
Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Santola Quacquarelli
Progetto architettonico e di restauro: PRO.MA. srl – Arch. Michele De Santis – Arch. Sergio Guacci (Collaboratori Arch. Pasquale Fratangelo e Arch. Pasquale Baranello)
Direzione Lavori: Studio Tecnico Associato – Arch. Giuseppe Campanella – Ing. Donato Piepoli
Impresa esecutrice/applicatore intonaci Saint-Gobain Italia: Edilres srl, Acquaviva Delle Fonti (BA)
Direttore Tecnico: Geom. Silvio Cordasco
Direttore di Cantiere: Ing. Nicola Carone
Gyproc Vic-Calce NHL è un prodotto minerale il cui utilizzo è particolarmente indicato negli interventi di recupero del patrimonio edilizio storico: si tratta infatti di un intonaco estremamente traspirante, con una corretta opposizione al fenomeno dell’umidità di risalita e, soprattutto, completamente esente da cemento, dunque particolarmente richiesto dalle Soprintendenze per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
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