Polo tecnologico Pavia

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Polo tecnologico Pavia,Pavia (PV)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]In seguito ad un globale intervento di ristrutturazione degli edifici della ex fabbrica Magneti Marelli, nasce il Polo Tecnologico di Pavia, un complesso immobiliare destinato ad ospitare uffici e laboratori con spazi flessibili progettati su misura in base alle richieste dei vari clienti. L’iniziativa ha inizio dalla collaborazione tra l’immobiliare Durabo – proprietaria dei capannoni industriali dismessi – e la società Polo Tecnologico Servizi, costituita nel 2007, proprio per accelerare la crescita del sistema produttivo locale su iniziativa dell’Università, del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Pavia. Il nuovo Polo Tecnologico è situato in posizione particolarmente strategica, vicino alla tangenziale e a breve distanza dal centro storico e dal campus universitario, dove sono insediati i Dipartimenti scientifici dell’Università di Pavia, Enti pubblici di ricerca come CNR, INFN e INFM, Istituti di ricovero e cura, mense e centri sportivi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto di riconversione della struttura conserva i caratteri salienti dell’architettura industriale originaria, inserendo nuovi elementi stilistici e frazionando i vecchi capannoni in ambienti di varie dimensioni; ciò sfruttando le notevoli altezze a disposizione con l’inserimento di piani soppalchi, così da personalizzare maggiormente i vari spazi ed aumentarne notevolmente la superficie calpestabile.
Tutti i tramezzi interni, i divisori tra le unità immobiliari e le contropareti che foderano le murature perimetrali sono realizzati completamente a secco con pareti alte fino a sette metri, solide ed estremamente isolanti dal punto di vista acustico.
“Abbiamo realizzato tutto il lavoro in soli quattro mesi – ci spiega Giuliano Coppellotti della Isolservice Fidenza, la ditta che ha posato tutti i sistemi Gyproc Saint-Gobain – grazie ai vantaggi tipici della tecnica a secco, che permette di costruire pareti davvero performanti e meccanicamente resistenti, con grande velocità e pulizia di cantiere”.
Nella suggestiva sala riunioni la copertura inclinata è interamente rivestita con il GYPTONE QUATTRO 20, un sistema per controsoffitti ispezionabili costituito da speciali pannelli acustici Gyproc a base di gesso rivestito; la regolarità della foratura quadrata e la finitura satinata di elevata qualità (presente anche sui bordi laterali) consentono di abbinare a notevoli risultati di assorbimento acustico un’ottima resa estetica ed architettonica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Durabo SpA, Pavia
Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Giorgio Via, Pavia
Impresa esecutrice:
C.E.A.P Società Cooperativa Edile ed Affini Piacentina, Piacenza
Responsabile di commessa:
Geom. Luciano Basili
Capo cantiere:
Geom. Valerio Galli
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
ISOLSERVICE FIDENZA srl, Fidenza (PR)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482225372447-e74f01d9-0ec5-1″ include=”1557,1558,1559,1560,1561,1562″ css=”.vc_custom_1482225572821{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Museo del Novecento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo del Novecento,Milano (MI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento scaturisce dall’intento di restituire un’immagine forte e attraente all’edificio storico milanese e di organizzare al suo interno un sistema museale semplice e lineare in grado di esaltare le centinaia di opere esposte, espressione delle grandi stagioni artistiche del XX secolo: dal futurismo all’arte informale e concettuale, dall’astrattismo all’arte povera, con capolavori come Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo o il Neon di Lucio Fontana, visibile da piazza del Duomo attraverso le vetrate della torre dell’Arengario.
‘La mission del museo – si legge sul sito ufficiale – è diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni e capacità critica. Conservare, studiare e promuovere il patrimonio pubblico e la cultura artistica del XX secolo tramite ricerca e attività didattica. Lavorare su più piani per favorire un approccio interculturale e coinvolgere un pubblico che spazia dagli addetti ai lavori, ai bambini, al visitatore di passaggio’.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Dell’edificio originale è stata conservata la sobria struttura esterna che, al momento della costruzione, rappresentava una soluzione innovativa e di grande impatto monumentale: quasi un manifesto della modernità contrapposto alla Galleria Vittorio Emanuele sull’altro lato di Piazza del Duomo.
Gli spazi interni sono stati invece rivoluzionati, con soluzioni funzionali e di grande resa estetica, come la grande rampa elicoidale che collega i diversi piani della torre – dal livello della metropolitana alla suggestiva terrazza sul Duomo – e che diventa l’elemento caratterizzante e riconoscibile del Palazzo dell’Arengario.
Il progetto ha previsto anche un importante intervento su di un’ala dell’adiacente Palazzo Reale, direttamente collegato all’edificio dell’Arengario tramite una passerella sospesa dalla quale si può osservare la stratificazione storica dei palazzi dell’area compresa tra via Rastrelli e piazza Diaz.
‘Il mio lavoro è stato facile – spiega l’architetto Italo Rota che insieme a Fabio Fornasari ha firmato il progetto – perché l’edificio non è mai stato terminato. La mia è un’installazione naturale, uno spazio che esiste solo quando lo visitiamo con il nostro corpo. E che permette di osservare, semplicemente guardando dalle finestre, architetture meravigliose: dello studio BBPR, di Figini e Pollini, o San Satiro del Bramante’.
Sui nuovi tramezzi e su tutte le murature esistenti in mattoni – spesso notevolmente degradate – è stato applicato l’INTO ALFA, un premiscelato della linea EcoVic con caratteristiche certificate di ecocompatibilità.
Ideale negli interventi di ristrutturazione, INTO ALFA è un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Nella parte espositiva del palazzo dell’Arengario l’ampia gamma di soluzioni a secco Gyproc ha contribuito alla realizzazione del nuovo progetto museale, permettendo di raggiungere sempre elevate prestazioni tecniche e notevole resa estetica.
Le lastre speciali FIRELINE 13 e LISAFLAM 15 assicurano la corretta protezione antincendio di pareti e controsoffitti a membrana nei locali filtri; alcune contropareti tecniche, applicate in aderenza a vecchie aperture non più necessarie, oscurano la luce naturale e aumentano così le superfici espositive.
Nelle zone di collegamento tra il piano della metropolitana e il museo, la combinazione di lastre in gesso fibratoRIGIDUR e di lastre con barriera al vapore permette di aumentare la solidità e la resistenza all’umidità delle pareti, mentre all’ingresso della rampa elicoidale alcuni controsoffitti in lastre Gyproc dall’andamento curvilineo riprendono il disegno originario a ‘cassettoni’ dell’edificio preesistente.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Milano – Assessorato alle Infrastrutture Lavori Pubblici area tecnica – Settore tecnico Cultura e Beni Comunali diversi
Responsabile Unico del Procedimento:
Ing. Enrico Boccardo
Progetto esecutivo:
Associazione di professionisti – Arch. Italo Rota (capogruppo), arch. Emmanuele Auxilia, arch. Fabio Fornasari, arch. Paolo Montanari
Direzione Lavori:
Ing. Antonio Acerbo
Direzione artistica:
Arch. Italo Rota, arch. Fabio Fornasari
Imprese esecutrici:
Arengario Società Consortile a r.l. – Società Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini, Montecatini Terme (PT) – Marcora Costruzioni S.p.A., Milano
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS S.p.A., Oppeano (VR)
Applicatore intonaci Gyproc:
Rasoges Carnovale srl, Baranzate (MI)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482139327062-8a0464cf-0fd1-6″ include=”1360,1361,1362,1363,1364,1365,1366,1367″ css=”.vc_custom_1482139501234{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Uffici Telecom

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Uffici Telecom,Roma (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Una globale ristrutturazione degli spazi interni ha completamente cambiato il volto dell’edificio situato in Via Assisi a Roma e destinato ad uffici e call-center di Telecom Italia. La realizzazione di particolari soluzioni tecniche e architettoniche è stata possibile grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc specifici per il terziario, all’esperienza pluriennale nel settore delle costruzioni dell’impresa Giorgio Lanzetta e all’affidabilità nella posa in opera della PR Controsoffitti, ditta applicatrice delle tecnologie Gyproc Saint-Gobain. Gli speciali controsoffitti e le esclusive stratigrafie delle partizioni in lastre di gesso rivestito rappresentano – più che mai in questo intervento — una soluzione di estrema funzionalità nell’integrazione con un’impiantistica complessa come quella tipica dei luoghi di lavoro contemporanei; le pareti a doppia lastra offrono peraltro valori di abbattimento acustico che non si sarebbero mai raggiunti con una muratura tradizionale di quello stesso spessore, riducendo notevolmente i tempi di esecuzione e alleggerendo i carichi sulle strutture portanti esistenti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gran parte dei controsoffitti degli uffici sono realizzati con il sistema GYPTONE BIG LINE 6, appositamente studiato da Gyproc per offrire una perfetta combinazione di design e proprietà tecniche, in grado di ottenere risultati ineguagliabili in termini di resa estetica e prestazioni acustiche.
Tale sistema — caratterizzato dall’accostamento di speciali lastre di gesso rivestito con perforazioni lineari e quattro bordi assottigliati — consente di creare controsoffitti continui di diverse forme e dimensioni e dunque particolarmente indicati per locali di grandi dimensioni.
Tecnica ed estetica rappresentano da sempre un binomio inscindibile nella gamma GYPTONE: la richiesta di affidabilità e di creatività progettuale trova risposta in una serie sempre più completa di prodotti per specifiche aree di applicazione. Questo grazie all’utilizzo di lastre ideate per valorizzare gli ambienti interni e garantire l’idoneo assorbimento acustico a tutte le frequenze.
“In questo tipo di intervento” — ci dice Vincenzo Pirrone, titolare della PR Controsoffitti — “era indispensabile trovare un sistema che garantisse grandi performance vista l’ampiezza dei locali e l’elevato numero di persone che vi lavorerà. Ho trovato nel Gyptone Big Line 6 la soluzione ottimale per ottenere controsoffitti scenografici, eleganti e con risultati efficaci dal punto di vista tecnico e funzionale.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Telecom Italia SpA
Progetto:
Studio tecnico Arbolino Ingegneri associati
Direzione Lavori:
Ing. Alfonso Arbolino
Impresa esecutrice:
Alessandro Lanzetta, Roma
Direzione cantiere:
Alessandro Lanzetta, Roma
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
PR Controsoffitti srl, Roma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497273202662-215d126d-0ef1-4″ include=”1353,1354,1355,1356,2862″ css=”.vc_custom_1497273345806{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Teatro moderno Fusignano

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Teatro moderno Fusignano,Fusignano (RA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Realizzare uno spazio funzionale e tecnologico, flessibile, acusticamente impeccabile e con un contenimento massimo dei costi: questi erano gli obiettivi – tutti pienamente raggiunti – dell’intervento di recupero del Teatro Moderno, una struttura progettata nel 1969 dall’architetto Locatelli all’interno del centro storico di Fusignano. “Il Teatro Moderno – racconta l’architetto Manuela Marani – è una delle opere più felici e soprattutto più ricche di idee e di soluzioni sperimentali realizzate nel dopoguerra in questo territorio … Il mio intento è stato quello di far emergere il lavoro svolto da Locatelli e di migliorarlo rendendolo idoneo ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze funzionali.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Come spesso accade negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’utilizzo dei sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain è risultato il più idoneo per ottenere elevate prestazioni tecniche ed alta resa estetica; le lastre RIGIDUR H 13 in gesso fibrato trasmettono forza e solidità alle pareti, i controsoffitti nascondono le numerose parti impiantistiche e diventano un vero e proprio elemento architettonico; le lastre PLACOCEM AQUA Plus garantiscono resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici della nuova pensilina aggettante, che funge da copertura dell’ingresso principale.
Ma l’aspetto prioritario del progetto è senza dubbio costituito dall’idonea correzione acustica della sala, ottenuta grazie ad un approfondito studio dello stato di fatto e alla realizzazione di specifiche soluzioni per l’acustica Gyproc Saint-Gobain, sia per il soffitto che per le pareti della platea.
Uno spettacolare controsoffitto “ad onda” corre lungo tutta la lunghezza della sala ed è senza dubbio l’elemento più caratteristico e riconoscibile dell’intervento: la sua particolare forma è ottenuta grazie all’accostamento di dueGyproc Wallboard 10 sagomate e curvate, dall’elevato potere fono-riflettente e con doppia faccia a vista in classe A2.

“Le lastre sono applicate su di una robusta orditura primaria – ci spiega Marco Dovadola della Home srl — legata al soffitto mediante cavi in acciaio ed appositi tasselli metallici ad espansione. Il taglio laser ha permesso sia di ottenere la perfetta forma ondulata, sia di predisporre al giusto interasse tutti i fori per l’ancoraggio dei cavi di acciaio e della struttura metallica secondaria, costituita da classici profili 49/27.”
Le pareti laterali della sala sono rivestite, nella parte più alta, da pannelli 60×60 DECOGIPS APOLO con finitura liscia riflettente e, nella zona più bassa, da lastre RIGIDUR H 13 appositamente fresate sui giunti per dare continuità di disegno a tutta la superficie.
La parete di fondo della sala è invece completamente foderata, comprese le porte di accesso ai servizi igienici, da lastre RIGITONE AIR abbinate a materassini isolanti in lana minerale ISOVER Par 70.
RIGITONE AIR è un esclusivo sistema Gyproc studiato per pareti e controsoffitti che, oltre ad unire il massimo delle prestazioni acustiche a soluzioni di grande efficacia estetica, è in grado di ridurre notevolmente le sostanze nocive presenti nell’aria.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Parrocchia S. Giovanni Battista
Progetto architettonico:
Arch. Manuela Marani
Progetto acustico e strutturale:
Studium Progetti – Ing. Alessandro Placci
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Home srl, S. Agata sul Santerno (RA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138056947-1ecd5d03-6657-9″ include=”1311,1312,1313,1314,1315,1316″ css=”.vc_custom_1482138299320{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Museo Civico “Salvatore Zecca”

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo Civico "Salvatore Zecca",Ugento (LE)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il Museo Civico di Archeologia e Paleontologia “Salvatore Zecca” ha sede nel quattrocentesco Convento dei Francescani di Santa Maria della Pietà, nel centro storico di Ugento. Lo splendido complesso monumentale è stato oggetto di alcuni importanti interventi di tutela, recupero e valorizzazione dell’antico edificio e di un innovativo progetto di allestimento che ha reso più chiaro ed efficace il percorso museale; percorso che racconta le vicende dell’abitato ugentino nelle diverse fasi cronologiche attraverso l’esposizione dei ritrovamenti archeologici più recenti e dei numerosi materiali finora custoditi nei depositi del Museo Nazionale di Taranto. L’edificio si articola su due piani fuori terra e, in pianta, è organizzato secondo un classico schema a corte, con i fronti interni delimitati da eleganti porticati completamente recuperati dall’intervento di restauro; questi ultimi corrono lungo tutto il perimetro del complesso e si affacciano direttamente sul chiostro centrale, chiuso da una scenografica copertura trasparente, che aumenta notevolmente lo spazio espositivo del museo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le opere realizzate hanno permesso il recupero completo dell’edificio storico grazie ad attenti e puntuali interventi di consolidamento strutturale e di restauro dei preziosi affreschi originari. All’interno è stato previsto il risanamento delle volte e dei soffitti storici, il rinforzo delle murature e delle strutture portanti e il rifacimento degli intonaci e delle parti impiantistiche: tutti interventi finalizzati a salvaguardare il valore storico-artistico dell’edificio e ad ammodernare gli spazi anche in funzione del nuovo progetto di allestimento.
Per tutti i nuovi intonaci del complesso – sia interni che esterni — è stato scelto il VIC-CALCE della linea EcoVic, un premiscelato naturale ed ecocompatibile a base di calce idraulica e sabbia silicea che consente di ottenere superfici altamente traspirabili, con la corretta opposizione all’umidità di risalita.
Questo materiale risulta particolarmente richiesto dalle Sovrintendenze ai Beni Culturali: si tratta infatti di un prodotto privo di cemento e quindi più idoneo e meno invasivo negli interventi su edifici storici.
La calce idraulica naturale di cui è composto è costituita da silicato di calcio che, sottoposto a semplice cottura e successiva maturazione, si trasforma in un legante con indurimento idraulico molto lento e costante, che permette di ottenere intonaci ad elevata durabilità e traspirabilità, anche nel caso di applicazioni in forti spessori.
Come finitura al civile del VIC-CALCE è stata utilizzata l’ INTOFINITURA, un prodotto della linea EcoVic per interni ed esterni a base di grassello di calce stagionato e sabbie silicee di fiume.
“Siamo una società specializzata in interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente” – ci spiega Sergio Errico, titolare della ditta Serena srl che si è occupata dell’applicazione degli intonaci – “e da molti anni utilizziamo il VIC-CALCE perché è un intonaco naturale estremamente prestazionale, con tempi di asciugatura lunghi che ci permettono di lavorare e di modellare anche nei punti più difficili quali, cornici, bassorilievi e decorazioni varie. Nel Museo di Ugento, in particolare, abbiamo seguito alcuni importanti accorgimenti nella posa in opera che ci hanno consentito di applicare gli intonaci in forti spessori, con risultati estetici e funzionali davvero eccellenti.”
In alcune sale del museo sono stati ricostruiti i soffitti con volte a crociera, utilizzando strutture in legno e reti metalliche zincate tipo “Stucanet” sulle quali è stato applicato l’ INTONACO PRONTO GREZZO Gyproc, un premiscelato della linea EcoVic a base di gesso, Anidrene, Vermiculite espansa, Perlite espansa e additivi specifici. La Vermiculite espansa conferisce a tale prodotto una particolare facilità di applicazione, nonché qualità uniche in termini di isolamento termico e protezione antincendio[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Ugento
Responsabile Unico del procedimento:
Arch. Gabriela Marrella
Alta sorveglianza:
Arch. Antonio Bramato
Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Roberto Bozza – Ing. Roberto Calà – Arch. Gianfranco Preite – Ing. Antonio Stefanachi
Impresa esecutrice:
Nicolì Costruzioni srl, Lequile (LE)
Direttore tecnico di cantiere:
Geom. Valentino Nicolì
Applicatore intonaci Gyproc:
SERENA srl, Racale (LE)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1481904315905-b4a79131-0603-5″ include=”1220,1221,1222,1223,1224,1225,1226″ css=”.vc_custom_1481904669169{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Palazzo Pansini

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Palazzo Pansini,Bari (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Rispetto dei valori architettonici del manufatto storico e creazione di nuove residenze di altissimo pregio: sono questi i criteri seguiti nel globale intervento di ristrutturazione di Palazzo Pansini, edificio situato in pieno centro storico di Bari, in uno dei caratteristici vicoli della città vecchia. All’interno, oltre ad una diversa distribuzione planimetrica degli spazi, è stato previsto il rinforzo delle murature e delle strutture portanti e il rifacimento degli intonaci e di tutte le parti impiantistiche; le facciate esterne conservano invece l’aspetto originario con il ripristino di decorazioni, cornici ed elementi in pietra e mattoni a vista.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’utilizzo dei prodotti Gyproc a base di calce idraulica ( VIC-CALCE come intonaco di sottofondo e FINICOLOR come finitura di tipo “civile”) è coerente con la filosofia progettuale, che privilegia la scelta di tecniche e materiali della tradizione abbinati a metodologie di risanamento moderne ed attuali.
VIC-CALCE è un intonaco ecocompatibile di elevate prestazioni, adatto soprattutto negli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, perché privo di cemento e dunque meno invasivo.
è caratterizzato da un’altissima traspirabilità ed è estremamente lavorabile, resiste a funghi e muffe e si adatta ad ogni tipo di supporto, anche disomogeneo.
FINICOLOR è una finitura minerale colorata per l’estetica e la protezione di murature interne ed esterne; la presenza di idrossido di calcio consente di aumentare la traspirabilità delle superfici e migliora le caratteristiche di resistenza chimica e meccanica del prodotto.
Le pareti dei locali interrati sono invece trattate con l’ INTO HS macchina, un premiscelato di risanamento Gyproc specifico per ambienti umidi in quanto altamente resistente ai sali e in grado di contrastare l’umidità di risalita; la sua applicazione a macchina garantisce la perfetta esecuzione dei lavori, evitando possibili errori manuali nella posa in opera.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
EFFECI costruzioni immobiliari srl, Bari
Impresa esecutrice:
Ing. Antonio Resta e C. srl, Bari
Direttore di cantiere:
Ing. Francesco Resta, Bari
Applicatore intonaci Gyproc:
Intonaci Girone srl, Bari

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482155979036-17f0886f-f6a1-1″ include=”1518,1519,1520,1521″ css=”.vc_custom_1482156146143{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Residenza dell’Ambasciatore di Svezia

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Residenza dell'Ambasciatore di Svezia,Roma (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La Residenza dell’Ambasciatore di Svezia ha sede in un palazzo signorile recentemente ristrutturato con un’accurata opera di restauro e di recupero che ha riportato alla luce i caratteri architettonici più importanti delle facciate storiche dell’edificio. La realizzazione dei lavori è stata affidata ad Alba Costruzioni srl, un’impresa altamente professionale capace di coordinare e garantire ogni lavoro di costruzione, restauro e ristrutturazione, avvalendosi di proprio personale e di tecnici specializzati di comprovata esperienza nel settore edile. L’azienda opera soprattutto nella zona di Roma e dedica buona parte della propria attività alla manutenzione di sedi e di residenze diplomatiche, di istituti di cultura e di edifici ecclesiastici.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le finiture plastiche esterne e tutti gli intonaci esistenti sono stati rimossi con l’ausilio di un’apposita macchina raschiatrice e l’area delle facciate è stata pulita e lavata per rimuovere tutte le parti deteriorate rimaste ancorate alle murature, in modo da preparare le superfici per l’applicazione delle nuove finiture.
Per i nuovi intonaci si è scelto di posare il PRONTOCEM TOP, un prodotto Gyproc fibrato e idrorepellente con un’ottima resistenza meccanica ed un’elevata elasticità. Tali caratteristiche hanno permesso la sua applicazione in forti spessori, necessari per ripristinare le decorazioni originarie delle facciate – cornici, rilievi, lesene e marcapiani – e per ricostruire il basamento in “finto bugnato” che corre lungo tutto il perimetro dell’edificio.
Tutti gli intonaci sono stati successivamente finiti con il FINICEM 8 grigio idro, rasante cementizio ideale per ottenere la finitura delle superfici a vista di intonaci premiscelati a base cemento.
“è stato importante rimuovere le finiture plastiche esistenti” ci spiega Simone Alba, titolare di Alba Costruzioni “perché non permettevano alle murature di respirare correttamente. Il PRONTOCEM TOP e il FINICEM 8 sono, al contrario, prodotti estremamente traspiranti che consentono di ottenere superfici continue proteggendo il supporto dalle sollecitazioni meccaniche. Abbiamo svolto un lavoro scrupoloso dedicando molto tempo, in fase progettuale, alla scelta dei materiali e dei prodotti che potessero assicurare elevate prestazioni e precise garanzie di durata nel tempo.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ambasciata di Svezia a Roma
Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Claudio Catucci, Roma
Impresa esecutrice/applicatore intonaci Gyproc:
Alba Costruzioni srl, Marino (RM)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482155782268-9a8579fc-eb91-4″ include=”1512,1513,1514,1515″ css=”.vc_custom_1482155955569{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Trulli

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Trulli,Locorotondo (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]I trulli sono antiche costruzioni coniche in pietra a secco, tipiche della Puglia centro-meridionale, caratterizzate da una pianta a forma circolare, da una copertura a “cupola” e da imponenti murature portanti. Proprio il grande spessore delle murature, unito al ridottissimo numero delle aperture (spesso solo la porta d’ingresso), assicura ai trulli un’elevatissima inerzia termica, garantendo allo spazio interno una buona conservazione del calore durante l’inverno ed una piacevole sensazione di fresco durante l’estate.
La copertura dei trulli consiste in una struttura autoportante, senza centinatura, costituita da una serie concentrica di lastre orizzontali disposte a gradini, in cui ogni giro completo è staticamente in equilibrio con quello inferiore. Tale strato interno di lastre calcaree, dette chianche, è completato da un secondo livello esterno di lastre più sottili, le chiancarelle, che costituiscono il vero e proprio tetto che termina poi in una chiave di volta.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’intervento in oggetto ha previsto il risanamento e la ristrutturazione di un complesso di sette trulli preesistenti e la realizzazione di una “cummersa”, ossia un nuovo edificio caratterizzato da un tetto a falde in pietra con volta a botte interna e murature portanti in pietra locale.
Situato nel comprensorio della Valle D’Itria, famoso per l’elevata presenza di queste tipiche costruzioni pugliesi, il complesso è circondato da splendidi boschi di ulivi, aree verdi di macchia mediterranea ed eleganti spazi pavimentati in pietra.
Su tutte le facciate esterne il MALTACEM 3 IDROFUGATO BIANCO Gyproc costituisce la malta per murature usata per chiudere le fughe sia delle pietre dei trulli, sia dei conci dell’edificio nuovo; una volta applicato il prodotto, tutte le superfici esterne sono state spazzolate per estendere il colore bianco della malta ed ottenere un effetto “mordente” chiaro ed uniforme.
Lo stesso MALTACEM 3 IDROFUGATO BIANCO è stato utilizzato anche per “fugare” i conci in pietra delle cupole dei trulli, senza sigillare completamente lo spazio tra una pietra e l’altra, ma lasciando sempre una piccola fessura in grado di consentire l’adeguata areazione della copertura stessa.
L’impermeabilizzazione della parte terminale dei coni di copertura è stata infine realizzata con il PRONTOCEM TOP, finito con il FINICEM 8 IDRO BIANCO.
Per tutti gli intonaci interni del complesso è stato invece scelto l’ INTO ALFA della linea EcoVic – applicato con spessori elevati necessari per regolarizzare le varie superfici delle pareti – rasato con il RASOCOTE 5 plus per ottenere una finitura speculare e bianchissima.
Le murature dei trulli, con spessori compresi tra 100 e 150 cm, appoggiano direttamente sulla terra con il conseguente problema di dover contrastare in modo adeguato l’umidità di risalita. Per questo motivo il primo metro di tali murature è stato trattato con l’ INTO HS, uno specifico prodotto macroporoso Gyproc in grado di far evaporare adeguatamente il vapore acqueo e di contrastare la fuoriuscita dei sali derivanti proprio dal fenomeno dell’umidità di risalita dal terreno.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Luca srl, Roncade
Progettista:
Arch. Moreno Bergamo, S. Biagio di Callalta (TV)
Imprese esecutrici:
Fratelli Moro srl, Roncade (ville bifamiliari) – Costruzioni Taschin srl, Fossalta di Piave (VE) (Residence)
Applicatore dei sistemi a secco Gyproc:
Edilsiap srl, Roncade

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482155260359-ddf849df-5502-2″ include=”1500,1501,1502,1503″ css=”.vc_custom_1482155482631{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Masseria La Pezza

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Masseria La Pezza,Lecce (LC)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]L’antica Masseria “La Pezza” è stata recentemente oggetto di un globale intervento di restauro e ristrutturazione che ha previsto anche la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica progettato seguendo le linee architettoniche dell’edificio già esistente. La struttura è diventata un moderno centro turistico – ricettivo costituito da un residence con centro benessere, auditorium e sala ricevimenti; all’esterno il complesso è circondato da eleganti aree verdi, spazi di relax e una moderna piscina scoperta.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Lo spazio del piano terra dell’antica Masseria è stato quasi completamente dedicato ad un’elegante sala ricevimenti di circa 200 mq, nella quale spicca un particolare controsoffitto che gioca sulla sovrapposizione di elementi dall’andamento curvilineo.
Cinque spettacolari falde curve si intersecano con una lama longitudinale creando scenografici giochi di volumi e suggestivi effetti “plastici”, anche grazie ad un attento studio dell’illuminazione artificiale.
Per realizzare questo particolare controsoffitto è stata costruita un’apposita maglia strutturale in tubolari di ferro sulla quale è stata rivettata una lamiera zincata da 6/10 curvata per ottenere la forma desiderata. Sulla lamiera sono state successivamente fissate le lastre Gyproc Flex da 6 mm, facilmente plasmabili proprio per realizzare elementi ondulati.
Giacché l’andamento curvilineo avrebbe potuto diffondere i rumori prodotti nella sala, le cinque falde del controsoffitto sono state posate tra loro distanziate, in modo da permettere ai rumori di penetrare attraverso lo stesso ed arrivare fino al solaio originario in legno e perlite.
Quest’ultimo è stato adeguatamente trattato acusticamente con l’inserimento, tra un travetto e l’altro, di speciali “cuscinetti” fonoassorbenti costituiti da un materassino isolante in poliestere da 4 cm e da una speciale lastra di gesso rivestito Gyproc microforata.
Inoltre tra una falda e l’altra del controsoffitto – per mascherare la vista delle sottostanti strutture in ferro – sono state inserite delle apposite velette verticali con lastre standard Gyproc Wallboard 13, anch’esse forate per non creare un ostacolo al rumore e consentire il giusto grado di assorbimento acustico[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Venturist srl, Lecce
Progetto strutturale/Direzione lavori:
Ing. Vito Prato, Lecce
Applicatore lastre di gesso rivestito GYPROC:
Eurosoffit Engineering srl, Trepuzzi (LE)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482154576271-44d16c95-67c6-2″ include=”1482,1483,1484,1485″ css=”.vc_custom_1482154825809{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Matinée Caffè

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Matinée Caffè,Bologna (BO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il gruppo Ghedini è proprietario di numerose concessionarie di automobili situate nelle Province di Bologna e Ferrara ed è specializzato nella vendita e nell’assistenza dei marchi Fiat, Lancia, Alfa Romeo e dei veicoli commerciali Iveco, che bene dialogano con l’architettura “industriale” del capannone preesistente, caratterizzato da una grande copertura inclinata e da vetrate a tutta altezza poste lungo due lati del perimetro dell’edificio. L’intervento progettuale ha puntato sull’utilizzo di finiture di pregio e sulla scelta di arredi contemporanei che bene dialogano con l’architettura “industriale” del capannone preesistente, caratterizzato da una grande copertura inclinata e da vetrate a tutta altezza poste lungo due lati del perimetro dell’edificio.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’utilizzo delle più innovative tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain ha garantito elevata resa estetica, resistenza agli urti e un corretto isolamento acustico di tutti gli spazi del nuovo locale. Le pareti sono realizzate con il sistema habito CASA COMFORT, la linea Gyproc studiata appositamente per le compartimentazioni interne, in grado di aumentare la solidità del tramezzo e velocizzare il lavoro di tinteggiatura, visto soprattutto l’intenso ed uniforme bianco delle lastre.
Per risolvere i problemi acustici di una parte del locale confinante con una rumorosa officina meccanica, è stata creata una parete altamente prestazionale con due lastre RIGIDUR 13 accoppiate ad un materassino isolante in lana di roccia.
RIGIDUR è una gamma di lastre di gesso rivestito additivate con fibra di cellulosa che abbina alla straordinaria flessibilità dei sistemi a secco qualità uniche quali leggerezza, prestazioni acustiche, resistenza meccanica e versatilità universale nell’applicazione.
La copertura inclinata della sala è stata infine completamente “rivestita” con il RIGITONE 8/18, uno speciale controsoffitto in lastre forate di grande impatto architettonico, il cui utilizzo è particolarmente indicato nei grandi ambienti per l’ottimo comportamento acustico.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Euros srl – Gruppo Ghedini, Bologna
Progetto:
Arch. M. Matteucci, Castel S. Pietro Terme (BO) – Arch. G. Grilli, Lugo di Romagna (RA)
Impresa esecutrice/applicatore dei sistemi a secco Gyproc:
Home srl, Sant’Agata Sul Santerno (RA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482146330056-e72f0154-0315-2″ include=”1446,1447,1448,1449″ css=”.vc_custom_1482146550239{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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