Teatrino di Palazzo Grassi
Dopo il restauro di palazzo Grassi, avvenuto nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna la terza tappa del grande programma culturale di François Pinault a Venezia.
La riqualificazione del nuovo spazio, dedicato interamente a conferenze, incontri, proiezioni e concerti, è firmata dall’architetto giapponese Tadao Ando che ha lavorato in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con le autorità e i servizi competenti, in particolare con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della città lagunare.
Una volta ricostruito l’involucro esterno, che mantiene inalterata la forma trapezoidale preesistente del Teatrino, l’architetto Tadao Ando ha inserito internamente un volume completamente nuovo che sagoma e disegna lo spazio e che, nello stesso tempo, si confronta con il contesto storico in cui è inserito. Questo volume definisce i due ambiti principali del progetto: il primo è l’auditorium con la presenza di un palco, un backstage ed una gradinata con le poltrone per il pubblico, il secondo è un grande foyer illuminato dall’alto grazie alla presenza di un suggestivo lucernario triangolare. Le strutture verticali dell’edificio sono un’integrazione tra i preesistenti pilastri perimetrali e profili in acciaio di nuova costruzione; questi ultimi diventano l’ossatura portante delle scenografiche pareti curve ed inclinate che personalizzano tutti gli spazi interni e contraddistinguono fortemente il progetto architettonico.
Tali pareti sono realizzate utilizzando i più avanzati sistemi a secco Saint-Gobain Italia, che sfruttano sempre la combinazione tra l’innovativa tecnologia Activ’air e le prestazionali soluzioni Saint-Gobain Italia: i nuovi pilastri HEB 260 sono inglobati da due strutture metalliche Gyproc Gyprofile da 75 mm, sulle quali sono avvitate due lastre Gyproc Habito 13 Activ’air e nelle cui intercapedini è inserito un doppio strato minerale Isover Par 70 G3 touch altamente isolante; una lastra Gyproc Rigidur H 13 in gesso fibrato, posizionata tra il pilastro ed una delle strutture metalliche, aumenta notevolmente la resistenza meccanica della parete ed assicura una classe di reazione al fuoco A1. Sui tamponamenti perimetrali in mattoni, le contropareti a secco sono realizzate utilizzando una doppia orditura Gyproc Gyprofile – con all’interno un doppio isolante costituito da un primo strato di Isover Par 70 G3 touch e da un secondo di Isover Mupan k 60 G3 touch – una lastra antincendio Gyproc Fireline 15 ed una lastra speciale Gyproc Habito Vapor 13 Activ’air.
Per le aree esterne e i locali tecnici si è invece optato per una parete Gyproc Aquaroc altamente performante, costituita dalla combinazione di lastre Gyproc Habito Vapor 13 Activ’air, Rigidur H 13, Gyproc Fireline 15 e Gyproc Aquaroc 13 che garantiscono contemporaneamente qualità dell’aria, robustezza, protezione antincendio e resistenza alla pioggia ed agli agenti atmosferici. Anche i controsoffitti utilizzano soluzioni Saint-Gobain Italia di ultima generazione: nell’auditorium il sistema Gyproc Rigitone 8/18 sfrutta particolari superfici forate che assicurano elevate prestazioni acustiche, nel foyer e nei corridoi il Gyproc Gyptone Big Line 6 trasmette eleganza a tutto l’ambiente e, grazie alla stessa tecnologia activ’air presente in tutte le lastre Habito a parete, contribuisce ad assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria.
Committente: Palazzo Grassi, Venezia
Progettazione architettonica e direzione artistica: Tadao Ando Architect & Associates (TAAA)
Impresa esecutrice: ICCEM srl, Marghera (VE)
Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Italia: Palladio Servizi srl, Villorba (TV)