Complesso Parrocchiale SS. Trinità

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Complesso Parrocchiale SS. Trinità,Barletta

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

L’obiettivo del nuovo Complesso Parrocchiale SS. Trinità è diventare un preciso punto di riferimento culturale e religioso per il popoloso quartiere Patalini di Barletta, anche attraverso l’ideazione di un’architettura articolata ed immediatamente riconoscibile, in grado di confrontarsi con un contesto urbano in forte espansione e contraddistinto da edifici alti ed imponenti.
Lo schema progettuale generale riprende alcuni elementi architettonici delle tradizionali basiliche paleocristiane – in primis un grande quadriportico con chiostro centrale ed attività parrocchiali sviluppate lungo il perimetro – ed è
ispirato dalla volontà della committenza di creare un percorso di avvicinamento graduale alla chiesa, in grado di condurre i fedeli dal rumore della vita cittadina al raccoglimento del luogo della celebrazione e della preghiera.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La Chiesa si presenta con una classica pianta centrale e il presbiterio baricentrico rispetto ai banchi dell’assemblea, così da aumentare l’impatto scenografico dello spazio e garantire la massima visibilità e partecipazione dei fedeli alle celebrazioni.
“Nel progetto è stato assunto – si legge nella relazione tecnica dell’architetto Paolo Marciani – lo schema orientale classico del cubo sovrastato dalla cupola emisferica reinterpretato in senso dinamico: la volta sferica slitta rispetto al cubo in direzione dell’abside. In questo modo un lato del cubo si apre per mostrare la cupola che tocca terra… La cupola interseca il cubo, ma non se ne legge mai l’intersecazione fisica, in modo che l’interno della volta non presenti un limite fisico ma si espanda invece liberamente in una luce che muta con le ore del giorno”.

Tutte le superfici interne in laterizio sono intonacate con Il Monocote light e rasate con il Rasocote 5 plus, due prodotti della linea EcoVic ecologici e biocompatibili perché sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più idoneo per intonaci da interni.
Monocote light è un premiscelato a base di gesso, Anidrene e Perlite espansa, estremamente leggero e con ottime proprietà meccaniche; Rasocote 5 plus è una finitura di grande affidabilità che consente di ottenere superfici lisce e bianchissime.
Per le strutture interne in cemento armato si è invece scelto di intervenire con specifici rasanti della linea ProntoVic. Previa applicazione di Viprimer è stata stesa direttamente una mano di Finicem 8 bianco idro ed una di Finicem 6 bianco idro, due finiture a base di cemento bianco che assicurano un’ottima aderenza al supporto senza creare cavillature o rotture.

All’esterno tutte le superfici sono intonacate con il Prontocem Fiber – un premiscelato fibrorinforzato a base cemento – e rasate con Finicem 6 bianco idro, ad eccezione di alcuni muri perimetrali del complesso sui quali è stato realizzato un isolamento termico a “cappotto” con l’Isopronto Rhodipor Dämmputz, un prestazionale intonaco a base di polistirolo, leganti idraulici e additivi specifici della linea TecnoVic.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie
Progetto architettonico:
Arch. Paolo Marciani – Studio Dettagli Architettura, Roma (Collaboratori: Arch. Lenina Guerrero – architettura d’interni Massimo Monteleone)
Direzione Lavori e progetto strutturale:
Ing. Massimiliano Borgia, Barletta
Impresa esecutrice:
Immobiliare P.M. srl, Barletta
Applicatore intonaci Gyproc:
P.M. Intonaci di Petrignani Savino, Trani (BA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497432423223-6cea3524-def4-3″ include=”3024,3022,3023,3025,3026,3027,3028,3029,3030,3031″ css=”.vc_custom_1497432475821{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Chiesa Maria Madre dei Giovani

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2013

Chiesa Maria Madre dei Giovani,Torino

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“Maria Madre dei Giovani” è il nome della chiesa situata all’interno del complesso denominato “Arsenale della Pace”, un monastero metropolitano nato in un’antica fabbrica di armi in disuso e sede del Sermig – Servizio Missionario Giovani – fondato nel 1964 da Ernesto Olivero.
La pianta quadrata della chiesa, il disegno circolare delle sedute in legno e la forma triangolare dei tre grandi lucernari posti in copertura, testimoniano l’obiettivo principale del progetto che, come spiega l’architetto Benedetto
Camerana, “vuole trasmettere trascendenza e sacralità con pochi elementi architettonici e con geometrie semplici, pure ed assolute.”

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La nuova chiesa è progettata per ospitare fino a 500 persone ed è il risultato della ristrutturazione di un vecchio capannone industriale, completamente rivestito all’interno da una ”scatola” a secco altamente isolante, costituita da contropareti e controsoffitti Gyproc Saint-Gobain.
Tutti i tamponamenti perimetrali in mattoni pieni dell’edificio esistente sono foderati con pareti in lastre Wallboard 13 avvitate su strutture metalliche da 100 mm, mentre la tipica copertura industriale “a shed” è mascherata da uno spettacolare controsoffitto dall’andamento curvilineo, realizzato con il sistema Rigitone 8-15-20 Super che sfrutta lastre in gesso rivestito appositamente forate, in grado di garantire altissimi livelli di assorbimento acustico ed un’eccellente resa estetica.

Sul retro delle lastre, inoltre, è applicato uno speciale tessuto fonoassorbente di colore bianco che lavora in abbinamento alle perforazioni, in modo da ottimizzarne le prestazioni acustiche senza peraltro limitare il passaggio della luce naturale.
Le forature, di forma circolare e disposte irregolarmente sulla superficie, consentono di creare particolari effetti cromatici e scenografici giochi di luce anche in mancanza di illuminazione naturale, grazie alla presenza di un sofisticato sistema a led studiato per riprodurre una sorta di cielo stellato, estremamente allegorico e di grande impatto visivo.

La particolare forma ad onda del controsoffitto è ottenuta grazie alla costruzione di una orditura primaria disposta a “vertebra” – pendinata alla copertura e strutturalmente molto resistente – sulla quale è agganciato un secondo reticolo metallico che diventa il supporto ideale per l’ancoraggio delle lastre forate.
Tra le pareti ed il controsoffitto sono incassate alcune lampade che illuminano in modo uniforme tutto il perimetro della chiesa, integrando l’illuminazione “simbolica” del controsoffitto curvo e quella naturale e diretta proveniente dai lucernari.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Sermig – Servizio Missionario Giovani, Torino
Progetto, Coordinamento e Direzione artistica:
Benedetto Camerana, Torino
Direzione Lavori:
Paolo Erbetta, Torino
Impresa esecutrice:
Costruzioni Generali Gilardi, Torino
Direzione cantiere:
Alessandro Gilardi, Torino
Applicatore/fornitore contropareti Gyproc:
CTI Isolare srl, San Mauro Torinese (TO)
Applicatore/fornitore controsoffitti Gyproc:
Ata srl, Rivoli (TO)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483540199503-de0abfa4-a90d-2″ include=”1954,1955,1956,1957,1958,1959,1960,1961″ css=”.vc_custom_1483540600213{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Cenni di cambiamento

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2013

Cenni di cambiamento,Milano

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Un progetto che promuove una nuova cultura dell’abitare attraverso l’utilizzo di tecnologie costruttive all’avanguardia, un innovativo complesso di housing sociale che ha come principale obiettivo la valorizzazione delle relazioni sociali, il più grande intervento residenziale in Europa realizzato con un sistema di strutture portanti in legno: così si può riassumere “Cenni di cambiamento”, un’ambiziosa iniziativa immobiliare che si sviluppa su un’area complessiva di 17.000 mq nella zona Ovest di Milano.
Il nuovo insediamento prevede la realizzazione di 124 alloggi inseriti in un contesto sociale animato e collaborativo, in grado di portare ad un aumento reale della qualità della vita. Una grande corte pubblica centrale – vero e proprio luogo di relazione tra il complesso ed il quartiere circostante – è la
più significativa tra le ampie zone dedicate ad attività ricreative e culturali e rappresenta al meglio il forte spirito aggregativo che è alla base dell’ideazione di tutto l’intervento.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gli edifici progettati dallo Studio di Architettura Rossi Prodi – vincitore del concorso internazionale indetto nel 2009 da Polaris e promosso dalla Fondazione Housing Sociale – sono pensati proprio per costruire un quartiere integrato di edilizia sociale che privilegi il rapporto tra gli abitanti: così particolare rilevanza è data ad alcuni elementi architettonici comuni (come ballatoi, scalinate, portinerie) e agli spazi di distribuzione del complesso, concepiti come una serie di percorsi e luoghi fruibili da diverse tipologie di cittadini nei vari momenti della giornata.

Rivolto principalmente ad un’utenza giovane, “Cenni di cambiamento” propone appartamenti di varie tipologie e dimensioni che sfruttano sistemi costruttivi contraddistinti da un’elevata qualità architettonica ed ambientale, con alti standard abitativi ed energetici. In particolare l’assenza quasi totale di lavorazioni tradizionali “umide” e l’utilizzo combinato di tecnologie a secco di ultima generazione – strutture portanti in legno, rivestimenti esterni a “cappotto”, divisori e contropareti in lastre di gesso rivestito Gyproc Saint-Gobain – permette di ottenere maggiori performance in termini di comfort abitativo ed isolamento acustico, con grande flessibilità, notevole velocità di esecuzione e massima pulizia nelle varie fasi del cantiere.
Una speciale ed innovativa stratigrafia a secco – studiata ad hoc dai tecnici Gyproc Saint-Gobain – riveste tutte le strutture in legno del complesso: l’inserimento di due lastre antincendio Fireline 13 ancorate direttamente al legno e la presenza di contropareti tecniche costituite da lastre Rigidur H 15, sono in grado di assicurare contemporaneamente protezione antincendio, resistenza meccanica, risparmio energetico ed un eccezionale comfort termo-acustico.
Il sistema così progettato garantisce, in particolare, la continuità di protezione dal fuoco delle strutture portanti: le contropareti Gyproc, infatti, consentono una razionale e migliore distribuzione impiantistica senza dover mai forare le lastre antincendio Fireline 13.

I controsoffitti degli alloggi e delle parti comuni sono realizzati con lastre Wallboard 13, mentre tutte le pareti interne sono costituite da struttura metallica – di dimensioni diverse a seconda delle esigenze – ed una lastra per lato del tipo Rigidur H 15 in gesso fibrato, in grado di garantire la corretta solidità meccanica e l’idonea resistenza agli urti.
Nei servizi igienici la lastra Rigidur viene sostituita da una lastra speciale Duragyp 15, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e legno che conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale; la lastra Duragyp garantisce alte prestazioni di resistenza al fuoco ed essendo di tipo H1 con basso assorbimento d’acqua, ha un’eccellente tenuta in presenza di importanti livelli di umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotori dell’iniziativa:
Fondo Immobiliare di Lombardia
Società di gestione del Fondo:
Polaris Real Estate SGR spa
Advisor tecnico e sociale:
Fondazione Housing Sociale
Partnership pubblico/privato:
Comune di Milano
Sviluppo immobiliare:
Polaris Investment Italia SGR spa, Milano
Concept plan e progetto sociale:
Fondazione Housing Sociale, Milano
Progetto architettonico e direzione artistica:
Rossiprodi Associati srl, Firenze
Direzione Lavori:
Tekne spa, Milano Roma
Imprese esecutrici:
Carron spa, S. Zenone degli Ezzelini (TV) – Service Legno srl, Spresiano (TV)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
E.T.CAM srl, Pian Camuno (BS)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1491311976324-e0f3c422-f3ba-2″ include=”2713,2714,2715,2716,2717,2718,2719,2720,2721″ css=”.vc_custom_1491312086418{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Caserma dei Corazzieri del Quirinale

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Caserma dei Corazzieri del Quirinale,Roma

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Sede della guardia d’onore del Presidente della Repubblica ed intitolata al Maggiore Negri di SanFront, la Caserma dei Corazzieri del Quirinale occupa una parte dell’edificio monastico annesso alla Chiesa di Santa Susanna, che nel 1870 passò al demanio.
Oltre ai numerosi ambienti riservati ai Corazzieri – le scuderie, la selleria, il maneggio coperto, la cappella ed un laboratorio dove vengono realizzati elmi e corazze su misura – la struttura è arricchita da uno straordinario complesso
archeologico emerso negli anni ’60, che comprende un tratto delle antiche mura serviane e parte di un ninfeo di epoca neroniana abbellito da una preziosa decorazione a mosaico in pasta vitrea.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Un recente ed attento intervento di ristrutturazione di tutto il complesso ha permesso di recuperare ed esaltare le caratteristiche architettoniche e funzionali dello stupendo maneggio coperto – in grado di contenere comodamente fino a quaranta cavalli – contraddistinto da un pavimento ricoperto di finissima sabbia di fiume e da un enorme lucernario che lascia filtrare una suggestiva luce zenitale. Un nuovo e spettacolare controsoffitto continuo riveste tutta la copertura intorno alle grandi vetrate centrali e costituisce l’elemento di maggior rilevanza dal punto di vista estetico, grazie a precisi studi progettuali e all’uso della tecnica a secco Gyproc Saint-Gobain che sfrutta le qualità delle speciali lastre Habito Hydro 13 Activ’air.

In particolare l’andamento irregolare delle superfici che compongono il controsoffitto, le numerose cornici e decorazioni poste lungo il perimetro, le varie tonalità di colore utilizzate e i riquadri interni che ricordano i vecchi soffitti “a cassettoni”, personalizzano tutto lo spazio aumentandone il dinamismo e la profondità.

Le Habito Hydro 13 Activ’air sono lastre di tipo H1 con assorbimento di acqua ridotto e dunque con un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Le fibre di vetro che additivano il gesso assicurano grande durezza superficiale e massima resistenza meccanica mentre la speciale carta di cui sono composte – dalla colorazione particolarmente bianca ed uniforme – agevola notevolmente le operazioni di finitura e di tinteggiatura. L’innovativa tecnologia Activ’air permette, inoltre, di progettare con versatilità e creatività abbattendo drasticamente l’inquinamento indoor: è infatti in grado di purificare l’aria in modo continuo e duraturo, neutralizzando i principali Composti Organici Volatili (VOC) presenti nei luoghi chiusi, che spesso causano problemi di salute all’uomo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna.
Responsabile del Procedimento:
Arch. Maria Lucia Conti
Direzione lavori:
Arch. Angela Aprile
Impresa esecutrice:
ATI – SOCOMI spa e ICOM srl
Direttore di cantiere:
Arch. Cesare Straccamore
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
M.i.t.a.c. srl, Guidonia (Roma) – Responsabile di commessa Dr. Roberto Nunziante Cesaro

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483539233805-2c533670-27fb-8″ include=”1934,1935,1936,1937,1938,1939,1940″ css=”.vc_custom_1483539604679{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Antinori nel Chianti classico

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Antinori nel Chianti classico,San Casciano Val di Pesa (FI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Una vera e propria cattedrale del vino posta nel cuore del Chianti: così si può riassumere il progetto della nuova Cantina Antinori di Bargino – costruita sbancando una collina intera e poi ricoprendo di terra e vigneti l’edificio – visibile dall’esterno solo attraverso alcuni “tagli” che si integrano perfettamente nello splendido contesto naturalistico toscano.

“La costruzione fisica e concettuale della cantina – si legge nella relazione di progetto dello studio Archea – è incentrata sul legame profondo e radicato con la terra, una relazione tanto esasperata e sofferta da condurre l’immagine architettonica a nascondersi e confondersi in essa. Conseguentemente il progetto integra il costruito
al paesaggio agreste attraverso la realizzazione di una copertura che definisce l’invenzione di un nuovo piano di campagna coltivato a vigneto e disegnato, lungo le curve di livello, da due tagli orizzontali che permettono l’ingresso della luce e l’inquadratura del paesaggio”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il complesso si sviluppa su più livelli e ospita, oltre alla cantina e agli uffici del gruppo, spazi dedicati all’accoglienza e ai percorsi dei visitatori, con sale degustazioni, un ristorante, una biblioteca, un auditorium da 250 posti ed un museo con documenti dall’età moderna ad oggi.
Ispirata alle chiese rinascimentali fiorentine, l’avveniristica struttura è formata principalmente da tre navate lunghe 75 metri dove – ad una temperatura naturale costante di 17 gradi – riposano centinaia di botti per un potenziale di 2,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno.

“Il cuore protetto della cantina – si legge sempre nella relazione di progetto – coglie, nell’oscurità diffusa e nella sequenza ritmata delle volte in terracotta, la dimensione sacrale di uno spazio che risulta nascosto, non per atteggiamento mimetico ma come consona opportunità per le ottimali condizioni termo-igrometriche del processo di lenta realizzazione del prodotto”.
Per garantire la perfetta climatizzazione naturale e mantenere costanti sia la temperatura che l’umidità degli ambienti, Gyproc Saint-Gobain ha proposto un innovativo “pacchetto” isolante costituito da due applicazioni a spruzzo di Igniver – intonaco a base di gesso e vermiculite – spesse circa 40 mm ciascuna ed intervallate da uno strato di 80 mm di poliuretano espanso.

Tale pacchetto è applicato sul retro di speciali profili ad omega – affiancati ed ancorati alla struttura primaria in acciaio, appositamente calandrata per ottenere la forma curvilinea desiderata – sui quali è fissato il rivestimento in tavelle di cotto.
Il sistema così concepito permette di raggiungere la trasmittanza termica U < 0,314 W/m²K, richiesta dal progetto. Inoltre l’utilizzo di IGNIVER,  in classe A1 di reazione al fuoco e classe di fumo F0 (effe zero), garantisce un ottimo comportamento in caso di incendio in quanto, oltre ad essere un prodotto incombustibile, non produce fumi che diminuiscono la visibilità e non emette gas tossici pericolosi per la salute.

Negli spazi dedicati agli uffici e all’accoglienza dei visitatori, Gyproc Saint-Gobain ha inoltre fornito sia i propri sistemi a secco per controsoffitti e contropareti, basati su lastre Wallboard ed Hydro, sia l’intonaco Surmix – un premiscelato a base gesso ad applicazione meccanizzata – rasato con il Rasocote 5 plus per ottenere una finitura perfettamente liscia e speculare.
All’esterno i controsoffitti sfruttano invece il sistema Aquaroc che, grazie all’utilizzo di lastre a base di cemento alleggerito con polistirene espanso, risulta essere la soluzione ottimale per applicazioni che necessitano di elevata solidità meccanica e resistenza all’acqua, all’umidità ed agli agenti atmosferici.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Marchesi Antinori srl
Direzione artistica e progettuale:
Archea Associati, Firenze
Direzione lavori:
Hydea srl, Firenze
Impresa esecutrice:
Inso spa, Firenze
Applicatore intonaci e sistemi a secco Gyproc:
Catena Services srl, Osimo (AN)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483538173723-95ba5220-7f3a-9″ include=”1916,1917,1918,1919,1920,1921,1922,1923,1924,1925,1926,1927,1928,1929,1930″ css=”.vc_custom_1483538850275{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Biblioteca di Rosignano

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Biblioteca di Rosignano,Rosignano (LI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il progetto della nuova biblioteca di Rosignano si caratterizza per l’adozione di innovative strategie costruttive finalizzate a migliorare la prestazione energetica complessiva dell’edificio e, nello stesso tempo, ad ampliare le capacità espressive delle linee architettoniche, mediante l’integrazione di elementi tecnologici ed impiantistici moderni e qualificanti.
Il complesso, realizzato con strutture in legno lamellare, muri di tamponamento in balle di paglia e tramezzature interne a secco Gyproc Saint-Gobain, utilizza una particolare tecnica di ventilazione naturale – basata su di una torre del vento ed alcuni camini solari – un sistema di condotti interrati per il preriscaldamento dell’aria in inverno ed il suo raffrescamento in estate, un impianto fotovoltaico ed alcuni collettori solari
termici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il risultato è un edificio che risponde pienamente alle caratteristiche di ecocompatibilità, sostenibilità, efficienza energetica e comfort termo-acustico, richieste in modo specifico dall’amministrazione comunale attraverso il concorso internazionale bandito nel 2007.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo edificio si sviluppa su di un unico piano fuori terra ed è composto da tre distinti “blocchi” di forma irregolare, disposti lungo un percorso interno coperto utilizzabile sia per entrare nei vari spazi culturali che per accedere al vicino sottopassaggio della ferrovia. Nel blocco più esteso è localizzata la biblioteca vera e propria, nel secondo l’informagiovani, la ludoteca ed una sala polivalente, nel più piccolo la caffetteria e l’emeroteca. Una distribuzione planimetrica fortemente legata all’orientamento dell’edificio consente il perfetto isolamento di tutti gli ambienti ed assicura elevate condizioni di comfort termico ed acustico. Le superfici vetrate si affacciano prevalentemente verso il percorso pedonale interno che taglia la biblioteca mentre lungo il perimetro – più esposto alla luce naturale diretta – sono concepite pareti opache, ad eccezione della facciata sud-ovest, dove l’ampia superficie trasparente consente una scenografica visuale verso il giardino antistante ed è funzionale all’illuminazione richiesta dallo spazio interno, dedicato interamente alla lettura.

Sull’intera estensione del tetto un suggestivo giardino pensile restituisce alla città tutta l’area a verde sottratta dalla nuova architettura ed ha la capacità di trattenere l’acqua piovana, impedendo il surriscaldamento della copertura in estate. Se i tamponamenti esterni e i muri divisori verso il percorso interno alternano superfici quasi completamente opache e grandi vetrate trasparenti, all’interno dei tre blocchi tutte le pareti sfruttano i sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, con strutture metalliche da 75 mm e 100mm, materiale isolante nelle intercapedini e doppia lastra Wallboard 13 o Fireline 13 per lato: in questo modo, a seconda delle esigenze tecniche dei vari ambienti, viene garantito il massimo del comfort abitativo, un elevato isolamento acustico e la giusta compartimentazione al fuoco dei locali tecnici e dell’archivio.

Per i controsoffitti ispezionabili si è scelto il GyQuadro, una soluzione Gyproc Saint-Gobain basata su pannelli modulari in gesso rivestito verniciato, leggeri e di facile applicazione, in grado di garantire prestazioni acustiche elevate ed omogenee a tutte le frequenze, con un’ottima resistenza all’umidità ed un’eccellente solidità meccanica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Rosignano Marittimo
Progettazione architettonica, arredi e grafica:
AREAPROGETTI srl (capogruppo), Torino – UNA2 architetti associati, Genova – Arch. Andrea Michelini, Genova – Arch. Laura Ceccarelli, Torino
Direttore generale dei lavori:
Arch. Domenico Racca (AREAPROGETTI srl), Torino
Impresa appaltatrice:
Consorzio Cooperative Costruzioni, Bologna
Imprese affidatarie:
C.L.C. soc. coop., Livorno – Cooperativa Cellini soc. coop., Prato
Direttore di cantiere:
Geom. Maurizio Bizzi, Livorno
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497432327509-95103a21-8a6e-3″ include=”3011,3012,3013,3014,3015,3016,3017,3018,3019,3020,3021″ css=”.vc_custom_1497432376901{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Complesso residenziale 25 Verde

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Complesso residenziale 25 Verde,Torino (TO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]25 Verde è il nome di un particolare intervento residenziale, unico nel suo genere, caratterizzato da una forte spinta innovativa e costituito da una serie di vere e proprie “case sugli alberi”. Gli appartamenti sono un esempio di moderna bioarchitettura e sono concepiti come scatole indipendenti, con grandi terrazzi costellati da 150 alberi ad alto fusto che, insieme ad altre 50 piante situate nel cortile interno, producono un’enorme quantità di ossigeno e sono in grado di assicurare un microclima ideale all’interno dell’edificio. “Abbiamo cercato di trasferire una parte del vicino fiume Po e del Parco del Valentino – racconta Luciano Pia, autore del progetto architettonico – all’interno del complesso, che è invece inserito in un contesto fortemente urbanizzato, cercando di trasmettere agli abitanti la sensazione di vivere realmente nel verde. Fin dalle prime fasi progettuali l’obiettivo è stato di realizzare un intervento residenziale fuori dal comune, in grado di consumare meno risorse possibili e nel quale fosse davvero indissolubile il rapporto tra uomo e natura.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’utilizzo di elementi strutturali in Cor-ten che ricordano gli alberi di una foresta, l’inserimento del verde in facciata, l’applicazione di intonaci ecocompatibili, la costruzione di pareti ventilate prestazionali e l’uso di tecnologie impiantistiche all’avanguardia nel campo del risparmio energetico (pompe di calore con utilizzo di acqua di falda e conseguente assenza di emissioni di CO2) generano un edificio altamente efficiente, a bassissimo impatto ambientale e fortemente riconoscibile dal punto di vista architettonico.
Su tutte le pareti interne del complesso è stato steso l’ INTO ALFA , un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Oltre al gesso, questo premiscelato contiene uno speciale legante, l’anidrene alfa, ottenuto grazie ad una particolare tecnica di calcificazione. L’anidrene alfa consente di realizzare un intonaco civile per interni di grande traspirabilità, senza ritiri idrometrici e con un’elevata resistenza sia a compressione che a flessione.
INTO ALFA possiede un certificato di eco compatibilità rilasciato dal Politecnico di Milano ed è un prodotto dell’innovativa linea EcoVic, una gamma di intonaci e finiture Gyproc Saint-Gobain che sfruttano le proprietà e i benefici del gesso e che dunque risultano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Questa materia prima, infatti, è estratta da giacimenti naturali e nel suo processo di trasformazione emette in atmosfera soltanto vapore acqueo allo stato gassoso, a differenza di altri prodotti che rilasciano anidride carbonica.
Il gesso, inoltre, non emette sostanze pericolose, è stabile nel tempo e favorisce il comfort e la salubrità degli ambienti, fornendo le migliori prestazioni in fatto di permeabilità al vapore, regolazione igrometrica e bassa conducibilità termica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotore dell’iniziativa:
Gruppo Corazza – Maina Costruzioni – DE-GA SpA
Proprietà Immobiliare:
Parco del Valentino
Progetto architettonico:
Arch. Luciano Pia, Torino
Progetto strutturale:
Ing. Gianni Vercelli, Torino
Progetto energetico:
Ing. Andrea Cagni, Torino
Progetto del verde:
Lineeverdi, Torino
Impresa esecutrice:
DE-GA SpA, Torino
Applicatori intonaci Gyproc:
V&B snc di Veneziani e Blascetta, Alpignano (TO)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482227519440-db31216d-ab94-9″ include=”1615,1616,1617,1618,1619″ css=”.vc_custom_1482227940902{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Ex seminario novecentesco

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2012

Ex seminario novecentesco,Vicenza (VI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Costruito tra il 1954 e il 1958 accanto all’ottocentesco Seminario Maggiore, il Nuovo Seminario Vescovile Minore ha assolto la sua destinazione originaria fino al 1979, anno nel quale i suoi spazi hanno iniziato ad ospitare l’Istituto Scolastico “A. Da Schio”. Con il trasferimento della scuola in un’altra sede, il complesso è stato oggetto di un globale intervento di ristrutturazione ed ammodernamento finalizzato a renderlo idoneo per una nuova destinazione d’uso, che prevede l’insediamento di uffici, aule, ambulatori, sale riunioni e magazzini dell’Unità Locale Socio Sanitaria n. 6 di Vicenza.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Uno dei principali obiettivi dei lavori di ristrutturazione consisteva nell’assicurare la giusta protezione passiva dal fuoco dei solai esistenti, in linea con le vigenti disposizioni legislative in materia di Prevenzione Incendi emanate dal Ministero dell’Interno: nella vasta gamma di intonaci speciali e sistemi a secco offerti da Gyproc Saint-Gobain nel campo delle soluzioni antincendio, è stato scelto il SIGMATIC IGNIFUGO M120, un premiscelato della linea TecnoVic a base di gesso emidrato, Vermiculite e Perlite, con aggiunta di additivi specifici dosati automaticamente in rapporto costante.
Una volta rimosse completamente le tinteggiature esistenti tramite un procedimento di idrosabbiatura, le superfici sono state trattate con un promotore di adesione resinato VIPRIMER; successivamente è stato applicato a spruzzo il SIGMATIC IGNIFUGO M120 negli spessori idonei a raggiungere un REI 120, con grande rapidità nella posa in opera e con ottimi risultati dal punto di vista estetico.
“Ho scoperto questo prodotto Gyproc estremamente prestazionale e versatile – ci racconta Marco Carollo, progettista e direttore lavori dell’intervento – proprio durante i lavori in cantiere; il suo utilizzo ci ha permesso di evitare l’applicazione di controsoffitti in fibra inizialmente previsti, con benefici in termini di velocità di esecuzione e finitura estetica, senza dimenticare il vantaggio di non dover diminuire l’altezza esistente dei vari ambienti”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Proprietà:
Seminario Vescovile di Vicenza
Progetto e Direzione Lavori:
Ing. Arch. Marco Carollo, Arcugnano (VI)
Impresa esecutrice:
Impresa Vescovi, Vicenza
Applicatore intonaci Gyproc:
Intonaci Voltolina, Arcugnano (VI)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482227287607-261573dc-5237-6″ include=”1608,1609,1610,1611,1612″ css=”.vc_custom_1482227479805{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Hotel Parco dei Principi

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Hotel Parco dei Principi,Bari (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]L’esclusivo Hotel Parco dei Principi è situato nei pressi dell’aeroporto di Bari, in posizione strategica perché adiacente ai più importanti svincoli autostradali e ben collegato alle principali arterie che portano al centro della città. Efficienza e funzionalità, tecnologia e comfort, sostenibilità e cura dei dettagli sono le parole chiave che contraddistinguono l’intervento,progettato insieme allo studio di un innovativo design per creare la giusta atmosfera in ogni ambiente: dai ristoranti al centro benessere, dal business center alle sale meeting, dalle camere all’arredo degli spazi esterni.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Installazioni e opere d’arte contemporanee, suggestivi effetti cromatici dei materiali di rivestimento, eleganza dei marmi e particolari giochi d’acqua introducono agli spazi comuni del piano terra, destinati alla reception, a quattro sale riunioni, alle aree lettura e internet, al bar e al raffinato ristorante “Vele al Vento”.
L’esclusivo centro congressi – situato al primo piano – è un open space studiato e realizzato con le più moderne tecnologie per rispondere alle richieste di ogni tipo di evento; il grande spazio destinato al wellness è un “tempio” di relax in grado di creare la giusta atmosfera per favorire il benessere psicofisico; le 231 camere suddivise su più piani rivelano la volontà della struttura di offrire una vasta gamma di possibilità a tutti i livelli, con una perfetta combinazione tra comfort e design.
Tutte le facciate ventilate dell’albergo sono ancorate alle murature perimetrali, precedentemente intonacate con uno strato di PRONTOCEM, un premiscelato della linea ProntoVic a base cemento; si tratta di un prodotto caratterizzato da basso assorbimento d’acqua, da un’elevata resistenza agli strappi e da un’ottima adesione alle superfici di supporto.
Nelle zone interrate si è raggiunto un elevato risultato estetico utilizzando come finitura delle pareti il FINICEM 8 grigio, rasante meccanicamente resistente, facile da applicare e ideale per ottenere una superficie a vista tipo “civile fine”.
Sulle pareti interne dell’edificio l’intonaco più indicato risultava essere l’ INTO ALFA della linea EcoVic, un prodotto ecocompatibile dall’elevata resistenza meccanica applicabile anche in forti spessori, senza il rischio di crepe e fessurazioni; la grande lavorabilità e le alte proprietà meccaniche di INTO ALFA permettono di ottenere un lavoro a regola d’arte e in tempi ristretti.
Per le finiture interne si è optato per il RASOCOTE 5 plus, rasante a base di gesso emidrato e calce idrata con presa ed indurimento progressivi, particolarmente indicato per assicurare alle pareti una superficie speculare e bianchissima.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Proprietà/impresa esecutrice:
Vele al Vento srl, Altamura (BA)
Progetto architettonico e Direzione Lavori:
Lavori: Morelli e Pastore architetti, Bari
Direttore di cantiere:
Geom. Giovanni Simone, Bari
Applicatore intonaci Gyproc:
Special Intonaci Di Girone & C. srl, Bari

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482227002518-2c651131-1efd-2″ include=”1601,1602,1603,1604,1605″ css=”.vc_custom_1482227216700{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Villa unifamiliare Adelfia

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1483549887216{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Villa unifamiliare Adelfia, Adelfia (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Eleganti linee architettoniche che giocano sull’alternanza di forme e volumi diversi, grande cura nei dettagli e nell’uso dei materiali, spettacolari vetrate che catturano la luce naturale e “dialogano” con i numerosi spazi esterni, attento studio della distribuzione interna e minimalismo degli arredi sono i principali elementi che caratterizzano una spettacolare villa unifamiliare situata in un quartiere residenziale di Adelfia. “Questo progetto supera il regionalismo tipico della zona, ci spiega l’architetto Michele Bellino, uno dei progettisti dell’opera, e si affida a linee architettoniche eleganti,semplici e razionali. Molta importanza è stata data fin dall’inizio all’orientamento della casa e alla sua illuminazione naturale, debitamente filtrata da specifici accorgimenti progettuali e da innovativi sistemi di oscuramento.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Sia all’interno che all’esterno il bianco e il nero sono i colori dominanti – “ricordano i Dammusi di Pantelleria che ho potuto ammirare in un mio viaggio recente” ci dice Michele Bellino – e talvolta lasciano spazio ad inserti e rivestimenti in pietra naturale di diversa provenienza e colore, ma sempre con ottime proprietà meccaniche e di resistenza agli agenti atmosferici.
La distribuzione planimetrica e il design contemporaneo degli arredi soddisfano le precise richieste della committenza; così come all’esterno, anche all’interno dominano linee estremamente razionali e minimaliste, con suggestivi controsoffitti in lastre Gyproc Saint-Gobain che consentono di nascondere le parti impiantistiche e contribuiscono a “disegnare” e personalizzare tutti gli spazi interni della villa.
Alcune particolari soluzioni architettoniche impreziosiscono l’intervento come, per esempio, la recinzione in lamiera forata che corre lungo tutto il perimetro del complesso, realizzata su apposito disegno e caratterizzata da irregolari motivi geometrici che dalla strada fanno intravedere l’interno della villa e del giardino.
L’importanza architettonica dell’intervento necessitava di intonaci in grado di assicurare superfici perfettamente lisce e regolari, resistenti e prive di qualsiasi imperfezione o disallineamento: così all’esterno si è deciso di stendere il PRONTOCEM Gyproc, premiscelato di fondo a base cemento con applicazione meccanica: le specifiche qualità tecniche del prodotto consentono di ottenere superfici continue proteggendo il supporto dalle sollecitazioni meccaniche e riducendo notevolmente lo sgretolamento nella posa in opera.
Lo strato di finitura è costituito dal FINICEM 4 BIANCO , un rasante a base di cemento, resine in polvere ed inerti calcarei, ideale per ottenere un aspetto estetico di tipo “bianco liscio”.
PRONTOCEM e FINICEM 4 BIANCO rientrano nell’affidabile linea Gyproc ProntoVic: una serie di intonaci e finiture che abbinano ad elevate prestazioni meccaniche – in grado di resistere agli agenti atmosferici e agli sbalzi termici – risultati estetici di prim’ordine, assicurando superfici omogenee pronte per essere successivamente tinteggiate o rivestite.
Per le pareti interne si è optato per il MONOCOTE light – premiscelato monostrato a base di gesso, Anidrene e Perlite espansa – rasato con il RASOCOTE 5 plus , finitura a base di gesso che trasmette all’intonaco una solidità monolitica legandosi perfettamente al sottofondo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico e Direzione Lavori:
Architetti Bellino – Carito
Impresa esecutrice/applicatori intonaci e sistemi a secco Gyproc:
Ricci Costruzioni srl, Adelfia

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483549879574-5b78f927-083c-4″ include=”1592,1593,1594,1595,1596,1597,1598″ css=”.vc_custom_1482226970241{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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