Museo dell’Automobile

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo dell'Automobile,Torino (TO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Il Museo Nazionale dell’Automobile riapre finalmente al pubblico dopo quattro anni di lavori finalizzati ad una radicale e grandiosa trasformazione dell’edificio e del percorso espositivo. La struttura cambia radicalmente volto, ma soprattutto modifica la sua natura e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica, ma un intervento che mira a posizionare in modo dinamico e sensazionale la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano.
Il Museo, contemporaneo ed avveniristico, è stato progettato dall’Architetto Cino Zucchi, mentre l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Corvino, che a Torino ha già allestito gli spazi del Museo del Cinema. L’esposizione permanente vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 vetture originali di 80 diverse marche e racconta nei suoi 19.000 mq di spazio espositivo la storia dell’automobile – ma anche quella più generale di una cultura e di una società – attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e patrimonio.
‘Il nostro obiettivo – spiega Rodolfo Gaffino Rossi, direttore del Museo – è stato fin dall’inizio quello di non fare una struttura per soli specialisti, ma di rivolgersi ad un pubblico più ampio possibile. Volevamo togliere al Museo l’etichetta di garage polveroso e trasmettere ai visitatori le conoscenze che possediamo attraverso un allestimento specifico, capace di dare un nuovo senso alla splendida collezione che possediamo, moltiplicandone i significati e inserendola all’interno dei vari contesti della storia del Novecento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto architettonico di Cino Zucchi costituisce una perfetta sintesi tra la valorizzazione dell’edificio preesistente di Amedeo Albertini e le necessità spaziali e comunicative di un museo contemporaneo, vivo ed aperto alla città a tutte le ore del giorno.
L’intervento di François Corvino rivoluziona i percorsi e lo spazio di allestimento con l’obiettivo di superare la semplice esposizione di automobili, raccontando la sua ‘leggenda’ legata ai vari periodi storici: una storia nella quale avvenimenti reali si mescolano a personaggi e situazioni nate dall’immaginazione dello scenografo.
La realizzazione delle particolari soluzioni tecniche e architettoniche volute dai progettisti è stata possibile anche grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc appositamente studiati per gli interventi museali, alla capacità e all’esperienza pluriennale nella posa in opera delle ditte applicatrici – Vinilux srl per la parte legata alla ristrutturazione dell’edificio e Ampa snc per la parte prettamente di allestimento – e al costante supporto commerciale e di promozione dei tecnici Gyproc che operano nell’area del capoluogo piemontese.
In particolare nel rinnovato Museo dell’Automobile la versatilità delle soluzioni a secco Gyproc si sposa perfettamente con il dinamismo e la tecnologia delle scenografie e degli apparati allestitivi, incentrati su effetti speciali, postazioni interattive e moderni sistemi di illuminazione.
Tutte le pareti espositive – autoportanti e ancorate solo a pavimento – sono realizzate con doppia struttura metallica e lastre in gesso fibrato RIGIDUR H 13, in grado di assicurare minimi ingombri e massima resistenza meccanica, anche in presenza di carichi pesanti. All’interno di questi setti un’ampia intercapedine, oltre a consentire l’alloggiamento dei vari apparati elettronici ed impiantistici, diventa un vero e proprio corridoio d’ispezione per effettuare comodamente l’ordinaria manutenzione.
Gyproc ha inoltre fornito le idonee risposte alle esigenze di compartimentazione al fuoco dei diversi ambienti: le lastre LISAFLAM sono usate per speciali controsoffitti a membrana, mentre le lastre FIRELINE costituiscono i tramezzi antincendio che assicurano la protezione REI 120 richiesta dalle vigenti normative.
Una delle opere più significative dell’intervento è stata la chiusura della corte esistente e la sua trasformazione in un luogo per eventi e manifestazioni temporanee, ‘abbracciato’ da un’organica e sinuosa pelle in alluminio forato.
La copertura trasparente del nuovo spazio è ritmata da una serie di lamelle frangisole triangolari costituite da un reticolo portante in acciaio; su quest’ultimo sono state ancorate le strutture metalliche che fanno da supporto alle spettacolari lastre RIGITONE 8/18 in grado di garantire elevati livelli di assorbimento acustico e grande resa architettonica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico:
Cino Zucchi Architetti, Milano
Progetto dell’allestimento:
François Corvino
Impresa esecutrice delle opere edili:
Arcas SpA, Torino
Impresa esecutrice dell’allestimento:
Bodino SpA, Torino
Applicatori dei sistemi a secco Gyproc:
Vinilux srl, Torino – Ampa snc di F.lli Petta, Torino

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140488980-353fa605-1005-2″ include=”1370,1371,1372,1373,1374,1375,1376,1377,1378″ css=”.vc_custom_1482140711406{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Nuova sede Unipol

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Nuova sede Unipol,Bologna (BO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il complesso edilizio che ospita i nuovi uffici Unipol di Bologna nasce con l’intento di riqualificare un’intera fascia di prima periferia — fino ad oggi caratterizzata da degrado e da problemi di congestione viaria — e assume un’importanza strategica dovuta alla sua posizione baricentrica, a due passi dalla zona fieristica della città. Si tratta di un intervento radicale, progettato da Ettore Masi, che comprende il completo rifacimento di tutte le reti di servizio, la realizzazione di ampie zone di verde pubblico, di parcheggi e di percorsi ciclo-pedonali; questi ultimi, in particolare, scavalcano tutte le principali arterie stradali e collegano con continuità i quartieri Bolognina e San Donato. La scelta da parte del gruppo Unipol di collocare importanti funzioni direzionali in tale contesto porta un contributo essenziale alla creazione della sempre auspicata città policentrica, che può realizzarsi solo con l’attento impegno di tutti gli operatori.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo insediamento è costituito da due livelli altimetrici nettamente distinti per caratteristiche e funzioni: al piano terra si trovano tutti gli accessi carrabili, le strade e i parcheggi per le autovetture, mentre ad una quota superiore ogni percorso pedonale porta alla grande piazza rialzata, delimitata sui quattro lati dalle costruzioni del complesso.
L’elemento più rappresentativo dell’intervento è l’edificio a ponte che sovrasta l’asse principale di Via Stalingrado, progettato con un linguaggio architettonico estremamente simbolico e pensato per diventare una nuova porta di accesso alla città, chiamata “Porta Europa” per la sua localizzazione a nord.
Lo studio accurato dei materiali e delle tecnologie edilizie contemporanee, la cura nella realizzazione di ogni dettaglio e la ricerca della qualità ambientale, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio energetico, sono stati elementi determinanti per le scelte costruttive degli involucri e delle partizioni interne degli edifici.
La maggior parte dei tramezzi interni, dei rivestimenti delle strutture portanti, delle diverse tipologie di contropareti e dei controsoffitti dei vari ambienti sono stati realizzati, dopo attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
In base alle diverse esigenze dei locali si sono create pareti tecniche con lastre RIGIDUR in gesso fibrato per aumentare la resistenza meccanica e l’isolamento termo-acustico, lastre PLACOCEM AQUA Plus in cemento alleggerito per contrastare l’umidità ed aumentare le performance del tramezzo e lastre ANTINCENDIO per garantire l’idonea protezione di luoghi sicuri e vie di fuga.
“Abbiamo ottenuto risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che prestazionale — ci racconta Andrea Raggi, uno dei titolari della ISO 3 Tecnologie Edili — come dimostrano gli interventi fatti sia sull’atrio d’ingresso, con la foderatura a secco della scala elicoidale e lo scenografico controsoffitto in lastre appositamente fugate per richiamare i vecchi soffitti a cassettoni, sia negli uffici della presidenza, in cui le partizioni a secco diventano il supporto per eleganti rivestimenti in pietra e legno.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
MIDI srl, Bologna (UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO)
Progetto architettonico:
Arch. Ettore Masi (capogruppo) – Arch. Andrea Vanzini – Ing. Andrea Guidotti – Ing. Bianca Irene Vicini – Ing. Federico Zamboni
Impresa appaltatrice:
Consorzio Cooperative Costruzioni
Impresa esecutrice:
Il PORTALE società consortile a R.L., Carpi (MO)
Direttore di cantiere:
Geom. Arnaldo Tamburini
Capo cantiere:
Nicola Boccardi
Applicatori sistemi a secco Gyproc:
ISO 3 Tecnologie Edili srl, Santarcangelo di Romagna (RN) – STEEL POOL CANTIERI srl, Forlì (FC)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138861108-78e4bc60-c3c2-5″ include=”1343,1344,1345,1346,1347,1348,1349″ css=”.vc_custom_1482139062232{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento,Verona (VR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo polo chirurgico dell’Ospedale Borgo Trento costituisce un’opera unica nel suo genere, destinata a diventare un punto di riferimento di altissimo profilo tecnologico e di assoluta eccellenza per il Veneto e per tutto il Paese: la struttura, infatti, accorpa in un unico monoblocco 24 specialità di area chirurgica – compresi i trapianti – con una potenzialità operativa di 120 interventi al giorno. Dal punto di vista architettonico sono stati utilizzati diversi elementi tipologici tradizionali – l’edificio a pianta centrale, il parco, il portico, la piazza – in linea con la precisa idea progettuale di organizzare l’ospedale secondo forme urbane, nella ricerca di un forte rapporto della struttura con il tessuto storico e i monumenti della città. L’involucro esterno è schermato da una serie di lamelle frangisole fisse e da un sistema di tende regolabili che garantiscono la perfetta modulazione della luce esterna, un risparmio nella gestione termica dell’edificio e una notevole ‘protezione’ acustica delle degenze e degli spazi di lavoro.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il filo conduttore dell’intera progettazione è ‘l’umanizzazione’ della nuova struttura ospedaliera, in grado di coniugare la massima efficienza e le migliori tecnologie con l’attenzione al comfort e al benessere sia dei pazienti sia del personale di servizio, per i quali viene garantita un’elevata qualità degli ambienti e delle condizioni di degenza e di lavoro.
L’architettura diventa il mezzo per trasmettere sensazioni positive al paziente: così la totale trasparenza dell’edificio consente la piena visione delle parti che lo costituiscono e nello stesso tempo mantiene vivo il legame tra le camere di degenza e lo spazio esterno. All’interno il complesso è accogliente e progettato a misura d’uomo; l’ampio ingresso e l’atrio sono aperti alla luce naturale, la galleria ed i negozi sono elementi non prettamente ospedalieri e rendono il luogo meno specialistico e maggiormente familiare.
Un’impiantistica complessa come quella ospedaliera richiedeva soluzioni di estrema funzionalità e razionalità che solo la tecnologia delle partizioni in lastre di gesso rivestito poteva assicurare: così tutti i tramezzi interni, le diverse tipologie di contropareti, i vari controsoffitti e i rivestimenti di strutture portanti sono stati realizzati, dopo puntuali ed attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
Nelle partizioni verticali, in particolare, si è standardizzato l’intervento creando una parete composta sempre da una struttura metallica da 75 mm, materassino isolante e quattro lastre di gesso rivestito, scelte a seconda dell’utilizzo e delle esigenze dei vari ambienti.
Nei vani di collegamento verticale le due rampe di scale sono divise da una spettacolare parete a tutta altezza costruita completamente a secco, con una lastra di tipo standard ed una in classe 0 e con profili da 100 mm ancorati ad una maglia in acciaio completamente indipendente dal punto di vista strutturale.
‘I sistemi a secco Gyproc di ultima generazione sono vantaggiosi sotto tutti i punti di vista – ci spiega Damiano Trivulzi della FIS SpA – perché garantiscono maggiori prestazioni, elevati standard qualitativi ed una migliore organizzazione del cantiere, potendo definire in modo più semplice la tempistica e la programmazione delle varie lavorazioni. Tutti fattori di estrema importanza quando si lavora ad un’opera complessa e articolata come quella dell’Ospedale di Borgo Trento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Azienda Ospedaliera ‘Istituti Ospedalieri di Verona’
Progetto:
Studio Altieri SpA – Studio Von Gerkan, Marg und Partner, Land Srl, Tifs ingegneria Fellin-Siper – Studio S.T.E.P.
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS SpA, Oppeano (VR) – Edilcontract srl, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138564516-714c5065-b9f9-7″ include=”1327,1328,1329,1330,1331,1332,1333,1334,1335,1336,1337,1338,1339,1340″ css=”.vc_custom_1482138838205{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Verona Forum

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2011

Verona Forum,Verona (VR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Verona Forum è una tra le più importanti e significative esperienze di riqualificazione urbana avviate in Italia negli ultimi anni e rappresenta il primo tassello di un mosaico destinato a modificare radicalmente la città scaligera.
Un intervento di grande fascino dominato da forme architettoniche dinamiche e sinuose, in cui la sostenibilità diventa la base di una nuova cultura del progettare, dove il costruito si integra con l’ambiente e lascia grandi spazi al verde: gli edifici del nuovo Forum sono infatti immersi in un grande parco di 10.000 metri quadri fruibile anche dagli abitanti dei vicini quartieri residenziali. ‘Volevamo che questo complesso rappresentasse qualcosa di innovativo per la città – dice Bruno Tosoni, Presidente della società CIS che ha promosso l’iniziativa – il simbolo di un cambiamento urbanistico e di una nuova filosofia costruttiva. Siamo orgogliosi di aver posato la prima pietra del processo di ricostruzione della nuova Verona, non solo con alti standard architettonici, ma anche secondo criteri di efficienza energetica e rispetto per le persone e l’ambiente.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Situato tra il casello di Verona Sud e il centro storico, il nuovo complesso disegnato da Mario Bellini è costituito da una torre direzionale destinata a diventare un nuovo centro dell’economia locale, un prestigioso hotel quattro stelle business – il più grande della città – e un centro fitness Virgin Active.
Le facciate del centro direzionale sono progettate ‘a doppia pelle’ con ventilazione meccanica: un nuovo sistema integrato e automatizzato che permette di gestire al meglio la trasmissione del calore e della luce all’interno dell’edificio.
La facciata così concepita è costituita da due superfici trasparenti separate da un’intercapedine in cui fluisce una portata d’aria naturale o forzata. La parte esterna è composta da innovativi pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, in grado di raggiungere elevati rendimenti con qualsiasi orientamento e anche in condizioni climatiche non ottimali. La facciata diventa così un elemento attivo dell’edificio, capace di regolare il comfort interno in termini di temperatura, luminosità e acustica, oltre a far risparmiare e produrre energia, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Anche l’albergo è dotato di tecnologie all’avanguardia che, attraverso una rete di dispositivi elettronici, permettono un ottimale controllo degli impianti: un unico sistema può gestire in modo automatizzato il riscaldamento, il condizionamento, l’illuminazione, l’ombreggiamento della facciata e gli allarmi.
Verona Forum è la dimostrazione della possibilità concreta di poter unire tecnologie all’avanguardia, risparmio energetico e comfort ambientale.
In tale contesto l’ormai collaudata tecnologia a secco Gyproc ha messo a disposizione soluzioni ad alto contenuto progettuale, non solo per le caratteristiche intrinseche dei materiali adottati, ma anche e soprattutto per l’estrema funzionalità della tecnica costruttiva, che ha notevolmente facilitato la gestione automatizzata di tutta l’impiantistica del complesso.
Le moderne metodologie offerte da Gyproc e l’esperienza nella posa in opera della società Magalini srl – che da più di trent’anni è specializzata nell’applicazione di sistemi costruttivi a secco – hanno garantito efficienza energetica, comfort termoacustico e protezione passiva dal fuoco, sia nelle compartimentazioni interne che nelle contropareti tecniche.
Un ruolo importante viene giocato dai controsoffitti Gyproc che, progettati con diverse soluzioni per renderli fissi o ispezionabili a seconda delle esigenze dei vari locali, abbinano sempre prestazioni tecniche ad un ottimo risultato estetico.
Negli uffici della torre direzionale si è optato per l’uso del sistema GYPTONE QUATTRO 20 costituito da eleganti pannelli modulari con un eccellente grado di finitura ed elevate caratteristiche di assorbimento acustico.
Negli spazi comuni dell’albergo i controsoffitti in lastre Gyproc diventano il principale elemento estetico, con suggestivi disegni e motivi architettonici: ne è un esempio l’intervento nelle sale convegni dove un razionale gioco di pieni e vuoti sfrutta la forma del quadrato per personalizzare ed impreziosire tutto l’ambiente.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotori dell’iniziativa:
RECIS Real Estate Compagnia Investimenti Sviluppo – VRF VERONAFORUM
Progetto:
Mario Bellini Architect(s)
Impresa esecutrice:
Costruire srl, Villafranca di Verona
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
MAGALINI srl, Villafranca di Verona

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482137675560-ae1c1dd2-5e61-1″ include=”1303,1304,1305,1306,1307,1308″ css=”.vc_custom_1482137999558{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Chiesa di S.Giovanni Apostolo

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Chiesa di S.Giovanni Apostolo,Barletta (BT)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La nuova Chiesa di San Giovanni Apostolo sorge nella periferia di Barletta ed è caratterizzata da una particolare forma che ricorda la progressione delle canne di un grande organo. La costruzione, bianchissima, è realizzata quasi esclusivamente in cemento armato con piccoli inserti di muratura tradizionale. La copertura è invece in legno lamellare con travi a bilanciere che slanciano l’abside in altezza, quasi a prefigurare una sorta di ‘ascesa al cielo’. Internamente la spiritualità dell’ambiente viene esaltata dai grandi pilastri circolari – di altezze progressive dettate dalla forma dell’esterno – che movimentano lo spazio e rappresentano idealmente l’abbraccio eucaristico verso i fedeli.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’obiettivo principale dell’intervento era di ottenere superfici perfettamente lisce e di un bianco candido attraverso il trattamento adeguato delle parti in calcestruzzo, sia all’interno che all’esterno dell’edificio.
Vi era inoltre la necessità di utilizzare prodotti resistenti alle vibrazioni e alle oscillazioni che potessero assicurare un’ottima aderenza al supporto senza creare cavillature o rotture.
Si è deciso dunque di scartare i tradizionali intonaci premiscelati, preferendo l’uso di specifici rasanti per il trattamento di superfici in cemento a vista.
Previa applicazione di VIPRIMER – con funzione di aggrappante – si è così applicato il FINICEM 8 GRIGIO idro, finitura a base di cemento Portland e inerte siliceo, sul quale è stato steso il FINICEM 4 BIANCO: si tratta di due prodotti della linea ProntoVic di grandi qualità tecniche che consentono di ottenere superfici lisce e speculari.
I pochi inserti in laterizio all’interno sono stati intonacati con l’ INTO ALFA e rasati con il RASOCOTE 5 plus mentre all’esterno sono stati utilizzati il PRONTOCEM ed il FINICEM 2, in parte steso con aspetto liscio e in parte con aspetto ‘fratazzato’ e non speculare.
Come ci spiega Savino Petrignani – titolare della ditta applicatrice degli intonaci e dei rasanti – la qualità nelle performance dei prodotti Gyproc ci ha permesso di soddisfare le precise richieste che venivano dalla committenza e dal progettista. Grazie alla collaborazione con l’impresa esecutrice dei lavori abbiamo ottenuto un risultato davvero eccezionale, rispettando alla lettera i tempi di consegna previsti.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Arcidiocesi di Trani – Barletta, Bisceglie
Progettista:
Arch. Michele Sfregola, Barletta
Impresa esecutrice:
Immobiliare P.M. srl, Barlettao
Applicatore intonaci Gyproc:
P.M. Intonaci di Petrignani Savino, Trani (BA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1481907455035-d6f00224-e56e-8″ include=”1258,1259,1260,1261,1262″ css=”.vc_custom_1481907667534{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Centro La Prua

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Centro La Prua,Rimini (RN)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Proprio di fronte alla nuovissima darsena di San Giuliano e a due passi da una spiaggia recentemente qualificata è situato il prestigioso complesso denominato “La Prua”, costituito da una serie di scenografici edifici che ospitano negozi, uffici e circa 150 appartamenti con una vista eccezionale sulla parte più elegante della riviera riminese. Le nuove costruzioni si integrano perfettamente nell’ambiente naturale in cui sorgono grazie all’uso di materiali tradizionali del luogo e alla presenza di ampi specchi d’acqua e spazi verdi, sia pubblici che privati. “Gli edifici del complesso” – dichiara l’architetto Marino Bonizzato, progettista coordinatore e direzione delle opere che ha firmato anche la vicina Darsena – “vivono in un contesto ricco di ampie piazze, laghetti, fontane, sculture ed aree tenute a parco, con tanti alberi, dune verdi e campi gioco. Tutto è stato progettato cercando un rapporto corretto con il luogo che, solo se ascoltato e amato, può dare vita ad opere che la gente avverta non come corpi estranei, ma come sua naturale estensione.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le scelte progettuali dell’intervento puntano ad assicurare il massimo comfort abitativo in linea con i più avanzati principi di eco-sostenibilità e bioarchitettura: corretto approccio allo sviluppo urbano del territorio, rispetto dell’ambiente e qualità della vita.
Tutto ciò ponendo particolare attenzione al giusto rapporto tra le nuove architetture e lo spazio esterno in termini di risparmio energetico e utilizzo corretto delle risorse ambientali primarie, anche attraverso la scelta di prodotti e materiali ecocompatibili.
All’interno dell’ampia gamma di intonaci naturali della linea EcoVic è stato scelto l’INTO ALFA, un premiscelato ad applicazione meccanica con caratteristiche di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali intonaci calce-cemento per interni.
L’INTO ALFA contiene calce e uno speciale legante, l’anidrene alfa, che permette di ottenere un intonaco civile con elevate prestazioni tecniche e bassissimo impatto ambientale. è particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori e su sottofondi misti e irregolari perché evita cavillature, crepe e fessurazioni.
L’INTO ALFA diventa inoltre il supporto ideale per effettuare la finitura con il RASOCOTE 5 plus, un rasante bianco EcoVic a base di gesso ventilato che rimane impalpabile e risulta dunque perfetto per ottenere superfici lisce e speculari.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
San Giuliano SpA, Rimini
Progetto architettonico:
Arch. M. Bonizzato (coordinatore), Arch. C. Gandolfi, Arch. P.V. Morri, Arch. P. Pezzi
Direzione Lavori:
Arch. Marino Bonizzato, Rimini
Impresa esecutrice:
Edile Carpentieri srl, Rimini
Applicatore intonaci Gyproc:
Domino Costruzioni srl, Bitonto (BA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482156212429-1a218015-f8d3-7″ include=”1524,1525,1526,1527,1528″ css=”.vc_custom_1482156440669{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Museo MAXXI

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2010

Museo MAXXI,Roma (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Nel 1998 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha bandito un concorso internazionale per la realizzazione del nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma, nell’area dell’ex Caserma Montello di Via Guido Reni. L’articolo 1 della Legge 237/99 definisce così le finalità della nuova struttura: ” raccogliere, conservare, valorizzare ed esporre le testimonianze materiali della cultura visiva internazionale, favorire la ricerca, nonché svolgere manifestazioni e attività connesse”. Il complesso museale occupa un’area di 26mila metri quadrati e si articola in due grandi sezioni: il MAXXI arte e il MAXXI architettura; le due aree hanno in comune spazi per le attività culturali, per le esposizioni temporanee, per gli eventi dal vivo e per le attività commerciali, oltre a zone destinate all’accoglienza, al bookshop, alle caffetterie, all’auditorium e alle sale riunioni.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto vincitore porta la firma dell’architetto anglo-irachena Zaha Hadid ed è caratterizzato da linee architettoniche curve e sinuose che si distaccano dal tessuto urbano esistente.
Gli spazi espositivi si sovrappongono e si intersecano tra loro in un continuo gioco di volumi, generando una complessità geometrica il cui fulcro è costituito dalla struttura del solaio di copertura, ideato come un vero e proprio “filtro” tra interno ed esterno, che consente un uso modulato e zenitale della luce naturale.
I vari spazi espositivi sono estremamente elastici e, grazie a pannelli mobili, consentono di mutare la natura stessa del luogo a seconda delle diverse esigenze museali.
“L’idea alla base del progetto – dichiara Zaha Hadid – è quella di un movimento generato da linee di forza che, sovrapponendosi, creano diversi livelli, dando vita a spazi interni ed esterni che si intersecano, senza rinunciare alla robustezza dell’edificio.”
L’architettura del MAXXI si distingue per le soluzioni di grande innovazione e di altissima tecnologia, in cui i principali materiali costruttivi – cemento, vetro e acciaio – non sono utilizzati in modo tradizionale. In particolare le murature esterne del complesso sono realizzate in cemento a vista attraverso un procedimento che prevede la “colata” in speciali strutture.
In tutti gli spazi interni dell’edificio sono stati impiegati innovativi sistemi a secco Gyproc che, grazie alle caratteristiche proprie delle lastre di gesso rivestito, hanno permesso di realizzare particolari e suggestive pareti espositive che seguono l’andamento curvilineo del complesso.
Alcuni scenografici controsoffitti disegnano e personalizzano gli spazi espositivi, alternando parti opache e bianchissime, sempre realizzate con lastre Gyproc, a porzioni trasparenti retroilluminate.
La Vannelli srl – società applicatrice dei sistemi a secco – ha studiato, in collaborazione con gli uffici tecnici di Gyproc Saint-Gobain, prodotti e sistemi ad hoc per garantire sia la corretta resistenza meccanica delle pareti espositive, sia l’adeguata protezione al fuoco di tutta la struttura.
Prima di operare direttamente in cantiere, vi è stata una fase di intervento, compreso l’allestimento di varie campionature direttamente in loco, incentrata sull’individuazione dei materiali e dei sistemi in grado di garantire i migliori requisiti di resistenza, estetica e funzionalità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle OO.PP. per il Lazio, Roma – Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanea, Roma
Progetto architettonico:
Zaha Hadid Limited, Londra
Impresa esecutrice:
ATI – Italiana Costruzioni SpA – SAC SpA, Roma
Progetto di allestimento interno:
Dreika SpA, Bolzano
Applicatore lastre di gesso rivestito Gyproc:
Vannelli srl, Roma

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Pronto Soccorso

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2010

Pronto Soccorso,Parma (PR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Parma è un avveniristico edificio a due piani che si presenta all’esterno come una “navetta” futuristica caratterizzata dalla massima funzionalità degli spazi e dall’uso di strutture e di materiali all’avanguardia.
“L’intervento del nuovo Pronto Soccorso di Parma” – si legge nella relazione progettuale dello Studio CSPE di Firenze – “rinnova l’immagine della Sanità con un’architettura che comunica efficienza dei servizi e accoglienza per gli utenti.
Una navetta proiettata verso il futuro che ha posto particolare attenzione all’impatto ed alla riconoscibilità del volume, ma anche all’organizzazione delle relazioni funzionali degli interni… Il volume sinuoso è l’espressione della più avanzata tecnologia che coniuga spazio e materiali per dare forma ad un’architettura nuova che caratterizza la città.”
L’accesso all’edificio è rialzato rispetto al piano stradale così da permettere la creazione di un livello sottostante dove sono collocati gli impianti tecnici, gli spogliatoi del personale ed un ampio parcheggio coperto a disposizione delle ambulanze e dei mezzi di servizio.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La tecnologia delle partizioni in lastre di gesso rivestito rappresenta in questa struttura più che mai una soluzione di estrema funzionalità nell’integrazione con un’impiantistica così complessa come quella ospedaliera; le pareti a doppia lastra di gesso rivestito offrono peraltro valori di abbattimento acustico che non si sarebbero mai raggiunti con una muratura di quello stesso spessore.
Tutti i tramezzi interni, i rivestimenti delle strutture portanti, le diverse tipologie di contropareti ed i controsoffitti delle varie sale sono stati realizzati, dopo attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
Nelle partizioni verticali, spesso curve per seguire la particolare forma dell’edificio, si è cercato di standardizzare l’intervento creando una parete del tipo SA 150/100 più quattro lastre di gesso rivestito scelte a seconda dell’utilizzo e delle esigenze delle varie sale.
Così si è deciso di inserire lastre HABITO di ultima generazione in tutte le pareti standard, lastre IDROREPELLENTInei bagni e nei locali tecnici, lastre ANTINCENDIO nei corridoi, nelle vie di fuga e nei rivestimenti protettivi degli elementi strutturali ed infine lastre RIGIDUR in corrispondenza degli impianti medici per aumentare la resistenza meccanica delle pareti.
Il tutto prestando grande attenzione all’uso dei colori in relazione agli effetti di luce e soprattutto alla funzione della singola sala, facendo uso di tonalità tenui e rilassanti che trasmettono un senso di vivacità e rilassatezza a tutto l’ambiente.
Per i controsoffitti ispezionabili si è scelto il sistema con pannelli modulari GYPREX ASEPTA con trattamento antimicrobico, il cui uso è particolarmente indicato nelle strutture ospedaliere perché facile da pulire e in grado di assicurare il contenimento della proliferazione di batteri, muffe e spore.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna – Azienda Ospedaliera – Universitaria di Parma
Progetto architettonico:
CSPE (Centro Studi Progettazione Edilizia), Firenze
Impresa esecutrice:
Impresa Pizzarotti & C SpA, Parma
Applicatore dei sistemi a secco Gyproc:
Consorzio Esi, Parma o
Consulenza tecnica e progettazione esecutiva – costruttiva integratac:
Consulenza e Progetti, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482142958710-8f570f12-f541-10″ include=”1428,1429,1430,1431,1432,1433″ css=”.vc_custom_1482143173901{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Palacongressi

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2010

Palacongressi,Rimini (RN)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Flessibilità di utilizzo con possibilità di ospitare numerosi eventi in contemporanea, modularità degli spazi congressuali ed espositivi, ottima dotazione di parcheggi interrati, forte attenzione alle tematiche ambientali: sono queste le peculiarità del nuovo Palacongressi di Rimini. Il progetto è firmato dall’Architetto Volkwin Marg dello studio GMP di Amburgo – uno dei maggiori interpreti dell’urbanistica contemporanea mondiale e già autore del nuovo quartiere fieristico di Rimini – che così definisce il suo edificio: “un’opera solida, funzionale, contemporanea, una struttura di forte impulso per il mercato dei congressi”. Il verde ed il rispetto dell’ambiente sono elementi prioritari dell’intervento, che appare perfettamente integrato con la vita sociale e le strutture ricettive della città.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo Palazzo dei Congressi sorge su un lotto di 38.000 mq, è suddiviso in due corpi principali ed ha una capienza di 42 sale, 9.300 posti a sedere e numerose aree per l’allestimento di esposizioni temporanee.
Il primo corpo ospita l’enorme foyer d’ingresso e, al piano superiore, il grande anfiteatro a forma di conchiglia; qui i 1.600 posti a disposizione sono realizzati con sedute fisse in cemento armato completamente rivestite a secco da lastre di gesso rivestito Gyproc. Questo ha permesso di ricavare, in modo non visibile, le griglie di aerazione dell’impianto di riscaldamento e raffrescamento.
Il controsoffitto in lastre della sala, costituito da una serie di spicchi di cerchio intervallati da opportuni “scuretti”, accentua l’andamento curvilineo dello spazio e le sue caratteristiche organiche.
Il secondo corpo di fabbrica contiene varie aule congressuali di diversa metratura, uffici, spazi di servizio e la sala della “Piazza”, lo spazio principale del complesso con i suoi 4.700 posti.
La copertura di questa sala è costituita da 72 spettacolari volumi a piramide – che terminano con lucernari vetrati dai quali penetra la luce naturale – realizzati con una carpenteria principale in ferro sulla quale è ancorato il controsoffitto Gyproc in lastre RIGITONE 8/18 Q.
RIGITONE, grazie ai diversi tipi di perforazione delle lastre, offre elevatissimi livelli di assorbimento acustico e conferisce ai soffitti un aspetto estetico omogeneo e di grande impatto dal punto di vista architettonico.
“Il nuovo Palacongressi di Rimini” – sottolinea il Geom. Cosimo Bugliari, responsabile di cantiere della SEA srl – “è la dimostrazione dell’efficacia della tecnologia a secco Gyproc. I numerosi controsoffitti che abbiamo realizzato trasmettono calore e comfort a tutti gli ambienti interni; le pareti prestazionali in lastre, assemblate con diverse tecniche e materiali Gyproc a seconda delle esigenze, garantiscono prestazioni meccaniche ed il perfetto isolamento acustico di tutti gli spazi congressuali.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3”][vc_column_text]

Committente:
Società del Palazzo dei Congressi spa, Rimini
Progetto:
Studio di architettura GMP, Stoccarda
Impresa esecutrice:
COFELY Italia spa
Direzione Cantiere:
Ing. Simone Innocente – Geom. Venditti G. Franco
Applicatore dei sistemi a secco Gyproc:
SEA srl, Caprino Bergamasco (BG)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482142733636-61c7297a-de53-5″ include=”1421,1422,1423,1424,1425″ css=”.vc_custom_1482142926405{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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