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Lainate (MI)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]A seguito della continua crescita in Italia e grazie allo sviluppo di nuove soluzioni e competenze per l’Industry 4.0, la multinazionale FANUC – leader mondiale nel campo della robotica, del controllo numerico e dell’automazione industriale – ha inaugurato il proprio nuovo Headquarter in un complesso innovativo situato alle porte di Milano che ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED GOLD, secondo il sistema di classificazione degli edifici sostenibili più utilizzato al mondo.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]“Questo è un giorno importante per FANUC Italia e per l’intero nostro Gruppo” – ha sottolineato durante l’inaugurazione Shinichi Tanzawa, President and CEO FANUC Europe Corporation – “e siamo certi che questo nuovo polo contribuirà a consolidare il trend di crescita e la leadership della nostra azienda nel mercato italiano. L’importante investimento che abbiamo deciso di realizzare trova oggi il suo definitivo compimento in un insediamento all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, che ben riflette l’eccellenza che da sempre contraddistingue FANUC. Un’eccellenza che si sposa perfettamente con l’alta qualità dell’industria manifatturiera italiana, le cui esigenze stimolano e indirizzano la nostra ricerca e lo sviluppo di prodotti innovativi.”
Tutti gli spazi sono concepiti all’insegna della tecnologia, della qualità e del comfort, con superfici trasparenti che aumentano la luce naturale, una grande terrazza all’aperto ed una molteplicità di spazi verdi, senza dimenticare i colori identificativi dell’azienda.
All’interno della struttura che si estende per circa 12.000 metri quadrati, trovano posti gli uffici direzionali ed una serie di eleganti ambienti che identificano l’azienda: dalla Reception alle Meeting Rooms, dall’Hanami Canteen alla FANUC Hall, un auditorium da 155 posti per eventi, workshop e convegni, dove poter condividere nuove idee ed opportunità.
Ma il cuore pulsante della nuova sede è sicuramente la FANUC Experience: un’esposizione permanente composta da uno Showroom, da un Training Center e da una Technical Area, con test applicativi su casi reali e percorsi formativi costruiti intorno alle esigenze dei clienti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
FANUC Italia S.r.l., Lainate Impresa esecutrice:
Ediltecno Restauri S.r.l., Opera (MI) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
RI.PA S.p.A., Roè Volciano (BS)
Pareti interne a struttura semplice e doppia, contropareti tecniche, controsoffitti in lastre, cavedi tecnici, compartimentazioni al fuoco e rivestimenti di elementi in cemento armato.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia specifici per il settore terziario e progettati per assicurare prestazioni superiori in termini di resistenza meccanica ed isolamento acustico, per ridurre notevolmente i tempi di realizzazione, migliorare la qualità dell’aria interna e garantire funzionalità nell’integrazione con i complessi apparati impiantistici previsti in progetto. Le numerose stratigrafie utilizzate rispecchiano le richieste progettuali a seconda delle diverse destinazioni d’uso degli spazi del complesso e sono costituite dai seguenti elementi: strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti Isover PAR 4+ e Isover Arena 34 e svariate tipologie di lastre – Gyproc Wallboard, Gyproc Fireline, Gyproc Duragyp Activ’Air® e Gyproc Hydro – scelte secondo le esigenze e le caratteristiche dei vari ambienti.
Sistemi Saint-Gobain Italia per controsoffitti continui in lastre e per controsoffitti ispezionabili a pannelli modulari, in grado di dare le giuste risposte in termini di trattamento acustico ed impatto architettonico agli spazi destinati agli uffici ed in generale al settore terziario. Nel ristorante Hanami Canteen è stato scelto il sistema in lastre Gyproc Rigitone 8-15-20 con forature irregolari rotonde, nella FANUC Hall si è optato per il controsoffitto acustico Gyproc Rigitone 8/18 Q Activ’Air® con foratura continua quadrata (applicato anche sulla parete di fondo della sala), mentre nella cucine e in alcuni spazi comuni del complesso i controsoffitti modulari a pannelli Eurocoustic Tonga® Ultra Clean HP A 22 e Eurocoustic Minerval® A 12 garantiscono massima praticità, igiene e luminosità.
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Lamezia Terme (CZ)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]A seguito del concorso internazionale indetto nel 2014 dalla Diocesi di Lamezia Terme, la progettazione del nuovo complesso inter-parrocchiale dedicato a San Benedetto è stata affidata a Paolo Portoghesi, architetto che ha dedicato molto del suo lavoro al tema dell’architettura sacra, ideando diverse chiese cattoliche ed edifici per altre religioni, tra cui la grande Moschea di Roma.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’edificio sorge in posizione dominante con il preciso obiettivo di dare un significato spirituale alla fusione dei tre comuni – Sambiase, Nicastro e S. Eufemia – che portarono nel 1968 alla costituzione di Lamezia Terme.
“Per assolvere a questo compito di unificazione spirituale” – racconta il progettista Paolo Portoghesi – “era necessario che la chiesa avesse dei requisiti ben precisi: l’emergenza territoriale che la rendesse ben visibile dal territorio circostante, l’apertura accogliente verso la città, la capacità di esprimere la coralità della nuova liturgia. L’emergenza territoriale ha suggerito la scelta degli alti campanili come richiamo visivo e l’analogia del volume della navata con il vascello che ha nella letteratura cristiana una presenza ricorrente, resa ancora più suggestiva dalla vicinanza del mare”.
Il complesso comprende, oltre alla chiesa, un insieme di spazi religiosi e caritativi e un auditorium che può ospitare fino a 800 persone. All’esterno la facciata è affiancata da due porticati, di chiara ispirazione berniniana, che accolgono i fedeli e che uniscono la Concattedrale al municipio esistente, dando vita ad un nuovo spazio pubblico per manifestazioni cittadine.
“L’esigenza di neutralizzare il rischio sismico” – continua l’architetto Portoghesi – “ha portato ad adottare per l’organismo della chiesa una struttura in acciaio che meglio di qualunque altro materiale ha consentito leggerezza, economia e rapidità di costruzione. Mentre all’interno la struttura metallica appare solo nelle volte delle cappelle, all’esterno è ben visibile nella facciata rivestita di lamiera e nei due campanili in acciaio corten, un materiale che l’ossidazione non corrompe ma fortifica assumendo colorazioni cangianti.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Diocesi di Lamezia Terme Progettazione architettonica e direzione artistica:
Arch. Paolo Portoghesi, Calcata (VT) Progetto strutturale: Dott. Ing. Odine Manfroni, Santarcangelo di Romagna (RN) Direzione Lavori:
Ing. Francesco Stella, Lamezia Terme Impresa esecutrice:
Ferraro S.p.A., Lamezia Terme Responsabile di cantiere:
Geom. Domenico Rocca, Lamezia Terme Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Sicorap S.r.l., Napoli
Facciata di tamponamento a secco realizzata con il sistema Gyproc Aquaroc e costituita, a partire dall’interno, dai seguenti elementi: una lastra Gyproc Wallboard 13, due strutture metalliche Gyproc Gyprofile da 75 mm e 100 mm con pannelli isolanti in lana di vetro rispettivamente Isover PAR 4+ e Isover PAR Gold 4+, tessuto idrorepellente traspirante Tyvec e una lastra in cemento alleggerito Gyproc Aquaroc 13, rasata con Gyproc Aquaroc Skim. Nella parte bassa color “terra”, distanziata per consentire l’alloggiamento dei corpi illuminanti, le pareti sono rinforzate con l’applicazione di una seconda lastra standard Gyproc Wallboard 13, mentre il paramento interno della facciata della chiesa è realizzato con una lastra speciale Gyproc Duragyp Activ’Air®, per garantire ancora più solidità e resistenza agli urti.
Controsoffitti continui e rivestimento a secco a seguire l’andamento curvilineo della copertura tramite l’applicazione di lastre standard Gyproc Wallboard 13 e lastre Gyproc Flex 6. Le Gyproc Flex 6 sono lastre dal ridottissimo spessore che possono essere facilmente plasmate e lavorate per ottenere forme irregolari e curve, diventando lo strumento ideale per realizzare soluzioni di alto profilo estetico ed architettonico.
Massetto ad alte prestazioni ed ottima lavorabilità weberplan MR81, un prodotto premiscelato cementizio pronto all'uso, a ritiro ridotto ed essiccazione medio-rapida.
Malta superfluida colabile antiritiro webertec CLSfluido, un prodotto Saint-Gobain Italia specifico per l'inghisaggio ed il ripristino strutturale del calcestruzzo, contraddistinto da un'ottima adesione sul supporto e da un rapido raggiungimento di elevati valori di resistenza.
Titolare:
Ing. Sandro Raiola (Amministratore Unico)
Area di specializzazione:
Realizzazione di partizioni a secco per interni ed esterni ed ogni tipologia di controsoffitto. Opere in gesso e tinteggiature.
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Ferrara
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La realizzazione della struttura sanitaria denominata “Casa del Sollievo” destinata a pazienti con patologie degenerative neurologiche e ai loro familiari, è conseguenza diretta dell’evoluzione che negli ultimi anni ha portato la Fondazione ADO Onlus – operante dal 1998 nella provincia di Ferrara nell’ambito delle cure palliative – ad estendere l’assistenza dall’ambito oncologico ad un’area più vasta.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo complesso è costituito dall’alternanza di diversi volumi, differenti per altezza e per linguaggio architettonico, che si articolano intorno ad uno scenografico giardino centrale sul quale si affacciano le 20 stanze, tutte singole e dotate di un’area verde privata. Oltre alle camere, a piano terra, trovano spazio vari ambienti comuni, i locali tecnici e di deposito, le zone di supporto, la sala del culto, il ristorante, il bar e le cucine.
Al primo piano sono invece collocati gli uffici e i servizi amministrativi, l’area direzionale, gli spogliatoi, la palestra e quattro stanze ad uso foresteria dedicate agli accompagnatori dei pazienti.
“Le basi fondanti del progetto” – ci racconta Daniela Furiani, Presidente della Fondazione ADO Onlus che ha voluto fortemente questo nuovo complesso – “sono la presa in cura globale, l’assistenza di qualità in un contesto ricco di umanità, solidale e rispettoso dei bisogni, delle aspettative e della cultura del paziente e dei suoi familiari. La struttura deve diventare parte integrante della città e deve essere un’opportunità di aggregazione per l’intera comunità, non un luogo da nascondere agli occhi e alle coscienze.”
“Partendo da queste premesse fondamentali” – aggiunge l’architetto Paolo Grazzi, progettista e direttore dei lavori – “abbiamo cercato non solo di creare uno spazio aperto alla città, ma di farlo diventare uno spazio della città. Al contempo deve essere un luogo dove il paziente, oltre alle cure mediche derivanti dalla malattia, possa ricevere e fruire di tutte le attenzioni possibili dal punto di vista morale, sociale, ludico e culturale. La conformazione planimetrica degli ambienti e la disposizione delle funzioni derivano in modo diretto da questi concetti e si basano sulle seguenti linee guida progettuali: la declinazione e la permeabilità degli spazi aperti – la Piazza, il Parco, i Giardini – il concetto di protezione visiva, acustica e termica dato dall’inserimento della Collina, l’accessibilità totale e il mix di funzioni per una vivibilità non ospedalizzante per il degente ed i suoi familiari.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Fondazione ADO Onlus, Ferrara Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Paolo Grazzi, Ferrara Impresa esecutrice lavori edili:
Edil-Italia di Carpi Roberto e Lorenzo & C s.n.c., Urbana (PD) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Pacchiella S.r.l., Ferrara
Sistema a secco Gyproc Habito™ Forte dalle elevatissime prestazioni e studiato per garantire maggiore resistenza meccanica, un’elevata portata ai carichi ed un ottimo isolamento acustico. Per le pareti a doppia struttura è stata utilizzata la tipologia costruttiva Gyproc Habito Forte HF 2.2, costituita da due strutture metalliche Gyproc Gyprofile – tra loro separate da una lastra Gyproc Habito™ Forte - due pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e due lastre per lato Gyproc Habito 13 Activ’Air®. Nelle vie di fuga la lastra più esterna Gyproc Habito 13 Activ’Air® è stata sostituita da una lastra Gyproc DuraGyp A1 Activ’Air®, che assicura un comportamento di reazione al fuoco in Euroclasse A1 richiesto dalle normative in tema di antincendio. Per le pareti a struttura semplice si è invece optato per la soluzione costruttiva Gyproc Habito Forte HF 1.5, costituita da una struttura metallica Gyproc Gyprofile, un pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+ e due lastre per lato, una di tipo standard Gyproc Wallboard ed una speciale Gyproc Habito™ Forte.
Capannone 18 – Parco Innovazione nelle ex Officine Meccaniche Reggiane
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Reggio Emilia
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Con la riqualificazione degli 8.600 metri quadrati del Capannone 18, si conclude la prima parte del progetto denominato “Parco Innovazione”, che mira a recuperare e riutilizzare l’importante complesso delle ex Officine Meccaniche Reggiane, trasformando i suggestivi spazi esistenti in una struttura all’avanguardia pronta ad ospitare diverse aziende dedite alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il rinnovo del Capannone 18 – originariamente dedicato a “caldareria” – consente di ridare vita ad una parte di città abbandonata da tempo e dall’inestimabile valore storico per Reggio Emilia e segue l’intervento di ristrutturazione già realizzato nell’attiguo Capannone 19, che attualmente ospita il Tecnopolo reggiano.
Gli uffici e i laboratori ad alta tecnologia dedicati alle aziende, sono realizzati mediante la costruzione e l’intreccio di nuovi volumi in legno con pareti e controsoffitti a secco Saint-Gobain Gyproc e Saint-Gobain Isover. Tali volumi introducono un’estrema flessibilità e reversibilità agli spazi e sono inseriti all’interno dello scheletro portante dell’edificio esistente, conservato come “memoria storica” insieme ad un macchinario dell’epoca esposto all’ingresso come una vera e propria opera d’arte, espressione della fatica del lavoro e del legame con il passato.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – ha spiegato durante l’inaugurazione Luca Torri di STU Reggiane S.p.A., società che gestisce la riqualificazione del complesso, realizzato dall’azienda Allodi S.r.l. di Parma – “anche considerando le diverse difficoltà che abbiamo avuto nel ripristinare immobili lasciati a se stessi per diversi motivi. Ma per superarle abbiamo scelto, anche se non era facile, di mantenere la barra dritta sulla qualità ed oggi per la vendita degli spazi del Parco Innovazione riceviamo sempre più richieste, anche da importanti soggetti internazionali.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Stazione Appaltante:
STU Reggiane S.p.A., Reggio Emilia Responsabile Unico del Procedimento:
Arch. Massimo Magnani (Comune di Reggio Emilia) Progetto architettonico, coordinamento generale
e Direzione Lavori:
Andrea Oliva Architetto, Reggio Emilia Impresa esecutrice:
Allodi S.r.l., Parma Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc
(nella palazzina “Ask Spa” e in alcune zone comuni dell’intervento):
A.M.S. S.r.l.s., Lugo (RA)
Pareti esterne, contropareti, controsoffitti e rivestimenti delle strutture portanti per garantire ai nuovi volumi prestazioni termo-acustiche e resistenza al fuoco.
Soluzioni a secco Saint-Gobain Italia progettate per rivestire completamente i nuovi volumi in legno costruiti all’interno del capannone storico. Le pareti esterne in XLAX sono foderate all’esterno con una lastra Gyproc DuraGyp Activ’Air® - previa applicazione di adeguato telo TYVEK come barriera al vapore - e all’interno con una lastra antincendio Gyproc Fireline 15 o Gyproc Lisaflam 15, a seconda del comportamento di reazione al fuoco richiesto. Per garantire una maggiore attrezzabilità dei tramezzi e facilitare il passaggio delle numerose parti impiantistiche, spesso è stata aggiunta una controparete tecnica costituita da una struttura Gyproc Gyprofile da 100mm, un pannello isolante in lana di roccia Isover PAR 4+, una lastra Gyproc Vapor ed una lastra Gyproc Wallboard. Le strutture portanti in ferro ed i soffitti sono stati invece rivestiti con una lastra antincendio Gyproc Fireline 15, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne la capacità di resistenza al fuoco.
Complesso parrocchiale “San Massimiliano Maria Kolbe”
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Cintolese (PT)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Costruito alle spalle dell’attuale Parrocchia di San Leopoldo a Cintolese, il nuovo complesso religioso dedicato al Sacerdote San Massimiliano Maria Kolbe – ucciso ad Auschwitz sotto la dittatura nazista – rientra nel più ampio progetto di riqualificazione denominato “Cintolese Nova”.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Progettato dal noto Architetto Fabrizio Rossi Prodi e costituito dalla chiesa a pianta ellittica iscritta in un rettangolo, dalla casa canonica, dalle aule del catechismo e da un salone polivalente di circa duecento metri quadrati, l’intervento si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche innovative ed ecocompatibili: le coperture e le partizioni orizzontali e verticali sono realizzate in pannelli lignei che assicurano un ottimo comportamento antisismico; il vasto impiego di materiali naturali per le finiture e per gli isolamenti garantiscono elevati livelli di comfort abitativo e la posa di un impianto fotovoltaico alimentato da pompa di calore permette un reale risparmio energetico.
Il grande controsoffitto forato Gyproc Rigitone Activ’Air® 8-15-20 Super realizzato all’interno della chiesa, inoltre, risponde alla necessità di un’adeguata correzione acustica dello spazio e, insieme, rappresenta uno degli elementi architettonici più significativi dell’opera.
“E’ stato un lavoro lungo” – ci racconta Don Francesco Gaddini, parroco del complesso parrocchiale – “che la cittadinanza attendeva da tempo, ma ora, finalmente, è una realtà. La nuova chiesa è antisismica e costruita in legno, all’insegna del risparmio energetico con illuminazione a led e con l’installazione di pannelli solari. La posa del controsoffitto forato assicura poi un enorme miglioramento del comfort acustico, aldilà di quanto mi aspettassi e questo è un aspetto decisivo ma spesso molto sottovalutato, soprattutto nelle chiese di nuova costruzione.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Parrocchia di San Leopoldo, Cintolese Responsabile del Procedimento:
Geom. Marco Mencarini, Pescia (PT) Progettazione architettonica e Direzione Lavori:
ROSSIPRODI ASSOCIATI S.r.l., Firenze Impresa esecutrice:
CMSA Cooperativa Muratori Sterratori Affini S.c., Montecatini Terme (PT) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Edilizia e Cartongesso Soc. Coop., Coreglia Antelminelli (LU)
Sistema per controsoffitti continui in lastre Gyproc Rigitone Activ’Air® 8-15-20 Super abbinato a pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+, contraddistinto da decori con forature continue irregolari rotonde e sfalsate, che permettono di realizzare soluzioni architettoniche di pregio garantendo elevatissimi livelli di assorbimento acustico. La tecnologia Activ’Air® assicura un miglioramento della qualità dell’aria grazie all’assorbimento ed alla neutralizzazione della formaldeide presente negli ambienti interni.
Divisori interni a secco nei diversi spazi del complesso, in grado di assicurare resistenza meccanica, prestazioni acustiche e l’adeguata compartimentazione al fuoco.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia appositamente progettati per garantire enormi vantaggi in termini di prestazioni acustiche, resistenza meccanica, proprietà antincendio e qualità dell’aria. La specificità della tecnica costruttiva basata sull’assemblaggio di strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e diverse tipologie di lastre – Gyproc Wallboard, Gyproc Fireline, Gyproc DuraGyp Activ’Air® - permette inoltre una grande flessibilità di utilizzo ed una forte riduzione nei tempi di applicazione.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Erbezzo (VR)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La nuova struttura socio assistenziale – Centro di Servizi per persone anziane non autosufficienti di Erbezzo, è un nuovo complesso architettonico concepito e realizzato con tecnologie costruttive ed impiantistiche che promuovono fonti alternative e bassi consumi e con scelte tipologiche ad alta flessibilità, bassa manutenzione e lunga durata.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]“Si tratta di una struttura aperta all’ambiente esterno e al panorama subalpino” – racconta l’architetto Marcello Verdolin, progettista e direttore dei lavori – “concepita come un organismo architettonico flessibile ed autonomo nelle sue componenti, in grado di rispondere alle esigenze degli ospiti durante le permanenze a breve e lungo periodo. In riferimento alla particolare destinazione d’uso, tutto è stato progettato con soluzioni ed accorgimenti mirati a seguire l’evoluzione dello stato di salute dell’ospite.”
Gli spazi collettivi sono posti tutti a piano terra e sono articolati per garantire lo svolgimento delle funzioni di ingresso/accoglimento, amministrazione, pranzo e soggiorno, riunioni, socializzazioni, attività ricreative e occupazionali, culto e attività connesse alla cura della persona.
L’area abitativa, per un totale di circa 50 posti letto, si sviluppa invece interamente al primo piano, in due blocchi distinti e simmetrici rispetto al corpo centrale.
“Abbiamo utilizzato 18 stratigrafie per le diverse pareti e contropareti del complesso” – ci spiega Massimo Manzini della Isoldrain S.r.l., azienda che ha fornito i materiali e la consulenza relativa ai sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc e Saint-Gobain Isover – “proprio per riuscire a soddisfare tutte le esigenze richieste dalle diverse destinazioni d’uso dei locali in termini di resistenza meccanica, prestazioni acustiche e compartimentazione al fuoco. Ogni spazio è stato studiato nel dettaglio in collaborazione con il progettista e le pareti sono state assemblate utilizzando le soluzioni più performanti del Gruppo Saint-Gobain. Soluzioni che sfruttano soprattutto le proprietà delle lastre di ultima generazione Gyproc Habito Forte e Gyproc Duragyp Activ’Air® e i pannelli altamente isolanti Isover Par 4+, Isover PAR Gold 4+ ed Isover UNI”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Comune di Erbezzo Finanziamento:
Fondo Comuni Confinanti, Fondazione Cariverona, Cooperativa Sociale di Solidarietà Promozione Lavoro Responsabile del Procedimento:
Arch. Matteo Faustini, Erbezzo Responsabile Area Tecnica:
Geom. Mascia Dolfini, Erbezzo Progetto esecutivo opere architettoniche e Direzione Lavori:
Arch. Marcello Verdolin, Verona Imprese esecutrici:
GE.CO Costruzioni Verona S.r.l., Verona – System Impianti S.r.l., Verona – Termosanitaria Trentin Marino S.r.l., Verona Applicatore/distributore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Isoldrain S.r.l., Vallese di Oppeano (VR)
Pareti e contropareti a secco Saint-Gobain Italia progettate per ridurre notevolmente i tempi di esecuzione ed aumentare il comfort abitativo di tutti gli spazi interni. Le numerose stratigrafie dei tramezzi sono costituite dall’assemblaggio di strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e Isover PAR Gold 4+ o pannelli isolanti in lana di roccia Isover UNI e diverse tipologie di lastre prestazionali, differenti a seconda delle esigenze tecniche dei vari locali. L’abbinamento di lastre standard Gyproc Wallboard con lastre speciali Gyproc Habito™ Forte, Gyproc DuraGyp Activ’Air® e Gyproc DuraGyp A1 Activ’Air®, garantisce alle pareti l’adeguata protezione antincendio, ottimi livelli di solidità, un miglioramento della qualità dell’aria ed un elevato potere fonoisolante.
Controsoffitti ispezionabili da applicare nei vari spazi della struttura per consentire il passaggio delle parti impiantistiche ed assicurare design e prestazioni acustiche.
Sistemi per controsoffitti ispezionabili Gyproc Gyptone Point 11 Activ’Air® e Eurocoustic Tonga A22, ideali per il trattamento acustico di tutti gli ambienti del settore terziario e costituiti da pannelli modulari di grande impatto estetico ed ottima luminosità. Il sistema Gyproc Gyptone Point 11 Activ’Air® è costituito da pannelli in gesso rivestito con foratura regolare rotonda che sfruttano l’esclusiva tecnologia Activ’Air®, in grado di assicurare un miglioramento della qualità dell’aria grazie all’assorbimento ed alla neutralizzazione della formaldeide presente negli ambienti interni. Il sistema Eurocoustic Tonga A22 è composto da pannelli modulari autoportanti in lana di roccia contraddistinti da un alto coefficiente di riflessione della luce, un forte assorbimento acustico ed un’elevata tenuta all’umidità.