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Courmayeur (AO)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]“TH COURMAYEUR” è il nome del nuovo albergo a quattro stelle nato dalla demolizione e ricostruzione di una struttura ricettiva fatiscente situata a Entreves, piccola frazione di Courmayeur in prossimità del Traforo del Monte Bianco, contraddistinta da una fortissima valenza paesaggistica e turistica.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’obiettivo dell’intera progettazione è far emergere la contemporaneità dell’opera ma, nello stesso tempo, ridurre l’impatto architettonico ed estetico della nuova costruzione.
Il nuovo hotel, con una capacità ricettiva complessiva di circa 400 posti letto, si articola in due grandi corpi di fabbrica destinati alle camere e alle relative pertinenze e servizi.
I due blocchi sono a loro volta suddivisi in più volumi con altezze diverse – rivestiti con una particolare “pelle” realizzata in pannelli di alluminio chiari che richiamano il bianco della neve – legati tra loro da elementi in pietra locale. L’andamento irregolare delle aree esterne contribuisce a trasmettere uniformità a tutto il complesso e a creare una separazione visiva con la strada.
L’albergo dispone di 139 camere suddivise in diverse tipologie, articolate su uno o due livelli e dotate di accesso diretto a balconi o terrazzi panoramici. Tutte le stanze, inoltre, dispongono di ampie superfici vetrate e di un impianto di ventilazione meccanica con recuperatore di calore, in grado di garantire continui ricambi d’aria in condizioni di massimo comfort.
Il piano terra è destinato all’accoglienza degli ospiti con una grande hall, un bar e un suggestivo ristorante con vista diretta sul Monte Bianco, al primo livello interrato trovano spazio la zona fitness/SPA con piscine, area massaggi e una piccola palestra polifunzionale mentre il secondo interrato è dedicato al parcheggio e ad alcuni ambienti tecnici e di servizio.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente/impresa esecutrice:
V.I.CO S.r.l., Hone (AO) Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Domenico Mazza, Courmayeur (AO) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Del Regno S.r.l., Orbassano (TO)
Pareti e contropareti interne leggere e performanti, in grado di assicurare contemporaneamente flessibilità di utilizzo, solidità e prestazioni acustiche.
Pareti e contropareti a secco Saint-Gobain Italia progettate per facilitare la posa in opera, ridurre notevolmente i tempi di esecuzione ed aumentare il comfort abitativo delle camere e degli spazi comuni dell’albergo. Le numerose stratigrafie dei divisori sono costituite dall’assemblaggio di strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e diverse tipologie di lastre, differenti a seconda delle esigenze tecniche dei vari ambienti. In particolare i tramezzi di divisione tra camere sono realizzati con due strutture metalliche sfalsate, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e quattro lastre Gyproc Wallboard 13. La stessa stratigrafia è utilizzata anche per le pareti di divisione tra camere e corridoi, ma con l’introduzione di una lastra Gyproc Lisaplac 13 in classe A1 di reazione al fuoco al posto di una delle quattro lastre Gyproc Wallboard 13.
Sistema per pareti interne Saint-Gobain Italia con resistenza al fuoco EI 120, costituito da una struttura metallica Gyproc Gyprofile da 75 mm, un pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+ e quattro lastre antincendio Gyproc Fireline 13, due per ogni lato dei divisori. Sistema per controsoffitti continui Gyproc CS.AN MEMBRANA 4X13 F con resistenza al fuoco EI 120, costituito da quattro lastre antincendio Gyproc Fireline 13 fissate con viti autoperforanti ad un’orditura metallica di sostegno, costituita da profili Gyproc Gyprofile a “C” 27/48 ancorati al solaio mediante appositi pendini. Per aumentare l’isolamento termo-acustico, nei controsoffitti è stato inserito un pannello in lana minerale ad alte prestazioni Isover Arena34.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Jesolo (VE)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Situato in posizione strategica nella zona ovest di Jesolo, “Nember Sea Houses” è un edificio residenziale a torre nato sulle ceneri del vecchio Hotel Garden nei pressi di piazza Nember, vicino al campo di golf, al parco acquatico “Aqualandia” e al nuovo porto turistico di Jesolo.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5259″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo complesso si affaccia direttamente sul mare – a soli 50 metri dalla spiaggia – e si sviluppa su nove piani residenziali per un totale di 36 appartamenti in classe A, con il piano terra dedicato a vari servizi per le residenze ed un’autorimessa per 36 posti auto e 5 posti moto posta al piano interrato.
L’impatto ambientale della nuova costruzione è mitigato grazie alla realizzazione del parcheggio interrato, all’installazione di pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico e alla presenza di ampi giardini pensili per la regimazione del deflusso delle acque meteoriche e la riduzione dell’impatto idraulico.
L’intervento rientra in un più ampio progetto di riqualificazione urbanistica che ha previsto la riorganizzazione dei percorsi stradali e delle piste ciclabili, l’ampliamento e la ristrutturazione degli accessi al mare e dei marciapiedi, l’aumento del verde pubblico e la piantumazione di nuovi alberi, la sostituzione dell’illuminazione pubblica con punti luce a basso consumo LED.
Accanto all’edificio residenziale, sorgerà anche l’Hotel Nember, con negozi, bar e ristoranti affacciati sui viali pedonali e sulla rinnovata piazza Nember, un importante luogo di intrattenimento della cittadina veneta recentemente riqualificato con la progettazione dell’arredo urbano, l’ampliamento del verde e la riconversione dei vecchi spazi privati dell’hotel Garden in nuove aree di aggregazione e socialità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Immobiliare Anna S.a.s., Jesolo (VE) Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Marco Bottosso – Studio Bplan, San Donà di Piave (VE) Impresa esecutrice:
Dema Costruzioni S.r.l., Jesolo (VE) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Maser Group S.r.l., San Donà di Piave (VE)
Facciate di tamponamento a secco altamente prestazionali, realizzate con il sistema Gyproc Aquaroc e costituite, a partire dall’interno, dai seguenti elementi: una lastra Gyproc Vapor abbinata ad una lastra Gyproc Habito™ Forte, struttura metallica da 100 mm con pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+, una lastra Gyproc Wallboard, seconda struttura metallica da 100mm con pannello isolante in lana di vetro Isover PAR GOLD 4+, tessuto idrorepellente traspirante TYVEC e due lastre in cemento alleggerito Gyproc Aquaroc. Sulle lastre Gyproc Aquaroc è stato eseguito il ciclo di finitura Saint-Gobain Italia, costituito dal rasante ad alte prestazioni webertherm AP60 TOP G - applicato in due mani con interposta rete in fibra di vetro – e dal rivestimento colorato ai silossani weber.cote siloxcover F-R-M.
Divisori tra appartamenti, contropareti, tramezzi interni e controsoffitti in lastre in grado di assicurare leggerezza, flessibilità e prestazioni acustiche.
Realizzazione di una “scatola” interna a secco estremamente performante, ottenuta tramite l’utilizzo di sistemi di ultima generazione Saint-Gobain Italia specifici per l’edilizia residenziale, basati sull’assemblaggio di strutture metalliche, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e lastre Gyproc Wallboard e Gyproc Habito™ Forte. Gyproc Habito™ Forte, in particolare, è una lastra contraddistinta da un eccezionale grado di durezza superficiale, resistenza meccanica e portata ai carichi. La speciale carta particolarmente bianca e l’utilizzo dello stucco Gyproc Habito Premium contribuiscono ad agevolarne notevolmente le operazioni di finitura e di tinteggiatura.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Casamassima (BA)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo edificio che ospita lo show-room “Senso Unico abbigliamento” è il risultato di un progetto di recupero e di riqualificazione edilizio – urbanistico di un vecchio capannone industriale e di tutta l’area circostante, nell’ambito del Piano Particolareggiato “Il Baricentro”, alle porte di Casamassima.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5591″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’intervento complessivo di rinnovo, oltre a riqualificare un’intera area urbana fortemente degradata, contribuisce ad esaltare la sagoma del vecchio edificio industriale di circa 1.200 metri quadrati, che la committenza ha voluto preservare ed adattare alle necessità della nuova destinazione d’uso.
Come ci racconta l’architetto Vincenzo Gargano – progettista e direttore dei lavori – ”il risultato finale, nella piena soddisfazione della committenza che ha fortemente voluto conservare il manufatto esistente ed ottimizzare gli aspetti tecnologici, impiantistici e distributivi, interni ed esterni, è dettato da ogni sforzo orientato alla ricerca dell’espressione della forma dell’elemento architettonico nel suo sviluppo tridimensionale”.
Per aumentare l’illuminazione degli spazi interni e mettere in relazione lo show-room con l’esterno, alcune scenografiche vetrate espositive sono ricavate con delle grandi aperture “in breccia” nei pannelli prefabbricati in cemento armato che costituiscono i tamponamenti perimetrali originari.
Per aumentare le prestazioni termo-acustiche ed assicurare solidità e flessibilità di utilizzo, l’edificio esistente è completamente foderato da sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc: all’esterno le facciate ventilate realizzate con il sistema Gyproc Glasroc® X garantiscono il miglioramento del comfort ed un nuovo risultato estetico, all’interno una “scatola” a secco formata da contropareti, controsoffitti e rivestimenti delle strutture portanti, facilita il passaggio di tutte le parti impiantistiche con grande semplicità nella posa in opera e rapidità di esecuzione.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
P. & D. Trading S.r.l., Casamassima (BA) Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Vincenzo Gargano, Casamassima (BA) Impresa esecutrice/applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Mc Group S.r.l., Bari
Facciate ventilate da ancorare ai tamponamenti esistenti per aumentare le prestazioni termo-acustiche dell’edificio e personalizzare i prospetti esterni.
Facciate ventilate realizzate con l’applicazione di una lastra speciale Gyproc Glasroc® X, protetta da un elegante rivestimento in gres porcellanato e ancorata alle nervature verticali dei pannelli prefabbricati di cemento armato tramite strutture metalliche Gyproc External Profile ZN-MG. Gyproc Glasroc® X è una lastra di ultima generazione a base di gesso, armata su entrambe le facce da un tessuto in fibra di vetro e finita con un rivestimento resistente ai raggi UV. Il suo utilizzo è ideale per l’applicazione in esterni sia nelle ristrutturazioni che nelle nuove costruzioni, grazie all’elevata resistenza all’umidità e alle muffe, alla solidità meccanica, alle prestazioni acustiche e di resistenza al fuoco, alla notevole portata ai carichi e alla flessibilità di utilizzo.
Divisori interni, contropareti, controsoffitti e rivestimenti delle strutture portanti in grado di garantire risultato estetico, flessibilità e facilità di posa.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia per interni basati sull’assemblaggio di strutture metalliche Gyproc Gyprofile - ecologiche ed anticorrosive - e lastre standard Gyproc Wallboard, che consentono di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di facilitare il passaggio di tutte le nuove parti impiantistiche, semplificando le operazioni di stoccaggio e di movimentazione dei materiali in cantiere.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Lainate (MI)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]A seguito della continua crescita in Italia e grazie allo sviluppo di nuove soluzioni e competenze per l’Industry 4.0, la multinazionale FANUC – leader mondiale nel campo della robotica, del controllo numerico e dell’automazione industriale – ha inaugurato il proprio nuovo Headquarter in un complesso innovativo situato alle porte di Milano che ha ottenuto la prestigiosa certificazione LEED GOLD, secondo il sistema di classificazione degli edifici sostenibili più utilizzato al mondo.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]“Questo è un giorno importante per FANUC Italia e per l’intero nostro Gruppo” – ha sottolineato durante l’inaugurazione Shinichi Tanzawa, President and CEO FANUC Europe Corporation – “e siamo certi che questo nuovo polo contribuirà a consolidare il trend di crescita e la leadership della nostra azienda nel mercato italiano. L’importante investimento che abbiamo deciso di realizzare trova oggi il suo definitivo compimento in un insediamento all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, che ben riflette l’eccellenza che da sempre contraddistingue FANUC. Un’eccellenza che si sposa perfettamente con l’alta qualità dell’industria manifatturiera italiana, le cui esigenze stimolano e indirizzano la nostra ricerca e lo sviluppo di prodotti innovativi.”
Tutti gli spazi sono concepiti all’insegna della tecnologia, della qualità e del comfort, con superfici trasparenti che aumentano la luce naturale, una grande terrazza all’aperto ed una molteplicità di spazi verdi, senza dimenticare i colori identificativi dell’azienda.
All’interno della struttura che si estende per circa 12.000 metri quadrati, trovano posti gli uffici direzionali ed una serie di eleganti ambienti che identificano l’azienda: dalla Reception alle Meeting Rooms, dall’Hanami Canteen alla FANUC Hall, un auditorium da 155 posti per eventi, workshop e convegni, dove poter condividere nuove idee ed opportunità.
Ma il cuore pulsante della nuova sede è sicuramente la FANUC Experience: un’esposizione permanente composta da uno Showroom, da un Training Center e da una Technical Area, con test applicativi su casi reali e percorsi formativi costruiti intorno alle esigenze dei clienti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
FANUC Italia S.r.l., Lainate Impresa esecutrice:
Ediltecno Restauri S.r.l., Opera (MI) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
RI.PA S.p.A., Roè Volciano (BS)
Pareti interne a struttura semplice e doppia, contropareti tecniche, controsoffitti in lastre, cavedi tecnici, compartimentazioni al fuoco e rivestimenti di elementi in cemento armato.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia specifici per il settore terziario e progettati per assicurare prestazioni superiori in termini di resistenza meccanica ed isolamento acustico, per ridurre notevolmente i tempi di realizzazione, migliorare la qualità dell’aria interna e garantire funzionalità nell’integrazione con i complessi apparati impiantistici previsti in progetto. Le numerose stratigrafie utilizzate rispecchiano le richieste progettuali a seconda delle diverse destinazioni d’uso degli spazi del complesso e sono costituite dai seguenti elementi: strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti Isover PAR 4+ e Isover Arena 34 e svariate tipologie di lastre – Gyproc Wallboard, Gyproc Fireline, Gyproc Duragyp Activ’Air® e Gyproc Hydro – scelte secondo le esigenze e le caratteristiche dei vari ambienti.
Sistemi Saint-Gobain Italia per controsoffitti continui in lastre e per controsoffitti ispezionabili a pannelli modulari, in grado di dare le giuste risposte in termini di trattamento acustico ed impatto architettonico agli spazi destinati agli uffici ed in generale al settore terziario. Nel ristorante Hanami Canteen è stato scelto il sistema in lastre Gyproc Rigitone 8-15-20 con forature irregolari rotonde, nella FANUC Hall si è optato per il controsoffitto acustico Gyproc Rigitone 8/18 Q Activ’Air® con foratura continua quadrata (applicato anche sulla parete di fondo della sala), mentre nella cucine e in alcuni spazi comuni del complesso i controsoffitti modulari a pannelli Eurocoustic Tonga® Ultra Clean HP A 22 e Eurocoustic Minerval® A 12 garantiscono massima praticità, igiene e luminosità.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Lamezia Terme (CZ)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]A seguito del concorso internazionale indetto nel 2014 dalla Diocesi di Lamezia Terme, la progettazione del nuovo complesso inter-parrocchiale dedicato a San Benedetto è stata affidata a Paolo Portoghesi, architetto che ha dedicato molto del suo lavoro al tema dell’architettura sacra, ideando diverse chiese cattoliche ed edifici per altre religioni, tra cui la grande Moschea di Roma.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’edificio sorge in posizione dominante con il preciso obiettivo di dare un significato spirituale alla fusione dei tre comuni – Sambiase, Nicastro e S. Eufemia – che portarono nel 1968 alla costituzione di Lamezia Terme.
“Per assolvere a questo compito di unificazione spirituale” – racconta il progettista Paolo Portoghesi – “era necessario che la chiesa avesse dei requisiti ben precisi: l’emergenza territoriale che la rendesse ben visibile dal territorio circostante, l’apertura accogliente verso la città, la capacità di esprimere la coralità della nuova liturgia. L’emergenza territoriale ha suggerito la scelta degli alti campanili come richiamo visivo e l’analogia del volume della navata con il vascello che ha nella letteratura cristiana una presenza ricorrente, resa ancora più suggestiva dalla vicinanza del mare”.
Il complesso comprende, oltre alla chiesa, un insieme di spazi religiosi e caritativi e un auditorium che può ospitare fino a 800 persone. All’esterno la facciata è affiancata da due porticati, di chiara ispirazione berniniana, che accolgono i fedeli e che uniscono la Concattedrale al municipio esistente, dando vita ad un nuovo spazio pubblico per manifestazioni cittadine.
“L’esigenza di neutralizzare il rischio sismico” – continua l’architetto Portoghesi – “ha portato ad adottare per l’organismo della chiesa una struttura in acciaio che meglio di qualunque altro materiale ha consentito leggerezza, economia e rapidità di costruzione. Mentre all’interno la struttura metallica appare solo nelle volte delle cappelle, all’esterno è ben visibile nella facciata rivestita di lamiera e nei due campanili in acciaio corten, un materiale che l’ossidazione non corrompe ma fortifica assumendo colorazioni cangianti.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Diocesi di Lamezia Terme Progettazione architettonica e direzione artistica:
Arch. Paolo Portoghesi, Calcata (VT) Progetto strutturale: Dott. Ing. Odine Manfroni, Santarcangelo di Romagna (RN) Direzione Lavori:
Ing. Francesco Stella, Lamezia Terme Impresa esecutrice:
Ferraro S.p.A., Lamezia Terme Responsabile di cantiere:
Geom. Domenico Rocca, Lamezia Terme Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Sicorap S.r.l., Napoli
Facciata di tamponamento a secco realizzata con il sistema Gyproc Aquaroc e costituita, a partire dall’interno, dai seguenti elementi: una lastra Gyproc Wallboard 13, due strutture metalliche Gyproc Gyprofile da 75 mm e 100 mm con pannelli isolanti in lana di vetro rispettivamente Isover PAR 4+ e Isover PAR Gold 4+, tessuto idrorepellente traspirante Tyvec e una lastra in cemento alleggerito Gyproc Aquaroc 13, rasata con Gyproc Aquaroc Skim. Nella parte bassa color “terra”, distanziata per consentire l’alloggiamento dei corpi illuminanti, le pareti sono rinforzate con l’applicazione di una seconda lastra standard Gyproc Wallboard 13, mentre il paramento interno della facciata della chiesa è realizzato con una lastra speciale Gyproc Duragyp Activ’Air®, per garantire ancora più solidità e resistenza agli urti.
Controsoffitti continui e rivestimento a secco a seguire l’andamento curvilineo della copertura tramite l’applicazione di lastre standard Gyproc Wallboard 13 e lastre Gyproc Flex 6. Le Gyproc Flex 6 sono lastre dal ridottissimo spessore che possono essere facilmente plasmate e lavorate per ottenere forme irregolari e curve, diventando lo strumento ideale per realizzare soluzioni di alto profilo estetico ed architettonico.
Massetto ad alte prestazioni ed ottima lavorabilità weberplan MR81, un prodotto premiscelato cementizio pronto all'uso, a ritiro ridotto ed essiccazione medio-rapida.
Malta superfluida colabile antiritiro webertec CLSfluido, un prodotto Saint-Gobain Italia specifico per l'inghisaggio ed il ripristino strutturale del calcestruzzo, contraddistinto da un'ottima adesione sul supporto e da un rapido raggiungimento di elevati valori di resistenza.
Titolare:
Ing. Sandro Raiola (Amministratore Unico)
Area di specializzazione:
Realizzazione di partizioni a secco per interni ed esterni ed ogni tipologia di controsoffitto. Opere in gesso e tinteggiature.
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Ferrara
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La realizzazione della struttura sanitaria denominata “Casa del Sollievo” destinata a pazienti con patologie degenerative neurologiche e ai loro familiari, è conseguenza diretta dell’evoluzione che negli ultimi anni ha portato la Fondazione ADO Onlus – operante dal 1998 nella provincia di Ferrara nell’ambito delle cure palliative – ad estendere l’assistenza dall’ambito oncologico ad un’area più vasta.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo complesso è costituito dall’alternanza di diversi volumi, differenti per altezza e per linguaggio architettonico, che si articolano intorno ad uno scenografico giardino centrale sul quale si affacciano le 20 stanze, tutte singole e dotate di un’area verde privata. Oltre alle camere, a piano terra, trovano spazio vari ambienti comuni, i locali tecnici e di deposito, le zone di supporto, la sala del culto, il ristorante, il bar e le cucine.
Al primo piano sono invece collocati gli uffici e i servizi amministrativi, l’area direzionale, gli spogliatoi, la palestra e quattro stanze ad uso foresteria dedicate agli accompagnatori dei pazienti.
“Le basi fondanti del progetto” – ci racconta Daniela Furiani, Presidente della Fondazione ADO Onlus che ha voluto fortemente questo nuovo complesso – “sono la presa in cura globale, l’assistenza di qualità in un contesto ricco di umanità, solidale e rispettoso dei bisogni, delle aspettative e della cultura del paziente e dei suoi familiari. La struttura deve diventare parte integrante della città e deve essere un’opportunità di aggregazione per l’intera comunità, non un luogo da nascondere agli occhi e alle coscienze.”
“Partendo da queste premesse fondamentali” – aggiunge l’architetto Paolo Grazzi, progettista e direttore dei lavori – “abbiamo cercato non solo di creare uno spazio aperto alla città, ma di farlo diventare uno spazio della città. Al contempo deve essere un luogo dove il paziente, oltre alle cure mediche derivanti dalla malattia, possa ricevere e fruire di tutte le attenzioni possibili dal punto di vista morale, sociale, ludico e culturale. La conformazione planimetrica degli ambienti e la disposizione delle funzioni derivano in modo diretto da questi concetti e si basano sulle seguenti linee guida progettuali: la declinazione e la permeabilità degli spazi aperti – la Piazza, il Parco, i Giardini – il concetto di protezione visiva, acustica e termica dato dall’inserimento della Collina, l’accessibilità totale e il mix di funzioni per una vivibilità non ospedalizzante per il degente ed i suoi familiari.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Fondazione ADO Onlus, Ferrara Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Paolo Grazzi, Ferrara Impresa esecutrice lavori edili:
Edil-Italia di Carpi Roberto e Lorenzo & C s.n.c., Urbana (PD) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Pacchiella S.r.l., Ferrara
Sistema a secco Gyproc Habito™ Forte dalle elevatissime prestazioni e studiato per garantire maggiore resistenza meccanica, un’elevata portata ai carichi ed un ottimo isolamento acustico. Per le pareti a doppia struttura è stata utilizzata la tipologia costruttiva Gyproc Habito Forte HF 2.2, costituita da due strutture metalliche Gyproc Gyprofile – tra loro separate da una lastra Gyproc Habito™ Forte - due pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e due lastre per lato Gyproc Habito 13 Activ’Air®. Nelle vie di fuga la lastra più esterna Gyproc Habito 13 Activ’Air® è stata sostituita da una lastra Gyproc DuraGyp A1 Activ’Air®, che assicura un comportamento di reazione al fuoco in Euroclasse A1 richiesto dalle normative in tema di antincendio. Per le pareti a struttura semplice si è invece optato per la soluzione costruttiva Gyproc Habito Forte HF 1.5, costituita da una struttura metallica Gyproc Gyprofile, un pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+ e due lastre per lato, una di tipo standard Gyproc Wallboard ed una speciale Gyproc Habito™ Forte.
Capannone 18 – Parco Innovazione nelle ex Officine Meccaniche Reggiane
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Reggio Emilia
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Con la riqualificazione degli 8.600 metri quadrati del Capannone 18, si conclude la prima parte del progetto denominato “Parco Innovazione”, che mira a recuperare e riutilizzare l’importante complesso delle ex Officine Meccaniche Reggiane, trasformando i suggestivi spazi esistenti in una struttura all’avanguardia pronta ad ospitare diverse aziende dedite alla ricerca ed allo sviluppo tecnologico.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il rinnovo del Capannone 18 – originariamente dedicato a “caldareria” – consente di ridare vita ad una parte di città abbandonata da tempo e dall’inestimabile valore storico per Reggio Emilia e segue l’intervento di ristrutturazione già realizzato nell’attiguo Capannone 19, che attualmente ospita il Tecnopolo reggiano.
Gli uffici e i laboratori ad alta tecnologia dedicati alle aziende, sono realizzati mediante la costruzione e l’intreccio di nuovi volumi in legno con pareti e controsoffitti a secco Saint-Gobain Gyproc e Saint-Gobain Isover. Tali volumi introducono un’estrema flessibilità e reversibilità agli spazi e sono inseriti all’interno dello scheletro portante dell’edificio esistente, conservato come “memoria storica” insieme ad un macchinario dell’epoca esposto all’ingresso come una vera e propria opera d’arte, espressione della fatica del lavoro e del legame con il passato.
“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto” – ha spiegato durante l’inaugurazione Luca Torri di STU Reggiane S.p.A., società che gestisce la riqualificazione del complesso, realizzato dall’azienda Allodi S.r.l. di Parma – “anche considerando le diverse difficoltà che abbiamo avuto nel ripristinare immobili lasciati a se stessi per diversi motivi. Ma per superarle abbiamo scelto, anche se non era facile, di mantenere la barra dritta sulla qualità ed oggi per la vendita degli spazi del Parco Innovazione riceviamo sempre più richieste, anche da importanti soggetti internazionali.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Stazione Appaltante:
STU Reggiane S.p.A., Reggio Emilia Responsabile Unico del Procedimento:
Arch. Massimo Magnani (Comune di Reggio Emilia) Progetto architettonico, coordinamento generale
e Direzione Lavori:
Andrea Oliva Architetto, Reggio Emilia Impresa esecutrice:
Allodi S.r.l., Parma Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc
(nella palazzina “Ask Spa” e in alcune zone comuni dell’intervento):
A.M.S. S.r.l.s., Lugo (RA)
Pareti esterne, contropareti, controsoffitti e rivestimenti delle strutture portanti per garantire ai nuovi volumi prestazioni termo-acustiche e resistenza al fuoco.
Soluzioni a secco Saint-Gobain Italia progettate per rivestire completamente i nuovi volumi in legno costruiti all’interno del capannone storico. Le pareti esterne in XLAX sono foderate all’esterno con una lastra Gyproc DuraGyp Activ’Air® - previa applicazione di adeguato telo TYVEK come barriera al vapore - e all’interno con una lastra antincendio Gyproc Fireline 15 o Gyproc Lisaflam 15, a seconda del comportamento di reazione al fuoco richiesto. Per garantire una maggiore attrezzabilità dei tramezzi e facilitare il passaggio delle numerose parti impiantistiche, spesso è stata aggiunta una controparete tecnica costituita da una struttura Gyproc Gyprofile da 100mm, un pannello isolante in lana di roccia Isover PAR 4+, una lastra Gyproc Vapor ed una lastra Gyproc Wallboard. Le strutture portanti in ferro ed i soffitti sono stati invece rivestiti con una lastra antincendio Gyproc Fireline 15, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne la capacità di resistenza al fuoco.