L’intervento denominato “Trilogia Navile” si inserisce nell’ambito del macroprogetto di recupero dell’ex mercato ortofrutticolo di Bologna: una delle più importanti aree di riqualificazione urbanistica sviluppate in Italia negli ultimi anni.
Situato in posizione particolarmente strategica – a ridosso del centro storico e adiacente sia alla stazione dell’Alta Velocità che alla nuova sede centrale del Comune – Trilogia Navile è un sistema coordinato di tre grandi e prestigiosi complessi architettonici con residenze, negozi ed uffici
all’interno di un enorme polmone verde di 100.000 mq, progettato dall’architetto paesaggista Andreas Kipar e costituito da due grandi parchi con piante di diverse varietà, piste ciclabili e percorsi pedonali.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Lo studio Cino Zucchi Architects, incaricato dell’ideazione degli edifici destinati all’uso residenziale, ha proposto un progetto originale che si confronta e si integra con la tradizione bolognese e che si caratterizza per la funzionalità degli spazi interni e per gli inediti rivestimenti esterni delle facciate.
I nuovi edifici sono tutti certificati in classe energetica A e sono il risultato di una progettazione attenta ed equilibrata che si avvale di dotazioni impiantistiche all’avanguardia che sfruttano sistemi di ultima generazione come, ad esempio, una sofisticata centrale di trigenerazione ad alta efficienza per il riscaldamento ed il raffrescamento degli appartamenti.
L’innovativo “Sistema Casa Ambiente” proposto da Valdadige Costruzioni consente inoltre di progettare soluzioni costruttive in armonia con l’ambiente e mirate alla qualità e al benessere, con caratteristiche prestazionali uniche ed un eccezionale comfort abitativo.
Per l’ottenimento del massimo isolamento termo-acustico degli appartamenti e degli spazi comuni, le murature e le strutture portanti del complesso sono rivestite da uno speciale “guscio” interno – estremamente prestazionale e di veloce applicazione – realizzato con i collaudati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain.
L’abbinamento di lastre standard Wallboard 13, lastre in gesso fibrato Rigidur H e pannelli in isolante minerale Isover PAR G3 touch per tutti i tavolati interni, i controsoffitti e le contropareti – quest’ultime accostate sia ai tamponamenti perimetrali che ai divisori tra unità immobiliari – assicura contemporaneamente un ottimo risultato estetico ed un’alta resistenza meccanica, con estrema razionalità costruttiva e massima pulizia di cantiere.
Gli edifici così concepiti diventano una compenetrazione di due strutture tra loro indipendenti: un box esterno di tipo tradizionale ed un altro interno, altamente tecnologico, pensato e costruito con le più avanzate tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain, in grado di creare l’isolamento acustico e termico ideale in un’abitazione contemporanea.
In alcune zone comuni del complesso, come ad esempio nelle vie di fuga e nei corpi scala delle parti più alte degli edifici, le contropareti ed i controsoffitti sono realizzati con lastre speciali Lisaplac, rivestite su entrambe le facce con carta a bassissimo potere calorifico superiore così da assicurare un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Valdadige Sistemi Urbani srl – società del Gruppo Valdadige spa, Verona Progetto architettonico:
Cino Zucchi Architects, Milano – JSWD Architekten, Colonia Impresa esecutrice:
Astro Costruzioni srl, Treviso Applicatore sistemi a secco Gyproc:
SEA srl, Caprino Bergamasco (BG)
The Number 6 è il nome dell’iniziativa immobiliare che ha portato alla ristrutturazione totale di Palazzo Valperga Galleani, uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura nobiliare torinese, progettato e costruito nel 1663 dall’architetto Maurizio Valperga.
Situato all’angolo tra Via Alfieri e Via XX Settembre – nella impareggiabile cornice del centro storico della capitale sabauda, tra splendidi immobili e monumenti di eccezionale importanza – l’edificio si caratterizza per i particolari
andamenti sinuosi composti da ellissi, spirali e linee curve che si intrecciano tra loro creando suggestivi giochi di luci e ombre.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le 43 unità abitative ricavate dall’intervento di ristrutturazione risultano avere tagli differenti, ma sono concepite con la medesima prospettiva: mantenere ove possibile le caratteristiche architettoniche del palazzo e limitare le opere di interferenza con le strutture originali, al fine di non creare ulteriori mutilazioni ad un edificio già fortemente compromesso da precedenti interventi.
Parallelamente grande attenzione è stata posta all’automazione e al sistema di controllo dei servizi e di tutte le parti impiantistiche: la distribuzione dell’acqua, dell’energia, del riscaldamento e la gestione della sicurezza e dei contatti con il personale sono coordinati attraverso l’utilizzo della domotica e di una rete informatica interna, che consentono sia di ridurre i costi di gestione sia di incontrare le nuove esigenze dell’abitare contemporaneo.
Le pareti Habito Tecnica, insieme ai controsoffitti e alle contropareti a secco sulle murature perimetrali, sono la soluzione offerta da Gyproc Saint-Gobain per la realizzazione e la suddivisione interna delle nuove unità abitative. Si tratta di innovative partizioni progettate abbinando una lastra speciale Habito Activ’air con una lastra Rigidur in gesso fibrato – entrambe avvitate sulle nuove strutture metalliche Gyprofile, anticorrosive ed ecologiche – che permettono di ottenere elevate prestazioni termo-acustiche ed alta resistenza meccanica.
I sistemi a secco Gyproc hanno così contribuito a raggiungere il principale obiettivo dell’intervento di recupero e ristrutturazione di Palazzo Valperga Galleani: assicurare ai nuovi appartamenti il massimo della funzionalità e del comfort abitativo, rispettando e valorizzando l’estetica originaria e lo straordinario impianto planimetrico del complesso.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Building Domus srl, Torino Progetto:
Arch. Pietro Boffa, Torino Direzione lavori:
Arch. Luca Petrone, Torino Impresa esecutrice:
Building spa, Torino Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Tecnoedil di Tumminello Alfonso & C sas, Torino
The Hub Bari è un innovativo spazio di coworking situato in un capannone completamente ristrutturato all’interno della Fiera del Levante, in un luogo con un forte valore simbolico per la città di Bari e facilmente raggiungibile sia in automobile che con i mezzi di trasporto pubblico.
Nato per facilitare le relazioni tra imprenditori, liberi professionisti e creativi, The Hub Bari fa parte di una rete internazionale di spazi fisici – circa 40 in tutto il mondo, da Londra a San Paolo, da Milano a Mumbai – il cui scopo è far decollare nuovi progetti ad elevato impatto sociale ed
individuare opportunità di mercato, attraverso l’unione di diverse competenze professionali e la condivisione di ambienti stimolanti e contemporanei dove lavorare, incontrarsi ed organizzare i propri eventi.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]The Hub Bari si estende su di una superficie di circa 1.600 mq ed è composto da un grande open space che comprende l’area di coworking, una sala relax, la cucina con relativa zona pranzo, un giardino pensile, la biblioteca ed un’area dedicata all’organizzazione di piccoli eventi culturali.
Lo spazio dispone inoltre di quattro uffici semi-chiusi – ricavati dal riutilizzo di vecchi container – di due sale riunioni attrezzate e di una grande sala eventi che può ospitare fino a 400 persone, perfettamente insonorizzata grazie ad uno scenografico controsoffitto Gyproc Saint-Gobain, costituito da particolari “lenti” acustiche realizzate con il sistema Rigitone 8/18.
Tale sistema sfrutta speciali lastre forate che consentono di ridurre notevolmente il tempo di riverbero dei rumori nell’ambiente e, nello stesso tempo, di ottenere risultati architettonici di grande impatto visivo.
La varietà e la versatilità delle tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain hanno permesso di individuare le giuste soluzioni alle esigenze di funzionalità, comfort acustico, protezione dal fuoco ed estetica richieste dal progetto, sperimentando l’utilizzo delle lastre anche per la creazione e la costruzione di librerie e di particolari complementi di arredo.
La grande parete rossa – che separa lo spazio open-space dalla sala eventi – è realizzata con doppia orditura metallica Gyprofile e lastre antincendio Fireline 13 mentre le due sale riunioni sono perfettamente isolate grazie alle innovative pareti Habito Pratica activ’air, composte da due lastre per lato del tipo Habito 13 activ’air, struttura metallica Gyprofile ed isolante minerale ad alte prestazioni Habito Sound.
Per il tramezzo che divide cucina e zona pranzo è stato invece scelto il sistema SA 125/75 LR con struttura Gyprofile, pannello Habito Sound, una lastra Habito Hydro 13 activ’air avvitata ad una lastra Rigidur H 13 sul lato cucina e due lastre accoppiate Habito 13 activ’air verso la zona pranzo: il risultato è una parete che contribuisce a purificare l’aria e che garantisce contemporaneamente isolamento acustico, solidità e resistenza all’umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Promotori dell’iniziativa:
Francesco Antonacci – Diego Antonacci – Giusy Ottonelli – Monica Del Vecchio – Angela Amoruso Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Giusy Ottonelli, Bari
Il Teatro Mercadante venne inaugurato il 17 settembre 1895 per rendere omaggio al musicista e compositore altamurano Francesco Saverio Mercadante nel centenario della sua nascita.
Dopo un lungo periodo di chiusura ed abbandono il Consorzio Teatro Mercadante ha stipulato un accordo con alcune imprese locali ed ha affidato allo Studio di Architettura SMN – G.L. Sylos Labini & Partners, il progetto di restauro e di adeguamento funzionale del complesso. Un capitolo importante dell’intervento è costituito dalla costruzione di un nuovo edificio accostato alla struttura
storica, che da un lato risolve il problema prettamente architettonico ed ambientale di completare la cortina edilizia rimasta per anni incompiuta, dall’altro fornisce al teatro nuovi e moderni spazi per uffici, camerini, sale prove e locali tecnici.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto è finalizzato al restauro degli elementi storici del teatro, alla ricostruzione dell’apparato decorativo, al perfezionamento degli spazi funzionali per gli artisti ed il pubblico, al miglioramento degli standard impiantistici e tecnologici e all’adeguamento dell’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza.
“L’approccio adottato – si legge nella relazione tecnica dello Studio di Architettura SMN di Bari – si basa sostanzialmente su due criteri: il progetto della conservazione che mira al mantenimento o alla riproposizione degli spazi e delle funzioni originarie, ed alla riconferma dei materiali e delle tecniche costruttive, e il progetto di rifunzionalizzazione che mira a dotare l’edificio degli standard funzionali, di sicurezza ed impiantistici attraverso inserimenti in armonia con l’impianto fisico esistente, rispettandone le logiche di impostazione originaria.”
In linea con tale filosofia progettuale e metodologica, Gyproc Saint-Gobain ha messo a disposizione la propria vasta gamma di intonaci e rasanti naturali ed ecocompatibili, privi di cemento e dunque particolarmente indicati negli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio storico.
Per tutti gli intonaci delle pareti, dei soffitti e dei palchi è stato utilizzato UnicoVic, la nuova soluzione della linea EcoVic a base di gesso e calce idraulica naturale NHL5, che assicura contemporaneamente semplicità di applicazione, resistenza ed innovazione.
UnicoVic è un prodotto altamente prestazionale in grado di abbinare ai vantaggi del gesso (assenza di ritiri, resistenza meccanica, isolamento termico e posa anche in presenza di forti spessori), le caratteristiche di naturalità e traspirabilità tipiche della calce idraulica naturale.
Il grande plafone della sala è invece intonacato con il Sigmatic ignifugo M120, un premiscelato isolante della linea TecnoVic a base di gesso emidrato, Vermiculite e Perlite espanse, specificatamente studiato per garantire l’adeguata protezione dal fuoco di murature e solai in laterizio.
Sia il Sigmatic ignifugo M120 che l’UnicoVic sono rasati con il Rasocote 5 plus a base gesso della linea EcoVic, una finitura liscia, bianchissima e di grande affidabilità, che rende estremamente semplici e veloci le successive operazioni di tinteggiatura.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Teatro Mercadante srl, Altamura Progetto architettonico:
SMN Studio di Architettura – G.L. Sylos Labini & Partners, Bari Direzione Lavori:
Arch. Gian Luigi Sylos Labini – Ing. Pietro Santoro Applicatore intonaci Gyproc:
Ing. Antonio Resta e C. srl, Bari
Dopo il restauro di palazzo Grassi, avvenuto nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna la terza tappa del grande programma culturale di François Pinault a Venezia.
La riqualificazione del nuovo spazio, dedicato interamente a conferenze, incontri, proiezioni e concerti, è firmata dall’architetto giapponese Tadao Ando che ha lavorato in
stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con le autorità e i servizi competenti, in particolare con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della città lagunare.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Una volta ricostruito l’involucro esterno, che mantiene inalterata la forma trapezoidale preesistente del Teatrino, l’architetto Tadao Ando ha inserito internamente un volume completamente nuovo che sagoma e disegna lo spazio e che, nello stesso tempo, si confronta con il contesto storico in cui è inserito. Questo volume definisce i due ambiti principali del progetto: il primo è l’auditorium con la presenza di un palco, un backstage ed una gradinata con le poltrone per il pubblico, il secondo è un grande foyer illuminato dall’alto grazie alla presenza di un suggestivo lucernario triangolare. Le strutture verticali dell’edificio sono un’integrazione tra i preesistenti pilastri perimetrali e profili in acciaio di nuova costruzione; questi ultimi diventano l’ossatura portante delle scenografiche pareti curve ed inclinate che personalizzano tutti gli spazi interni e contraddistinguono fortemente il progetto architettonico.
Tali pareti sono realizzate utilizzando i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, che sfruttano sempre la combinazione tra l’innovativa tecnologia activ’air e le prestazionali soluzioni Isover Saint-Gobain: i nuovi pilastri HEB 260 sono inglobati da due strutture metalliche Gyprofile da 75 mm, sulle quali sono avvitate due lastre Habito 13 activ’air e nelle cui intercapedini è inserito un doppio strato minerale Isover Par 70 G3 touch altamente isolante; una lastra Rigidur H 13 in gesso fibrato, posizionata tra il pilastro ed una delle strutture metalliche, aumenta notevolmente la resistenza meccanica della parete ed assicura una classe di reazione al fuoco A1. Sui tamponamenti perimetrali in mattoni, le contropareti a secco sono realizzate utilizzando una doppia orditura Gyprofile – con all’interno un doppio isolante costituito da un primo strato di Isover Par 70 G3 touch e da un secondo di Isover Mupan k 60 G3 touch – una lastra antincendio Fireline 15 ed una lastra speciale Habito Vapor 13 activ’air.
Per le aree esterne e i locali tecnici si è invece optato per una parete Gyproc Aquaroc altamente performante, costituita dalla combinazione di lastre Habito Vapor 13 activ’air, Rigidur H 13, Fireline 15 e Aquaroc 13 che garantiscono contemporaneamente qualità dell’aria, robustezza, protezione antincendio e resistenza alla pioggia ed agli agenti atmosferici. Anche i controsoffitti utilizzano soluzioni Gyproc Saint-Gobain di ultima generazione: nell’auditorium il sistema Rigitone 8/18 sfrutta particolari superfici forate che assicurano elevate prestazioni acustiche, nel foyer e nei corridoi il Gyptone Big Line 6 trasmette eleganza a tutto l’ambiente e, grazie alla stessa tecnologia activ’air presente in tutte le lastre Habito a parete, contribuisce ad assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Palazzo Grassi, Venezia Progettazione architettonica e direzione artistica:
Tadao Ando Architect & Associates (TAAA) Impresa esecutrice:
ICCEM srl, Marghera (VE) Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Palladio Servizi srl, Villorba (TV)
Un ospedale moderno e innovativo, di alto livello impiantistico e tecnologico, dotato di grande flessibilità nelle strutture e nella dotazione di posti letto, compatto nell’impianto architettonico, razionale nel sistema dei percorsi, facilmente accessibile ed “aperto” alla città: sono queste le principali caratteristiche del nuovo complesso edilizio situato all’interno del polo ospedaliero “Santa Maria della Misericordia” di Udine.
“L’Ospedale – dichiara Carlo Favaretti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria – è stato progettato e realizzato secondo il moderno criterio dell’intensità di cura e di una logica dipartimentale e quindi non per divisione specialistica, ma secondo le esigenze dei pazienti intorno
ai quali ruotano e si riuniscono equipe multidisciplinari e interdisciplinari. Per questo il trasferimento delle unità operative non è un semplice trasloco ma una riorganizzazione e una trasformazione radicale dei modelli assistenziali.”
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La nuova struttura si sviluppa su quattro piani, ha una capacità di accoglimento di 300 posti letto e ospita i settori di fisica sanitaria, medicina nucleare, radioterapia, radiodiagnostica e terapia intensiva, 35 ambulatori e otto sale per l’endoscopia digestiva, urologica e pneumologica. Due i blocchi operatori per un totale di dodici sale di cui la metà per chirurgia generale, clinica chirurgica e urologia, cinque per il DPT chirurgico specialistico ed una per il DPT chirurgico.
A tutto ciò si aggiungono 53 tra stanze e sale riunioni per i medici, un’area ristoro ed una serie di spazi destinati al raccordo con le strutture preesistIdrorepellenti, alla sterilizzazione e ai servizi.
La tecnologia a secco offerta da Gyproc Saint-Gobain rappresenta una soluzione di estrema funzionalità soprattutto negli interventi di edilizia ospedaliera, sia per la perfetta integrazione con le sempre più complesse parti impiantistiche, sia per i valori di abbattimento acustico e di compartimentazione al fuoco che riesce a garantire, nettamente superiori rispetto ad una muratura tradizionale di uguale spessore.
Tutti i tramezzi interni del nuovo ospedale utilizzano una struttura metallica da 75 mm con materassino isolante e quattro lastre in gesso rivestito, scelte in base all’utilizzo e alle esigenze dei vari ambienti: così si è deciso di inserire lastre wallboard in tutte le pareti standard; lastre idrorepellenti nei bagni e in alcuni locali tecnici; lastre speciali antincendio Fireline 15 e Lisaplac 15 nei corridoi, nelle vie di fuga e in tutti gli spazi “aperti”; lastre Rigidur per assicurare maggiore resistenza meccanica alle zoccolature di alcune pareti, trattate tipo boiserie e successivamente rivestite in PVC.
Per i controsoffitti ispezionabili si è scelto il sistema a pannelli modulari in gesso rivestito Decogips Capri E 24 in Euroclasse A1, con struttura a vista, resistenza all’umidità RH 90 e riflessione della luce del 90%.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Azienda Ospedaliero – Universitaria “Santa Maria della Misericordia”, Udine – Ufficio Speciale Nuovo Ospedale, Udine Concessionario:
Consorzio Edilsa, Monfalcone (GO) Progettazione:
SVEI spa, Roma Responsabile Unico della Progettazione:
Arch. Alberto Altieri – Studio Altieri spa, Thiene (VI) Progettazione architettonica:
Arch. Giulio Altieri – Arch. Luca Cerutti – Ing. Francesco Viero – Dott. Urb. Valentina Altieri – Arch. Chiara Urso – Ing. Marco Smiderle Direzione Lavori:
Arch. Giuseppe Camporini Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)
Immerso in uno splendido parco di 10.000 metri quadrati, il Park Hotel Pacchiosi è un lussuoso albergo che dispone di 59 unità abitative tra camere, suite ed appartamenti, tutte arredate in stile rinascimentale.
Quattro anni di lavori hanno completamente rinnovato e riqualificato un imponente complesso architettonico – progettato da Enrico Bovio all’inizio del Novecento – situato nel più antico quartiere di Parma e che in origine doveva ospitare la “Reale Clinica Chirurgica” della città emiliana.
L’edificio si sviluppa su quattro piani e si contraddistingue per la linearità delle facciate e per il rigoroso schema planimetrico a “pettine”, nel quale gli ampi spazi interni, con grandi finestre e spettacolari soffitti a volta, ruotano intorno al monumentale scalone centrale.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Nel globale intervento di ristrutturazione sono stati conservati gli elementi caratteristici dell’architettura storica, mentre il frazionamento degli spazi interni – necessario per soddisfare le esigenze della nuova destinazione d’uso – è avvenuto tramite l’inserimento di un tecnologico “guscio interno” realizzato a secco con i più avanzati sistemi Gyproc Saint-Gobain, abbinati alle soluzioni altamente isolanti offerte da Isover Saint-Gobain. I controsoffitti continui in lastre Wallboard 13, le contropareti tecniche in lastre antincendio Lisaflam e le diverse tipologie di tramezzi interni sono in grado di semplificare notevolmente il passaggio dei numerosi impianti e di dare le giuste risposte in termini di isolamento termo-acustico e di compartimentazione al fuoco, requisiti fondamentali da considerare soprattutto in una struttura alberghiera.
I muri di separazione tra le varie camere e i divisori tra camere e corridoi sono formati da un “blocco” centrale costituito da una struttura metallica da 75 mm sulla quale sono ancorate due lastre antincendio Fireline 15 di tipo F, riconoscibili dalla colorazione rosa della faccia a vista. Su entrambi i lati del tramezzo centrale così concepito sono accostate due ulteriori controfodere a secco, ognuna delle quali è formata da una struttura da 50 mm, da un pannello in isolante minerale Isover PAR G3 touch, da una lastra Wallboard 13 e da una lastra Rigidur H in gesso fibrato, caratterizzata da un’elevata durezza superficiale e nettamente più resistente all’impatto rispetto a quella tradizionale. Nelle vie di fuga la lastra Wallboard 13 è sostituita da una Lisaplac M0 BA 13, rivestita su entrambe le facce da carta a bassissimo potere calorifico che assicura un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.
Il risultato è una parete robusta, funzionale e perfettamente isolante grazie alla specificità delle tecniche costruttive Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain, basate su modularità, leggerezza e versatilità d’impiego. Nel sottotetto, infine, le capriate in legno sono rivestite da una stratigrafia a secco composta da una struttura da 50 mm – con isolante minerale Isover PAR G3 touch – e due lastre speciali Fireline 20 che garantiscono un ottimo isolamento termico e un’adeguata resistenza al fuoco.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Dorfim Due srl, Parma Progetto e Direzione Lavori:
Architetti Associati Giandebiaggi & Mora srl, Parma Impresa esecutrice:
Pacchiosi Drill spa, Sissa (PR) Direttore di cantiere:
Geom. Pierangelo Reggi Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Isolservice Fidenza srl, Fidenza (PR)
Il complesso residenziale “Parco dei mulini” è una suggestiva iniziativa immobiliare di housing sociale che sorge all’interno di un grande parco, delimitato dall’antico canale dei Mulini e caratterizzato dalla presenza del cosiddetto “Ponte delle Lavandaie”, interessante opera storico-monumentale risalente al 1600 e tuttora in buono stato di conservazione.
L’intervento rappresenta il primo caso in Italia ad aver ottenuto la prestigiosa certificazione “Green Building Council Italia” per il “GBC Home”, protocollo dedicato all’edilizia residenziale e nato per verificare e premiare i cantieri più
attenti agli aspetti sostenibili, dal risparmio di energia e di acqua potabile all’isolamento termo-acustico e, più in generale, al comfort abitativo degli edifici.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Tutti gli alloggi, certificati in classe energetica A, sono progettati per rispondere alle diverse esigenze degli utenti finali e sono disposti in funzione dell’esposizione solare: le zone giorno prospettano a sud con logge che garantiscono il massimo di luce naturale in inverno e il controllo dell’irraggiamento in estate, mentre a nord affacciano le zone di servizio oltre ai collegamenti verticali ed orizzontali comuni.
Il nuovo complesso è realizzato con l’ausilio di una tecnica costruttiva innovativa – flessibile e sostenibile – denominata “Easy Building System” (EBS), brevettata dalla società Cogefrin e contraddistinta da una serie di accorgimenti progettuali che consentono di ottenere edifici ecocompatibili ed altamente efficienti dal punto di vista energetico.
L’obiettivo strategico del sistema EBS consiste nel promuovere il controllo e la diminuzione dello sfruttamento delle risorse ambientali, attraverso l’applicazione di processi produttivi a basso consumo energetico – con ridottissime emissioni di anidride carbonica – e l’impiego di materiali sostenibili che rendono possibile la reversibilità degli interventi.
L’Easy Building System, in particolare, si basa sull’utilizzo della tecnologia di costruzione ibrida – cemento armato per le strutture portanti verticali e legno lamellare per i solai – e sulla realizzazione di tramezzature a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain in grado di garantire leggerezza, velocità nella posa in opera ed un elevato isolamento termico ed acustico a tutti gli ambienti interni.
In particolare il sistema Habito activ’air per le pareti interne, le contropareti e i divisori tra appartamenti, è una soluzione costruttiva di nuova generazione che unisce flessibilità nella posa in opera ad ottime prestazioni in termini di benessere abitativo, grazie all’abbinamento di lastre speciali Gyproc Habito 13 activ’air e Rigidur H con i pannelli in isolante minerale Isover PAR G3 touch che, posti nell’intercapedine delle strutture metalliche, garantiscono isolamento acustico e sicurezza al fuoco..
Habito activ’air è inoltre studiato per purificare gli spazi domestici in modo continuo e duraturo: è in grado infatti di captare il 70% dei VOC (Composti Organici Volatili) contenuti nell’aria degli ambienti chiusi, innescando una reazione chimica che trasforma la formaldeide e gli aldeidi in composti inerti non più pericolosi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Parco dei mulini srl, Lugo Progetto e Direzione lavori:
Studio Conti e Galegati Architetti Associati, Lugo Impresa esecutrice/applicatore sistemi a secco Gyproc:
COGEFRIN spa, Castel Maggiore (BO)
L’Oleandri Resort è un prestigioso complesso turistico-ricettivo immerso nel verde e situato tra il Parco Nazionale del Cilento e gli scavi archeologici di Paestum.
Per aumentare l’offerta e l’esclusività nel settore dell’organizzazione di cerimonie e ricevimenti, la struttura si è recentemente arricchita di un nuovo ed elegante spazio polifunzionale ricavato in alcuni locali in disuso completamente ristrutturati.
I nuovi ambienti si contraddistinguono per gli aspetti
tecnologici e la grande flessibilità di utilizzo che, grazie a sistemi “intelligenti” e domotici per il controllo dell’illuminazione e degli effetti audio-video, consentono di variare l’ambientazione e gli scenari interni con atmosfere e colori diversi secondo le esigenze specifiche del singolo evento.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]I suggestivi controsoffitti che fanno da cornice a tutti gli spazi costituiscono l’elemento architettonico più rilevante e caratteristico della nuova location e testimoniano la volontà di incentrare tutta la progettazione sull’utilizzo di materiali innovativi e finiture estremamente ricercate.
La versatilità tipica dei sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain ha permesso di ottenere un’elevata varietà di soluzioni dal punto di vista tecnico ed estetico: i controsoffitti in lastre, infatti, in alcuni casi sono la soluzione ottimale per nascondere gli impianti e per fare da supporto all’illuminazione artificiale, mentre in altre situazioni diventano veri e propri elementi architettonici pensati per richiamare e rendere omaggio alla classicità e alla tradizione costruttiva del vicino sito archeologico di Paestum.
Così, se nella sala principale i controsoffitti ribassati sono realizzati con lastre Wallboard 13 per contenere i numerosi apparati tecnologici e gli apparecchi illuminanti, in tutti i corridoi e nei porticati esterni le diverse coperture proposte – volte a crociera, volte a botte e soffitti piani decorati – sono costituite da strutture metalliche e lastre speciali Gyproc Flex 6 appositamente sagomate e curvate per ottenere le forme desiderate.
Le Wallboard 13 sono lastre standard di tipo A costituite da un nucleo in gesso emidrato reidratato, rivestito su entrambe le facce da materiale cellulosico con funzione di armatura esterna; le Gyproc Flex 6 sono invece le più sottili lastre in produzione, studiate proprio per garantire prestazioni ed estetica in presenza di particolari applicazioni curve.
In tutte le soluzioni descritte, le lastre dei controsoffitti Gyproc Saint-Gobain – posate con grande pulizia e velocità di esecuzione – garantiscono un forte e piacevole impatto architettonico, dovuto alla qualità dei materiali impiegati ed alle perfette operazioni di rasatura e trattamento dei giunti che assicurano sempre superfici lisce ed omogenee.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Costabile Cerone, Agropoli (SA) – Arch. Antonietta Pagano, Capaccio (SA) Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Alfa System Di Pazzanese Franco & C. snc Controsoffitti, Roccadaspide (SA)
Nuova sede della Giunta della Calabria, Germaneto di Catanzaro
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il progetto della “Cittadella Regionale” nasce dall’esigenza di accorpare i numerosi uffici e gli organi istituzionali della Calabria in un complesso edilizio di nuova costruzione, rigoroso e funzionale nell’organizzazione degli spazi interni e fortemente riconoscibile dal punto di vista architettonico.
La nuova struttura, progettata per ospitare circa 1600 persone tra funzionari politici e personale amministrativo, è situata in un’area di grande valenza per la città di Catanzaro – a pochi chilometri dal centro cittadino e lungo la
valle del fiume Corace – in un contesto urbanistico che già ospita l’Università “Magna Graecia” e che sarà sede del nuovo Ospedale Civile del capoluogo calabrese.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto prevede la costruzione di un imponente organismo architettonico che interessa un’area di oltre 190.000 metri quadrati e che è contraddistinto da una forma a “C”, con sette edifici multipiano che si affacciano su una grande piazza centrale.
Oltre agli uffici operativi, alla presidenza ed agli assessorati, il complesso ospita un centro di elaborazione dati, spazi di relazione con il pubblico, una serie di magazzini ed archivi, un asilo nido, una biblioteca, una banca ed un ufficio postale, la mensa per il personale, un ristorante, una grande autorimessa interrata, varie sale conferenze ed ampi spazi museali nei quali collocare gli importanti reperti messi in luce dalla vasta campagna archeologica svolta dalla Regione Calabria nell’area oggetto dell’intervento prima dell’inizio dei lavori.
L’ossatura portante dell’edificio è costituita da pilastri e travi in acciaio – dimensionati secondo il criterio di calcolo previsto dalla norma denominata “Eurocodice 3” specifica per la progettazione di tali strutture – rivestiti da uno strato di intonaco isolante Igniver, un prodotto Gyproc Saint-Gobain appositamente studiato per la protezione dal fuoco e scelto applicando la procedura europea EN 13381-4 che disciplina i “Metodi di prova per la determinazione del contributo alla resistenza al fuoco di elementi strutturali”.
Igniver è un premiscelato della linea TecnoVic a base di gesso e Vermiculite, estremamente leggero e caratterizzato da un’ottima aderenza; non contiene amianto né fibre, è ininfiammabile ed elastico, assicura bassa conducibilità termica ed un ottimo isolamento acustico.
Sottoposto a specifiche prove di laboratorio, Igniver raggiunge inoltre la migliore classe di fumo ottenibile: ciò significa che non presenta rischi in caso di incendio poiché non produce fumi che diminuiscono la visibilità e non emette gas tossici pericolosi per la salute.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Regione Calabria Contraente Generale:
Regione Futura srl – Società gruppo Bonatti spa Progettazione (R.T.P.):
Studio Valle Progettazioni – Studio Angotti srl – Ing. Roberto Postorino Progettazione strutturale:
Studio Angotti srl – Studio Ceccoli Associati Direzione Lavori:
Ing. Roberto Postorino Progetto resistenza al fuoco delle strutture in acciaio:
Ing. Sandro Pustorino Applicatore intonaci Gyproc:
Catena Services srl, Osimo (AN)