Polo scolastico “Junior Campus”

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo scolastico "Junior Campus",Fontanellato (PR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo polo scolastico di Fontanellato è un progetto ambizioso e all’avanguardia per scelte architettoniche e contestualizzazione nel “sistema paese”, nato per integrare in un unico spazio le funzioni educative e sportive dei più piccoli, vista la vicinanza al palasport e allo stadio cittadino. I 3000 metri quadrati occupati dalla struttura muraria – rivestita in mattoni faccia a vista e caratterizzata da ampie vetrate che si affacciano direttamente sul verde – ospitano un nido d’infanzia, una scuola materna ed una grande mensa scolastica in grado di preparare 50 mila pasti all’anno per tutte le scuole. “L’asilo è sempre più considerato dai pedagogisti” — ha detto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Francesco Trivelloni – il momento formativo per eccellenza. Con Junior Campus abbiamo puntato sulla qualità: qualità del progetto pedagogico, qualità degli ambienti funzionali, qualità dei materiali con cui è stato costruito il complesso, il tutto nell’ottica del massimo benessere per i bambini”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’ambiente scolastico è magistralmente studiato per ottenere spazi “a misura di bambino”, accoglienti, funzionali e in grado di stimolare l’autonomia, la crescita personale, la ricerca e l’esplorazione.
Estrema attenzione è stata posta nello studio della luce naturale nelle aule – in cui le grandi aperture verticali sono sempre integrate da una scenografica illuminazione zenitale che filtra da un lucernario in copertura – all’efficienza energetica dell’edificio e all’isolamento termo-acustico dei vari ambienti.
Gyproc Saint-Gobain ha messo a disposizione innovative soluzioni a secco per le pareti tecniche interne, abbinando lastre di ultima generazione con pannelli arrotolati isolanti Isover Par 45 e 70, così da assicurare numerosi vantaggi: il raggiungimento di un eccezionale isolamento acustico, un’adeguata protezione dal fuoco (minimo REI 90), l’abbattimento delle dispersioni termiche, la semplificazione del passaggio dei numerosi impianti, una grande solidità e resistenza all’impatto e, non per ultima anche in relazione alla funzione del complesso, un’ampia rispondenza alle norme antisismiche vigenti.
L’utilizzo di diverse tipologie di controsoffitti garantisce prestazioni tecniche ed elevata resa estetica: nei bagni e nei corridoi si è optato per i pannelli in gesso alleggerito DECOGIPS CORAL, nelle cucine per il CASOROC, nelle aule e nell’atrio d’ingresso per il GYPTONE BIG QUATTRO 41.
“Tutti sistemi di grande affidabilità – ci dice Giuliano Coppellotti della IsolService Fidenza srl – che, uniti alla cura nella posa in opera, possono cambiare completamente il comfort interno di un complesso scolastico, sia dal punto di vista delle prestazioni acustiche che da quello prettamente estetico ed architettonico”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Fontanellato – Consorzio Zenit, Parma
Progetto definitivo/esecutivo:
Arch. Claudio Bernardi – Ing. Stefano Boschi – Ing. Giampaolo Vecchi
Migliorie al progetto definitivo/esecutivo:
Arch. Gianluca Di Bella – Ing. Alessandro Di Stasi – P.I. Paolo Franzoni
Direzione Lavori:
Dott. Ing. Stefano Boschi
Coordinatore dei lavori:
Arch. Andrea Illari, Parma
Impresa mandataria:
Cooperativa Buozzi, Roccabianca (PR)
Impresa esecutrice:
Fratelli Manghi SpA, Fontanellato
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
ISOLSERVICE FIDENZA srl, Fidenza

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140732264-873ccc3a-fdcc-5″ include=”1381,1382,1383,1384,1385,1386,1387″ css=”.vc_custom_1482140947658{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Museo dell’Automobile

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo dell'Automobile,Torino (TO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Il Museo Nazionale dell’Automobile riapre finalmente al pubblico dopo quattro anni di lavori finalizzati ad una radicale e grandiosa trasformazione dell’edificio e del percorso espositivo. La struttura cambia radicalmente volto, ma soprattutto modifica la sua natura e la sua mission: non una semplice ristrutturazione architettonica, ma un intervento che mira a posizionare in modo dinamico e sensazionale la nuova realtà museale all’interno del panorama culturale italiano.
Il Museo, contemporaneo ed avveniristico, è stato progettato dall’Architetto Cino Zucchi, mentre l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Corvino, che a Torino ha già allestito gli spazi del Museo del Cinema. L’esposizione permanente vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 vetture originali di 80 diverse marche e racconta nei suoi 19.000 mq di spazio espositivo la storia dell’automobile – ma anche quella più generale di una cultura e di una società – attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e patrimonio.
‘Il nostro obiettivo – spiega Rodolfo Gaffino Rossi, direttore del Museo – è stato fin dall’inizio quello di non fare una struttura per soli specialisti, ma di rivolgersi ad un pubblico più ampio possibile. Volevamo togliere al Museo l’etichetta di garage polveroso e trasmettere ai visitatori le conoscenze che possediamo attraverso un allestimento specifico, capace di dare un nuovo senso alla splendida collezione che possediamo, moltiplicandone i significati e inserendola all’interno dei vari contesti della storia del Novecento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto architettonico di Cino Zucchi costituisce una perfetta sintesi tra la valorizzazione dell’edificio preesistente di Amedeo Albertini e le necessità spaziali e comunicative di un museo contemporaneo, vivo ed aperto alla città a tutte le ore del giorno.
L’intervento di François Corvino rivoluziona i percorsi e lo spazio di allestimento con l’obiettivo di superare la semplice esposizione di automobili, raccontando la sua ‘leggenda’ legata ai vari periodi storici: una storia nella quale avvenimenti reali si mescolano a personaggi e situazioni nate dall’immaginazione dello scenografo.
La realizzazione delle particolari soluzioni tecniche e architettoniche volute dai progettisti è stata possibile anche grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc appositamente studiati per gli interventi museali, alla capacità e all’esperienza pluriennale nella posa in opera delle ditte applicatrici – Vinilux srl per la parte legata alla ristrutturazione dell’edificio e Ampa snc per la parte prettamente di allestimento – e al costante supporto commerciale e di promozione dei tecnici Gyproc che operano nell’area del capoluogo piemontese.
In particolare nel rinnovato Museo dell’Automobile la versatilità delle soluzioni a secco Gyproc si sposa perfettamente con il dinamismo e la tecnologia delle scenografie e degli apparati allestitivi, incentrati su effetti speciali, postazioni interattive e moderni sistemi di illuminazione.
Tutte le pareti espositive – autoportanti e ancorate solo a pavimento – sono realizzate con doppia struttura metallica e lastre in gesso fibrato RIGIDUR H 13, in grado di assicurare minimi ingombri e massima resistenza meccanica, anche in presenza di carichi pesanti. All’interno di questi setti un’ampia intercapedine, oltre a consentire l’alloggiamento dei vari apparati elettronici ed impiantistici, diventa un vero e proprio corridoio d’ispezione per effettuare comodamente l’ordinaria manutenzione.
Gyproc ha inoltre fornito le idonee risposte alle esigenze di compartimentazione al fuoco dei diversi ambienti: le lastre LISAFLAM sono usate per speciali controsoffitti a membrana, mentre le lastre FIRELINE costituiscono i tramezzi antincendio che assicurano la protezione REI 120 richiesta dalle vigenti normative.
Una delle opere più significative dell’intervento è stata la chiusura della corte esistente e la sua trasformazione in un luogo per eventi e manifestazioni temporanee, ‘abbracciato’ da un’organica e sinuosa pelle in alluminio forato.
La copertura trasparente del nuovo spazio è ritmata da una serie di lamelle frangisole triangolari costituite da un reticolo portante in acciaio; su quest’ultimo sono state ancorate le strutture metalliche che fanno da supporto alle spettacolari lastre RIGITONE 8/18 in grado di garantire elevati livelli di assorbimento acustico e grande resa architettonica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico:
Cino Zucchi Architetti, Milano
Progetto dell’allestimento:
François Corvino
Impresa esecutrice delle opere edili:
Arcas SpA, Torino
Impresa esecutrice dell’allestimento:
Bodino SpA, Torino
Applicatori dei sistemi a secco Gyproc:
Vinilux srl, Torino – Ampa snc di F.lli Petta, Torino

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482140488980-353fa605-1005-2″ include=”1370,1371,1372,1373,1374,1375,1376,1377,1378″ css=”.vc_custom_1482140711406{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Museo del Novecento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Museo del Novecento,Milano (MI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento scaturisce dall’intento di restituire un’immagine forte e attraente all’edificio storico milanese e di organizzare al suo interno un sistema museale semplice e lineare in grado di esaltare le centinaia di opere esposte, espressione delle grandi stagioni artistiche del XX secolo: dal futurismo all’arte informale e concettuale, dall’astrattismo all’arte povera, con capolavori come Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo o il Neon di Lucio Fontana, visibile da piazza del Duomo attraverso le vetrate della torre dell’Arengario.
‘La mission del museo – si legge sul sito ufficiale – è diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni e capacità critica. Conservare, studiare e promuovere il patrimonio pubblico e la cultura artistica del XX secolo tramite ricerca e attività didattica. Lavorare su più piani per favorire un approccio interculturale e coinvolgere un pubblico che spazia dagli addetti ai lavori, ai bambini, al visitatore di passaggio’.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Dell’edificio originale è stata conservata la sobria struttura esterna che, al momento della costruzione, rappresentava una soluzione innovativa e di grande impatto monumentale: quasi un manifesto della modernità contrapposto alla Galleria Vittorio Emanuele sull’altro lato di Piazza del Duomo.
Gli spazi interni sono stati invece rivoluzionati, con soluzioni funzionali e di grande resa estetica, come la grande rampa elicoidale che collega i diversi piani della torre – dal livello della metropolitana alla suggestiva terrazza sul Duomo – e che diventa l’elemento caratterizzante e riconoscibile del Palazzo dell’Arengario.
Il progetto ha previsto anche un importante intervento su di un’ala dell’adiacente Palazzo Reale, direttamente collegato all’edificio dell’Arengario tramite una passerella sospesa dalla quale si può osservare la stratificazione storica dei palazzi dell’area compresa tra via Rastrelli e piazza Diaz.
‘Il mio lavoro è stato facile – spiega l’architetto Italo Rota che insieme a Fabio Fornasari ha firmato il progetto – perché l’edificio non è mai stato terminato. La mia è un’installazione naturale, uno spazio che esiste solo quando lo visitiamo con il nostro corpo. E che permette di osservare, semplicemente guardando dalle finestre, architetture meravigliose: dello studio BBPR, di Figini e Pollini, o San Satiro del Bramante’.
Sui nuovi tramezzi e su tutte le murature esistenti in mattoni – spesso notevolmente degradate – è stato applicato l’INTO ALFA, un premiscelato della linea EcoVic con caratteristiche certificate di ecocompatibilità.
Ideale negli interventi di ristrutturazione, INTO ALFA è un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Nella parte espositiva del palazzo dell’Arengario l’ampia gamma di soluzioni a secco Gyproc ha contribuito alla realizzazione del nuovo progetto museale, permettendo di raggiungere sempre elevate prestazioni tecniche e notevole resa estetica.
Le lastre speciali FIRELINE 13 e LISAFLAM 15 assicurano la corretta protezione antincendio di pareti e controsoffitti a membrana nei locali filtri; alcune contropareti tecniche, applicate in aderenza a vecchie aperture non più necessarie, oscurano la luce naturale e aumentano così le superfici espositive.
Nelle zone di collegamento tra il piano della metropolitana e il museo, la combinazione di lastre in gesso fibratoRIGIDUR e di lastre con barriera al vapore permette di aumentare la solidità e la resistenza all’umidità delle pareti, mentre all’ingresso della rampa elicoidale alcuni controsoffitti in lastre Gyproc dall’andamento curvilineo riprendono il disegno originario a ‘cassettoni’ dell’edificio preesistente.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Milano – Assessorato alle Infrastrutture Lavori Pubblici area tecnica – Settore tecnico Cultura e Beni Comunali diversi
Responsabile Unico del Procedimento:
Ing. Enrico Boccardo
Progetto esecutivo:
Associazione di professionisti – Arch. Italo Rota (capogruppo), arch. Emmanuele Auxilia, arch. Fabio Fornasari, arch. Paolo Montanari
Direzione Lavori:
Ing. Antonio Acerbo
Direzione artistica:
Arch. Italo Rota, arch. Fabio Fornasari
Imprese esecutrici:
Arengario Società Consortile a r.l. – Società Cooperativa Muratori Sterratori ed Affini, Montecatini Terme (PT) – Marcora Costruzioni S.p.A., Milano
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS S.p.A., Oppeano (VR)
Applicatore intonaci Gyproc:
Rasoges Carnovale srl, Baranzate (MI)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482139327062-8a0464cf-0fd1-6″ include=”1360,1361,1362,1363,1364,1365,1366,1367″ css=”.vc_custom_1482139501234{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Uffici Telecom

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Uffici Telecom,Roma (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Una globale ristrutturazione degli spazi interni ha completamente cambiato il volto dell’edificio situato in Via Assisi a Roma e destinato ad uffici e call-center di Telecom Italia. La realizzazione di particolari soluzioni tecniche e architettoniche è stata possibile grazie all’efficacia e all’innovazione dei sistemi a secco Gyproc specifici per il terziario, all’esperienza pluriennale nel settore delle costruzioni dell’impresa Giorgio Lanzetta e all’affidabilità nella posa in opera della PR Controsoffitti, ditta applicatrice delle tecnologie Gyproc Saint-Gobain. Gli speciali controsoffitti e le esclusive stratigrafie delle partizioni in lastre di gesso rivestito rappresentano – più che mai in questo intervento — una soluzione di estrema funzionalità nell’integrazione con un’impiantistica complessa come quella tipica dei luoghi di lavoro contemporanei; le pareti a doppia lastra offrono peraltro valori di abbattimento acustico che non si sarebbero mai raggiunti con una muratura tradizionale di quello stesso spessore, riducendo notevolmente i tempi di esecuzione e alleggerendo i carichi sulle strutture portanti esistenti.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gran parte dei controsoffitti degli uffici sono realizzati con il sistema GYPTONE BIG LINE 6, appositamente studiato da Gyproc per offrire una perfetta combinazione di design e proprietà tecniche, in grado di ottenere risultati ineguagliabili in termini di resa estetica e prestazioni acustiche.
Tale sistema — caratterizzato dall’accostamento di speciali lastre di gesso rivestito con perforazioni lineari e quattro bordi assottigliati — consente di creare controsoffitti continui di diverse forme e dimensioni e dunque particolarmente indicati per locali di grandi dimensioni.
Tecnica ed estetica rappresentano da sempre un binomio inscindibile nella gamma GYPTONE: la richiesta di affidabilità e di creatività progettuale trova risposta in una serie sempre più completa di prodotti per specifiche aree di applicazione. Questo grazie all’utilizzo di lastre ideate per valorizzare gli ambienti interni e garantire l’idoneo assorbimento acustico a tutte le frequenze.
“In questo tipo di intervento” — ci dice Vincenzo Pirrone, titolare della PR Controsoffitti — “era indispensabile trovare un sistema che garantisse grandi performance vista l’ampiezza dei locali e l’elevato numero di persone che vi lavorerà. Ho trovato nel Gyptone Big Line 6 la soluzione ottimale per ottenere controsoffitti scenografici, eleganti e con risultati efficaci dal punto di vista tecnico e funzionale.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Telecom Italia SpA
Progetto:
Studio tecnico Arbolino Ingegneri associati
Direzione Lavori:
Ing. Alfonso Arbolino
Impresa esecutrice:
Alessandro Lanzetta, Roma
Direzione cantiere:
Alessandro Lanzetta, Roma
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
PR Controsoffitti srl, Roma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497273202662-215d126d-0ef1-4″ include=”1353,1354,1355,1356,2862″ css=”.vc_custom_1497273345806{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Nuova sede Unipol

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Nuova sede Unipol,Bologna (BO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il complesso edilizio che ospita i nuovi uffici Unipol di Bologna nasce con l’intento di riqualificare un’intera fascia di prima periferia — fino ad oggi caratterizzata da degrado e da problemi di congestione viaria — e assume un’importanza strategica dovuta alla sua posizione baricentrica, a due passi dalla zona fieristica della città. Si tratta di un intervento radicale, progettato da Ettore Masi, che comprende il completo rifacimento di tutte le reti di servizio, la realizzazione di ampie zone di verde pubblico, di parcheggi e di percorsi ciclo-pedonali; questi ultimi, in particolare, scavalcano tutte le principali arterie stradali e collegano con continuità i quartieri Bolognina e San Donato. La scelta da parte del gruppo Unipol di collocare importanti funzioni direzionali in tale contesto porta un contributo essenziale alla creazione della sempre auspicata città policentrica, che può realizzarsi solo con l’attento impegno di tutti gli operatori.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo insediamento è costituito da due livelli altimetrici nettamente distinti per caratteristiche e funzioni: al piano terra si trovano tutti gli accessi carrabili, le strade e i parcheggi per le autovetture, mentre ad una quota superiore ogni percorso pedonale porta alla grande piazza rialzata, delimitata sui quattro lati dalle costruzioni del complesso.
L’elemento più rappresentativo dell’intervento è l’edificio a ponte che sovrasta l’asse principale di Via Stalingrado, progettato con un linguaggio architettonico estremamente simbolico e pensato per diventare una nuova porta di accesso alla città, chiamata “Porta Europa” per la sua localizzazione a nord.
Lo studio accurato dei materiali e delle tecnologie edilizie contemporanee, la cura nella realizzazione di ogni dettaglio e la ricerca della qualità ambientale, nell’ottica della sostenibilità e del risparmio energetico, sono stati elementi determinanti per le scelte costruttive degli involucri e delle partizioni interne degli edifici.
La maggior parte dei tramezzi interni, dei rivestimenti delle strutture portanti, delle diverse tipologie di contropareti e dei controsoffitti dei vari ambienti sono stati realizzati, dopo attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
In base alle diverse esigenze dei locali si sono create pareti tecniche con lastre RIGIDUR in gesso fibrato per aumentare la resistenza meccanica e l’isolamento termo-acustico, lastre PLACOCEM AQUA Plus in cemento alleggerito per contrastare l’umidità ed aumentare le performance del tramezzo e lastre ANTINCENDIO per garantire l’idonea protezione di luoghi sicuri e vie di fuga.
“Abbiamo ottenuto risultati eccellenti sia dal punto di vista estetico che prestazionale — ci racconta Andrea Raggi, uno dei titolari della ISO 3 Tecnologie Edili — come dimostrano gli interventi fatti sia sull’atrio d’ingresso, con la foderatura a secco della scala elicoidale e lo scenografico controsoffitto in lastre appositamente fugate per richiamare i vecchi soffitti a cassettoni, sia negli uffici della presidenza, in cui le partizioni a secco diventano il supporto per eleganti rivestimenti in pietra e legno.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
MIDI srl, Bologna (UNIPOL GRUPPO FINANZIARIO)
Progetto architettonico:
Arch. Ettore Masi (capogruppo) – Arch. Andrea Vanzini – Ing. Andrea Guidotti – Ing. Bianca Irene Vicini – Ing. Federico Zamboni
Impresa appaltatrice:
Consorzio Cooperative Costruzioni
Impresa esecutrice:
Il PORTALE società consortile a R.L., Carpi (MO)
Direttore di cantiere:
Geom. Arnaldo Tamburini
Capo cantiere:
Nicola Boccardi
Applicatori sistemi a secco Gyproc:
ISO 3 Tecnologie Edili srl, Santarcangelo di Romagna (RN) – STEEL POOL CANTIERI srl, Forlì (FC)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138861108-78e4bc60-c3c2-5″ include=”1343,1344,1345,1346,1347,1348,1349″ css=”.vc_custom_1482139062232{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo chirurgico Ospedale Borgo Trento,Verona (VR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il nuovo polo chirurgico dell’Ospedale Borgo Trento costituisce un’opera unica nel suo genere, destinata a diventare un punto di riferimento di altissimo profilo tecnologico e di assoluta eccellenza per il Veneto e per tutto il Paese: la struttura, infatti, accorpa in un unico monoblocco 24 specialità di area chirurgica – compresi i trapianti – con una potenzialità operativa di 120 interventi al giorno. Dal punto di vista architettonico sono stati utilizzati diversi elementi tipologici tradizionali – l’edificio a pianta centrale, il parco, il portico, la piazza – in linea con la precisa idea progettuale di organizzare l’ospedale secondo forme urbane, nella ricerca di un forte rapporto della struttura con il tessuto storico e i monumenti della città. L’involucro esterno è schermato da una serie di lamelle frangisole fisse e da un sistema di tende regolabili che garantiscono la perfetta modulazione della luce esterna, un risparmio nella gestione termica dell’edificio e una notevole ‘protezione’ acustica delle degenze e degli spazi di lavoro.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il filo conduttore dell’intera progettazione è ‘l’umanizzazione’ della nuova struttura ospedaliera, in grado di coniugare la massima efficienza e le migliori tecnologie con l’attenzione al comfort e al benessere sia dei pazienti sia del personale di servizio, per i quali viene garantita un’elevata qualità degli ambienti e delle condizioni di degenza e di lavoro.
L’architettura diventa il mezzo per trasmettere sensazioni positive al paziente: così la totale trasparenza dell’edificio consente la piena visione delle parti che lo costituiscono e nello stesso tempo mantiene vivo il legame tra le camere di degenza e lo spazio esterno. All’interno il complesso è accogliente e progettato a misura d’uomo; l’ampio ingresso e l’atrio sono aperti alla luce naturale, la galleria ed i negozi sono elementi non prettamente ospedalieri e rendono il luogo meno specialistico e maggiormente familiare.
Un’impiantistica complessa come quella ospedaliera richiedeva soluzioni di estrema funzionalità e razionalità che solo la tecnologia delle partizioni in lastre di gesso rivestito poteva assicurare: così tutti i tramezzi interni, le diverse tipologie di contropareti, i vari controsoffitti e i rivestimenti di strutture portanti sono stati realizzati, dopo puntuali ed attenti studi progettuali, con i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di dare le giuste risposte ai problemi di acustica e di compartimentazione al fuoco.
Nelle partizioni verticali, in particolare, si è standardizzato l’intervento creando una parete composta sempre da una struttura metallica da 75 mm, materassino isolante e quattro lastre di gesso rivestito, scelte a seconda dell’utilizzo e delle esigenze dei vari ambienti.
Nei vani di collegamento verticale le due rampe di scale sono divise da una spettacolare parete a tutta altezza costruita completamente a secco, con una lastra di tipo standard ed una in classe 0 e con profili da 100 mm ancorati ad una maglia in acciaio completamente indipendente dal punto di vista strutturale.
‘I sistemi a secco Gyproc di ultima generazione sono vantaggiosi sotto tutti i punti di vista – ci spiega Damiano Trivulzi della FIS SpA – perché garantiscono maggiori prestazioni, elevati standard qualitativi ed una migliore organizzazione del cantiere, potendo definire in modo più semplice la tempistica e la programmazione delle varie lavorazioni. Tutti fattori di estrema importanza quando si lavora ad un’opera complessa e articolata come quella dell’Ospedale di Borgo Trento.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Azienda Ospedaliera ‘Istituti Ospedalieri di Verona’
Progetto:
Studio Altieri SpA – Studio Von Gerkan, Marg und Partner, Land Srl, Tifs ingegneria Fellin-Siper – Studio S.T.E.P.
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS SpA, Oppeano (VR) – Edilcontract srl, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138564516-714c5065-b9f9-7″ include=”1327,1328,1329,1330,1331,1332,1333,1334,1335,1336,1337,1338,1339,1340″ css=”.vc_custom_1482138838205{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Polo scientifico e tecnologico “Fabio Ferrari”

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Polo scientifico e tecnologico "Fabio Ferrari",Trento (TN)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il primo blocco funzionale del polo scientifico e tecnologico dell’Università degli Studi di Trento è destinato a soddisfare le richieste di nuovi spazi dei neonati corsi di laurea in Ingegneria e Scienze matematiche, fisiche e naturali. Dedicato alla memoria dell’insigne fisico Fabio Ferrari – figura centrale nella storia dello sviluppo dell’Ateneo trentino – il nuovo complesso universitario occupa una superficie di 20.000 mq, con 30 aule per complessivi 2.400 posti ed alcuni servizi generali quali una grande mensa-ristorante e la biblioteca. Gli edifici della nuova struttura, costruiti in poco più di due anni, si integrano perfettamente nello scenario naturale in cui sorgono e sono realizzati sulla base di un progetto estremamente razionale e funzionale; le grandi vetrate che caratterizzano l’architettura delle facciate ‘aprono’ le aule verso l’esterno, consentendo di instaurare uno stretto rapporto visivo e funzionale tra spazi interni ed aree all’aperto.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]

L’edificio originario, unico nel suo genere e completamente recuperato grazie ad un attento e lungo intervento di restauro, risale al XIII secolo; fin dall’antichità si trovava in una posizione geograficamente privilegiata, sull’arteria più importante degli antichi romani, l’Appia Traiana, all’epoca unica via di collegamento tra Roma e il Sud Italia.
Per i nuovi intonaci esterni di questa costruzione è stato scelto il PRONTOCEM, premiscelato Gyproc a base cemento con ottime proprietà meccaniche, finito con il FINICEM 2 GRIGIO per ottenere un aspetto simile al “civile fine”.
Michele Calabrese, applicatore degli intonaci Gyproc, ci spiega i motivi che lo hanno spinto ad utilizzare ilPRONTOCEM: “Questo prodotto resiste benissimo ai numerosi cambiamenti climatici di queste zone e si può applicare senza problemi anche in forti spessori. Inoltre, a differenza di altri premiscelati cementizi, non è soggetto a ritiri e screpolature, è estremamente elastico e facile da applicare.”
Su tutti i muri interni dell’albergo è stato applicato l’ INTO ALFA rasato con il RASOCOTE 5 plus: si tratta di prodotti Gyproc naturali ed ecocompatibili, di grande affidabilità perché assicurano un risultato a regola d’arte su qualsiasi sottofondo (cemento armato, murature vecchie e nuove, sassi, pietre, ecc.). INTO ALFA, infatti, è l’intonaco ideale per sopperire alle difficoltà generate dal diverso grado di assorbimento dell’acqua dei vari elementi e dal notevole spessore generalmente richiesto.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Università degli Studi di Trento
Progetto:
Ishimoto Architectural & Engineering Firm. Inc
Impresa appaltatrice mandataria:
CODELFA SpA, Tortona (AL)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS SpA, Oppeano (VR) – Edilcontract srl, Parma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138367133-71c3c0b1-9ae5-8″ include=”1319,1320,1321,1322,1323,1324″ css=”.vc_custom_1482138550391{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Teatro moderno Fusignano

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Teatro moderno Fusignano,Fusignano (RA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Realizzare uno spazio funzionale e tecnologico, flessibile, acusticamente impeccabile e con un contenimento massimo dei costi: questi erano gli obiettivi – tutti pienamente raggiunti – dell’intervento di recupero del Teatro Moderno, una struttura progettata nel 1969 dall’architetto Locatelli all’interno del centro storico di Fusignano. “Il Teatro Moderno – racconta l’architetto Manuela Marani – è una delle opere più felici e soprattutto più ricche di idee e di soluzioni sperimentali realizzate nel dopoguerra in questo territorio … Il mio intento è stato quello di far emergere il lavoro svolto da Locatelli e di migliorarlo rendendolo idoneo ai nuovi bisogni e alle nuove esigenze funzionali.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Come spesso accade negli interventi sul patrimonio edilizio esistente, l’utilizzo dei sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain è risultato il più idoneo per ottenere elevate prestazioni tecniche ed alta resa estetica; le lastre RIGIDUR H 13 in gesso fibrato trasmettono forza e solidità alle pareti, i controsoffitti nascondono le numerose parti impiantistiche e diventano un vero e proprio elemento architettonico; le lastre PLACOCEM AQUA Plus garantiscono resistenza all’umidità e agli agenti atmosferici della nuova pensilina aggettante, che funge da copertura dell’ingresso principale.
Ma l’aspetto prioritario del progetto è senza dubbio costituito dall’idonea correzione acustica della sala, ottenuta grazie ad un approfondito studio dello stato di fatto e alla realizzazione di specifiche soluzioni per l’acustica Gyproc Saint-Gobain, sia per il soffitto che per le pareti della platea.
Uno spettacolare controsoffitto “ad onda” corre lungo tutta la lunghezza della sala ed è senza dubbio l’elemento più caratteristico e riconoscibile dell’intervento: la sua particolare forma è ottenuta grazie all’accostamento di dueGyproc Wallboard 10 sagomate e curvate, dall’elevato potere fono-riflettente e con doppia faccia a vista in classe A2.

“Le lastre sono applicate su di una robusta orditura primaria – ci spiega Marco Dovadola della Home srl — legata al soffitto mediante cavi in acciaio ed appositi tasselli metallici ad espansione. Il taglio laser ha permesso sia di ottenere la perfetta forma ondulata, sia di predisporre al giusto interasse tutti i fori per l’ancoraggio dei cavi di acciaio e della struttura metallica secondaria, costituita da classici profili 49/27.”
Le pareti laterali della sala sono rivestite, nella parte più alta, da pannelli 60×60 DECOGIPS APOLO con finitura liscia riflettente e, nella zona più bassa, da lastre RIGIDUR H 13 appositamente fresate sui giunti per dare continuità di disegno a tutta la superficie.
La parete di fondo della sala è invece completamente foderata, comprese le porte di accesso ai servizi igienici, da lastre RIGITONE AIR abbinate a materassini isolanti in lana minerale ISOVER Par 70.
RIGITONE AIR è un esclusivo sistema Gyproc studiato per pareti e controsoffitti che, oltre ad unire il massimo delle prestazioni acustiche a soluzioni di grande efficacia estetica, è in grado di ridurre notevolmente le sostanze nocive presenti nell’aria.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Parrocchia S. Giovanni Battista
Progetto architettonico:
Arch. Manuela Marani
Progetto acustico e strutturale:
Studium Progetti – Ing. Alessandro Placci
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Home srl, S. Agata sul Santerno (RA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482138056947-1ecd5d03-6657-9″ include=”1311,1312,1313,1314,1315,1316″ css=”.vc_custom_1482138299320{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Verona Forum

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Verona Forum,Verona (VR)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Verona Forum è una tra le più importanti e significative esperienze di riqualificazione urbana avviate in Italia negli ultimi anni e rappresenta il primo tassello di un mosaico destinato a modificare radicalmente la città scaligera.
Un intervento di grande fascino dominato da forme architettoniche dinamiche e sinuose, in cui la sostenibilità diventa la base di una nuova cultura del progettare, dove il costruito si integra con l’ambiente e lascia grandi spazi al verde: gli edifici del nuovo Forum sono infatti immersi in un grande parco di 10.000 metri quadri fruibile anche dagli abitanti dei vicini quartieri residenziali. ‘Volevamo che questo complesso rappresentasse qualcosa di innovativo per la città – dice Bruno Tosoni, Presidente della società CIS che ha promosso l’iniziativa – il simbolo di un cambiamento urbanistico e di una nuova filosofia costruttiva. Siamo orgogliosi di aver posato la prima pietra del processo di ricostruzione della nuova Verona, non solo con alti standard architettonici, ma anche secondo criteri di efficienza energetica e rispetto per le persone e l’ambiente.'[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Situato tra il casello di Verona Sud e il centro storico, il nuovo complesso disegnato da Mario Bellini è costituito da una torre direzionale destinata a diventare un nuovo centro dell’economia locale, un prestigioso hotel quattro stelle business – il più grande della città – e un centro fitness Virgin Active.
Le facciate del centro direzionale sono progettate ‘a doppia pelle’ con ventilazione meccanica: un nuovo sistema integrato e automatizzato che permette di gestire al meglio la trasmissione del calore e della luce all’interno dell’edificio.
La facciata così concepita è costituita da due superfici trasparenti separate da un’intercapedine in cui fluisce una portata d’aria naturale o forzata. La parte esterna è composta da innovativi pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, in grado di raggiungere elevati rendimenti con qualsiasi orientamento e anche in condizioni climatiche non ottimali. La facciata diventa così un elemento attivo dell’edificio, capace di regolare il comfort interno in termini di temperatura, luminosità e acustica, oltre a far risparmiare e produrre energia, nel pieno rispetto dell’ambiente.
Anche l’albergo è dotato di tecnologie all’avanguardia che, attraverso una rete di dispositivi elettronici, permettono un ottimale controllo degli impianti: un unico sistema può gestire in modo automatizzato il riscaldamento, il condizionamento, l’illuminazione, l’ombreggiamento della facciata e gli allarmi.
Verona Forum è la dimostrazione della possibilità concreta di poter unire tecnologie all’avanguardia, risparmio energetico e comfort ambientale.
In tale contesto l’ormai collaudata tecnologia a secco Gyproc ha messo a disposizione soluzioni ad alto contenuto progettuale, non solo per le caratteristiche intrinseche dei materiali adottati, ma anche e soprattutto per l’estrema funzionalità della tecnica costruttiva, che ha notevolmente facilitato la gestione automatizzata di tutta l’impiantistica del complesso.
Le moderne metodologie offerte da Gyproc e l’esperienza nella posa in opera della società Magalini srl – che da più di trent’anni è specializzata nell’applicazione di sistemi costruttivi a secco – hanno garantito efficienza energetica, comfort termoacustico e protezione passiva dal fuoco, sia nelle compartimentazioni interne che nelle contropareti tecniche.
Un ruolo importante viene giocato dai controsoffitti Gyproc che, progettati con diverse soluzioni per renderli fissi o ispezionabili a seconda delle esigenze dei vari locali, abbinano sempre prestazioni tecniche ad un ottimo risultato estetico.
Negli uffici della torre direzionale si è optato per l’uso del sistema GYPTONE QUATTRO 20 costituito da eleganti pannelli modulari con un eccellente grado di finitura ed elevate caratteristiche di assorbimento acustico.
Negli spazi comuni dell’albergo i controsoffitti in lastre Gyproc diventano il principale elemento estetico, con suggestivi disegni e motivi architettonici: ne è un esempio l’intervento nelle sale convegni dove un razionale gioco di pieni e vuoti sfrutta la forma del quadrato per personalizzare ed impreziosire tutto l’ambiente.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotori dell’iniziativa:
RECIS Real Estate Compagnia Investimenti Sviluppo – VRF VERONAFORUM
Progetto:
Mario Bellini Architect(s)
Impresa esecutrice:
Costruire srl, Villafranca di Verona
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
MAGALINI srl, Villafranca di Verona

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482137675560-ae1c1dd2-5e61-1″ include=”1303,1304,1305,1306,1307,1308″ css=”.vc_custom_1482137999558{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Complesso residenziale Fiumicino

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2011

Complesso residenziale Fiumicino,Fiumicino (RM)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Questa nuova iniziativa immobiliare fa parte di una serie di interventi innovativi, realizzati con le stesse tecniche costruttive, che stanno sorgendo a Roma e Provincia con il preciso obiettivo di assicurare all’edilizia residenziale un elevato comfort abitativo e acustico. “Sono parecchi anni – ci racconta Luciano Barone della Progea, società che ha fornito le tecnologie a secco – che insieme a funzionari e tecnici Gyproc promuoviamo sul territorio del Centro Italia un nuovo modo di costruire, più veloce e più funzionale alle esigenze dell’abitare contemporaneo. è necessario far capire alle imprese, ai progettisti, ma anche e soprattutto agli utenti finali, che i sistemi Gyproc Saint-Gobain consentono di realizzare le abitazioni del futuro, tecnologiche e sostenibili, riducendo i tempi di esecuzione e limitando notevolmente i carichi sulle strutture portanti”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’innovativo sistema a secco Habito CASA COMFORT — appositamente studiato per aumentare il comfort interno dell’edilizia residenziale – fornisce l’idonea resistenza meccanica ed elevati livelli di isolamento termo-acustico a tutte le pareti interne, ai divisori tra le diverse unità immobiliari e alle contropareti; questo grazie alla presenza di speciali pannelli fonoassorbenti e all’utilizzo di lastre speciali Habito Activ’Air abbinate, all’interno delle abitazioni, a lastre di gesso fibrato RIGIDUR di elevata durezza superficiale e, per i tamponamenti esterni, a lastre PLACOCEM AQUA Plus particolarmente resistenti all’umidità e agli agenti atmosferici.
Habito Activ’Air, in particolare, è una lastra Gyproc di ultima generazione che possiede i requisiti per influenzare beneficamente il microclima abitativo e consentire la perfetta interazione tra uomo, edificio ed ambiente; infatti oltre a perfezionare il comfort termo-acustico, è in grado di migliorare la qualità dell’aria all’interno degli ambienti, dove soprattutto i soggetti più vulnerabili (bambini, donne in gravidanza, anziani) trascorrono gran parte del loro tempo.
La concentrazione di inquinanti contenuti nell’aria ed invisibili ad occhio nudo (aldeidi, benzene, allergeni, radon, ecc.) è più elevata all’interno delle costruzioni rispetto all’esterno e i pericoli per la salute sono sottovalutati.
Consapevole che anche i materiali edili possono essere un fattore di peggioramento in questo senso, Gyproc ha deciso di invertire la situazione lanciando sul mercato l’innovativa tecnologia Habito Activ’Air, che ha la capacità di captare e trasformare in composto inerte il 70% dei VOC (composti organici volatili) contenuti nell’aria degli ambienti chiusi.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Impresa esecutrice/ Applicatore sistemi a secco Gyproc:
ST COSTRUZIONI srl, Fiumicino

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482137372132-ab93c2a9-6565-2″ include=”1296,1297,1298,1299,1300″ css=”.vc_custom_1482137624909{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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