Hotel Esperia Palace

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1483545024521{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Hotel Esperia Palace, Zafferana Etnea (CT)

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L’Esperia Palace è un esclusivo hotel incastonato in un suggestivo parco e sospeso tra la splendida cornice dell’Etna ed il Mar Ionio.
L’architettura del complesso – composta da volumi geometrici puri e di basso impatto visivo – si adagia su terrazzamenti disposti ortogonalmente a varie quote, intorno ad una corte quadrata che diviene una sorta di piazza panoramica.
La nuova struttura ricettiva segue l’andamento del terreno in forte pendenza; l’attacco a terra dell’edificio, in particolare, esalta il rapporto con le caratteristiche geomorfologiche del lotto, talvolta rafforzandone il legame con imponenti muri di basamento in pietra lavica, in altri casi usando grandi logge aggettanti o volumi su pilotis per ottenere forti ombreggiature.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’albergo è caratterizzato da una costante cura nei dettagli e da un’evidente attenzione agli aspetti paesaggistici; dispone di 42 camere, un ristorante, un esclusivo centro benessere ed una scenografica sala polifunzionale per convegni e conferenze, collocata sotto la piazza centrale e dominata da una grande vasca d’acqua in copertura, con il fondo trasparente per lasciare filtrare la luce naturale.
La scelta della tecnologia a secco Gyproc Saint-Gobain per le pareti interne, le contropareti ed i controsoffitti, nasce dall’esigenza dei progettisti di utilizzare avanzate metodologie costruttive in grado di abbattere i tempi di esecuzione, di assicurare maggiore pulizia in cantiere e di integrarsi perfettamente con le numerose parti impiantistiche.
I sistemi Gyproc appositamente studiati per l’edilizia alberghiera consentono inoltre di ottenere risultati di isolamento acustico e di compartimentazione al fuoco di gran lunga più prestazionali rispetto ai valori garantiti da tecniche costruttive tradizionali. I controsoffitti continui in lastre Gyproc Wallboard 13 sono sempre basati su giochi di volumi con salti di quota, velette e scuretti che movimentano gli ambienti e creano suggestivi tagli di luce.
Nel centro benessere e nelle logge esterne si è optato per l’uso del sistema Gyproc Aquaroc, che offre soluzioni a secco in cemento alleggerito per esterni ed interni il cui utilizzo è ideale ove è richiesta una particolare resistenza all’acqua, all’umidità e agli agenti atmosferici.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Luanen srl
Progetto architettonico e Direzione lavori:
SCAU Studio di Angelo Vecchio, Angelo Di Mauro, Koncita Santo, Alfio Cavallaro
Strutture:
Ing. Carmelo Lanzafame
Collaboratori:
Arch. Luca D’Urso, Arch. Antonella Virzì, Arch. Rosa Strano
Impresa esecutrice:
Cavallaro Costruzioni srl, Zafferana Etnea
Infissi:
Cardillo serramenti srl
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Gilletti Costruzioni sas, Acireale (CT)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497428030568-3b6886b9-8bcc-8″ include=”2909,2910,2911,2912,2913,2914,2915,2916″ css=”.vc_custom_1497428059603{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Aqualux Hotel Spa Suite & Terme

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2013

Aqualux Hotel Spa Suite & Terme, Bardolino (VR)

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Situato a pochi minuti dall’elegante centro di Bardolino, il nuovissimo Aqualux Hotel Spa Suite & Terme – progettato dallo studio di architettura Rama – è una delle prime strutture in Italia ad aver ottenuto la precertificazione “Clima Hotel”, documento che attesta con estrema autorevolezza i suoi aspetti eco-compatibili.
L’attenzione al verde e all’acqua caratterizzano fortemente questo intervento: i giardini pensili che ricoprono il tetto e le “cascate” di piante che seguono le linee del perimetro dell’hotel sono parte integrante della costruzione e le otto
piscine di acqua termale e di acqua salata – con forme e dotazioni particolari – diventano il vero e proprio cuore del complesso architettonico.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’ossatura portante costruita completamente in legno, gli accorgimenti progettuali presi in relazione all’isolamento termico, l’impiego di energie rinnovabili e lo sfruttamento del geotermico per il riscaldamento e la climatizzazione, consentono al nuovo complesso di ridurre i consumi energetici del 50% rispetto ad un albergo di pari dimensioni e servizi.
Tutte le strutture in legno delle aree comuni e delle 113 camere – di cui 33 suite – sono foderate da una “scatola” interna costruita interamente a secco, pensata e realizzata con le più avanzate tecniche Isover e Gyproc Saint-Gobain in grado di creare un perfetto isolamento termo-acustico. Le pareti divisorie tra camere, in particolare, sono costituite da un tavolato in legno di 80mm sul quale sono direttamente avvitati, sulle facce esterne, un pannello isolante Ekosol N Isover da 15mm e una lastra prestazionale Gyproc Habito 13.
Su entrambi i lati della parete è stata successivamente accostata una controparete tecnica composta da una struttura metallica da 50mm, un pannello in isolante minerale PAR G3 touch e due lastre Habito 13. Le contropareti sono leggermente staccate dal tavolato in legno e uno strato di gomma le separa in basso dal massetto e in alto dal soffitto: ciò per renderle completamente svincolate e desolidarizzate dalla parete, aumentando notevolmente le prestazioni acustiche senza peraltro rinunciare ad un’adeguata resistenza meccanica.
La stessa tecnica costruttiva è stata utilizzata anche per le pareti tra camere e corridoi e per le controfodere interne sui tamponamenti perimetrali, accoppiando però una lastra Habito con una del tipo antincendio Lisaflam 13, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne la capacità di resistenza al fuoco.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Oleificio Viola, Bardolino
Progetto e Direzione lavori:
Arch. Lino Rama, Lazise (VR)
Impresa esecutrice:
Fedrigoli Costruzioni spa, S. Ambrogio di Valpolicella (VR)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Iso-Sistem Tecnologie srl, Castel D’Azzano (VR)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497374633926-488c9c43-0cc7-7″ include=”2871,2872,2873,2874,2875,2876,2877,2878,2879,2880″ css=”.vc_custom_1497374676787{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Giardini Milano Life

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1483543746892{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Giardini Milano Life, Segrate (MI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Immerso in un grande parco di 50.000 metri quadrati, “Giardini Milano Life” è un nuovo complesso residenziale concepito secondo criteri costruttivi all’avanguardia che sfruttano materiali e tecnologie di ultima generazione.
Le nuove residenze – situate in posizione strategica, a pochi minuti dalla stazione di Segrate e dalla Tangenziale Est di Milano – sono certificate in classe energetica A+ e si distinguono per la scelta di soluzioni eco-compatibili a basso impatto ambientale.
La geotermia ed il fotovoltaico per la produzione di energia
elettrica, i pannelli radianti per il riscaldamento ed il raffrescamento, i serramenti ad elevata coibentazione e le pareti tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain, garantiscono massimo benessere indoor ed un elevato risparmio energetico.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]

L’utilizzo del sistema Gyproc Habito – abbinato ad innovativi pannelli isolanti Isover Saint-Gobain – consente di rivestire completamente le strutture portanti dell’edificio e di concepire ogni appartamento come una singola “cellula”, estremamente funzionale e prestazionale dal punto di vista termo-acustico.
Questo grazie alla progettazione di speciali stratigrafie a secco per pareti interne, contropareti e controsoffitti, in grado di unire alla capacità di raggiungere un perfetto comfort abitativo, una serie di vantaggi derivanti proprio dalla specificità della tecnica costruttiva: il montaggio semplice e a secco, la pulizia all’interno del cantiere, la versatilità di impiego, gli ingombri ridotti e la maggiore razionalità nel passaggio delle numerose parti impiantistiche.

Le pareti Habito Maxima a cinque lastre assicurano ai muri divisori tra unità abitative le massime prestazioni di isolamento termo-acustico e resistenza meccanica, oltre a possedere certificate caratteristiche di anti-effrazione.
Il “pacchetto” a secco del tramezzo è costituito da due strutture metalliche da 75 mm – separate da una lastra in gesso fibrato Rigidur H 13 che ne aumenta la solidità – doppio pannello in isolante minerale ad alte prestazioni Isover PAR G3 touch e due lastre per lato del tipo Habito 13, rivestite con una speciale carta particolarmente bianca che agevola le operazioni di finitura e di tinteggiatura.
Per le compartimentazioni interne degli appartamenti, Gyproc Saint-Gobain offre soluzioni diverse che garantiscono sempre un eccellente comfort abitativo ed un alto valore estetico: le pareti Habito Pratica, Habito Pratica Hydro e Habito Tecnica sono caratterizzate da grande funzionalità e versatilità di utilizzo e sono appositamente studiate per resistere ai carichi ed ai fissaggi (radiatori, pensili, arredi) tipici dell’edilizia residenziale.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Immobiliare Redest srl, Segrate (MI)
Progetto e Direzione Lavori:
Studio Associato Architetti A. Brugnara e P. Sidoti, Milano
Impresa esecutrice:
CMB srl, Carpi (MO)
Capo cantiere:
Geom. Daniele Serafino, Milano
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
SEA srl, Caprino Bergamasco (BG)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497429696033-44141b25-a4ea-8″ include=”2949,2950,2951,2952,2953,2954,2955″ css=”.vc_custom_1497429747668{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Galleria degli Uffizi

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1483543254954{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Galleria degli Uffizi, Firenze

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Il progetto dei “Nuovi Uffizi” prevede il raddoppio dell’attuale capacità espositiva del complesso museale fiorentino attraverso un globale intervento di restauro e adeguamento funzionale, in grado di valorizzare e rinnovare in modo significativo uno dei musei più prestigiosi del mondo.
L’obiettivo principale dei lavori di ristrutturazione è il recupero degli ambienti situati al primo piano dell’edificio vasariano – occupati in precedenza dagli scaffali dell’Archivio di Stato di Firenze – che vanno ad aggiungersi alla storica superficie espositiva della Galleria posta al secondo piano, caratterizzata dalla ben nota forma ad “U”.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è l’aggiornamento e la revisione di tutti gli impianti esistenti – compresa la fornitura di una nuova centrale termica e frigorifera – e la realizzazione di moderni ed innovativi sistemi impiantistici a supporto dei nuovi spazi espositivi, così da tutelare e conservare al meglio l’enorme patrimonio storico-artistico custodito.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Oltre al rinnovamento dell’intera sequenza di sale situate al piano nobile, il progetto crea un nuovo collegamento tra i due livelli del percorso espositivo, permette il recupero di spazi da dedicare all’allestimento di nuovi ambienti museali (le Sale delle Scuole Straniere) e di mostre temporanee (sotto il corpo di fabbrica della Biblioteca Magliabechiana), aumenta le aree per il deposito delle opere d’arte, rinnova ed amplia i servizi sia per il personale che per gli studiosi e i visitatori.
L’allestimento dei nuovi spazi è basato sulla costruzione di speciali “quinte” espositive – di diverse dimensioni a seconda della grandezza delle sale – realizzate completamente a secco e sulle quali sono fissate le opere d’arte.

Tali scenografie sono in grado di resistere meccanicamente anche in presenza di grandi carichi e sono progettate per nascondere e consentire la manutenzione del complesso apparato impiantistico, che utilizza speciali macchinari per il trattamento ed il controllo dell’aria e dell’umidità.
Il sistema costruttivo delle quinte è costituito da una struttura principale in tubolari di acciaio con fazzoletti di fissaggio e piedi regolabili per l’appoggio e la registrazione a pavimento; su questo reticolo portante – assemblato a terra sul posto e poi montato – viene ancorata una struttura secondaria Gyprofile specifica per i sistemi a secco, formata da profili ad “U” standard e profili omega a passo verticale, disposti con interasse di 300 mm.

La quinta viene successivamente chiusa applicando una lastra speciale Gyproc LISAPLAC 13, rivestita su entrambe le facce con carta a bassissimo potere calorifico superiore che assicura un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.
La manutenzione degli impianti risulta estremamente comoda per la presenza di due ante verticali apribili – poste ai lati di ogni quinta – e di alcuni “pannelli-porta” che corrono lungo la parte sottostante proprio in corrispondenza delle macchine. Questi pannelli sono costituiti dall’accoppiamento di una lastra in mdf da 14 mm e da una lastra in gesso rivestito LISAPLAC 13, avvitata, tagliata a misura ed incassata in un apposito vano realizzato con profili in alluminio ad “L”.
La finitura di tutte le quinte – scelta sulla base di campionature ad hoc e definita “grave” per la particolare tonalità – è ottenuta grazie ad un fondo pigmentato a tinta unita sul quale viene applicato un prodotto con effetto velatura, dai valori di luminosità e saturazione lievemente più bassi rispetto al fondo, così da creare il particolare effetto di trasparenza e cromia desiderato.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze (con esclusione della città, per le competenze sui beni storici, artistici ed etnoantropologici), Pistoia e Prato
Progetto:
S.IN.TER. srl, Italia
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483543242921-fa31a365-5040-10″ include=”1995,1996,1997,1999,2000,2001,2002,2003,2004″ css=”.vc_custom_1483542861373{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Eurosky Tower

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Eurosky Tower,Roma

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Eurosky Tower con i suoi 120 metri di altezza è il più alto edificio residenziale di Roma ed ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Real Estate Award – Smart Green Building come migliore realizzazione tecnologica ed ecosostenibile.
Disegnato dall’architetto Franco Purini – che si è ispirato alle torri medievali del centro storico della Capitale – il nuovo grattacielo sorge all’interno del più ampio progetto “Europarco Business Park“ situato nella zona sud dell’EUR
e rappresenta il miglior esempio della trasformazione in atto nel quartiere, sia per l’innovazione costruttiva sia come simbolo di un nuovo modo di abitare.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]

Oltre ai primi 3 piani ad uso uffici ed ai restanti 25 destinati interamente a residenze di lusso – per un totale di circa 280 appartamenti, tutti caratterizzati da un ampio spazio serra che garantisce grande luminosità e vivibilità agli ambienti interni – Eurosky Tower offre 3.000 metri quadrati di aree condominiali progettate ad uso esclusivo degli abitanti: una spettacolare zona fitness e Spa posizionata ad oltre 80 metri d’altezza, una sala proiezioni attrezzata con megaschermo ed area lounge, una grande sala comune per feste private e riunioni, un servizio di portineria e guardiania notturna, un parco in quota formato da giardini pensili e rampicanti con una vista mozzafiato sulla città.

Ma è soprattutto in materia di risparmio energetico e salvaguardia ambientale che l’edificio rappresenta una novità assoluta rispetto ai tradizionali standard costruttivi italiani, anche grazie ai sistemi a secco offerti da Gyproc Saint-Gobain.
I pannelli fotovoltaici posti sulla copertura del grattacielo consentono una notevole riduzione delle spese di gestione; un sistema di trigenerazione per la produzione di caldo, freddo ed energia elettrica utilizza esclusivamente olio combustibile biologico e sfrutta dunque una fonte rinnovabile; un moderno impianto di recupero delle acque meteoriche alimenta la rete degli scarichi dei servizi igienici e quella dell’irrigazione delle aree a verde; l’innovativa tecnologia Mass damper rende infine estremamente sicuro l’edificio dal punto di vista antisismico.

Le soluzioni a secco fornite da Gyproc Saint-Gobain contribuiscono ad assicurare tecnologia, sostenibilità e comfort abitativo, limitando notevolmente i carichi sulle strutture portanti. In particolare le lastre Wallboard 13 garantiscono leggerezza ed elevati livelli di isolamento termo-acustico a tutte le pareti interne, ai divisori tra unità immobiliari ed alle contropareti, realizzate in aderenza ai tamponamenti perimetrali in cemento armato.
I tramezzi dei servizi igienici sono composti da una lastra speciale Hydro 13 abbinata ad una lastra Aquaroc a base di cemento alleggerito con polistirene espanso, così da creare un “pacchetto” altamente isolante ed idrorepellente. Nei cavedi comuni adibiti al passaggio dei numerosi impianti condominiali, le pareti antincendio sono invece costituite da lastre Fireline, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne le capacità di resistenza al fuoco.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico definitivo:
Studio Purini Thermes, Roma
Progetto esecutivo e coordinamento:
Parsitalia General Contractor srl, Roma
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Isoltecnica Controsoffitti srl, Roma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483541749790-e14166ef-9505-2″ include=”1985,1986,1987,1988,1989,1990,1991,1992″ css=”.vc_custom_1483542025439{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Complesso residenziale Corato

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Complesso residenziale Corato,Corato (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

L’edificio è un importante esempio di architettura ottocentesca situato nel centro storico di Corato, costituito da tre livelli più un piano interrato, per un totale di circa 1000 mq di superficie calpestabile.
Il palazzo presentava evidenti segni di degrado sia nelle parti strutturali che nelle finiture interne ed esterne: molti elementi decorativi risultavano lesionati, il tetto e le facciate mostravano segni di deterioramento, le murature a “sacco” e le volte erano profondamente ammalorate e gli intonaci presentavano notevoli crepe e fessurazioni.
Nel 2011 i proprietari hanno così deciso di intraprendere una complessiva opera di ristrutturazione e risanamento conservativo del palazzo con il preciso obiettivo di mantenere le linee e le caratteristiche architettoniche originarie.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le cosiddette murature a “sacco” sfruttano una tecnica costruttiva molto utilizzata fin dagli antichi romani, basata sulla realizzazione di due paramenti esterni in mattoni pieni e pietra – che fungono da casseforme a perdere e da elementi strutturali portanti – e un nucleo centrale di elementi lapidei di grosse dimensioni misti a scarti di tegole e mattoni, legati con malte di calce o gesso molto spesso di qualità scadente.
Tali murature sono state consolidate e bonificate mediante iniezioni cementizie con aggiunta di fluidificante, così da contrastare i tipici fenomeni di schiacciamento e pressoflessione dovuti soprattutto alla diversità di caratteristiche elastiche tra i paramenti e la parte centrale in calcestruzzo “improprio”, unitamente alla mancanza di connessione tra le stesse fodere esterne.
Una volta rimosso l’intonaco esistente, tutte le superfici sono state lavate con apposita macchina idropulitrice e sulla muratura nuda è stata inserita una rete elettrosaldata zincata, in modo da ottenere un rinforzo statico della parete stessa. Successivamente, dopo avere steso una mano di Viprimer, sono state applicate due mani di VICRETE plus della linea TecnoVic, un betoncino di consolidamento Gyproc con posa meccanizzata, fibrato ed applicabile anche in forti spessori.
Il VICRETE Plus è un prodotto di grande scorrevolezza – posabile anche su supporti misti e irregolari – appositamente studiato per risanare ed aumentare notevolmente la resistenza meccanica di murature degradate.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto e Direzione lavori:
Ing. Natalino Petrone, Corato
Impresa esecutrice/applicatore intonaci Gyproc:
Mangione Giuseppe impresa edile, Corato

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497431883717-5e523db6-7416-5″ include=”2992,2993,2994,2995,2996″ css=”.vc_custom_1497432100002{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Complesso Parrocchiale SS. Trinità

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Complesso Parrocchiale SS. Trinità,Barletta

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

L’obiettivo del nuovo Complesso Parrocchiale SS. Trinità è diventare un preciso punto di riferimento culturale e religioso per il popoloso quartiere Patalini di Barletta, anche attraverso l’ideazione di un’architettura articolata ed immediatamente riconoscibile, in grado di confrontarsi con un contesto urbano in forte espansione e contraddistinto da edifici alti ed imponenti.
Lo schema progettuale generale riprende alcuni elementi architettonici delle tradizionali basiliche paleocristiane – in primis un grande quadriportico con chiostro centrale ed attività parrocchiali sviluppate lungo il perimetro – ed è
ispirato dalla volontà della committenza di creare un percorso di avvicinamento graduale alla chiesa, in grado di condurre i fedeli dal rumore della vita cittadina al raccoglimento del luogo della celebrazione e della preghiera.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La Chiesa si presenta con una classica pianta centrale e il presbiterio baricentrico rispetto ai banchi dell’assemblea, così da aumentare l’impatto scenografico dello spazio e garantire la massima visibilità e partecipazione dei fedeli alle celebrazioni.
“Nel progetto è stato assunto – si legge nella relazione tecnica dell’architetto Paolo Marciani – lo schema orientale classico del cubo sovrastato dalla cupola emisferica reinterpretato in senso dinamico: la volta sferica slitta rispetto al cubo in direzione dell’abside. In questo modo un lato del cubo si apre per mostrare la cupola che tocca terra… La cupola interseca il cubo, ma non se ne legge mai l’intersecazione fisica, in modo che l’interno della volta non presenti un limite fisico ma si espanda invece liberamente in una luce che muta con le ore del giorno”.

Tutte le superfici interne in laterizio sono intonacate con Il Monocote light e rasate con il Rasocote 5 plus, due prodotti della linea EcoVic ecologici e biocompatibili perché sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più idoneo per intonaci da interni.
Monocote light è un premiscelato a base di gesso, Anidrene e Perlite espansa, estremamente leggero e con ottime proprietà meccaniche; Rasocote 5 plus è una finitura di grande affidabilità che consente di ottenere superfici lisce e bianchissime.
Per le strutture interne in cemento armato si è invece scelto di intervenire con specifici rasanti della linea ProntoVic. Previa applicazione di Viprimer è stata stesa direttamente una mano di Finicem 8 bianco idro ed una di Finicem 6 bianco idro, due finiture a base di cemento bianco che assicurano un’ottima aderenza al supporto senza creare cavillature o rotture.

All’esterno tutte le superfici sono intonacate con il Prontocem Fiber – un premiscelato fibrorinforzato a base cemento – e rasate con Finicem 6 bianco idro, ad eccezione di alcuni muri perimetrali del complesso sui quali è stato realizzato un isolamento termico a “cappotto” con l’Isopronto Rhodipor Dämmputz, un prestazionale intonaco a base di polistirolo, leganti idraulici e additivi specifici della linea TecnoVic.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie
Progetto architettonico:
Arch. Paolo Marciani – Studio Dettagli Architettura, Roma (Collaboratori: Arch. Lenina Guerrero – architettura d’interni Massimo Monteleone)
Direzione Lavori e progetto strutturale:
Ing. Massimiliano Borgia, Barletta
Impresa esecutrice:
Immobiliare P.M. srl, Barletta
Applicatore intonaci Gyproc:
P.M. Intonaci di Petrignani Savino, Trani (BA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497432423223-6cea3524-def4-3″ include=”3024,3022,3023,3025,3026,3027,3028,3029,3030,3031″ css=”.vc_custom_1497432475821{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Chiesa Maria Madre dei Giovani

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2013

Chiesa Maria Madre dei Giovani,Torino

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

“Maria Madre dei Giovani” è il nome della chiesa situata all’interno del complesso denominato “Arsenale della Pace”, un monastero metropolitano nato in un’antica fabbrica di armi in disuso e sede del Sermig – Servizio Missionario Giovani – fondato nel 1964 da Ernesto Olivero.
La pianta quadrata della chiesa, il disegno circolare delle sedute in legno e la forma triangolare dei tre grandi lucernari posti in copertura, testimoniano l’obiettivo principale del progetto che, come spiega l’architetto Benedetto
Camerana, “vuole trasmettere trascendenza e sacralità con pochi elementi architettonici e con geometrie semplici, pure ed assolute.”

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La nuova chiesa è progettata per ospitare fino a 500 persone ed è il risultato della ristrutturazione di un vecchio capannone industriale, completamente rivestito all’interno da una ”scatola” a secco altamente isolante, costituita da contropareti e controsoffitti Gyproc Saint-Gobain.
Tutti i tamponamenti perimetrali in mattoni pieni dell’edificio esistente sono foderati con pareti in lastre Wallboard 13 avvitate su strutture metalliche da 100 mm, mentre la tipica copertura industriale “a shed” è mascherata da uno spettacolare controsoffitto dall’andamento curvilineo, realizzato con il sistema Rigitone 8-15-20 Super che sfrutta lastre in gesso rivestito appositamente forate, in grado di garantire altissimi livelli di assorbimento acustico ed un’eccellente resa estetica.

Sul retro delle lastre, inoltre, è applicato uno speciale tessuto fonoassorbente di colore bianco che lavora in abbinamento alle perforazioni, in modo da ottimizzarne le prestazioni acustiche senza peraltro limitare il passaggio della luce naturale.
Le forature, di forma circolare e disposte irregolarmente sulla superficie, consentono di creare particolari effetti cromatici e scenografici giochi di luce anche in mancanza di illuminazione naturale, grazie alla presenza di un sofisticato sistema a led studiato per riprodurre una sorta di cielo stellato, estremamente allegorico e di grande impatto visivo.

La particolare forma ad onda del controsoffitto è ottenuta grazie alla costruzione di una orditura primaria disposta a “vertebra” – pendinata alla copertura e strutturalmente molto resistente – sulla quale è agganciato un secondo reticolo metallico che diventa il supporto ideale per l’ancoraggio delle lastre forate.
Tra le pareti ed il controsoffitto sono incassate alcune lampade che illuminano in modo uniforme tutto il perimetro della chiesa, integrando l’illuminazione “simbolica” del controsoffitto curvo e quella naturale e diretta proveniente dai lucernari.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Sermig – Servizio Missionario Giovani, Torino
Progetto, Coordinamento e Direzione artistica:
Benedetto Camerana, Torino
Direzione Lavori:
Paolo Erbetta, Torino
Impresa esecutrice:
Costruzioni Generali Gilardi, Torino
Direzione cantiere:
Alessandro Gilardi, Torino
Applicatore/fornitore contropareti Gyproc:
CTI Isolare srl, San Mauro Torinese (TO)
Applicatore/fornitore controsoffitti Gyproc:
Ata srl, Rivoli (TO)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483540199503-de0abfa4-a90d-2″ include=”1954,1955,1956,1957,1958,1959,1960,1961″ css=”.vc_custom_1483540600213{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Cenni di cambiamento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Cenni di cambiamento,Milano

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Un progetto che promuove una nuova cultura dell’abitare attraverso l’utilizzo di tecnologie costruttive all’avanguardia, un innovativo complesso di housing sociale che ha come principale obiettivo la valorizzazione delle relazioni sociali, il più grande intervento residenziale in Europa realizzato con un sistema di strutture portanti in legno: così si può riassumere “Cenni di cambiamento”, un’ambiziosa iniziativa immobiliare che si sviluppa su un’area complessiva di 17.000 mq nella zona Ovest di Milano.
Il nuovo insediamento prevede la realizzazione di 124 alloggi inseriti in un contesto sociale animato e collaborativo, in grado di portare ad un aumento reale della qualità della vita. Una grande corte pubblica centrale – vero e proprio luogo di relazione tra il complesso ed il quartiere circostante – è la
più significativa tra le ampie zone dedicate ad attività ricreative e culturali e rappresenta al meglio il forte spirito aggregativo che è alla base dell’ideazione di tutto l’intervento.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gli edifici progettati dallo Studio di Architettura Rossi Prodi – vincitore del concorso internazionale indetto nel 2009 da Polaris e promosso dalla Fondazione Housing Sociale – sono pensati proprio per costruire un quartiere integrato di edilizia sociale che privilegi il rapporto tra gli abitanti: così particolare rilevanza è data ad alcuni elementi architettonici comuni (come ballatoi, scalinate, portinerie) e agli spazi di distribuzione del complesso, concepiti come una serie di percorsi e luoghi fruibili da diverse tipologie di cittadini nei vari momenti della giornata.

Rivolto principalmente ad un’utenza giovane, “Cenni di cambiamento” propone appartamenti di varie tipologie e dimensioni che sfruttano sistemi costruttivi contraddistinti da un’elevata qualità architettonica ed ambientale, con alti standard abitativi ed energetici. In particolare l’assenza quasi totale di lavorazioni tradizionali “umide” e l’utilizzo combinato di tecnologie a secco di ultima generazione – strutture portanti in legno, rivestimenti esterni a “cappotto”, divisori e contropareti in lastre di gesso rivestito Gyproc Saint-Gobain – permette di ottenere maggiori performance in termini di comfort abitativo ed isolamento acustico, con grande flessibilità, notevole velocità di esecuzione e massima pulizia nelle varie fasi del cantiere.
Una speciale ed innovativa stratigrafia a secco – studiata ad hoc dai tecnici Gyproc Saint-Gobain – riveste tutte le strutture in legno del complesso: l’inserimento di due lastre antincendio Fireline 13 ancorate direttamente al legno e la presenza di contropareti tecniche costituite da lastre Rigidur H 15, sono in grado di assicurare contemporaneamente protezione antincendio, resistenza meccanica, risparmio energetico ed un eccezionale comfort termo-acustico.
Il sistema così progettato garantisce, in particolare, la continuità di protezione dal fuoco delle strutture portanti: le contropareti Gyproc, infatti, consentono una razionale e migliore distribuzione impiantistica senza dover mai forare le lastre antincendio Fireline 13.

I controsoffitti degli alloggi e delle parti comuni sono realizzati con lastre Wallboard 13, mentre tutte le pareti interne sono costituite da struttura metallica – di dimensioni diverse a seconda delle esigenze – ed una lastra per lato del tipo Rigidur H 15 in gesso fibrato, in grado di garantire la corretta solidità meccanica e l’idonea resistenza agli urti.
Nei servizi igienici la lastra Rigidur viene sostituita da una lastra speciale Duragyp 15, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e legno che conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale; la lastra Duragyp garantisce alte prestazioni di resistenza al fuoco ed essendo di tipo H1 con basso assorbimento d’acqua, ha un’eccellente tenuta in presenza di importanti livelli di umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotori dell’iniziativa:
Fondo Immobiliare di Lombardia
Società di gestione del Fondo:
Polaris Real Estate SGR spa
Advisor tecnico e sociale:
Fondazione Housing Sociale
Partnership pubblico/privato:
Comune di Milano
Sviluppo immobiliare:
Polaris Investment Italia SGR spa, Milano
Concept plan e progetto sociale:
Fondazione Housing Sociale, Milano
Progetto architettonico e direzione artistica:
Rossiprodi Associati srl, Firenze
Direzione Lavori:
Tekne spa, Milano Roma
Imprese esecutrici:
Carron spa, S. Zenone degli Ezzelini (TV) – Service Legno srl, Spresiano (TV)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
E.T.CAM srl, Pian Camuno (BS)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1491311976324-e0f3c422-f3ba-2″ include=”2713,2714,2715,2716,2717,2718,2719,2720,2721″ css=”.vc_custom_1491312086418{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Caserma dei Corazzieri del Quirinale

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2013

Caserma dei Corazzieri del Quirinale,Roma

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Sede della guardia d’onore del Presidente della Repubblica ed intitolata al Maggiore Negri di SanFront, la Caserma dei Corazzieri del Quirinale occupa una parte dell’edificio monastico annesso alla Chiesa di Santa Susanna, che nel 1870 passò al demanio.
Oltre ai numerosi ambienti riservati ai Corazzieri – le scuderie, la selleria, il maneggio coperto, la cappella ed un laboratorio dove vengono realizzati elmi e corazze su misura – la struttura è arricchita da uno straordinario complesso
archeologico emerso negli anni ’60, che comprende un tratto delle antiche mura serviane e parte di un ninfeo di epoca neroniana abbellito da una preziosa decorazione a mosaico in pasta vitrea.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Un recente ed attento intervento di ristrutturazione di tutto il complesso ha permesso di recuperare ed esaltare le caratteristiche architettoniche e funzionali dello stupendo maneggio coperto – in grado di contenere comodamente fino a quaranta cavalli – contraddistinto da un pavimento ricoperto di finissima sabbia di fiume e da un enorme lucernario che lascia filtrare una suggestiva luce zenitale. Un nuovo e spettacolare controsoffitto continuo riveste tutta la copertura intorno alle grandi vetrate centrali e costituisce l’elemento di maggior rilevanza dal punto di vista estetico, grazie a precisi studi progettuali e all’uso della tecnica a secco Gyproc Saint-Gobain che sfrutta le qualità delle speciali lastre Habito Hydro 13 Activ’air.

In particolare l’andamento irregolare delle superfici che compongono il controsoffitto, le numerose cornici e decorazioni poste lungo il perimetro, le varie tonalità di colore utilizzate e i riquadri interni che ricordano i vecchi soffitti “a cassettoni”, personalizzano tutto lo spazio aumentandone il dinamismo e la profondità.

Le Habito Hydro 13 Activ’air sono lastre di tipo H1 con assorbimento di acqua ridotto e dunque con un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Le fibre di vetro che additivano il gesso assicurano grande durezza superficiale e massima resistenza meccanica mentre la speciale carta di cui sono composte – dalla colorazione particolarmente bianca ed uniforme – agevola notevolmente le operazioni di finitura e di tinteggiatura. L’innovativa tecnologia Activ’air permette, inoltre, di progettare con versatilità e creatività abbattendo drasticamente l’inquinamento indoor: è infatti in grado di purificare l’aria in modo continuo e duraturo, neutralizzando i principali Composti Organici Volatili (VOC) presenti nei luoghi chiusi, che spesso causano problemi di salute all’uomo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna.
Responsabile del Procedimento:
Arch. Maria Lucia Conti
Direzione lavori:
Arch. Angela Aprile
Impresa esecutrice:
ATI – SOCOMI spa e ICOM srl
Direttore di cantiere:
Arch. Cesare Straccamore
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
M.i.t.a.c. srl, Guidonia (Roma) – Responsabile di commessa Dr. Roberto Nunziante Cesaro

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483539233805-2c533670-27fb-8″ include=”1934,1935,1936,1937,1938,1939,1940″ css=”.vc_custom_1483539604679{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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