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Lamezia Terme (CZ)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]A seguito del concorso internazionale indetto nel 2014 dalla Diocesi di Lamezia Terme, la progettazione del nuovo complesso inter-parrocchiale dedicato a San Benedetto è stata affidata a Paolo Portoghesi, architetto che ha dedicato molto del suo lavoro al tema dell’architettura sacra, ideando diverse chiese cattoliche ed edifici per altre religioni, tra cui la grande Moschea di Roma.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’edificio sorge in posizione dominante con il preciso obiettivo di dare un significato spirituale alla fusione dei tre comuni – Sambiase, Nicastro e S. Eufemia – che portarono nel 1968 alla costituzione di Lamezia Terme.
“Per assolvere a questo compito di unificazione spirituale” – racconta il progettista Paolo Portoghesi – “era necessario che la chiesa avesse dei requisiti ben precisi: l’emergenza territoriale che la rendesse ben visibile dal territorio circostante, l’apertura accogliente verso la città, la capacità di esprimere la coralità della nuova liturgia. L’emergenza territoriale ha suggerito la scelta degli alti campanili come richiamo visivo e l’analogia del volume della navata con il vascello che ha nella letteratura cristiana una presenza ricorrente, resa ancora più suggestiva dalla vicinanza del mare”.
Il complesso comprende, oltre alla chiesa, un insieme di spazi religiosi e caritativi e un auditorium che può ospitare fino a 800 persone. All’esterno la facciata è affiancata da due porticati, di chiara ispirazione berniniana, che accolgono i fedeli e che uniscono la Concattedrale al municipio esistente, dando vita ad un nuovo spazio pubblico per manifestazioni cittadine.
“L’esigenza di neutralizzare il rischio sismico” – continua l’architetto Portoghesi – “ha portato ad adottare per l’organismo della chiesa una struttura in acciaio che meglio di qualunque altro materiale ha consentito leggerezza, economia e rapidità di costruzione. Mentre all’interno la struttura metallica appare solo nelle volte delle cappelle, all’esterno è ben visibile nella facciata rivestita di lamiera e nei due campanili in acciaio corten, un materiale che l’ossidazione non corrompe ma fortifica assumendo colorazioni cangianti.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Diocesi di Lamezia Terme Progettazione architettonica e direzione artistica:
Arch. Paolo Portoghesi, Calcata (VT) Progetto strutturale: Dott. Ing. Odine Manfroni, Santarcangelo di Romagna (RN) Direzione Lavori:
Ing. Francesco Stella, Lamezia Terme Impresa esecutrice:
Ferraro S.p.A., Lamezia Terme Responsabile di cantiere:
Geom. Domenico Rocca, Lamezia Terme Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Sicorap S.r.l., Napoli
Facciata di tamponamento a secco realizzata con il sistema Gyproc Aquaroc e costituita, a partire dall’interno, dai seguenti elementi: una lastra Gyproc Wallboard 13, due strutture metalliche Gyproc Gyprofile da 75 mm e 100 mm con pannelli isolanti in lana di vetro rispettivamente Isover PAR 4+ e Isover PAR Gold 4+, tessuto idrorepellente traspirante Tyvec e una lastra in cemento alleggerito Gyproc Aquaroc 13, rasata con Gyproc Aquaroc Skim. Nella parte bassa color “terra”, distanziata per consentire l’alloggiamento dei corpi illuminanti, le pareti sono rinforzate con l’applicazione di una seconda lastra standard Gyproc Wallboard 13, mentre il paramento interno della facciata della chiesa è realizzato con una lastra speciale Gyproc Duragyp Activ’Air®, per garantire ancora più solidità e resistenza agli urti.
Controsoffitti continui e rivestimento a secco a seguire l’andamento curvilineo della copertura tramite l’applicazione di lastre standard Gyproc Wallboard 13 e lastre Gyproc Flex 6. Le Gyproc Flex 6 sono lastre dal ridottissimo spessore che possono essere facilmente plasmate e lavorate per ottenere forme irregolari e curve, diventando lo strumento ideale per realizzare soluzioni di alto profilo estetico ed architettonico.
Massetto ad alte prestazioni ed ottima lavorabilità weberplan MR81, un prodotto premiscelato cementizio pronto all'uso, a ritiro ridotto ed essiccazione medio-rapida.
Malta superfluida colabile antiritiro webertec CLSfluido, un prodotto Saint-Gobain Italia specifico per l'inghisaggio ed il ripristino strutturale del calcestruzzo, contraddistinto da un'ottima adesione sul supporto e da un rapido raggiungimento di elevati valori di resistenza.
Titolare:
Ing. Sandro Raiola (Amministratore Unico)
Area di specializzazione:
Realizzazione di partizioni a secco per interni ed esterni ed ogni tipologia di controsoffitto. Opere in gesso e tinteggiature.
Complesso parrocchiale “San Massimiliano Maria Kolbe”
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Cintolese (PT)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Costruito alle spalle dell’attuale Parrocchia di San Leopoldo a Cintolese, il nuovo complesso religioso dedicato al Sacerdote San Massimiliano Maria Kolbe – ucciso ad Auschwitz sotto la dittatura nazista – rientra nel più ampio progetto di riqualificazione denominato “Cintolese Nova”.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5613″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Progettato dal noto Architetto Fabrizio Rossi Prodi e costituito dalla chiesa a pianta ellittica iscritta in un rettangolo, dalla casa canonica, dalle aule del catechismo e da un salone polivalente di circa duecento metri quadrati, l’intervento si contraddistingue per l’utilizzo di tecniche innovative ed ecocompatibili: le coperture e le partizioni orizzontali e verticali sono realizzate in pannelli lignei che assicurano un ottimo comportamento antisismico; il vasto impiego di materiali naturali per le finiture e per gli isolamenti garantiscono elevati livelli di comfort abitativo e la posa di un impianto fotovoltaico alimentato da pompa di calore permette un reale risparmio energetico.
Il grande controsoffitto forato Gyproc Rigitone Activ’Air® 8-15-20 Super realizzato all’interno della chiesa, inoltre, risponde alla necessità di un’adeguata correzione acustica dello spazio e, insieme, rappresenta uno degli elementi architettonici più significativi dell’opera.
“E’ stato un lavoro lungo” – ci racconta Don Francesco Gaddini, parroco del complesso parrocchiale – “che la cittadinanza attendeva da tempo, ma ora, finalmente, è una realtà. La nuova chiesa è antisismica e costruita in legno, all’insegna del risparmio energetico con illuminazione a led e con l’installazione di pannelli solari. La posa del controsoffitto forato assicura poi un enorme miglioramento del comfort acustico, aldilà di quanto mi aspettassi e questo è un aspetto decisivo ma spesso molto sottovalutato, soprattutto nelle chiese di nuova costruzione.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Parrocchia di San Leopoldo, Cintolese Responsabile del Procedimento:
Geom. Marco Mencarini, Pescia (PT) Progettazione architettonica e Direzione Lavori:
ROSSIPRODI ASSOCIATI S.r.l., Firenze Impresa esecutrice:
CMSA Cooperativa Muratori Sterratori Affini S.c., Montecatini Terme (PT) Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Edilizia e Cartongesso Soc. Coop., Coreglia Antelminelli (LU)
Sistema per controsoffitti continui in lastre Gyproc Rigitone Activ’Air® 8-15-20 Super abbinato a pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+, contraddistinto da decori con forature continue irregolari rotonde e sfalsate, che permettono di realizzare soluzioni architettoniche di pregio garantendo elevatissimi livelli di assorbimento acustico. La tecnologia Activ’Air® assicura un miglioramento della qualità dell’aria grazie all’assorbimento ed alla neutralizzazione della formaldeide presente negli ambienti interni.
Divisori interni a secco nei diversi spazi del complesso, in grado di assicurare resistenza meccanica, prestazioni acustiche e l’adeguata compartimentazione al fuoco.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia appositamente progettati per garantire enormi vantaggi in termini di prestazioni acustiche, resistenza meccanica, proprietà antincendio e qualità dell’aria. La specificità della tecnica costruttiva basata sull’assemblaggio di strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e diverse tipologie di lastre – Gyproc Wallboard, Gyproc Fireline, Gyproc DuraGyp Activ’Air® - permette inoltre una grande flessibilità di utilizzo ed una forte riduzione nei tempi di applicazione.
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Catania
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]“FLEXhouse1” è il nome di un elegante studio professionale immerso nel verde e realizzato all’interno di una proprietà privata situata a pochi passi dalla città di Catania.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’obiettivo principale del progetto consiste nell’evidenziare come l’utilizzo di tecniche costruttive innovative possa portare ad un modello architettonico sostenibile ed ecocompatibile di altissima qualità e medio costo, con schema distributivo e finiture flessibili.
I prospetti dell’edificio sono costituiti da grandi vetrate – che “catturano” la luce e permettono allo spazio abitativo di dialogare in modo diretto con l’esterno ed il verde circostante – e da un’unica parete opaca posta sul retro, realizzata con una stratigrafia altamente isolante e di grande impatto architettonico.
“Questo intervento” – ci dice l’architetto Giuseppe Fisichella, ideatore e progettista dell’opera – “ha un approccio decisamente modernista e si affida al rigore della sua forma. Idealmente la genesi compositiva parte da un semplice parallelepipedo, a cui viene sottratta una sezione di volume mirata a diventare l’ambiente vivibile interno. L’attenzione verso ogni nodo di assemblaggio e le linee pure e decise, in cui l’unico ornamento risulta essere la ritmata composizione geometrica delle lastre cementizie Gyproc Aquaroc, contribuiscono ad identificare la precisa personalità architettonica della struttura. ‘FLEXhouse1’ può essere considerato un vero e proprio prototipo architettonico, ripetibile in diversi contesti ed utilizzabile per varie destinazioni d’uso.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Giuseppe Fisichella, Catania Impresa esecutrice/applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Amar S.r.l., Paternò (CT)
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Castelpetroso (IS)
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Situato in un contesto naturale incantevole, a pochi metri dalla famosa Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, il “Fonte del Benessere Resort – Centro Mességué” ha riaperto i battenti dopo un intervento di trasformazione che ha arricchito l’offerta del centro esistente e che ha permesso di ricavare nuove splendide camere panoramiche all’ultimo piano della struttura.[/vc_column_text][vc_single_image image=”5591″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]In una cornice elegante e suggestiva, gli ospiti hanno oggi a disposizione ulteriori quindici suite con vista mozzafiato sul territorio circostante, minipiscina e area wellness privata, una nuova area SPA con biosauna e percorsi benessere multisensoriali, un ristorante gourmet, una zona fitness ed un nuovo spazio solarium. Questo si aggiunge a quanto già esistente, costituito da ulteriori camere d’albergo, un’area wellness disposta su due livelli pari a circa 1050 metri quadrati di superficie, con percorso in acqua calda e flebologico freddo, bagno turco, sauna finlandese e piscina interna ed esterna riscaldata, collegate da un percorso suggestivo di circa 310 metri quadrati.
“Lo spazio all’ultimo piano che precedentemente era occupato dal ristorante” – ci spiega l’Ing. Lucio Rossi, Progettista e Direttore dei Lavori – “è stato completamente trasformato per fare posto alle nuove suite, realizzate con divisori a secco Saint-Gobain Gyproc e Saint-Gobain Isover in grado di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione delle opere e di assicurare risultati eccezionali dal punto di vista acustico e di resistenza e reazione al fuoco, ben più alti rispetto a quelli richiesti dalle normative vigenti. La realizzazione di un impianto fotovoltaico con potenza elettrica pari a 41 Kilowatt, unitamente al sistema di cogenerazione già esistente, ha inoltre consentito di ottenere un complesso turistico ricettivo a consumo quasi zero. Il risultato è una struttura unica nel Mezzogiorno, fortemente voluta dalla famiglia Ricci, proprietaria del complesso gestito dalle brillanti imprenditrici dott.ssa Ricci Sabrina e dott.ssa Ricci Mirella, che da anni investe direttamente nel proprio territorio”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Proprietà/committente:
Castelpetroso 90 S.r.l, Castelpetroso (IS) Progetto e Direzione Lavori:
Ing. Lucio Rossi, Montaquila (IS) Arredamenti:
Interiors Design Comi, Colle Brianza (MI) dell’architetto Corrado Comi Applicatore sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Time Rivestimenti S.r.l., Pescara
Sistema a secco Saint-Gobain Italia specifico per divisori interni ad elevate prestazioni, costituito da un tramezzo a doppia struttura metallica Gyproc Gyprofile da 75 mm con doppio pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+, una lastra Gyproc Habito Silence Activ’Air® inserita tra le due strutture e due lastre per ogni lato della parete, una del tipo standard Gyproc Wallboard e una speciale Gyproc Habito™ Forte, contraddistinta da un’eccezionale resistenza meccanica e portata ai carichi. I divisori così assemblati garantiscono prestazioni meccaniche superiori ed altissimi livelli di abbattimento acustico.
Pareti a secco Saint-Gobain Italia costituite da una struttura metallica Gyproc Gyprofile da 75 mm, un pannello isolante in lana di vetro Isover PAR 4+ e due lastre per lato del tipo Gyproc DuraGyp Activ’Air®, contraddistinte da un elevato grado di durezza superficiale e resistenza meccanica. La lastra lato corridoio è del tipo Gyproc DuraGyp A1 Activ’Air® con un comportamento di reazione al fuoco in euroclasse A1. L’esclusiva tecnologia Activ’Air® assicura un miglioramento della qualità dell’aria grazie all’assorbimento e alla neutralizzazione della formaldeide presente negli ambienti interni. Resistenza al fuoco REI120.
[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1477655215044{margin-bottom: 20px !important;}”]
Torino
[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Un forte legame con il territorio, uno spazio aperto alla città ed una grande propensione all’innovazione: Nuvola Lavazza mette in mostra le sue “radici future” dando forma ai valori e alla storia dell’azienda, attraverso un ecosistema di luoghi che prevede, oltre agli uffici, un ristorante gourmet, un museo interattivo, un grande spazio eventi, un’importante area archeologica, un bistrot innovativo e la sede dell’Istituto d’Arte Applicata e Design (IADD).[/vc_column_text][vc_single_image image=”5259″ alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto, firmato dall’architetto Cino Zucchi e fortemente voluto dalla quarta generazione della famiglia Lavazza, dà un volto nuovo e riqualificato al quartiere Aurora di Torino ed è pensato per ispirare le persone, mettere in circolo energie e attirare il dialogo, offrendo esperienze di condivisione culturale, sociale, di gusto e di business.
“L’intervento vuole dare vita ad un ambiente vivace e attrattivo” – racconta l’architetto Cino Zucchi – “capace di ospitare la vita quotidiana di molte persone e di stimolare il dialogo tra un’azienda globale, i suoi clienti e il suo pubblico.”
“Nuvola Lavazza è un luogo unico e innovativo” – aggiunge Marco Lavazza, Vice Presidente dell’azienda – “ma ha anche altre caratteristiche che non si vedono, ma che per noi sono estremamente importanti. E’ stata sviluppata, infatti, mettendo al centro il comfort delle persone, il risparmio energetico e la tutela dell’ambiente. Con il progetto Nuvola abbiamo restituito alla città un’area che era stata concepita per uso industriale, rileggendola in una logica diversa, con un approccio sostenibile. Anzi, un’attenzione massima alla sostenibilità, che ha permesso ai nostri uffici di ottenere il livello Platinum, il più alto in assoluto, della certificazione LEED, il sistema che valuta l’eccellenza energetico-ambientale delle costruzioni. Così Nuvola Lavazza è stata riconosciuta come uno degli edifici più eco-sostenibili al mondo.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Luigi Lavazza S.p.A., Torino Progetto architettonico:
CZA – Cino Zucchi Architetti, Milano Progetto urbanistico:
Picco Architetti, Torino Landscape Design:
CZA – Cino Zucchi Architetti, Milano – Atelier G’art (Camilla Zanarotti), Vicenza Direzione Generale Lavori:
A.T.I. 3 Consulting S.r.l. (Vittorio Neirotti) Responsabile del progetto per Luigi Lavazza S.p.A.: Paolo Corradini, Torino
Audit e collaudo generale:
Italsocotec S.p.A. (Paolo Napoli, Marco Filippi), Roma Impresa esecutrice:
Colombo Costruzioni S.p.A., Lecco Applicatori sistemi a secco Saint-Gobain Gyproc:
Vanoncini S.p.A., Mapello (BG) – Del Regno S.r.l., Orbassano (TO)
Pareti divisorie, contropareti e controsoffitti in grado di garantire flessibilità, compartimentazione al fuoco ed isolamento acustico ai nuovi uffici del complesso.
Sistemi a secco Saint-Gobain Italia progettati per assicurare maggiori prestazioni acustiche agli spazi interni, l’adeguata protezione dal fuoco di cavedi tecnici e vie di fuga ed una maggiore flessibilità di utilizzo, soprattutto per quanto riguarda il passaggio delle parti impiantistiche e tecnologiche, sempre più complesse e numerose negli edifici contemporanei adibiti ad uffici. La semplicità della tecnica costruttiva a secco basata sull’assemblaggio di strutture metalliche, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e Isover PAR Gold 4+ e diverse tipologie di lastre Gyproc – Gyproc Wallboard, Gyproc Hydro, Gyproc Fireline, Gyproc Lisaplac e Gyproc Aquaroc per applicazioni in esterno – consente inoltre di ridurre notevolmente i tempi di esecuzione e di non gravare staticamente sulle strutture portanti degli edifici.
Controfodere interne Saint-Gobain Italia applicate lungo tutte le parti opache delle facciate continue del complesso con l’obiettivo di garantire elevate prestazioni acustiche e facilitare il passaggio delle numerose parti impiantistiche. La stratigrafia delle contropareti è costituita dall’abbinamento di strutture metalliche Gyproc Gyprofile, pannelli isolanti in lana di vetro Isover PAR 4+ e lastre standard Gyproc Wallboard.