Galleria degli Uffizi

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2013

Galleria degli Uffizi, Firenze

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Il progetto dei “Nuovi Uffizi” prevede il raddoppio dell’attuale capacità espositiva del complesso museale fiorentino attraverso un globale intervento di restauro e adeguamento funzionale, in grado di valorizzare e rinnovare in modo significativo uno dei musei più prestigiosi del mondo.
L’obiettivo principale dei lavori di ristrutturazione è il recupero degli ambienti situati al primo piano dell’edificio vasariano – occupati in precedenza dagli scaffali dell’Archivio di Stato di Firenze – che vanno ad aggiungersi alla storica superficie espositiva della Galleria posta al secondo piano, caratterizzata dalla ben nota forma ad “U”.
Un altro aspetto fondamentale del progetto è l’aggiornamento e la revisione di tutti gli impianti esistenti – compresa la fornitura di una nuova centrale termica e frigorifera – e la realizzazione di moderni ed innovativi sistemi impiantistici a supporto dei nuovi spazi espositivi, così da tutelare e conservare al meglio l’enorme patrimonio storico-artistico custodito.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Oltre al rinnovamento dell’intera sequenza di sale situate al piano nobile, il progetto crea un nuovo collegamento tra i due livelli del percorso espositivo, permette il recupero di spazi da dedicare all’allestimento di nuovi ambienti museali (le Sale delle Scuole Straniere) e di mostre temporanee (sotto il corpo di fabbrica della Biblioteca Magliabechiana), aumenta le aree per il deposito delle opere d’arte, rinnova ed amplia i servizi sia per il personale che per gli studiosi e i visitatori.
L’allestimento dei nuovi spazi è basato sulla costruzione di speciali “quinte” espositive – di diverse dimensioni a seconda della grandezza delle sale – realizzate completamente a secco e sulle quali sono fissate le opere d’arte.

Tali scenografie sono in grado di resistere meccanicamente anche in presenza di grandi carichi e sono progettate per nascondere e consentire la manutenzione del complesso apparato impiantistico, che utilizza speciali macchinari per il trattamento ed il controllo dell’aria e dell’umidità.
Il sistema costruttivo delle quinte è costituito da una struttura principale in tubolari di acciaio con fazzoletti di fissaggio e piedi regolabili per l’appoggio e la registrazione a pavimento; su questo reticolo portante – assemblato a terra sul posto e poi montato – viene ancorata una struttura secondaria Gyprofile specifica per i sistemi a secco, formata da profili ad “U” standard e profili omega a passo verticale, disposti con interasse di 300 mm.

La quinta viene successivamente chiusa applicando una lastra speciale Gyproc LISAPLAC 13, rivestita su entrambe le facce con carta a bassissimo potere calorifico superiore che assicura un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.
La manutenzione degli impianti risulta estremamente comoda per la presenza di due ante verticali apribili – poste ai lati di ogni quinta – e di alcuni “pannelli-porta” che corrono lungo la parte sottostante proprio in corrispondenza delle macchine. Questi pannelli sono costituiti dall’accoppiamento di una lastra in mdf da 14 mm e da una lastra in gesso rivestito LISAPLAC 13, avvitata, tagliata a misura ed incassata in un apposito vano realizzato con profili in alluminio ad “L”.
La finitura di tutte le quinte – scelta sulla base di campionature ad hoc e definita “grave” per la particolare tonalità – è ottenuta grazie ad un fondo pigmentato a tinta unita sul quale viene applicato un prodotto con effetto velatura, dai valori di luminosità e saturazione lievemente più bassi rispetto al fondo, così da creare il particolare effetto di trasparenza e cromia desiderato.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Province di Firenze (con esclusione della città, per le competenze sui beni storici, artistici ed etnoantropologici), Pistoia e Prato
Progetto:
S.IN.TER. srl, Italia
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)

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Eurosky Tower

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2013

Eurosky Tower,Roma

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Eurosky Tower con i suoi 120 metri di altezza è il più alto edificio residenziale di Roma ed ha ricevuto il prestigioso riconoscimento Real Estate Award – Smart Green Building come migliore realizzazione tecnologica ed ecosostenibile.
Disegnato dall’architetto Franco Purini – che si è ispirato alle torri medievali del centro storico della Capitale – il nuovo grattacielo sorge all’interno del più ampio progetto “Europarco Business Park“ situato nella zona sud dell’EUR
e rappresenta il miglior esempio della trasformazione in atto nel quartiere, sia per l’innovazione costruttiva sia come simbolo di un nuovo modo di abitare.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]

Oltre ai primi 3 piani ad uso uffici ed ai restanti 25 destinati interamente a residenze di lusso – per un totale di circa 280 appartamenti, tutti caratterizzati da un ampio spazio serra che garantisce grande luminosità e vivibilità agli ambienti interni – Eurosky Tower offre 3.000 metri quadrati di aree condominiali progettate ad uso esclusivo degli abitanti: una spettacolare zona fitness e Spa posizionata ad oltre 80 metri d’altezza, una sala proiezioni attrezzata con megaschermo ed area lounge, una grande sala comune per feste private e riunioni, un servizio di portineria e guardiania notturna, un parco in quota formato da giardini pensili e rampicanti con una vista mozzafiato sulla città.

Ma è soprattutto in materia di risparmio energetico e salvaguardia ambientale che l’edificio rappresenta una novità assoluta rispetto ai tradizionali standard costruttivi italiani, anche grazie ai sistemi a secco offerti da Gyproc Saint-Gobain.
I pannelli fotovoltaici posti sulla copertura del grattacielo consentono una notevole riduzione delle spese di gestione; un sistema di trigenerazione per la produzione di caldo, freddo ed energia elettrica utilizza esclusivamente olio combustibile biologico e sfrutta dunque una fonte rinnovabile; un moderno impianto di recupero delle acque meteoriche alimenta la rete degli scarichi dei servizi igienici e quella dell’irrigazione delle aree a verde; l’innovativa tecnologia Mass damper rende infine estremamente sicuro l’edificio dal punto di vista antisismico.

Le soluzioni a secco fornite da Gyproc Saint-Gobain contribuiscono ad assicurare tecnologia, sostenibilità e comfort abitativo, limitando notevolmente i carichi sulle strutture portanti. In particolare le lastre Wallboard 13 garantiscono leggerezza ed elevati livelli di isolamento termo-acustico a tutte le pareti interne, ai divisori tra unità immobiliari ed alle contropareti, realizzate in aderenza ai tamponamenti perimetrali in cemento armato.
I tramezzi dei servizi igienici sono composti da una lastra speciale Hydro 13 abbinata ad una lastra Aquaroc a base di cemento alleggerito con polistirene espanso, così da creare un “pacchetto” altamente isolante ed idrorepellente. Nei cavedi comuni adibiti al passaggio dei numerosi impianti condominiali, le pareti antincendio sono invece costituite da lastre Fireline, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne le capacità di resistenza al fuoco.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto architettonico definitivo:
Studio Purini Thermes, Roma
Progetto esecutivo e coordinamento:
Parsitalia General Contractor srl, Roma
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Isoltecnica Controsoffitti srl, Roma

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483541749790-e14166ef-9505-2″ include=”1985,1986,1987,1988,1989,1990,1991,1992″ css=”.vc_custom_1483542025439{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Complesso residenziale Corato

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2013

Complesso residenziale Corato,Corato (BA)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

L’edificio è un importante esempio di architettura ottocentesca situato nel centro storico di Corato, costituito da tre livelli più un piano interrato, per un totale di circa 1000 mq di superficie calpestabile.
Il palazzo presentava evidenti segni di degrado sia nelle parti strutturali che nelle finiture interne ed esterne: molti elementi decorativi risultavano lesionati, il tetto e le facciate mostravano segni di deterioramento, le murature a “sacco” e le volte erano profondamente ammalorate e gli intonaci presentavano notevoli crepe e fessurazioni.
Nel 2011 i proprietari hanno così deciso di intraprendere una complessiva opera di ristrutturazione e risanamento conservativo del palazzo con il preciso obiettivo di mantenere le linee e le caratteristiche architettoniche originarie.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le cosiddette murature a “sacco” sfruttano una tecnica costruttiva molto utilizzata fin dagli antichi romani, basata sulla realizzazione di due paramenti esterni in mattoni pieni e pietra – che fungono da casseforme a perdere e da elementi strutturali portanti – e un nucleo centrale di elementi lapidei di grosse dimensioni misti a scarti di tegole e mattoni, legati con malte di calce o gesso molto spesso di qualità scadente.
Tali murature sono state consolidate e bonificate mediante iniezioni cementizie con aggiunta di fluidificante, così da contrastare i tipici fenomeni di schiacciamento e pressoflessione dovuti soprattutto alla diversità di caratteristiche elastiche tra i paramenti e la parte centrale in calcestruzzo “improprio”, unitamente alla mancanza di connessione tra le stesse fodere esterne.
Una volta rimosso l’intonaco esistente, tutte le superfici sono state lavate con apposita macchina idropulitrice e sulla muratura nuda è stata inserita una rete elettrosaldata zincata, in modo da ottenere un rinforzo statico della parete stessa. Successivamente, dopo avere steso una mano di Viprimer, sono state applicate due mani di VICRETE plus della linea TecnoVic, un betoncino di consolidamento Gyproc con posa meccanizzata, fibrato ed applicabile anche in forti spessori.
Il VICRETE Plus è un prodotto di grande scorrevolezza – posabile anche su supporti misti e irregolari – appositamente studiato per risanare ed aumentare notevolmente la resistenza meccanica di murature degradate.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Progetto e Direzione lavori:
Ing. Natalino Petrone, Corato
Impresa esecutrice/applicatore intonaci Gyproc:
Mangione Giuseppe impresa edile, Corato

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497431883717-5e523db6-7416-5″ include=”2992,2993,2994,2995,2996″ css=”.vc_custom_1497432100002{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Complesso Parrocchiale SS. Trinità

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Complesso Parrocchiale SS. Trinità,Barletta

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

L’obiettivo del nuovo Complesso Parrocchiale SS. Trinità è diventare un preciso punto di riferimento culturale e religioso per il popoloso quartiere Patalini di Barletta, anche attraverso l’ideazione di un’architettura articolata ed immediatamente riconoscibile, in grado di confrontarsi con un contesto urbano in forte espansione e contraddistinto da edifici alti ed imponenti.
Lo schema progettuale generale riprende alcuni elementi architettonici delle tradizionali basiliche paleocristiane – in primis un grande quadriportico con chiostro centrale ed attività parrocchiali sviluppate lungo il perimetro – ed è
ispirato dalla volontà della committenza di creare un percorso di avvicinamento graduale alla chiesa, in grado di condurre i fedeli dal rumore della vita cittadina al raccoglimento del luogo della celebrazione e della preghiera.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La Chiesa si presenta con una classica pianta centrale e il presbiterio baricentrico rispetto ai banchi dell’assemblea, così da aumentare l’impatto scenografico dello spazio e garantire la massima visibilità e partecipazione dei fedeli alle celebrazioni.
“Nel progetto è stato assunto – si legge nella relazione tecnica dell’architetto Paolo Marciani – lo schema orientale classico del cubo sovrastato dalla cupola emisferica reinterpretato in senso dinamico: la volta sferica slitta rispetto al cubo in direzione dell’abside. In questo modo un lato del cubo si apre per mostrare la cupola che tocca terra… La cupola interseca il cubo, ma non se ne legge mai l’intersecazione fisica, in modo che l’interno della volta non presenti un limite fisico ma si espanda invece liberamente in una luce che muta con le ore del giorno”.

Tutte le superfici interne in laterizio sono intonacate con Il Monocote light e rasate con il Rasocote 5 plus, due prodotti della linea EcoVic ecologici e biocompatibili perché sfruttano le specifiche proprietà del gesso, il legante più idoneo per intonaci da interni.
Monocote light è un premiscelato a base di gesso, Anidrene e Perlite espansa, estremamente leggero e con ottime proprietà meccaniche; Rasocote 5 plus è una finitura di grande affidabilità che consente di ottenere superfici lisce e bianchissime.
Per le strutture interne in cemento armato si è invece scelto di intervenire con specifici rasanti della linea ProntoVic. Previa applicazione di Viprimer è stata stesa direttamente una mano di Finicem 8 bianco idro ed una di Finicem 6 bianco idro, due finiture a base di cemento bianco che assicurano un’ottima aderenza al supporto senza creare cavillature o rotture.

All’esterno tutte le superfici sono intonacate con il Prontocem Fiber – un premiscelato fibrorinforzato a base cemento – e rasate con Finicem 6 bianco idro, ad eccezione di alcuni muri perimetrali del complesso sui quali è stato realizzato un isolamento termico a “cappotto” con l’Isopronto Rhodipor Dämmputz, un prestazionale intonaco a base di polistirolo, leganti idraulici e additivi specifici della linea TecnoVic.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Arcidiocesi di Trani – Barletta – Bisceglie
Progetto architettonico:
Arch. Paolo Marciani – Studio Dettagli Architettura, Roma (Collaboratori: Arch. Lenina Guerrero – architettura d’interni Massimo Monteleone)
Direzione Lavori e progetto strutturale:
Ing. Massimiliano Borgia, Barletta
Impresa esecutrice:
Immobiliare P.M. srl, Barletta
Applicatore intonaci Gyproc:
P.M. Intonaci di Petrignani Savino, Trani (BA)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497432423223-6cea3524-def4-3″ include=”3024,3022,3023,3025,3026,3027,3028,3029,3030,3031″ css=”.vc_custom_1497432475821{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Chiesa Maria Madre dei Giovani

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Chiesa Maria Madre dei Giovani,Torino

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

“Maria Madre dei Giovani” è il nome della chiesa situata all’interno del complesso denominato “Arsenale della Pace”, un monastero metropolitano nato in un’antica fabbrica di armi in disuso e sede del Sermig – Servizio Missionario Giovani – fondato nel 1964 da Ernesto Olivero.
La pianta quadrata della chiesa, il disegno circolare delle sedute in legno e la forma triangolare dei tre grandi lucernari posti in copertura, testimoniano l’obiettivo principale del progetto che, come spiega l’architetto Benedetto
Camerana, “vuole trasmettere trascendenza e sacralità con pochi elementi architettonici e con geometrie semplici, pure ed assolute.”

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La nuova chiesa è progettata per ospitare fino a 500 persone ed è il risultato della ristrutturazione di un vecchio capannone industriale, completamente rivestito all’interno da una ”scatola” a secco altamente isolante, costituita da contropareti e controsoffitti Gyproc Saint-Gobain.
Tutti i tamponamenti perimetrali in mattoni pieni dell’edificio esistente sono foderati con pareti in lastre Wallboard 13 avvitate su strutture metalliche da 100 mm, mentre la tipica copertura industriale “a shed” è mascherata da uno spettacolare controsoffitto dall’andamento curvilineo, realizzato con il sistema Rigitone 8-15-20 Super che sfrutta lastre in gesso rivestito appositamente forate, in grado di garantire altissimi livelli di assorbimento acustico ed un’eccellente resa estetica.

Sul retro delle lastre, inoltre, è applicato uno speciale tessuto fonoassorbente di colore bianco che lavora in abbinamento alle perforazioni, in modo da ottimizzarne le prestazioni acustiche senza peraltro limitare il passaggio della luce naturale.
Le forature, di forma circolare e disposte irregolarmente sulla superficie, consentono di creare particolari effetti cromatici e scenografici giochi di luce anche in mancanza di illuminazione naturale, grazie alla presenza di un sofisticato sistema a led studiato per riprodurre una sorta di cielo stellato, estremamente allegorico e di grande impatto visivo.

La particolare forma ad onda del controsoffitto è ottenuta grazie alla costruzione di una orditura primaria disposta a “vertebra” – pendinata alla copertura e strutturalmente molto resistente – sulla quale è agganciato un secondo reticolo metallico che diventa il supporto ideale per l’ancoraggio delle lastre forate.
Tra le pareti ed il controsoffitto sono incassate alcune lampade che illuminano in modo uniforme tutto il perimetro della chiesa, integrando l’illuminazione “simbolica” del controsoffitto curvo e quella naturale e diretta proveniente dai lucernari.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Sermig – Servizio Missionario Giovani, Torino
Progetto, Coordinamento e Direzione artistica:
Benedetto Camerana, Torino
Direzione Lavori:
Paolo Erbetta, Torino
Impresa esecutrice:
Costruzioni Generali Gilardi, Torino
Direzione cantiere:
Alessandro Gilardi, Torino
Applicatore/fornitore contropareti Gyproc:
CTI Isolare srl, San Mauro Torinese (TO)
Applicatore/fornitore controsoffitti Gyproc:
Ata srl, Rivoli (TO)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483540199503-de0abfa4-a90d-2″ include=”1954,1955,1956,1957,1958,1959,1960,1961″ css=”.vc_custom_1483540600213{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Cenni di cambiamento

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Cenni di cambiamento,Milano

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Un progetto che promuove una nuova cultura dell’abitare attraverso l’utilizzo di tecnologie costruttive all’avanguardia, un innovativo complesso di housing sociale che ha come principale obiettivo la valorizzazione delle relazioni sociali, il più grande intervento residenziale in Europa realizzato con un sistema di strutture portanti in legno: così si può riassumere “Cenni di cambiamento”, un’ambiziosa iniziativa immobiliare che si sviluppa su un’area complessiva di 17.000 mq nella zona Ovest di Milano.
Il nuovo insediamento prevede la realizzazione di 124 alloggi inseriti in un contesto sociale animato e collaborativo, in grado di portare ad un aumento reale della qualità della vita. Una grande corte pubblica centrale – vero e proprio luogo di relazione tra il complesso ed il quartiere circostante – è la
più significativa tra le ampie zone dedicate ad attività ricreative e culturali e rappresenta al meglio il forte spirito aggregativo che è alla base dell’ideazione di tutto l’intervento.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gli edifici progettati dallo Studio di Architettura Rossi Prodi – vincitore del concorso internazionale indetto nel 2009 da Polaris e promosso dalla Fondazione Housing Sociale – sono pensati proprio per costruire un quartiere integrato di edilizia sociale che privilegi il rapporto tra gli abitanti: così particolare rilevanza è data ad alcuni elementi architettonici comuni (come ballatoi, scalinate, portinerie) e agli spazi di distribuzione del complesso, concepiti come una serie di percorsi e luoghi fruibili da diverse tipologie di cittadini nei vari momenti della giornata.

Rivolto principalmente ad un’utenza giovane, “Cenni di cambiamento” propone appartamenti di varie tipologie e dimensioni che sfruttano sistemi costruttivi contraddistinti da un’elevata qualità architettonica ed ambientale, con alti standard abitativi ed energetici. In particolare l’assenza quasi totale di lavorazioni tradizionali “umide” e l’utilizzo combinato di tecnologie a secco di ultima generazione – strutture portanti in legno, rivestimenti esterni a “cappotto”, divisori e contropareti in lastre di gesso rivestito Gyproc Saint-Gobain – permette di ottenere maggiori performance in termini di comfort abitativo ed isolamento acustico, con grande flessibilità, notevole velocità di esecuzione e massima pulizia nelle varie fasi del cantiere.
Una speciale ed innovativa stratigrafia a secco – studiata ad hoc dai tecnici Gyproc Saint-Gobain – riveste tutte le strutture in legno del complesso: l’inserimento di due lastre antincendio Fireline 13 ancorate direttamente al legno e la presenza di contropareti tecniche costituite da lastre Rigidur H 15, sono in grado di assicurare contemporaneamente protezione antincendio, resistenza meccanica, risparmio energetico ed un eccezionale comfort termo-acustico.
Il sistema così progettato garantisce, in particolare, la continuità di protezione dal fuoco delle strutture portanti: le contropareti Gyproc, infatti, consentono una razionale e migliore distribuzione impiantistica senza dover mai forare le lastre antincendio Fireline 13.

I controsoffitti degli alloggi e delle parti comuni sono realizzati con lastre Wallboard 13, mentre tutte le pareti interne sono costituite da struttura metallica – di dimensioni diverse a seconda delle esigenze – ed una lastra per lato del tipo Rigidur H 15 in gesso fibrato, in grado di garantire la corretta solidità meccanica e l’idonea resistenza agli urti.
Nei servizi igienici la lastra Rigidur viene sostituita da una lastra speciale Duragyp 15, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e legno che conferiscono al prodotto un elevato grado di durezza superficiale; la lastra Duragyp garantisce alte prestazioni di resistenza al fuoco ed essendo di tipo H1 con basso assorbimento d’acqua, ha un’eccellente tenuta in presenza di importanti livelli di umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotori dell’iniziativa:
Fondo Immobiliare di Lombardia
Società di gestione del Fondo:
Polaris Real Estate SGR spa
Advisor tecnico e sociale:
Fondazione Housing Sociale
Partnership pubblico/privato:
Comune di Milano
Sviluppo immobiliare:
Polaris Investment Italia SGR spa, Milano
Concept plan e progetto sociale:
Fondazione Housing Sociale, Milano
Progetto architettonico e direzione artistica:
Rossiprodi Associati srl, Firenze
Direzione Lavori:
Tekne spa, Milano Roma
Imprese esecutrici:
Carron spa, S. Zenone degli Ezzelini (TV) – Service Legno srl, Spresiano (TV)
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
E.T.CAM srl, Pian Camuno (BS)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1491311976324-e0f3c422-f3ba-2″ include=”2713,2714,2715,2716,2717,2718,2719,2720,2721″ css=”.vc_custom_1491312086418{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Caserma dei Corazzieri del Quirinale

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Caserma dei Corazzieri del Quirinale,Roma

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]

Sede della guardia d’onore del Presidente della Repubblica ed intitolata al Maggiore Negri di SanFront, la Caserma dei Corazzieri del Quirinale occupa una parte dell’edificio monastico annesso alla Chiesa di Santa Susanna, che nel 1870 passò al demanio.
Oltre ai numerosi ambienti riservati ai Corazzieri – le scuderie, la selleria, il maneggio coperto, la cappella ed un laboratorio dove vengono realizzati elmi e corazze su misura – la struttura è arricchita da uno straordinario complesso
archeologico emerso negli anni ’60, che comprende un tratto delle antiche mura serviane e parte di un ninfeo di epoca neroniana abbellito da una preziosa decorazione a mosaico in pasta vitrea.

[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Un recente ed attento intervento di ristrutturazione di tutto il complesso ha permesso di recuperare ed esaltare le caratteristiche architettoniche e funzionali dello stupendo maneggio coperto – in grado di contenere comodamente fino a quaranta cavalli – contraddistinto da un pavimento ricoperto di finissima sabbia di fiume e da un enorme lucernario che lascia filtrare una suggestiva luce zenitale. Un nuovo e spettacolare controsoffitto continuo riveste tutta la copertura intorno alle grandi vetrate centrali e costituisce l’elemento di maggior rilevanza dal punto di vista estetico, grazie a precisi studi progettuali e all’uso della tecnica a secco Gyproc Saint-Gobain che sfrutta le qualità delle speciali lastre Habito Hydro 13 Activ’air.

In particolare l’andamento irregolare delle superfici che compongono il controsoffitto, le numerose cornici e decorazioni poste lungo il perimetro, le varie tonalità di colore utilizzate e i riquadri interni che ricordano i vecchi soffitti “a cassettoni”, personalizzano tutto lo spazio aumentandone il dinamismo e la profondità.

Le Habito Hydro 13 Activ’air sono lastre di tipo H1 con assorbimento di acqua ridotto e dunque con un’eccellente tenuta in presenza di elevati livelli di umidità. Le fibre di vetro che additivano il gesso assicurano grande durezza superficiale e massima resistenza meccanica mentre la speciale carta di cui sono composte – dalla colorazione particolarmente bianca ed uniforme – agevola notevolmente le operazioni di finitura e di tinteggiatura. L’innovativa tecnologia Activ’air permette, inoltre, di progettare con versatilità e creatività abbattendo drasticamente l’inquinamento indoor: è infatti in grado di purificare l’aria in modo continuo e duraturo, neutralizzando i principali Composti Organici Volatili (VOC) presenti nei luoghi chiusi, che spesso causano problemi di salute all’uomo.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Opere Pubbliche Lazio, Abruzzo, Sardegna.
Responsabile del Procedimento:
Arch. Maria Lucia Conti
Direzione lavori:
Arch. Angela Aprile
Impresa esecutrice:
ATI – SOCOMI spa e ICOM srl
Direttore di cantiere:
Arch. Cesare Straccamore
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
M.i.t.a.c. srl, Guidonia (Roma) – Responsabile di commessa Dr. Roberto Nunziante Cesaro

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483539233805-2c533670-27fb-8″ include=”1934,1935,1936,1937,1938,1939,1940″ css=”.vc_custom_1483539604679{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Antinori nel Chianti classico

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Antinori nel Chianti classico,San Casciano Val di Pesa (FI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Una vera e propria cattedrale del vino posta nel cuore del Chianti: così si può riassumere il progetto della nuova Cantina Antinori di Bargino – costruita sbancando una collina intera e poi ricoprendo di terra e vigneti l’edificio – visibile dall’esterno solo attraverso alcuni “tagli” che si integrano perfettamente nello splendido contesto naturalistico toscano.

“La costruzione fisica e concettuale della cantina – si legge nella relazione di progetto dello studio Archea – è incentrata sul legame profondo e radicato con la terra, una relazione tanto esasperata e sofferta da condurre l’immagine architettonica a nascondersi e confondersi in essa. Conseguentemente il progetto integra il costruito
al paesaggio agreste attraverso la realizzazione di una copertura che definisce l’invenzione di un nuovo piano di campagna coltivato a vigneto e disegnato, lungo le curve di livello, da due tagli orizzontali che permettono l’ingresso della luce e l’inquadratura del paesaggio”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il complesso si sviluppa su più livelli e ospita, oltre alla cantina e agli uffici del gruppo, spazi dedicati all’accoglienza e ai percorsi dei visitatori, con sale degustazioni, un ristorante, una biblioteca, un auditorium da 250 posti ed un museo con documenti dall’età moderna ad oggi.
Ispirata alle chiese rinascimentali fiorentine, l’avveniristica struttura è formata principalmente da tre navate lunghe 75 metri dove – ad una temperatura naturale costante di 17 gradi – riposano centinaia di botti per un potenziale di 2,5 milioni di bottiglie prodotte all’anno.

“Il cuore protetto della cantina – si legge sempre nella relazione di progetto – coglie, nell’oscurità diffusa e nella sequenza ritmata delle volte in terracotta, la dimensione sacrale di uno spazio che risulta nascosto, non per atteggiamento mimetico ma come consona opportunità per le ottimali condizioni termo-igrometriche del processo di lenta realizzazione del prodotto”.
Per garantire la perfetta climatizzazione naturale e mantenere costanti sia la temperatura che l’umidità degli ambienti, Gyproc Saint-Gobain ha proposto un innovativo “pacchetto” isolante costituito da due applicazioni a spruzzo di Igniver – intonaco a base di gesso e vermiculite – spesse circa 40 mm ciascuna ed intervallate da uno strato di 80 mm di poliuretano espanso.

Tale pacchetto è applicato sul retro di speciali profili ad omega – affiancati ed ancorati alla struttura primaria in acciaio, appositamente calandrata per ottenere la forma curvilinea desiderata – sui quali è fissato il rivestimento in tavelle di cotto.
Il sistema così concepito permette di raggiungere la trasmittanza termica U < 0,314 W/m²K, richiesta dal progetto. Inoltre l’utilizzo di IGNIVER,  in classe A1 di reazione al fuoco e classe di fumo F0 (effe zero), garantisce un ottimo comportamento in caso di incendio in quanto, oltre ad essere un prodotto incombustibile, non produce fumi che diminuiscono la visibilità e non emette gas tossici pericolosi per la salute.

Negli spazi dedicati agli uffici e all’accoglienza dei visitatori, Gyproc Saint-Gobain ha inoltre fornito sia i propri sistemi a secco per controsoffitti e contropareti, basati su lastre Wallboard ed Hydro, sia l’intonaco Surmix – un premiscelato a base gesso ad applicazione meccanizzata – rasato con il Rasocote 5 plus per ottenere una finitura perfettamente liscia e speculare.
All’esterno i controsoffitti sfruttano invece il sistema Aquaroc che, grazie all’utilizzo di lastre a base di cemento alleggerito con polistirene espanso, risulta essere la soluzione ottimale per applicazioni che necessitano di elevata solidità meccanica e resistenza all’acqua, all’umidità ed agli agenti atmosferici.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Marchesi Antinori srl
Direzione artistica e progettuale:
Archea Associati, Firenze
Direzione lavori:
Hydea srl, Firenze
Impresa esecutrice:
Inso spa, Firenze
Applicatore intonaci e sistemi a secco Gyproc:
Catena Services srl, Osimo (AN)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1483538173723-95ba5220-7f3a-9″ include=”1916,1917,1918,1919,1920,1921,1922,1923,1924,1925,1926,1927,1928,1929,1930″ css=”.vc_custom_1483538850275{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Biblioteca di Rosignano

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2013

Biblioteca di Rosignano,Rosignano (LI)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Il progetto della nuova biblioteca di Rosignano si caratterizza per l’adozione di innovative strategie costruttive finalizzate a migliorare la prestazione energetica complessiva dell’edificio e, nello stesso tempo, ad ampliare le capacità espressive delle linee architettoniche, mediante l’integrazione di elementi tecnologici ed impiantistici moderni e qualificanti.
Il complesso, realizzato con strutture in legno lamellare, muri di tamponamento in balle di paglia e tramezzature interne a secco Gyproc Saint-Gobain, utilizza una particolare tecnica di ventilazione naturale – basata su di una torre del vento ed alcuni camini solari – un sistema di condotti interrati per il preriscaldamento dell’aria in inverno ed il suo raffrescamento in estate, un impianto fotovoltaico ed alcuni collettori solari
termici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Il risultato è un edificio che risponde pienamente alle caratteristiche di ecocompatibilità, sostenibilità, efficienza energetica e comfort termo-acustico, richieste in modo specifico dall’amministrazione comunale attraverso il concorso internazionale bandito nel 2007.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo edificio si sviluppa su di un unico piano fuori terra ed è composto da tre distinti “blocchi” di forma irregolare, disposti lungo un percorso interno coperto utilizzabile sia per entrare nei vari spazi culturali che per accedere al vicino sottopassaggio della ferrovia. Nel blocco più esteso è localizzata la biblioteca vera e propria, nel secondo l’informagiovani, la ludoteca ed una sala polivalente, nel più piccolo la caffetteria e l’emeroteca. Una distribuzione planimetrica fortemente legata all’orientamento dell’edificio consente il perfetto isolamento di tutti gli ambienti ed assicura elevate condizioni di comfort termico ed acustico. Le superfici vetrate si affacciano prevalentemente verso il percorso pedonale interno che taglia la biblioteca mentre lungo il perimetro – più esposto alla luce naturale diretta – sono concepite pareti opache, ad eccezione della facciata sud-ovest, dove l’ampia superficie trasparente consente una scenografica visuale verso il giardino antistante ed è funzionale all’illuminazione richiesta dallo spazio interno, dedicato interamente alla lettura.

Sull’intera estensione del tetto un suggestivo giardino pensile restituisce alla città tutta l’area a verde sottratta dalla nuova architettura ed ha la capacità di trattenere l’acqua piovana, impedendo il surriscaldamento della copertura in estate. Se i tamponamenti esterni e i muri divisori verso il percorso interno alternano superfici quasi completamente opache e grandi vetrate trasparenti, all’interno dei tre blocchi tutte le pareti sfruttano i sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, con strutture metalliche da 75 mm e 100mm, materiale isolante nelle intercapedini e doppia lastra Wallboard 13 o Fireline 13 per lato: in questo modo, a seconda delle esigenze tecniche dei vari ambienti, viene garantito il massimo del comfort abitativo, un elevato isolamento acustico e la giusta compartimentazione al fuoco dei locali tecnici e dell’archivio.

Per i controsoffitti ispezionabili si è scelto il GyQuadro, una soluzione Gyproc Saint-Gobain basata su pannelli modulari in gesso rivestito verniciato, leggeri e di facile applicazione, in grado di garantire prestazioni acustiche elevate ed omogenee a tutte le frequenze, con un’ottima resistenza all’umidità ed un’eccellente solidità meccanica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Committente:
Comune di Rosignano Marittimo
Progettazione architettonica, arredi e grafica:
AREAPROGETTI srl (capogruppo), Torino – UNA2 architetti associati, Genova – Arch. Andrea Michelini, Genova – Arch. Laura Ceccarelli, Torino
Direttore generale dei lavori:
Arch. Domenico Racca (AREAPROGETTI srl), Torino
Impresa appaltatrice:
Consorzio Cooperative Costruzioni, Bologna
Imprese affidatarie:
C.L.C. soc. coop., Livorno – Cooperativa Cellini soc. coop., Prato
Direttore di cantiere:
Geom. Maurizio Bizzi, Livorno
Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1497432327509-95103a21-8a6e-3″ include=”3011,3012,3013,3014,3015,3016,3017,3018,3019,3020,3021″ css=”.vc_custom_1497432376901{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

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Complesso residenziale 25 Verde

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1477473992182{margin-bottom: 10px !important;}”][vc_column_text css=”.vc_custom_1481900799502{margin-bottom: 10px !important;}”]

2012

Complesso residenziale 25 Verde,Torino (TO)

[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]25 Verde è il nome di un particolare intervento residenziale, unico nel suo genere, caratterizzato da una forte spinta innovativa e costituito da una serie di vere e proprie “case sugli alberi”. Gli appartamenti sono un esempio di moderna bioarchitettura e sono concepiti come scatole indipendenti, con grandi terrazzi costellati da 150 alberi ad alto fusto che, insieme ad altre 50 piante situate nel cortile interno, producono un’enorme quantità di ossigeno e sono in grado di assicurare un microclima ideale all’interno dell’edificio. “Abbiamo cercato di trasferire una parte del vicino fiume Po e del Parco del Valentino – racconta Luciano Pia, autore del progetto architettonico – all’interno del complesso, che è invece inserito in un contesto fortemente urbanizzato, cercando di trasmettere agli abitanti la sensazione di vivere realmente nel verde. Fin dalle prime fasi progettuali l’obiettivo è stato di realizzare un intervento residenziale fuori dal comune, in grado di consumare meno risorse possibili e nel quale fosse davvero indissolubile il rapporto tra uomo e natura.”[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]L’utilizzo di elementi strutturali in Cor-ten che ricordano gli alberi di una foresta, l’inserimento del verde in facciata, l’applicazione di intonaci ecocompatibili, la costruzione di pareti ventilate prestazionali e l’uso di tecnologie impiantistiche all’avanguardia nel campo del risparmio energetico (pompe di calore con utilizzo di acqua di falda e conseguente assenza di emissioni di CO2) generano un edificio altamente efficiente, a bassissimo impatto ambientale e fortemente riconoscibile dal punto di vista architettonico.
Su tutte le pareti interne del complesso è stato steso l’ INTO ALFA , un intonaco particolarmente indicato per applicazioni in forti spessori perché evita cavillature, crepe e fessurazioni grazie alle sue proprietà di lavorabilità e resistenza meccanica superiori ai tradizionali prodotti calce-cemento per interni.
Oltre al gesso, questo premiscelato contiene uno speciale legante, l’anidrene alfa, ottenuto grazie ad una particolare tecnica di calcificazione. L’anidrene alfa consente di realizzare un intonaco civile per interni di grande traspirabilità, senza ritiri idrometrici e con un’elevata resistenza sia a compressione che a flessione.
INTO ALFA possiede un certificato di eco compatibilità rilasciato dal Politecnico di Milano ed è un prodotto dell’innovativa linea EcoVic, una gamma di intonaci e finiture Gyproc Saint-Gobain che sfruttano le proprietà e i benefici del gesso e che dunque risultano sostenibili dal punto di vista ambientale.
Questa materia prima, infatti, è estratta da giacimenti naturali e nel suo processo di trasformazione emette in atmosfera soltanto vapore acqueo allo stato gassoso, a differenza di altri prodotti che rilasciano anidride carbonica.
Il gesso, inoltre, non emette sostanze pericolose, è stabile nel tempo e favorisce il comfort e la salubrità degli ambienti, fornendo le migliori prestazioni in fatto di permeabilità al vapore, regolazione igrometrica e bassa conducibilità termica.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]

Promotore dell’iniziativa:
Gruppo Corazza – Maina Costruzioni – DE-GA SpA
Proprietà Immobiliare:
Parco del Valentino
Progetto architettonico:
Arch. Luciano Pia, Torino
Progetto strutturale:
Ing. Gianni Vercelli, Torino
Progetto energetico:
Ing. Andrea Cagni, Torino
Progetto del verde:
Lineeverdi, Torino
Impresa esecutrice:
DE-GA SpA, Torino
Applicatori intonaci Gyproc:
V&B snc di Veneziani e Blascetta, Alpignano (TO)

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_media_grid element_width=”2″ gap=”0″ grid_id=”vc_gid:1482227519440-db31216d-ab94-9″ include=”1615,1616,1617,1618,1619″ css=”.vc_custom_1482227940902{margin-bottom: 0px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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