[/vc_column_text][vc_separator el_width=”60″ css=”.vc_custom_1477473406605{margin-bottom: 15px !important;}”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra colore_blu”]Villa Cipriani è un importante palazzo storico risalente agli anni Venti del Novecento ed è circondato da un grande parco di alberi secolari.
L’edificio si sviluppa su tre livelli fuori terra più un seminterrato ed un piano sottotetto per un totale di 16 unità immobiliari di varie tipologie e dimensioni.
Il principale obiettivo dell’intervento di ristrutturazione era assicurare ai nuovi appartamenti il massimo della funzionalità e del comfort abitativo, rispettando e valorizzando le linee architettoniche originarie, caratterizzate dalla monumentalità degli spazi interni – in primis lo spettacolare scalone in marmo – e dal particolare andamento curvilineo delle facciate.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il sistema Habito activ’air ideato da Gyproc Saint-Gobain è una soluzione collaudata e specifica per l’edilizia residenziale che permette di intervenire su importanti preesistenze storiche senza alterarne i caratteri architettonici e, nello stesso tempo, assicura agli alloggi le massime prestazioni in termini di isolamento termo-acustico; questo grazie soprattutto alla specificità della tecnica costruttiva a secco che, utilizzando pochi elementi tra loro assemblati, permette di lavorare negli spazi interni con velocità di esecuzione ed estrema pulizia di cantiere.
Inoltre la tecnologia activ’air, brevetto internazionale di Saint-Gobain, neutralizza la formaldeide presente negli ambienti chiusi, assicurando comfort e salubrità dell’aria.
Le pareti perimetrali in laterizio del palazzo storico sono rivestite all’interno da prestazionali contropareti Gyproc Saint-Gobain costituite da una struttura metallica Gyprofile da 50 mm, un pannello in isolante minerale Isover MUPAN 50 G3 touch e da una lastra in gesso rivestito Wallboard 13 accoppiata ad una speciale lastra Habito Vapor 13 activ’air che, grazie alla presenza di una lamina di alluminio, garantisce un elevato grado di resistenza alla diffusione del vapore acqueo.
Una soluzione molto simile è utilizzata anche per i divisori tra le unità immobiliari: il tramezzo in laterizio è “contro foderato” da due pareti a secco – una per ogni lato – realizzate con struttura metallica Gyprofile da 50 mm, un pannello in isolante minerale Isover PAR 45 G3 touch, una lastra Wallboard 13 ed una lastra Habito 13 activ’airposta nello strato più esterno.
Per tutti i divisori interni degli appartamenti si è optato per il sistema Habito Tecnica activ’air costituito da struttura Gyprofile da 75 mm, pannello in isolante minerale Isover PAR 70 G3 touch e doppia lastra per lato, una delle quali del tipo Rigidur H 13 in gesso fibrato ed una del tipo Habito 13 activ’air.
Nei servizi igienici Gyproc Saint-Gobain propone invece il sistema Habito Tecnica activ’air Hydro in cui esternamente la lastra Habito 13 activ’air viene sostituita dalla speciale lastra Habito Hydro 13 activ’air, che abbina ad un’elevata durezza superficiale un’eccellente tenuta in ambienti con alti livelli di umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Casabella Immobiliare srl, Verona Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Alfonso Bonetti, Verona Impresa esecutrice:
Brognara Costruzioni srl, Verona Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Fattori srl, San Bonifacio (VR) in collaborazione con Colorzeta New srl, San Bonifacio (VR)
Dopo un lungo ed attento intervento di ristrutturazione è stato completamente rinnovato l’edificio che ospitava la sede centrale torinese della Banca di Roma e che oggi è diventato una raffinata location in cui trovano spazio enti pubblici, show-room, uffici ed appartamenti di grande prestigio.
Situato nel cuore pulsante di Torino, a due passi dalle famosissime Piazza San Carlo e Piazza Castello, il palazzo è composto da ambienti estremamente scenografici,
caratterizzati da notevoli altezze, affreschi di grande valore storico-artistico e spettacolari coperture a volta.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Gli appartamenti posti all’ultimo piano del complesso sono realizzati con tramezzi, contropareti e controsoffitti a secco Gyproc Saint-Gobain, costituiti da lastre Wallboard in gesso rivestito che hanno permesso da un lato di velocizzare notevolmente le varie fasi di lavoro, dall’altro di garantire agli spazi interni un notevole isolamento acustico e, più in generale, un perfetto comfort abitativo.
Ma è soprattutto nel settore della protezione antincendio che Gyproc Saint-Gobain ha fornito soluzioni funzionali ed innovative proponendo, in base alle varie esigenze di cantiere, prodotti e sistemi affidabili sia nel campo degli intonaci che in quello delle tecniche a secco.
Molti dei solai originari sono intonacati con il Sigmatic Ignifugo M 120, un prodotto premiscelato della linea TecnoVic a base di gesso emidrato, vermiculite e perlite, con aggiunta di additivi specifici dosati automaticamente in rapporto costante; si tratta di un prodotto altamente performante che, posato negli idonei spessori, può garantire un REI 120, con grande rapidità nella posa in opera e con ottimi risultati dal punto di vista estetico.
Alcuni dei vecchi solai – rinforzati strutturalmente con fibra di carbonio, dalla quale era necessario distanziare il rivestimento antincendio per evitarne il contatto – sono invece rivestiti con controsoffitti a secco pendinati e realizzati con le speciali lastre antincendio Fireline, il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite al fine di aumentarne la capacità di resistenza al fuoco.
Le travi in ferro e le lamiere grecate dei nuovi solai sono infine protette con uno strato di Igniver, uno speciale premiscelato isolante a base di gesso e vermiculite. L’Igniver si applica a spruzzo e rientra negli intonaci protettivi antincendio leggeri, come previsto dal DM 16 febbraio 2007 sulla “Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione”.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
REAM SGR Progetto e Direzione lavori:
Arch. Arlunno – Arch. Massimo Porro – Arch. Alberto Porro, Torino Impresa esecutrice/applicatore sistemi a secco e intonaci Gyproc:
Gi.emme. srl, Torino
L’ultimo edificio costruito all’interno del Campus IULM è un innovativo mosaico di spazi tecnologici nato per arricchire l’offerta didattica – laboratoriale e culturale della Libera Università di Lingue e Comunicazione – IULM fondata a Milano nel 1968.
Il complesso è pensato per incentivare il rapporto tra università e imprese e per favorire lo scambio di culture e saperi con la città. Un luogo di dialogo e di comunicazione essenziale in un ateneo contemporaneo, un’osmosi che supera il tradizionale legame tra sapere e produzione,
un’occasione importante di crescita e di specializzazione in collaborazione con le istituzioni pubbliche e il mondo delle imprese, un vero e proprio centro culturale polivalente dove nessun confine separa la nuova struttura dal tessuto urbano circostante.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il nuovo building è composto da una serie di edifici differenti per forma e per funzione: la torre, vero fulcro architettonico del complesso, contrasta fortemente con le costruzioni più basse che ospitano un grande auditorium, una sala polivalente con 146 posti a sedere, uno spazio espositivo, una mensa e numerosi laboratori.
Diverse tipologie di pareti e contropareti tecniche Gyproc Saint-Gobain – assemblate con differenti lastre di gesso rivestito e supportate dai prestazionali isolanti minerali PAR G3 touch forniti da Isover Saint-Gobain – rappresentano la risposta ideale alle richieste progettuali di razionalità costruttiva, flessibilità, eleganza, isolamento termo-acustico e, dove necessario, compartimentazione al fuoco.
Gli speciali sistemi a quattro lastre SA 150-100 L, SA 100-50 L e SA 125-75 L RH per i separativi d’ambiente, le varie contropareti accostate ai muri perimetrali e costituite da lastre standard abbinate a lastre Vapor 13, i rivestimenti delle strutture portanti realizzati con lastre Rigidur H 13 e le pareti antincendio costruite con le speciali lastre Fireline 13 sono tutti esempi tangibili delle potenzialità tecniche ed estetiche offerte dalle più avanzate soluzioni Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain.
Nello spazio espositivo, inoltre, una spettacolare parete a tutta altezza realizzata completamente a secco – con struttura metallica da 100 e lastre Wallboard 13 – si accosta, senza unirsi, ai muri in cemento armato del blocco ascensore, lasciando libera una suggestiva “feritoia” verticale continua dalla quale si distribuisce l’aria primaria dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento.
Grande importanza è data anche all’utilizzo dei vari controsoffitti che diventano spesso l’elemento più caratteristico e significativo dal punto di vista visivo ed architettonico: la piccola sala polivalente è foderata da un elegante controsoffitto tecnico che nasconde le numerose parti impiantistiche, la grande copertura a botte dello spazio espositivo è rivestita all’interno da una lastra Wallboard 13 che ne segue perfettamente la forma curvilinea, nella mensa, infine, l’utilizzo di diverse colorazioni e l’alternarsi di superfici forate del sistema Rigitone 8/18 e di lastre standard Wallboard 13 consentono di personalizzare l’ambiente e di assicurare il massimo delle prestazioni acustiche.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Itala 1953 srl, Milano Progettazione architettonica, paesaggistica, urbanistica e coordinamento:
5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo srl, Genova Parigi Milano Direzione Lavori:
Arch. Gianluca Peluffo (5+1AA) Impresa esecutrice:
Italiana Costruzioni spa, Milano Roma Applicatore sistemi a secco Gyproc:
impreMAC srl, Roma
L’intervento denominato “Trilogia Navile” si inserisce nell’ambito del macroprogetto di recupero dell’ex mercato ortofrutticolo di Bologna: una delle più importanti aree di riqualificazione urbanistica sviluppate in Italia negli ultimi anni.
Situato in posizione particolarmente strategica – a ridosso del centro storico e adiacente sia alla stazione dell’Alta Velocità che alla nuova sede centrale del Comune – Trilogia Navile è un sistema coordinato di tre grandi e prestigiosi complessi architettonici con residenze, negozi ed uffici
all’interno di un enorme polmone verde di 100.000 mq, progettato dall’architetto paesaggista Andreas Kipar e costituito da due grandi parchi con piante di diverse varietà, piste ciclabili e percorsi pedonali.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Lo studio Cino Zucchi Architects, incaricato dell’ideazione degli edifici destinati all’uso residenziale, ha proposto un progetto originale che si confronta e si integra con la tradizione bolognese e che si caratterizza per la funzionalità degli spazi interni e per gli inediti rivestimenti esterni delle facciate.
I nuovi edifici sono tutti certificati in classe energetica A e sono il risultato di una progettazione attenta ed equilibrata che si avvale di dotazioni impiantistiche all’avanguardia che sfruttano sistemi di ultima generazione come, ad esempio, una sofisticata centrale di trigenerazione ad alta efficienza per il riscaldamento ed il raffrescamento degli appartamenti.
L’innovativo “Sistema Casa Ambiente” proposto da Valdadige Costruzioni consente inoltre di progettare soluzioni costruttive in armonia con l’ambiente e mirate alla qualità e al benessere, con caratteristiche prestazionali uniche ed un eccezionale comfort abitativo.
Per l’ottenimento del massimo isolamento termo-acustico degli appartamenti e degli spazi comuni, le murature e le strutture portanti del complesso sono rivestite da uno speciale “guscio” interno – estremamente prestazionale e di veloce applicazione – realizzato con i collaudati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain.
L’abbinamento di lastre standard Wallboard 13, lastre in gesso fibrato Rigidur H e pannelli in isolante minerale Isover PAR G3 touch per tutti i tavolati interni, i controsoffitti e le contropareti – quest’ultime accostate sia ai tamponamenti perimetrali che ai divisori tra unità immobiliari – assicura contemporaneamente un ottimo risultato estetico ed un’alta resistenza meccanica, con estrema razionalità costruttiva e massima pulizia di cantiere.
Gli edifici così concepiti diventano una compenetrazione di due strutture tra loro indipendenti: un box esterno di tipo tradizionale ed un altro interno, altamente tecnologico, pensato e costruito con le più avanzate tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain, in grado di creare l’isolamento acustico e termico ideale in un’abitazione contemporanea.
In alcune zone comuni del complesso, come ad esempio nelle vie di fuga e nei corpi scala delle parti più alte degli edifici, le contropareti ed i controsoffitti sono realizzati con lastre speciali Lisaplac, rivestite su entrambe le facce con carta a bassissimo potere calorifico superiore così da assicurare un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Valdadige Sistemi Urbani srl – società del Gruppo Valdadige spa, Verona Progetto architettonico:
Cino Zucchi Architects, Milano – JSWD Architekten, Colonia Impresa esecutrice:
Astro Costruzioni srl, Treviso Applicatore sistemi a secco Gyproc:
SEA srl, Caprino Bergamasco (BG)
The Number 6 è il nome dell’iniziativa immobiliare che ha portato alla ristrutturazione totale di Palazzo Valperga Galleani, uno degli esempi più rappresentativi dell’architettura nobiliare torinese, progettato e costruito nel 1663 dall’architetto Maurizio Valperga.
Situato all’angolo tra Via Alfieri e Via XX Settembre – nella impareggiabile cornice del centro storico della capitale sabauda, tra splendidi immobili e monumenti di eccezionale importanza – l’edificio si caratterizza per i particolari
andamenti sinuosi composti da ellissi, spirali e linee curve che si intrecciano tra loro creando suggestivi giochi di luci e ombre.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Le 43 unità abitative ricavate dall’intervento di ristrutturazione risultano avere tagli differenti, ma sono concepite con la medesima prospettiva: mantenere ove possibile le caratteristiche architettoniche del palazzo e limitare le opere di interferenza con le strutture originali, al fine di non creare ulteriori mutilazioni ad un edificio già fortemente compromesso da precedenti interventi.
Parallelamente grande attenzione è stata posta all’automazione e al sistema di controllo dei servizi e di tutte le parti impiantistiche: la distribuzione dell’acqua, dell’energia, del riscaldamento e la gestione della sicurezza e dei contatti con il personale sono coordinati attraverso l’utilizzo della domotica e di una rete informatica interna, che consentono sia di ridurre i costi di gestione sia di incontrare le nuove esigenze dell’abitare contemporaneo.
Le pareti Habito Tecnica, insieme ai controsoffitti e alle contropareti a secco sulle murature perimetrali, sono la soluzione offerta da Gyproc Saint-Gobain per la realizzazione e la suddivisione interna delle nuove unità abitative. Si tratta di innovative partizioni progettate abbinando una lastra speciale Habito Activ’air con una lastra Rigidur in gesso fibrato – entrambe avvitate sulle nuove strutture metalliche Gyprofile, anticorrosive ed ecologiche – che permettono di ottenere elevate prestazioni termo-acustiche ed alta resistenza meccanica.
I sistemi a secco Gyproc hanno così contribuito a raggiungere il principale obiettivo dell’intervento di recupero e ristrutturazione di Palazzo Valperga Galleani: assicurare ai nuovi appartamenti il massimo della funzionalità e del comfort abitativo, rispettando e valorizzando l’estetica originaria e lo straordinario impianto planimetrico del complesso.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Building Domus srl, Torino Progetto:
Arch. Pietro Boffa, Torino Direzione lavori:
Arch. Luca Petrone, Torino Impresa esecutrice:
Building spa, Torino Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Tecnoedil di Tumminello Alfonso & C sas, Torino
The Hub Bari è un innovativo spazio di coworking situato in un capannone completamente ristrutturato all’interno della Fiera del Levante, in un luogo con un forte valore simbolico per la città di Bari e facilmente raggiungibile sia in automobile che con i mezzi di trasporto pubblico.
Nato per facilitare le relazioni tra imprenditori, liberi professionisti e creativi, The Hub Bari fa parte di una rete internazionale di spazi fisici – circa 40 in tutto il mondo, da Londra a San Paolo, da Milano a Mumbai – il cui scopo è far decollare nuovi progetti ad elevato impatto sociale ed
individuare opportunità di mercato, attraverso l’unione di diverse competenze professionali e la condivisione di ambienti stimolanti e contemporanei dove lavorare, incontrarsi ed organizzare i propri eventi.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]The Hub Bari si estende su di una superficie di circa 1.600 mq ed è composto da un grande open space che comprende l’area di coworking, una sala relax, la cucina con relativa zona pranzo, un giardino pensile, la biblioteca ed un’area dedicata all’organizzazione di piccoli eventi culturali.
Lo spazio dispone inoltre di quattro uffici semi-chiusi – ricavati dal riutilizzo di vecchi container – di due sale riunioni attrezzate e di una grande sala eventi che può ospitare fino a 400 persone, perfettamente insonorizzata grazie ad uno scenografico controsoffitto Gyproc Saint-Gobain, costituito da particolari “lenti” acustiche realizzate con il sistema Rigitone 8/18.
Tale sistema sfrutta speciali lastre forate che consentono di ridurre notevolmente il tempo di riverbero dei rumori nell’ambiente e, nello stesso tempo, di ottenere risultati architettonici di grande impatto visivo.
La varietà e la versatilità delle tecniche a secco Gyproc Saint-Gobain hanno permesso di individuare le giuste soluzioni alle esigenze di funzionalità, comfort acustico, protezione dal fuoco ed estetica richieste dal progetto, sperimentando l’utilizzo delle lastre anche per la creazione e la costruzione di librerie e di particolari complementi di arredo.
La grande parete rossa – che separa lo spazio open-space dalla sala eventi – è realizzata con doppia orditura metallica Gyprofile e lastre antincendio Fireline 13 mentre le due sale riunioni sono perfettamente isolate grazie alle innovative pareti Habito Pratica activ’air, composte da due lastre per lato del tipo Habito 13 activ’air, struttura metallica Gyprofile ed isolante minerale ad alte prestazioni Habito Sound.
Per il tramezzo che divide cucina e zona pranzo è stato invece scelto il sistema SA 125/75 LR con struttura Gyprofile, pannello Habito Sound, una lastra Habito Hydro 13 activ’air avvitata ad una lastra Rigidur H 13 sul lato cucina e due lastre accoppiate Habito 13 activ’air verso la zona pranzo: il risultato è una parete che contribuisce a purificare l’aria e che garantisce contemporaneamente isolamento acustico, solidità e resistenza all’umidità.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Promotori dell’iniziativa:
Francesco Antonacci – Diego Antonacci – Giusy Ottonelli – Monica Del Vecchio – Angela Amoruso Progetto e Direzione Lavori:
Arch. Giusy Ottonelli, Bari
Il Teatro Mercadante venne inaugurato il 17 settembre 1895 per rendere omaggio al musicista e compositore altamurano Francesco Saverio Mercadante nel centenario della sua nascita.
Dopo un lungo periodo di chiusura ed abbandono il Consorzio Teatro Mercadante ha stipulato un accordo con alcune imprese locali ed ha affidato allo Studio di Architettura SMN – G.L. Sylos Labini & Partners, il progetto di restauro e di adeguamento funzionale del complesso. Un capitolo importante dell’intervento è costituito dalla costruzione di un nuovo edificio accostato alla struttura
storica, che da un lato risolve il problema prettamente architettonico ed ambientale di completare la cortina edilizia rimasta per anni incompiuta, dall’altro fornisce al teatro nuovi e moderni spazi per uffici, camerini, sale prove e locali tecnici.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Il progetto è finalizzato al restauro degli elementi storici del teatro, alla ricostruzione dell’apparato decorativo, al perfezionamento degli spazi funzionali per gli artisti ed il pubblico, al miglioramento degli standard impiantistici e tecnologici e all’adeguamento dell’edificio alle normative vigenti in materia di sicurezza.
“L’approccio adottato – si legge nella relazione tecnica dello Studio di Architettura SMN di Bari – si basa sostanzialmente su due criteri: il progetto della conservazione che mira al mantenimento o alla riproposizione degli spazi e delle funzioni originarie, ed alla riconferma dei materiali e delle tecniche costruttive, e il progetto di rifunzionalizzazione che mira a dotare l’edificio degli standard funzionali, di sicurezza ed impiantistici attraverso inserimenti in armonia con l’impianto fisico esistente, rispettandone le logiche di impostazione originaria.”
In linea con tale filosofia progettuale e metodologica, Gyproc Saint-Gobain ha messo a disposizione la propria vasta gamma di intonaci e rasanti naturali ed ecocompatibili, privi di cemento e dunque particolarmente indicati negli interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio storico.
Per tutti gli intonaci delle pareti, dei soffitti e dei palchi è stato utilizzato UnicoVic, la nuova soluzione della linea EcoVic a base di gesso e calce idraulica naturale NHL5, che assicura contemporaneamente semplicità di applicazione, resistenza ed innovazione.
UnicoVic è un prodotto altamente prestazionale in grado di abbinare ai vantaggi del gesso (assenza di ritiri, resistenza meccanica, isolamento termico e posa anche in presenza di forti spessori), le caratteristiche di naturalità e traspirabilità tipiche della calce idraulica naturale.
Il grande plafone della sala è invece intonacato con il Sigmatic ignifugo M120, un premiscelato isolante della linea TecnoVic a base di gesso emidrato, Vermiculite e Perlite espanse, specificatamente studiato per garantire l’adeguata protezione dal fuoco di murature e solai in laterizio.
Sia il Sigmatic ignifugo M120 che l’UnicoVic sono rasati con il Rasocote 5 plus a base gesso della linea EcoVic, una finitura liscia, bianchissima e di grande affidabilità, che rende estremamente semplici e veloci le successive operazioni di tinteggiatura.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Teatro Mercadante srl, Altamura Progetto architettonico:
SMN Studio di Architettura – G.L. Sylos Labini & Partners, Bari Direzione Lavori:
Arch. Gian Luigi Sylos Labini – Ing. Pietro Santoro Applicatore intonaci Gyproc:
Ing. Antonio Resta e C. srl, Bari
Dopo il restauro di palazzo Grassi, avvenuto nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna la terza tappa del grande programma culturale di François Pinault a Venezia.
La riqualificazione del nuovo spazio, dedicato interamente a conferenze, incontri, proiezioni e concerti, è firmata dall’architetto giapponese Tadao Ando che ha lavorato in
stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con le autorità e i servizi competenti, in particolare con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della città lagunare.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Una volta ricostruito l’involucro esterno, che mantiene inalterata la forma trapezoidale preesistente del Teatrino, l’architetto Tadao Ando ha inserito internamente un volume completamente nuovo che sagoma e disegna lo spazio e che, nello stesso tempo, si confronta con il contesto storico in cui è inserito. Questo volume definisce i due ambiti principali del progetto: il primo è l’auditorium con la presenza di un palco, un backstage ed una gradinata con le poltrone per il pubblico, il secondo è un grande foyer illuminato dall’alto grazie alla presenza di un suggestivo lucernario triangolare. Le strutture verticali dell’edificio sono un’integrazione tra i preesistenti pilastri perimetrali e profili in acciaio di nuova costruzione; questi ultimi diventano l’ossatura portante delle scenografiche pareti curve ed inclinate che personalizzano tutti gli spazi interni e contraddistinguono fortemente il progetto architettonico.
Tali pareti sono realizzate utilizzando i più avanzati sistemi a secco Gyproc Saint-Gobain, che sfruttano sempre la combinazione tra l’innovativa tecnologia activ’air e le prestazionali soluzioni Isover Saint-Gobain: i nuovi pilastri HEB 260 sono inglobati da due strutture metalliche Gyprofile da 75 mm, sulle quali sono avvitate due lastre Habito 13 activ’air e nelle cui intercapedini è inserito un doppio strato minerale Isover Par 70 G3 touch altamente isolante; una lastra Rigidur H 13 in gesso fibrato, posizionata tra il pilastro ed una delle strutture metalliche, aumenta notevolmente la resistenza meccanica della parete ed assicura una classe di reazione al fuoco A1. Sui tamponamenti perimetrali in mattoni, le contropareti a secco sono realizzate utilizzando una doppia orditura Gyprofile – con all’interno un doppio isolante costituito da un primo strato di Isover Par 70 G3 touch e da un secondo di Isover Mupan k 60 G3 touch – una lastra antincendio Fireline 15 ed una lastra speciale Habito Vapor 13 activ’air.
Per le aree esterne e i locali tecnici si è invece optato per una parete Gyproc Aquaroc altamente performante, costituita dalla combinazione di lastre Habito Vapor 13 activ’air, Rigidur H 13, Fireline 15 e Aquaroc 13 che garantiscono contemporaneamente qualità dell’aria, robustezza, protezione antincendio e resistenza alla pioggia ed agli agenti atmosferici. Anche i controsoffitti utilizzano soluzioni Gyproc Saint-Gobain di ultima generazione: nell’auditorium il sistema Rigitone 8/18 sfrutta particolari superfici forate che assicurano elevate prestazioni acustiche, nel foyer e nei corridoi il Gyptone Big Line 6 trasmette eleganza a tutto l’ambiente e, grazie alla stessa tecnologia activ’air presente in tutte le lastre Habito a parete, contribuisce ad assorbire e neutralizzare fino al 70% della formaldeide presente nell’aria.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Palazzo Grassi, Venezia Progettazione architettonica e direzione artistica:
Tadao Ando Architect & Associates (TAAA) Impresa esecutrice:
ICCEM srl, Marghera (VE) Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Palladio Servizi srl, Villorba (TV)
Un ospedale moderno e innovativo, di alto livello impiantistico e tecnologico, dotato di grande flessibilità nelle strutture e nella dotazione di posti letto, compatto nell’impianto architettonico, razionale nel sistema dei percorsi, facilmente accessibile ed “aperto” alla città: sono queste le principali caratteristiche del nuovo complesso edilizio situato all’interno del polo ospedaliero “Santa Maria della Misericordia” di Udine.
“L’Ospedale – dichiara Carlo Favaretti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria – è stato progettato e realizzato secondo il moderno criterio dell’intensità di cura e di una logica dipartimentale e quindi non per divisione specialistica, ma secondo le esigenze dei pazienti intorno
ai quali ruotano e si riuniscono equipe multidisciplinari e interdisciplinari. Per questo il trasferimento delle unità operative non è un semplice trasloco ma una riorganizzazione e una trasformazione radicale dei modelli assistenziali.”
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]La nuova struttura si sviluppa su quattro piani, ha una capacità di accoglimento di 300 posti letto e ospita i settori di fisica sanitaria, medicina nucleare, radioterapia, radiodiagnostica e terapia intensiva, 35 ambulatori e otto sale per l’endoscopia digestiva, urologica e pneumologica. Due i blocchi operatori per un totale di dodici sale di cui la metà per chirurgia generale, clinica chirurgica e urologia, cinque per il DPT chirurgico specialistico ed una per il DPT chirurgico.
A tutto ciò si aggiungono 53 tra stanze e sale riunioni per i medici, un’area ristoro ed una serie di spazi destinati al raccordo con le strutture preesistIdrorepellenti, alla sterilizzazione e ai servizi.
La tecnologia a secco offerta da Gyproc Saint-Gobain rappresenta una soluzione di estrema funzionalità soprattutto negli interventi di edilizia ospedaliera, sia per la perfetta integrazione con le sempre più complesse parti impiantistiche, sia per i valori di abbattimento acustico e di compartimentazione al fuoco che riesce a garantire, nettamente superiori rispetto ad una muratura tradizionale di uguale spessore.
Tutti i tramezzi interni del nuovo ospedale utilizzano una struttura metallica da 75 mm con materassino isolante e quattro lastre in gesso rivestito, scelte in base all’utilizzo e alle esigenze dei vari ambienti: così si è deciso di inserire lastre wallboard in tutte le pareti standard; lastre idrorepellenti nei bagni e in alcuni locali tecnici; lastre speciali antincendio Fireline 15 e Lisaplac 15 nei corridoi, nelle vie di fuga e in tutti gli spazi “aperti”; lastre Rigidur per assicurare maggiore resistenza meccanica alle zoccolature di alcune pareti, trattate tipo boiserie e successivamente rivestite in PVC.
Per i controsoffitti ispezionabili si è scelto il sistema a pannelli modulari in gesso rivestito Decogips Capri E 24 in Euroclasse A1, con struttura a vista, resistenza all’umidità RH 90 e riflessione della luce del 90%.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Azienda Ospedaliero – Universitaria “Santa Maria della Misericordia”, Udine – Ufficio Speciale Nuovo Ospedale, Udine Concessionario:
Consorzio Edilsa, Monfalcone (GO) Progettazione:
SVEI spa, Roma Responsabile Unico della Progettazione:
Arch. Alberto Altieri – Studio Altieri spa, Thiene (VI) Progettazione architettonica:
Arch. Giulio Altieri – Arch. Luca Cerutti – Ing. Francesco Viero – Dott. Urb. Valentina Altieri – Arch. Chiara Urso – Ing. Marco Smiderle Direzione Lavori:
Arch. Giuseppe Camporini Applicatore sistemi a secco Gyproc:
FIS spa, Oppeano (VR)
Immerso in uno splendido parco di 10.000 metri quadrati, il Park Hotel Pacchiosi è un lussuoso albergo che dispone di 59 unità abitative tra camere, suite ed appartamenti, tutte arredate in stile rinascimentale.
Quattro anni di lavori hanno completamente rinnovato e riqualificato un imponente complesso architettonico – progettato da Enrico Bovio all’inizio del Novecento – situato nel più antico quartiere di Parma e che in origine doveva ospitare la “Reale Clinica Chirurgica” della città emiliana.
L’edificio si sviluppa su quattro piani e si contraddistingue per la linearità delle facciate e per il rigoroso schema planimetrico a “pettine”, nel quale gli ampi spazi interni, con grandi finestre e spettacolari soffitti a volta, ruotano intorno al monumentale scalone centrale.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text el_class=”blocco_sinistra”]Nel globale intervento di ristrutturazione sono stati conservati gli elementi caratteristici dell’architettura storica, mentre il frazionamento degli spazi interni – necessario per soddisfare le esigenze della nuova destinazione d’uso – è avvenuto tramite l’inserimento di un tecnologico “guscio interno” realizzato a secco con i più avanzati sistemi Gyproc Saint-Gobain, abbinati alle soluzioni altamente isolanti offerte da Isover Saint-Gobain. I controsoffitti continui in lastre Wallboard 13, le contropareti tecniche in lastre antincendio Lisaflam e le diverse tipologie di tramezzi interni sono in grado di semplificare notevolmente il passaggio dei numerosi impianti e di dare le giuste risposte in termini di isolamento termo-acustico e di compartimentazione al fuoco, requisiti fondamentali da considerare soprattutto in una struttura alberghiera.
I muri di separazione tra le varie camere e i divisori tra camere e corridoi sono formati da un “blocco” centrale costituito da una struttura metallica da 75 mm sulla quale sono ancorate due lastre antincendio Fireline 15 di tipo F, riconoscibili dalla colorazione rosa della faccia a vista. Su entrambi i lati del tramezzo centrale così concepito sono accostate due ulteriori controfodere a secco, ognuna delle quali è formata da una struttura da 50 mm, da un pannello in isolante minerale Isover PAR G3 touch, da una lastra Wallboard 13 e da una lastra Rigidur H in gesso fibrato, caratterizzata da un’elevata durezza superficiale e nettamente più resistente all’impatto rispetto a quella tradizionale. Nelle vie di fuga la lastra Wallboard 13 è sostituita da una Lisaplac M0 BA 13, rivestita su entrambe le facce da carta a bassissimo potere calorifico che assicura un comportamento di reazione al fuoco in classe A1.
Il risultato è una parete robusta, funzionale e perfettamente isolante grazie alla specificità delle tecniche costruttive Gyproc Saint-Gobain ed Isover Saint-Gobain, basate su modularità, leggerezza e versatilità d’impiego. Nel sottotetto, infine, le capriate in legno sono rivestite da una stratigrafia a secco composta da una struttura da 50 mm – con isolante minerale Isover PAR G3 touch – e due lastre speciali Fireline 20 che garantiscono un ottimo isolamento termico e un’adeguata resistenza al fuoco.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_column_text]
Committente:
Dorfim Due srl, Parma Progetto e Direzione Lavori:
Architetti Associati Giandebiaggi & Mora srl, Parma Impresa esecutrice:
Pacchiosi Drill spa, Sissa (PR) Direttore di cantiere:
Geom. Pierangelo Reggi Applicatore sistemi a secco Gyproc:
Isolservice Fidenza srl, Fidenza (PR)